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  Il suicidio di una civiltà

dal blog del sito Orthodox England, 10 settembre 2014

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Пусть кто-то от Общей-Европы,

А я – от Всея Руси!

Нина Карташева, Порфира и Виссон

Può esserci qualcuno da un'Europa Comune,

Ma io - vengo da Tutta la Rus'!

Nina Kartasheva (poetessa russa contemporanea), Porpora e Bisso

Alcuni parlano della crisi contemporanea nei paesi occidentali come della 'morte di una cultura'. E' peggio di questo; è il suicidio di una civiltà. Personalmente ho vissuto gli ultimi 50 anni in Inghilterra e ho visto questa tragedia, vissuta e profondamente sentita, con i miei occhi e con gli occhi dei miei genitori, dei nonni e di tutta la famiglia. La generazione dei miei nonni, nati in epoca vittoriana e morti tra gli anni '60 e '80, è stata in grado di raccontarmi la prima fase del suicidio nella prima guerra europea e poi mondiale; la generazione dei miei genitori, nati subito dopo quella guerra e morti nel corso degli ultimi 25 anni, è stata in grado di raccontarmi la seconda fase del suicidio nella seconda guerra europea e quindi mondiale. Entrambe queste guerre erano fasi del suicidio, non l'uccisione di una mera cultura, ma delle radici cristiane di quella cultura, cioè, della civiltà occidentale.

Tuttavia, la terza e ultima fase del suicidio, che lo ha portato al 'successo', è venuta negli ultimi 50 anni, senza una guerra mondiale, ma con una guerra spirituale, con la conseguente massiccia perdita della Fede in Occidente dagli anni '60 . Questo è iniziato con l'apostasia del clero cattolico e protestante, che ha pubblicamente dichiarato di aver perso la fede nella Santa Trinità, nella Divinità e nella Risurrezione di Cristo, nella verginità perpetua, nei santi e nei comandamenti morali delle Scritture, considerate un semplice lavoro letterario. E, peggio di tutto, hanno giustificato questa perdita di fede, sostituendo il divino con la convinzione che l'umanità caduta dovrebbe avere la 'sacra' liberta di mutilare e distruggere l'immagine di Dio in sé e mutilare e distruggere il mondo che la circonda. Dopo aver distrutto la paternità di Dio, hanno distrutto la fraternità del genere umano. Respinta la fede cristiana, che è alla base della civiltà occidentale, hanno ucciso quella civiltà e pertanto hanno commesso suicidio.

Ciò che rimane oggi della civiltà occidentale sono 'luoghi da visitare', i monumenti per i turisti, musei, una 'industria dell'eredità'; quello che era vibrante e vivo se n'è andato da questo enorme cimitero della civiltà occidentale, che i curiosi fanno la fila per venire a vedere da tutto il mondo, come un parco storico a tema. Con la perdita della fede cristiana che ha sostenuto quella civiltà, il centro è andato e due tendenze sono venute a dominare i paesi occidentali nelle ultime due generazioni. Queste tendenze sono la volgarità senza gusto e la rozzezza, con l'obesità suicida e i mutilanti tatuaggi che vi si accompagnano, oppure l'amore del denaro e il culto dell'avidità, con l'inutile vanità e l'orgoglio snob che vi si accompagnano. Queste due tendenze si possono notare in tutto il mondo occidentale, dal Nord America all'Europa occidentale all'Australia. Non c'è da stupirsi che un leader mondiale cristiano, forse l'unico rimasto, Vladimir Putin, abbia detto che 'l'Occidente ha sostituito Dio con Satana'.

Alcuni indicano la Russia contemporanea, il suo rifiuto dell'ateismo militante e il ritorno alla fede e chiedono: 'Perché non potrebbe avvenire lo stesso ritorno alla Fede in Occidente?' Non può accadere in Occidente, perché in Russia c'è stata una feroce persecuzione della fede da parte di un'ideologia aliena, mentre in Occidente non vi è stata alcuna persecuzione, solo una volontaria auto-liquidazione da parte di un'ideologia cresciuta in casa. Un tentativo di uccidere una civiltà, come è accaduto sotto l'ideologia straniera dell'ateismo militante, importata dalla Svizzera (Lenin) e dagli USA (Trotskij) e finanziata dall'estero, non è affatto la stessa cosa di un suicidio volontario. Il suicidio era prima o poi inevitabile in Occidente, dove i semi della distruzione erano già contenuti tutti insieme nella "mezzodossia" compromessa della mentalità protestante/cattolica. Questa mentalità ha iniziato tempo fa ad adattare e a ridurre l'Ortodossia originale del primo cristianesimo a mera ideologia umanistica, centrata prima a Roma e poi in una moltitudine di luoghi in tutto il mondo occidentale.

Come ortodossi in Occidente, è sempre stato nostro compito di andare nella direzione opposta all'Occidente contemporaneo e alla sua scelta di catastrofe spirituale. Invece di respingere le radici della civiltà occidentale nell'originale fede cristiana, predicata e vissuta dai primi martiri e santi delle terre occidentali nel primo millennio, è stato nostro compito di essere radicali, di richiamare l'Occidente al ritorno a quelle radici. In altre parole, è stato nostro compito di chiedere la restaurazione dell'Ortodossia, il ritorno nel pentimento all'Ortodossia, l'originale fede cristiana alle radici dell'Occidente nel primo millennio, che è identica in spirito all'Ortodossia della Santa Rus'. È stato nostro compito cercare di salvare ciò che è valido nella civiltà occidentale, i preziosi frammenti e le testimonianze che sono sopravvissute nelle parti più remote dell'Occidente e che hanno relazione con le sue radici cristiane. Questa è una lotta contro ogni probabilità, una lotta per la Fede ortodossa contro il principe di questo mondo.

Diversamente dall'Occidente, ogni volta che ci sono state tentazioni di rinunciare alla fede in Russia, sono sempre venuti degli estranei a richiamare al pentimento. Non importa che fossero i tartari o i cavalieri teutonici, i polacchi o i lituani, Napoleone o Hitler, o adesso l'élite americana e le loro marionette europee nel loro vano tentativo di impadronirsi dell'Ucraina. Quest'ultimo tentativo è servito solo a rafforzare i popoli della Rus' contro le tentazioni degli oligarchi corrotti sposorizzati dall’Occidnete e gli altri filo-occidentali contemporanei. I popoli della Rus' non hanno perso il timore di Dio – a differenza dell'Occidente, dove si stanno preparando perfino a legalizzare l'incesto, il matrimonio tra padre e figlia, madre e figlio, la morte in una deformità auto-inflitta, la sterilità, la demenza e l'eutanasia. In Occidente il vecchio paganesimo è rinato come un nuovo paganesimo, mentre tutti i vecchi demoni tornano dall'inferno.

La differenza tra i popoli della Rus' e l'Occidente è che nessuno nella Rus' giustifica l'apostasia atea, mentre l'Occidente non solo la giustifica, ma cerca anche aggressivamente di rifilarla al resto del mondo, negando a qualsiasi altra civiltà il diritto di esistere. Ci vengono in mente le parole del filosofo: 'Colui che Dio vuole distruggere, lo fa prima impazzire'. Solo questo può spiegare la follia e l'autodistruzione del mondo occidentale contemporaneo. Quanto a noi, continueremo comunque, nella fedeltà alla Chiesa di tutta la Rus' e ai comandamenti dei santi e dei martiri vecchi e nuovi. Può essere che l'apostasia occidentale attuale, che ora procede a rotta di collo, possa essere fermata per un certo tempo. Ma può essere che arriveremo ad essere perseguitati dalle autorità occidentali atei, che prima ci impediranno di battezzare. Quindi si avvererà la profezia di san Serafino di Vyritsa e navi cariche di persone si dirigeranno a San Pietroburgo per chiedere il battesimo. E poi avremo da affrontare il martirio in Occidente oppure rifugiarci in Russia. In ogni caso saremo pronti, perché non ci facciamo illusioni.

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