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  Le guerre culturali dei gloriosi "ucri" del Banderastan

dal blog The Vineyard of the Saker

4 agosto 2014

 
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"Ogni volta che sento la parola 'cultura' metto mano alla pistola"

(erroneamente ma molto appropriatamente attribuito a) Hermann Göring

Le guerre culturali sono in pieno svolgimento nel Banderastan. La maggior parte di voi sa che la storiografia ucroide è, per così dire, 'particolare'. Spazia attraverso una completa riscrittura della storia del territorio che dopo il 1991 è stato chiamato "Ucraina", ma comprende tutti i tipi di affermazioni bizzarre circa l'antico popolo degli "ucri" che, ci crediate o no, ha costruito le piramidi d'Egitto, ed è stata la più antica civiltà del pianeta da cui l'antica Grecia ha imparato la maggior parte di ciò per cui è famosa, e i cui gloriosi discendenti includono non solo Petro Poroshenko, ma anche Maria, la Madre di Dio, che a quanto pare non era un'ebrea, ma un'ucroide dagli occhi azzurri. Ma tali guerre non possono essere condotte solo nel passato, devono essere condotte anche nel presente.

Recentemente, il ministero ucroide della cultura ha annunciato la messa al bando di due film realizzati dai russi, "La Guardia Bianca" (basato su un libro di Bulgakov) e "Poddubnij" (una biografia del famoso wrestler Ivan Poddubnij). Questo naturalmente è alquanto patetico, se non medievale. Ma c'è di meglio: il ministero ucroide degli interni ha annunciato, su Facebook, che sta preparando una lista di 500 (cinquecento!) artisti russi che saranno messi al bando in Ucraina perché colpevoli di avere espresso un sostegno alla riunificazione della Crimea con la Russia.

Incredibile, no? In primo luogo questi nobili discendenti degli "ucri" hanno apertamente messo al bando i giornalisti, ora stanno mettendo al bando gli artisti. Immagino che lo vedano come un modo per diventare più euro-compatibili, forse?

I passaggi logici successivi dovrebbero essere quello di sostituire i caratteri cirillici con quelli latini dell'Europa occidentale e di bloccare l'accesso all'Internet russo in Banderastan. O magari vietare il possesso di libri di Bulgakov o Gogol? E sicuramente di mettere fuori legge la musica di Rakhmaninov, Skrjabin o Bortnjanskij.

E nel frattempo, la giunta sta utilizzando missili balistici contro la propria popolazione. Ma nessuno in Europa sembra accorgersene o preoccuparsene. Dopo tutto, non vi è alcuna prova che ci siano dei "gay" uccisi in questi attacchi.

Saker

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