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  La frontiera occidentale della Russia è diventata un deserto

dal blog The Vineyard of the Saker

28 giugno 2014

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Attenzione: quella che segue non è un'analisi, si tratta di un "cri du coeur"!

Guardando la foto dei tre tirapiedi oh così orgogliosi di avere "prevalso" sulla malvagia Russia ho sentimenti molto contrastanti. Da una parte, ho un senso di immenso disgusto. No, non per gli euroburocrati o per Poroshenko - che rispecchiano in modo autentico il loro personaggio. No, il mio disgusto è diretto a quella triste pseudo-etnia chiamata gli "ucraini" e che ora si è fratturata in due gruppi mutuamente esclusivi: i veri "ucraini" – i russi del "cuore della Russia" (che è il vero significato delle espressioni "Malorossija" o "piccola Russia"), che vivono sulla frontiera della Russia occidentale (il vero significato della parola "u-krainy") e l'ex homo sovieticus pseudo-ucraino (io li chiamo 'Ukies', o 'ucroidi'), che hanno subito una mutazione in pseudo-europei e che ora fantasticano di essere "europei" solo perché si sono offerti di diventare la prossima colonia anglo-sionista. Questa è gente che ha venduto una storia di 1000 anni per il premio (immaginario) che i capitalisti hanno fatto penzolare davanti ai loro nasi collettivi come una carota davanti a un asino. Due cose caratterizzano queste persone: sono dei fenomenali ignoranti praticamente in tutti i campi, ma soprattutto della propria storia, e la loro credulità è letteralmente infinita. In altre parole – sono degli stupidi allo stadio terminale. Per quanto riguarda i loro valori spirituali e culturali, questi non si estendono al di là di ciò che viene mostrato in una normale pubblicità televisiva.

È a questo punto che il mio pensiero si muove dal disgusto al sollievo. Sollievo che la Russia moderna non avrà a che fare con una popolazione tanto moralmente degenerata e spiritualmente corrotta.

Io sono russo. Le mie radici familiari vanno molto indietro nel medioevo russo e per me ogni fase della storia russa – buona o cattiva – ha un suo significato spirituale. Dalla nascita della Russia al battesimo di san Vladimiro, all'eroica resistenza di sant'Alessandro Nevskij, alla progressiva formazione di una nuova Russia sotto Ivan III, al periodo tragico di Ivan IV, allo Stoglav, al tragico scisma del vecchio rito, al deserto spirituale del regno di Pietro I, alla rinascita della Russia nei tempi di Alessandro II e Alessandro III e al martirio e alla transizione definitiva da un impero terrestre a una realtà spirituale sotto lo tsar-martire Nicola II – ognuno di questi momenti della storia può essere compreso solo attraverso occhi spirituali e non per mezzo di categorie materialistiche. E anche se la Russia moderna è ancora spiritualmente malata, molto malata, percepisco chiaramente i segni di una rinascita spirituale, o di un graduale abbandono delle illusioni materialistiche che sono state imposte al popolo russo nel corso del XX secolo.

Quello che alcuni (giustamente) chiamano "scontro di civiltà" tra la Russia e l'Occidente è una realtà. Allo stesso modo, quando la propaganda ucraina parla di una "scelta di civiltà", inavvertitamente esprime una profonda verità spirituale. La Russia è a malapena in piedi, ancora tremante e in molti modi confusa, ma già sta resistendo al marciume capitalista che sta corrodendo la civiltà occidentale, e la Russia è già (giustamente) percepita come una minaccia dalla plutocrazia occidentale. Se questo è ciò di cui è capace una Russia debole e ancora confusa, immaginate solo cosa potrebbe fare se recuperasse pienamente la sua vera identità e forza spirituale e culturale!

Quindi questa per me è una questione cruciale: la Russia in lenta guarigione ha davvero bisogno di vivere sotto lo stesso tetto culturale e di civiltà con il tipo di gente che ha portato Jatsenjuk o Poroshenko al potere? Direi di lasciare che l'Europa abbia a che fare con loro! Infatti, gli 'ucroidi' e l'Unione europea *si meritano* riccamente a vicenda.

Sì, lo so, Kiev è la culla di tutta la civiltà russa, ma non è stato lo stesso Cristo a dire "Se il tuo occhio destro ti offende, cavalo e gettalo via da te: perché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna" (Matteo 5:29). Io non voglio che Russia perisca per l'Ucraina, tanto meno per la pseudo-Ucraina che io chiamo "Banderastan".

I crociati del papa sono venuti dall'Occidente. I massoni di Napoleone sono venuti dall'Occidente. Gli imperialisti tedeschi e austro-ungarici sono venuti dall'Occidente. Poi i nazisti sono venuti dall'Occidente. Ora gli anglo-sionisti vengono dall'Occidente. In passato, ogni volta che i "russi esterni" (la corretta traduzione di "Grandi Russi") sono venuti a salvare l'Ucraina da questi invasori, lo hanno fatto a costo enorme per la Russia. Ma almeno in passato, i veri ucraini non avevano mai confuso l'occupante e il liberatore. Oggi questo è cambiato. Infatti, i moderni "ucraini" pensano di sentire una profonda affinità con l'invasore, persino identificandosi con lui. Penso che la Russia dovrebbe smettere di fingere che questo non stia accadendo e che questi due siano popoli "fratelli". E va bene, forse erano fratelli in passato, ma ora tutto ciò che hanno in comune è la fratellanza di Caino e Abele.

Non c'è continuità tra san Vladimir e Poroshenko, e quello che stiamo osservando oggi a Kiev è ciò che la Scrittura chiama "abominio della desolazione nel luogo santo". E agli ucroidi piace così. La santità non ha per loro alcun valore. Io dico di farli vivere come vogliono!

Sì, certo, c'è la Novorossija che la Russia non può abbandonare e non abbandonerà. E la Crimea rimarrà sempre parte della Russia. E ci sono ancora veri russi a Kharkov, Dnepropetrovsk, Mariupol, Nikolaev, Odessa e anche a Kiev. Ma questi russi non possono o non vogliono combattere per liberare la loro terra dagli attuali occupanti occidentali e dovranno convivere con le conseguenze di questa scelta.

Per quanto riguarda il resto della Russia, spero di vederlo rivolgersi al Nord e all'Est dove si trova il suo vero futuro. Lasciate che l'Unione Europea abbia a che fare con il Banderastan, lasciate che il Banderastan abbia a che fare con l'Unione Europea e lasciate che godano insieme del ruolo di fedeli servitori dell'élite plutocratica che amministra il protettorato anglo-sionista europea a nome degli Stati Uniti. Lasciate che gli ucroidi, i baltici e gli altri est-europei facciano a gara tra loro per vedere chi otterrà il titolo di "impiegato del mese" dallo zio Sam. Lasciate che si crogiolino nel loro nuovo orgoglio di essere finalmente diventare membri a pieno titolo della civiltà dei Wal-Mart e dei McDonalds. E lasciate che continuino a scavare una profonda trincea lungo tutto il confine russo-ucraino. Anche se, ovviamente, è militarmente inutile (chissà a cosa stanno pensando i generali ucraini?!), è un fantastico simbolo di ciò che è diventata l'ex-Ucraina, ora "Banderastan associato all'Unione Europea". I bambini russi dovrebbero fare gite scolastiche in autobus, e si dovrebbe mostrare loro questa trincea, mentre i loro insegnanti spiegano loro che tipo di persone l'hanno scavata e perché.

La frontiera occidentale della Russia è diventata un deserto. È giunto il momento per la Russia di accettare questa realtà e agire di conseguenza.

Saker

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