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  La ristretta cecità della falsa unità: un appello agli ortodossi greci

di padre Zechariah Lynch

dal blog The Inkless Pen, 20 marzo 2020

Nota dell'autore: Ho scritto questo articolo in origine a settembre 2019 per Russian Faith. L'ho scritto dopo aver saputo che l'Arcidiocesi greca d'America aveva in programma di assegnare un premio per i "diritti umani" a Epifanij. Ho modificato leggermente l'articolo, ma credo che i punti che ho sollevato allora siano altrettanto o ancor più validi alla luce del continuo sviluppo degli eventi.

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"O Gerusalemme, Gerusalemme..." oppure ora possiamo lamentarci, "O Costantinopoli, Costantinopoli!"

Una volta eri un difensore della vera Ortodossia e ora hai iniziato a promuovere programmi politici mondani. Una volta predicavi la patria celeste, e ora stai afferrando potere terreno!

Rialzati! Non in difesa dei tuoi diritti e poteri, ma piuttosto nell'umile difesa della Verità e dell'Ortodossia, allora ti seguiremo volentieri!

Mia nonna è una greca purosangue, la mia stirpe dal suo lato risale alla Cappadocia dove i miei antenati vissero per secoli (se ne andarono durante lo scambio di popolazioni). È un grande incoraggiamento sapere che molti greci (compresi i miei antenati) hanno resistito come un'incudine nella santa Ortodossia sotto l'incessante martello del dominio musulmano turco.

Hanno resistito alla persecuzione, al sequestro di proprietà e persino alla morte per il Trono ecumenico di Costantinopoli? O piuttosto lo hanno fatto per la verità della santa Ortodossia? Sì, alla fine, è stato per amore di Gesù Cristo e della sua Chiesa, l'Ortodossia, che hanno sopportato tanto.

Ortodossi greci, non vedete i vostri fratelli e sorelle ortodossi in Ucraina soffrire valorosamente, come hanno fatto una volta i vostri antenati? Sono perseguitati dalle forze governative, dagli eretici e dai nazionalisti radicali. Hanno perso edifici ecclesiastici, sono stati costretti a lasciare le case, sono stati picchiati, tutto per la stessa santa Verità che i vostri antenati hanno difeso. Ora, non starete al fianco dei vostri fratelli ortodossi? Oppure i vostri stessi antenati condanneranno voi, il vostro silenzio e, per alcuni, il vostro sostegno attivo alla menzogna? Rialzatevi! Rimanete nella vostra lodevole eredità come difensori dell'Ortodossia!

Il sangue di Gesù Cristo nella santa comunione non lega tutti gli ortodossi in un modo più grande delle linee di sangue etniche (per quanto grandi queste possano essere)? Non siamo tutti della "razza ortodossa" attraverso il santo battesimo?

Nella Storia ecclesiastica di Eusebio, si nota che i cristiani avevano questa mentalità: "Coloro che hanno combattuto virilmente per la verità piuttosto che per il loro paese e che hanno lottato per la pietà piuttosto che per i loro più cari amici". Se noi fossimo ancora come loro!

Tuttavia, attualmente sentiamo da alcuni settori solo cose come "i nostri", "la nostra nazione", "il nostro patriarca". Sarebbe saggio ricordare che in Cristo il Signore "non c'è né ebreo né greco... tutti sono uno in Cristo Gesù" (Gal 3:28). Questa non è una cancellazione della nazionalità ma una confessione che attraverso l'essere in Cristo una persona trascende il nazionalismo. L'unica cosa che salverà una persona è essere in Cristo Signore. Nessun pedigree nazionale salverà un uomo, per quanto grandioso possa essere. In effetti solo in Cristo ogni nazione può essere veramente perfezionata. Vediamo la bellezza di questa lotta nazionale riflessa in ideali come Bisanzio e la santa Rus'.

Fedeli ortodossi, siamo chiamati a lottare per la verità! In nessun posto ci viene comandato di mettere "l'etnia" sopra alla Verità. Questo tradisce una completa perdita della visione del Vangelo. Questo tradisce un oscuramento del nous spirituale.

Non ho alcuna cattiva volontà nei confronti del Patriarcato ecumenico, ma il Patriarcato ecumenico non è l'Ortodossia, né è l'unico suo standard, né un "primo senza eguali". Il Patriarcato ecumenico è chiamato, come ogni patriarcato e come ogni diocesi, a essere all'altezza di un modello d'Ortodossia. Questo modello non è direttamente equiparato a un patriarca o a un vescovo. Ogni patriarca, vescovo, sacerdote, monaco e laico è soggetto al Vangelo e alla santa Ortodossia - per impartire rettamente la parola della verità. (Ricordiamo le numerose volte in cui il Patriarcato ecumenico, e altri patriarcati, hanno sposato insegnamenti eretici nel corso della storia).

Ho sottolineato in numerosi altri articoli quanto sia falsa la falsa chiesa in Ucraina, che sta sotto il Patriarcato ecumenico.

"Li riconoscerete dai loro frutti", dice il nostro Signore (Mt 7:16). La testimonianza del frutto della falsa chiesa in Ucraina, che è sostenuta dal Patriarcato ecumenico, è che non è cristiana. I suoi "vescovi" sono in effetti lupi in veste di pecora, mercenari in vesti pastorali.

Il Patriarcato ecumenico ha l'autorità di scavalcare il Vangelo? Ha il potere di trasformare le pietre in figli di Israele? Non è così. (Solo il vero pentimento può veramente cambiare un uomo per grazia).

Perché una menzogna viene promossa come verità? L'affermazione avanzata dall'arcidiocesi greca in America è che, "in Ucraina egli (il signor Epifanij) ha già offerto sapienza simile a quella di Salomone necessaria per riunificare la Chiesa, tornare all'unità eucaristica e stabilirla come membro integrale del gruppo delle Chiese ortodosse autocefale in tutto il mondo".

Questa è un'affermazione assurda e totalmente ingannevole; ogni punto in essa è falso. I fatti sono che Epifanij, e quelli sotto di lui, hanno causato una maggiore divisione e promosso persecuzioni; hanno agito in modo del tutto non cristiano. Ora, possiamo essere pagani rivestiti di paramenti finché lavoriamo "come difensore delle libertà religiose del Patriarcato ecumenico..."? Cosa dice di tali "libertà" quando arruola falsi cristiani per difenderla?

Non è avvenuta affatto alcuna "riunificazione"! Piuttosto, Epifanij l'Apostata ha solo promosso la disunione. Signore, ti preghiamo di preservarci da una "unità eucaristica" con gente come questa!

Il Patriarcato ecumenico ha sostituito Cristo Signore come standard della santa Ortodossia e capo della Chiesa? L'obiettivo di mantenere l'onore e il prestigio percepiti dal Patriarcato Ecumenico ha sostituito la vera vocazione cristiana di essere un umile servitore di Cristo Signore e della Sua Chiesa? "Ethnos" ha guadagnato un posto di rilievo al di sopra dell'aderire alla Fede?

Abbiamo dimenticato la gioia spirituale vissuta dai nostri antenati cristiani quando soffrivano di persecuzioni e disprezzo da parte del mondo per amore della Croce del nostro Signore? 

"Tra i discepoli sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. Egli disse: I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve" (Lc 22, 24-26).

Oggi ci impegniamo a difendere il "prestigio" con qualsiasi mezzo. Quanto siamo caduti in basso!

Il crescente "riconoscimento" del falso "metropolita" Epifanij da parte di coloro che promuovono uno stretto "ethnos" greco è una vergogna e una parodia assoluta. È un tradimento di tutto ciò che i veri greci hanno sostenuto e per cui hanno combattuto.

In che modo un "vescovo" non canonico con un'ordinazione "illegale" che dirige una "chiesa" che perseguita attivamente (con atti violenti) la Chiesa ortodossa ucraina vera e canonica di lunga data può essere legittimo in qualche modo? La Scrittura dice: "Se qualcuno dice 'Io amo Dio' e odia suo fratello, è un bugiardo; poiché chi non ama suo fratello che ha visto non può amare Dio che non ha visto" (1 Gv 4:20).

Siamo così innamorati di noi stessi che le Scritture non sono più rilevanti? Loderemo semplicemente i sepolcri imbiancati perché servono programmi politici mondani e sogni di grandezza personale? Resteremo in silenzio mentre i veri cristiani soffrono e quelli falsi vengono esaltati? Guai a noi se perdiamo il sale, perché saremo calpestati anche nelle nostre belle vesti. Guai a noi quando chiamiamo bene il male. E un'azione del genere chiama bene ciò che è male - scisma, divisione e persecuzione. O come ha già detto un altro prete, "in qualche modo questo sembra completamente demoniaco".

Coloro che promuovono e concordano con queste azioni ne sono in effetti partecipanti. Essi stessi sono anche i facilitatori della persecuzione della vera Chiesa in Ucraina; anche le loro mani sono macchiate di sangue.

La glorificazione degli scismatici è un'eresia.

Altri vescovi ortodossi parleranno contro questa macchinazione del Patriarcato ecumenico? In America rimarremo in silenzio mentre i leader dell'arcidiocesi greca promuovono attivamente una falsa chiesa in Ucraina e glorificano il suo leader Epifanij? Quale unità possiamo avere con coloro che hanno esplicitamente chiarito di essere in totale unità con gli scismatici? Non illudiamoci: "Un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta" (Gal 5:9).

Staremo con il vero primo ierarca dell'Ucraina, sua Beatitudine il metropolita Onufrij e i fedeli che soffrono nel paese?

Gli ortodossi greci onoreranno i loro lodevoli antenati e il loro retaggio parlando in difesa dei loro veri fratelli ortodossi in Ucraina? O diventeranno come nuovi turchi, partecipando alla persecuzione attiva di altri ortodossi?

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