Rubrica

 

Informazioni sulla chiesa in altre lingue

Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=205  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=602  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=646  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=647  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=4898 
Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=2779  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=204  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=206  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=207  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=208 
Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=3944  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=7999  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=8801  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=9731  Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=9782 
Mirrors.php?locale=it&cat_id=32&id=11631         
 

Calendario ortodosso

   

Scuola domenicale della parrocchia

   

Ricerca

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Inizio  >  Documenti  >  Sezione 8
  Il messaggio universale della Chiesa ortodossa russa

dal blog del sito Orthodox England

22 ottobre 2015

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Condividi:

Introduzione: le frange

Con la caduta dell'Unione Sovietica e l'avvento della libertà religiosa, decine e decine di milioni di ex cittadini sovietici sono stati battezzati nella Chiesa ortodossa russa nel corso degli anni '90 e dopo. I battesimi sono stati affrettati, perché in quel momento non sapevamo quanto tempo avremmo avuto. Credevamo che l'ateismo potesse tornare e che con questo la persecuzione finale della Chiesa avrebbe avuto inizio. La gente era battezzata, ma in generale l'istruzione è cominciata solo dopo. Con solo poche migliaia di sacerdoti e di chiese aperte, abbiamo dovuto far fronte a una marea di decine di milioni di persone che chiedevano a gran voce il battesimo. Come conseguenza della mancanza di istruzione, alcuni piccoli gruppi di neofiti di frangia sono caduti in diversi estremismi, di fatto l'uno secolare quanto l'altro. Il primo estremismo dimenticava che, anche se siamo nel mondo, non siamo del mondo; il secondo dimenticava che, anche se non siamo del mondo, siamo nel mondo.

Nazionalismo

In primo luogo, ci sono stati alcuni che, inorriditi dal crollo dell'Unione Sovietica, sono diventati ciò che i media russi chiamano "stalinisti ortodossi". In altre parole, per motivi di insicurezza psicologica e 'impurità spirituale, hanno cercato di portare il mondo nella Chiesa con se stessi. Nel loro caso, il mondo significava il nazionalismo sovietico. Per esempio, insieme con i santi veri, hanno cominciato a considerare individui come Ivan IV e Stalin come santi.

È vero, Ivan IV, in Occidente erroneamente chiamato 'il terribile' (la traduzione 'il formidabile' sarebbe corretta), non era poi così male come lo presentano occidentalisti russi come Kurbskij o Karamzin oppure gli oligarchi di oggi, figuriamoci poi gli occidentalisti occidentali. Certo, Ivan fu più innocuo dei suoi contemporanei occidentali, per esempio, in Inghilterra Enrico VIII, che uccise 72.000 persone e distrusse i monasteri. Ma Ivan IV era un santo? No, non lo era, mentre il suo contemporaneo, il metropolita martire Filippo di Mosca, è un santo. Quanto a Stalin, è vero che lo Stalin dell'invasione post-nazista era più patriottico dello Stalin assassino di massa pre-1941, ma non conosco nessuno che possa pensare molto bene di un dittatore i cui crimini inenarrabili comprendono il massacro di milioni, non da ultimo il martirio di milioni di ortodossi.

Il fatto è che tali "stalinisti ortodossi" non sono ortodossi. Sono semplicemente nazionalisti, e ogni nazionalista è un idolatra, un adoratore di questo mondo. L'ultima cosa che vogliamo nella Chiesa ortodossa russa è un ristretto nazionalismo balcanizzato, le lotte di bandiere che, purtroppo, possiamo ogni giorno vedere in altre, molto più piccole, Chiese ortodosse locali e patriarcati, dove a volte sembra che il culto di una sola nazionalità abbia sostituito il culto di Cristo. Dopo tutto, è stato il nazionalismo greco-ortodosso, cioè la perdita di una visione imperiale multinazionale, che ha portato alla caduta di Costantinopoli.

Disincarnazionismo

Tra le masse appena battezzati degli anni '90, è anche apparso un piccolo gruppo, soprattutto di intellettuali di mentalità occidentali, caduti sotto l'influenza del protestantesimo – che sembrava essere il rimedio contro lo 'stalinismo ortodosso'. Nel 'mercato libero' della religione occidentale e del pietismo privato, regnava la 'cittadinanza celeste'. Questo è stato il motivo per cui sua Santità il patriarca Alessio II ha chiamato tali elementi estremisti 'neo-rinnovazionisti'. Essi infatti stavano semplicemente imitando il vecchio rinnovazionismo protestante di prima della rivoluzione. Questo rinnovazionismo si era estinto in Russia negli anni '30, ma continua ad avvelenare la vita della Chiesa all'estero, anche oggi, attraverso l'influenza della cosiddetta 'scuola di Parigi', che ha anche infettato il Nord America.

Negli anni '90 i 'missionari' protestanti americani, incoraggiati dalla CIA per ragioni ideologiche, cercavano di acquistare le anime dei russi con le loro banconote da un dollaro. Hanno fallito; i missionari sinceri si convertivano all'Ortodossia; la maggioranza è tornata negli Stati Uniti, più povera ma non più saggia. Tuttavia, sono riusciti a influenzare alcuni nella generazione dei neo-battezzati ortodossi. Così, è possibile incontrare ortodossi russi che hanno acriticamente adottato il creazionismo protestante e le sue ossessioni dei sei giorni della creazione, dell'età dell'universo, del diluvio, dell'arca di Noè, ecc. Questi individui sembrano spesso di non sapere nulla del Nuovo Testamento e della Chiesa che è stata fondata su di esso e della sua vita negli ultimi 2.000 anni, ma, come ogni protestante, conoscono ogni dettaglio del Vecchio Testamento. Proveranno anche, con una comprensione letteralista, quasi farisaica, a citarvi i canoni della Chiesa a voi, come i veri e propri protestanti vi citano capitoli e versetti.

L'Ortodossia tra loro è spesso ridotta a gretto fanatismo e puritanesimo moralizzante – proprio come nel protestantesimo. La comprensione razionalista di ogni cosa, come avviene nella sua forma estrema del kochetkovismo, è l'unica cosa che conta. Peggio ancora, proprio come i protestanti considerano la religione come un semplice esempio di 'buco a forma di Dio' disincarnato, un pietismo personale o 'spiritualità' senza implicazioni e conseguenze politiche, economiche e sociali, questi ortodossi di frangia non hanno il concetto dell'Incarnazione. In altre parole, questi intellettuali non capiscono che l'ortodossia è questione di cristianizzare 'noi stessi, gli uni gli altri e tutta la nostra vita', e non solo una parte privata e teorica di noi stessi.

Conclusione: la corrente principale

Tali gruppi marginali non rappresentano la Chiesa. Opposta sia al nazionalismo sia al disincarnazionismo, la corrente principale della Chiesa ortodossa russa non è né nazionale né anti-nazionale, è al di sopra entrambi questi ristretti punti di vista, al di sopra sia del bigottismo nazionale sia della meschinità personale. La Chiesa è imperiale, sia globale che locale. È compito di noi ortodossa russa per diffondere l'illuminazione spirituale di Cristo in tutto il mondo, incarndolo attraverso l'esempio nella vita, non solo nella vasta e multinazionale Federazione Russa, ma dalle Filippine alla Cambogia, dall'Argentina alla Scozia, dalla Nuova Zelanda alla Cina, dal Canada all'Italia, superando allo stesso modo il gretto nazionalismo e il pietismo meschino. Dopo aver attraversato il Golgota dell'ateismo ed essere risorti dai morti, noi ortodossi russi diamo questo messaggio universale agli stati, alla politica, economia e società del mondo sempre più atei: seguite la Chiesa di Cristo Risorto.

Condividi:
Inizio  >  Documenti  >  Sezione 8