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  Saker: La seconda venuta, la fine dei tempi, l'Anticristo, l'Ortodossia e l'Islam

dal blog The Vineyard of the Saker

14 febbraio 2015

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Quest'anno i cristiani ortodossi celebrano insieme due eventi: la Presentazione del Signore e la domenica conosciuta anche come la Domenica della seconda venuta. Ciò che è interessante di questa giornata è che questo è il giorno in cui durante il Mattutino, dopo la sesta Ode del Canone, si prescrive di leggere il Sinassario del giorno. Un "sinassario" è un testo breve che discute e analizza la persona o l'evento commemorato in quel giorno specifico. Nel caso della "Domenica della seconda venuta", il testo è una breve sintesi degli insegnamenti della Chiesa circa la seconda venuta di Cristo e gli eventi che la precedono, tra cui l'aspetto e le azioni dell'Anticristo.

Nelle parrocchie moderniste, questa lettura è interamente omessa e, quando non lo è, è severamente censurata per evitare di sollevare questioni e domande "politicamente scorrette". Ho trovato che valga la pena di condividere con voi il testo originale che è stato letto durante i secoli passati e che è ancora letto in parrocchie e monasteri ortodossi tradizionalisti. Eccola per intero:

DOMENICA DEL CARNEVALE

Nello stesso giorno, si commemora la seconda venuta del nostro Signore Gesù Cristo e il suo giudizio imparziale.

Versi: "Quando Tu, o giudice di tutti, sarai assiso a giudicare la terra, possa tu giudicare anche me degno di ascoltare te che dici: "Vieni a me".

Sinassario:

I divinissimi Padri hanno collocato questa parabola dopo le primi due [quelle del pubblicano e fariseo e del figliol prodigo], affinché nessuno, conoscendo l'amore di Dio per l'umanità in quelle parabole, viva con noncuranza, dicendo: Dio ama l'umanità, e quando avrò smesso di peccare, sarò pronto a realizzare tutto. Essi fissano questo giorno terribile, al fine di instillare il timore, attraverso la morte e l'aspettativa dei tormenti futuri, nei noncuranti, e per riportarli alla virtù, non confidando nella sola amorevole benignità di Dio, ma tenendo conto che egli è un giusto giudice, che rende a ciascuno secondo le sue opere. Inoltre, dal momento che le anime di coloro che sono morti stavano ieri in mezzo a noi [1], era giusto che il giudice venisse oggi. In un certo modo, l'attuale festa è, per così dire, la consumazione di tutte le feste, così come l'ultimo giorno lo sarà per tutti noi. Dobbiamo riflettere sul fatto che i Padri assegnano l'inizio del mondo e la caduta di Adamo dal Paradiso per la Domenica successiva, e che l'attuale festa è la fine di tutte le nostre vite e di questo mondo. I Padri assegnato questa fine alla Domenica del Carnevale, in modo da frenare l'avidità e l'ingordigia attraverso il timore suscitato da questa festa, e per spingerci a mostrare compassione per i nostri vicini. Inoltre, dal momento che, dopo aver raccolto il piacere, siamo stati esiliati dall'Eden, e siamo sotto il giudizio e la maledizione, l'attuale festa è posta qui, e anche perché, la domenica successiva, in cui si commemora la caduta di Adamo, siamo figurativamente scacciati dall'Eden, finché la venuta di Cristo ci riporta al Paradiso.

La venuta di Cristo è chiamata la seconda venuta, perché mentre la prima volta egli è venuto a noi corporalmente, in silenzio e senza gloria, ora giungerà dal cielo con meraviglie che trascendono la natura, con cospicuo splendore, e corporalmente, in modo che egli possa essere riconosciuto da tutti come Colui che è venuto prima e che ha liberato il genere umano, e che lo sta per giudicare, per vedere se ha conservato ciò che egli gli ha affidato. Quando la sua venuta avverrà, non si sa; il Signore infatti mantenne questa conoscenza nascosta anche agli Apostoli. Ma fino ad allora, in ogni caso, ha indicato che sarà preceduta da alcuni segni che alcuni santi hanno spiegato più dettagliatamente. Si dice che la seconda venuta avverrà dopo che saranno passati sette millenni. Prima della venuta di Cristo, verrà l'Anticristo. Egli nascerà, come dice sant'Ippolito di Roma, da una prostituta, che sembrerà essere una vergine, ma sarà di razza ebraica, della tribù di Dan, il figlio di Giacobbe; ed egli apparentemente vivrà come ha fatto Cristo, e mostrerà molti miracoli come Cristo, e risusciterà i morti. Ma tutte queste cose, la sua nascita, la sua carne, e tutto il resto, sarà un'illusione, come dice l'apostolo; ed egli sarà poi rivelato come il figlio della perdizione, con ogni potere, con segni e prodigi ingannevoli. Tuttavia, come dice san Giovanni Damasceno, il Diavolo in persona non sarà trasformato in carne, ma un uomo che è frutto di fornicazione riceverà tutta l'energia di Satana, e si ergerà improvvisamente alzarsi. Sembrerà a tutti buono e dolce, e poi ci sarà una grande carestia. Egli presumibilmente soddisferà i popoli, studierà le Sacre Scritture, praticherà il digiuno, e, costretto dagli uomini, sarà proclamato re; mostrerà amore particolare per la razza degli ebrei, riportandoli a Gerusalemme e ricostruendo il loro tempio. Prima che siano passati sette anni, come dice Daniele, verranno Enoc ed Elia, predicando al popolo che non lo devono accettare. Egli li farà arrestare e tormentare, e poi li farà decapitare. Coloro che sceglieranno di rimanere pii fuggiranno lontano sui monti; quando egli li troverà, per mezzo di demoni, li metterà a giudizio. Questi sette anni saranno abbreviati a causa degli eletti, e ci sarà una potente carestia, e tutti gli elementi si trasformeranno, in modo che tutti rischieranno di scomparire.

In seguito, il Signore giungerà improvvisamente dal cielo come un fulmine, preceduto dalla sua preziosa Croce, e un fiume di fuoco bollente passerà davanti a lui, purificando l'intera terra dalla corruzione. L'Anticristo sarà immediatamente preso, e con i suoi seguaci sarà consegnato al fuoco eterno. Al suono delle trombe degli angeli, tutto il genere umano sarà riunito dalle estremità della terra, e da tutti gli elementi, a Gerusalemme, poiché questo è il centro del mondo, e là sono posti i troni per il giudizio, ma con le loro anime e corpi tutti trasformati in incorruttibilità e con una sola forma, gli elementi stessi essendo stati trasformati in uno stato superiore, e con una sola parola il Signore separerà i giusti dai peccatori; coloro che hanno fatto il bene partiranno, guadagnando la vita eterna, mentre i peccatori andranno al supplizio eterno, e non ci sarà fine ai loro tormenti.

Si deve sapere che Cristo non cercherà in quel momento il digiuno, le fatiche corporee o i miracoli, anche se queste sono cose buone, ma cose che sono di gran lunga superiori, vale a dire, l'elemosina e la compassione. Ai giusti e ai peccatori parlerà di sei virtù: «Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete, e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete accolto; nudo, e mi avete vestito; ero malato, e mi avete visitato; ero in prigione, e siete venuti a trovarmi; ogni volta che avete fatto questo a uno solo di questi miei fratelli, l'avete fatto a me". Tutti possono fare queste cose secondo la loro capacità. Poi ogni lingua confesserà che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. I tormenti che racconta il Santo Vangelo sono questi: "ci sarà pianto e stridore di denti, dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne; e saranno gettati fuori nelle tenebre". Accettando chiaramente tutte queste cose, la Chiesa di Dio crede che la dimora dei santi con Dio e lo splendore della sua luce perpetua e la loro ascesa verso di lui sono la gioia del Paradiso e il Regno dei Cieli, e che l'alienazione da Dio e il consumo delle anime per la consapevolezza che, per incuria e piacere temporale, sono stati privati dell'illuminazione divina sono il tormento, le tenebre e cose simili.

Nel tuo ineffabile amore per l'umanità, o Cristo Dio, trovaci degni di ascoltare la tua voce desiderata, annoveraci con quelli alla tua destra, e abbi misericordia di noi. Amen.

Vi prego di tenere presente che quanto sopra è una traduzione di un testo greco originale compilata sulla base di scritti patristici che hanno definizioni specifiche di parole che sono spesso difficili da rendere in lingua moderna. Inoltre, frasi come "le loro anime e corpi tutti trasformati in incorruttibilità e con una sola forma, gli elementi stessi essendo stati trasformati in uno stato superiore" ipotizzano che il lettore abbia solide conoscenze di teologia dogmatica (frequentare e studiare attentamente le funzioni della Chiesa ortodossa fornisce quel tipo di conoscenze sia a livello intellettuale sia a livello noetico/spirituale). Infine, qui sono chiaramente utilizzati elementi di simbolismo (come per esempio le cifre indicate), che non devono essere interpretati in un grezzo modo letterale.

Dal momento che ora viviamo in quella che io chiamo una società "post-pseudo-cristiana" in cui un Sinassario ortodosso originale in lingua moderna è diventato una rarità, ho pensato di condividere con voi questo piccolo "messaggio da un passato lontano" con voi.

Un amico mi ha anche inviato oggi a farmi sapere che lo sheikh Imran Hosein (che è un sostenitore di questo blog e con cui sto lavorando a un colloquio piuttosto dettagliato) ha appena rilasciato una conferenza dal titolo "L'alleanza musulmana con il cristianesimo ortodosso orientale negli ultimi tempi", che voglio condividere con voi oggi:

Ecco una breve biografia dello sheikh: Imran Nazar Hosein è un filosofo islamico di fama internazionale, studioso e scrittore, specialista in politica mondiale, economia, escatologia, moderne questioni politiche socio-economiche, nonché esperto di questioni internazionali. È l'autore del best-seller di Jerusalem in the Qur'an. Imran Nazar Hosein è nato nell'isola caraibica di Trinidad nel 1942 da genitori i cui antenati erano emigrati dall'India come lavoratori a contratto. Ha studiato Islam, Filosofia e Relazioni Internazionali presso diverse università e istituti di istruzione superiore. Tra questi ci sono al-Azhar al Cairo, in Egitto, l'Istituto di Relazioni Internazionali dell'Università delle Indie Occidentali a Trinidad, l'Università di Karachi in Pakistan, l'Istituto Aleemiyah di Studi Islamici a Karachi, in Pakistan, e l'Istituto di alti Studi Internazionali a Ginevra, Svizzera.

Infine, suppongo, come un segno dei tempi, guardate questa notizia google tradotta da yandex che mi ha inviato un amico:

I musulmani vogliono costruire a Mosca una moschea dedicata a Vladimir Putin

Interessante, no?

Cordiali saluti a tutti,

Saker

Nota

[1] Riferimento al sabato immediatamente precedente alla Domenica del Carnevale, che è uno dei giorni in cui si fanno in modo speciale le commemorazioni dei defunti (ndt).

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