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  Con la Madre di Dio nell’Inghilterra orientale

dal blog del sito Orthodox England

11 aprile 2019

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Tra il 2 e il 9 aprile 2019, per la prima volta in assoluto, tutta una regione a lungo trascurata, l'Inghilterra orientale, è stata visitata dall'icona della Madre di Dio detta "della radice di Kursk" (Kursko-korennaja). I fedeli si sono radunati nel Kent, nell'Essex, nel Suffolk, nel Norfolk, nel Cambridgeshire, al confine con il Lincolnshire a nord e con il Bedfordshire a sud. 1500 miglia sono state coperte in otto giorni, 38 Moleben sono stati serviti nelle nostre cinque chiese della regione e in case dei fedeli isolati, e 2.210 sterline sono state raccolte per il Sinodo dei Vescovi della Chiesa fuori dalla Russia. Se avessimo avuto più tempo avremmo visitato ancora più fedeli in questa periferia dimenticata lontana dalla Capitale. (Per le foto, consultate il sito web diocesano della ROCOR).

L'icona emanava la sua intensa fragranza, che si diffondeva a ondate, nelle chiese, nelle case, negli ospedali e nelle macchine, riempiendo anche le strade mentre veniva portata nella sua valigetta per pochi metri alle porte delle case e degli appartamenti. Questa era la fragranza della misericordia di Maria la Madre, e gli abbandonati da lungo tempo si sono sentiti apprezzati, consolati da questo profumo del paradiso. I momenti salienti sono forse stati il Moleben e l'Acatisto serali nella cappella di santa Matrona della comunità ortodossa lituana a Wisbech, la capitale delle Fens, la Liturgia domenicale dell'Annunciazione a Colchester, e specialmente in una casa, dove due convertiti isolati, da tempo malati, hanno potuto pregare davanti a lei, dimostrando di aver abbracciato l'Ortodossia con i loro cuori e non con le loro teste.

Nel primo caso abbiamo percepito come, anche se i fedeli potevano avere poca conoscenza, il loro spirito era grande e la Madre di Dio è discesa a causa della loro umiltà, poiché sono assolutamente privi di ogni pretesa. Nel secondo caso, abbiamo visto centinaia di persone venute da molto lontano con molti bambini piccoli, con tutto il loro enorme dolore per tutte le ingiustizie del passato, che hanno gridato alla tutta santa e lei li ha ascoltati e consolati, dando loro coraggio. Noi tre sacerdoti siamo riusciti a mala pena a far fronte a tutte le confessioni e a oltre 200 comunioni. Nel terzo caso abbiamo visto la più grande sincerità, pietà, umiltà, che non avevamo visto da nessun'altra parte qui, e intense sofferenze, e come la Madre di Dio è venuta a confortare. Siamo diventati tutti come Giuseppe, custodi del tesoro inestimabile della tutta pura.

Dopo una visita in ospedale a un giovane marito romeno che aveva fatto lavori elettrici all'altare della chiesa alcuni anni fa, ma che ora sta morendo di cancro, lo abbiamo visto confortato da una ventata di fragranza, che tutti nel reparto ospedaliero hanno percepito. Abbiamo visto un'anziana parrocchiana russa che baciava l'icona e le sue due badanti romene, che erano presenti, che si inginocchiavano unendosi a lei. Dopo un Acatisto, due pii preti greci che avevano assistito si sono scusati per il comportamento del loro patriarca. L'autocefalia di Costantinopoli sarà revocata da un Concilio delle tredici Chiese ortodosse canoniche locali? La diaspora greca potrebbe quindi essere presa sotto la cura della Chiesa ortodossa greca ad Atene e tornare all'Ortodossia. Allora tutti nella Chiesa potranno essere nuovamente confermati come veramente uniti, santi, cattolici e apostolici, cioè, in una parola, ortodossi.

La nostra Madre nel cielo vede tutti, giusti e peccatori, allo stesso modo, tutti i nostri parrocchiani, bulgari e inglesi, moldavi e lituani, ucraini e russi, greci e turchi, francesi e italiani, indiani e romeni, australiani e kazaki, polacchi e lettoni. Agisce come una calamita per tutti, la sua presenza è così fortemente sentita da tutti. Per il non credente l'icona è infestata; noi la sappiamo più lunga. La sua fragranza è la sua misericordia. In assenza di altri, la Madre di Dio è veramente la nostra guida. In questa sua icona del segno, è lei che mostra la via. Nelle province orientali i rifiutati sono accettati, i perseguitati sono confortati, i disprezzati sono richiamati, i dimenticati da tempo sono ricordati e quelli a lungo trascurati sono visitati.

Abbiamo pochi soldi o importanza agli occhi del mondo, le nostre chiese non hanno né oro né pietre preziose, né icone antiche né preziosi artefatti, non abbiamo grandi teologi o cervelli, ma abbiamo fede e speranza. La regione si sta risvegliando, poiché la notte molto lunga e molto buia finisce nel barlume e nella speranza delle preghiere prolungate per l'alba, che desideriamo vedere prima di morire. Sentiamo che in cielo le nostre preghiere sono state ascoltate e sono stati notati i nostri decenni di lacrime. Può volerci molto di più ora? La sua fragranza riempie ancora i nostri vestiti, le nostre case e le nostre automobili anche dopo giorni che ci ha lasciato. Viviamo per la fede in Cristo e con la speranza per il meglio.

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