Rubrica

 

Informații despre parohia în alte limbi

Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=205  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=602  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=646  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=647  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=2779  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=204  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=206  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=207  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=208 
Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=3944  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=7999  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=8801  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=9731  Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=37&locale=ro&id=11631         
 

Calendar Ortodox

   

Școala duminicală din parohia

   

Căutare

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  Naşii de botez şi rolul lor în viaţa finului  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Pregătirea pentru Taina Cununiei în Biserica Ortodoxă  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Pregătirea pentru Taina Sfîntului Botez în Biserica Ortodoxă
 
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Pagina principală  >  Documente  >  Sezione 13
  Momenti divertenti con il metropolita Kallistos Ware
Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Răspândește:

Quando ad alcuni di voi capiterà in futuro di predicare, tenete a mente che i bambini spesso ascoltano con molta attenzione quello che dite.

* * *

C'era una volta un uomo anziano che trascorreva ore in chiesa ogni giorno. I suoi amici gli dissero: "Cosa fai lì tutto il tempo?" Ed egli rispose: "Prego".

"Preghi?" dissero, "Devi avere molte cose da chiedere a Dio".

Con un po'di calore il vecchio rispose: "Non chiedo niente a Dio".

Allora gli chiesero: "Che cosa fai dunque?" E il vecchio rispose: "Mi siedo e guardo Dio e Dio si siede e guarda me".

Quando avevo 10 anni, pensavo che questa fosse una definizione molto buona della preghiera, e credo che lo sia anche adesso.

* * *

Sant'Isacco il Siro, nel VII secolo, dice che i santi, anche nel sonno, non smettono di pregare, perché anche quando sono addormentati, lo spirito sta ancora pregando dentro di loro. Così, quando a volte vedo che le persone cadono addormentate durante le mie lezioni, posso pensare che stanno pregando.

A dire il vero, una volta io mi sono addormentato durante una delle mie lezioni. Ero stato un po' incauto a parlare da seduto, e mentre parlavo mi sentivo sempre più assonnato. Potevo sentire una voce che si trascinava, e improvvisamente mi sono accorto che si trattava della mia voce, ma non avevo alcuna idea di quello che stavo dicendo. Quindi, da quel momento ho sempre tenuto le mie lezioni stando in piedi.

* * *

C'è una storia riguardo al grande predicatore vittoriano Thomas Carlyle. Rientrato una mattina di cattivo umore dalla chiesa, disse a sua madre: "Non riesco a capire perché i predicatori facciano sermoni così lunghi. Se io fossi un ministro salirei sul pulpito e non direi più di questo: brave persone, voi sapere cosa dovreste fare: andate, e fatelo!" E sua madre gli disse: "Certo, Thomas, ma vorresti dire loro come farlo?"

* * *

Io non guido l'auto, ma credo che gli ingorghi del traffico nelle strade di una città siano una buona per i conducenti per dire la preghiera di Gesù. Io dico la preghiera di Gesù quando aspetto l'autobus a Oxford, e il sistema di autobus di Oxford mi offre molte opportunità di preghiera.

* * *

Uno dei miei programmi preferiti quando ero uno studente universitario era lo spettacolo comico alla radio, che presumo molti di voi non conoscano, noto come il Goon Show; a un certo punto Harry Secombe, uno dei protagonisti, alza il ricevitore del telefono quando questo suona, e dice: "Pronto? Pronto? Chi parla? Non riesco a sentirvi! Pronto? Chi parla?" Una voce all’altro capo risponde: "Sei tu che stai parlando." E lui dice “Oh! Ecco perché la voce mi sembrava familiare!" E mette giù il ricevitore. Ora sfortunatamente, questo è quel che capita molto spesso a noi quando cerchiamo di pregare. Udiamo il suono della nostra voce, ma troviamo molto più difficile ascoltare la voce senza parole di Dio all'altro capo del telefono.

* * *

Questo mi ricorda la mia esperienza, di quando sono venuto la prima volta negli Stati Uniti, da studente, nel 1959. In quei tempi, se volevate viaggiare con l'aereo, dovevate essere estremamente ricchi. E così io sono venuto per nave, sulla Queen Elizabeth della Cunard Line; un viaggio di cinque o sei giorni. Nel prezzo del biglietto erano inclusi tutti i pasti, e io fui incantato di scoprire, quando arrivai al ristorante, che ti era permesso prendere tutto il cibo che volevi. Non eri limitato a pasti di tre portate. A colazione, se volevi, potevi avere porridge e altri cereali e succo di frutta e pompelmo, e dopo potevi prendere ancora uova e pancetta e aringhe, se potevi mandar giù tutto questo nel bel mezzo delle onde del medio Atlantico. A cena i miei compagni di tavolo erano molto privi di immaginazione: si limitavano a una minestra, un secondo e un dessert. Io ogni sera finivo un pasto di sette portate. Ora, noi dovremmo fare la stessa cosa con i differenti modelli dell'opera salvifica di Cristo: scegliere ogni portata, seguendo lo schema del menu della Cunard Line: nella moltitudine c'è salvezza.

* * *

Io sono un lettore appassionato delle storie di fantasmi di M.R. James. Una di queste storie è intitolata "A school story" (una storia dei tempi di scuola). I ragazzi stanno imparando il latino - come noi dovevamo fare nelle precedenti generazioni - e stanno imparando le frasi condizionali, quelle che iniziano con la parola "se"; e qui le regole sono eccessivamente complesse. L'insegnante dice ai ragazzi di scrivere ciascuno in latino una frase condizionale da loro inventata. Ogni ragazzo lo fa, e consegna il proprio foglio. L'insegnante solleva il primo dei fogli, impallidisce, e con uno sguardo atterrito scappa via dall'aula. I ragazzi si chiedono chi abbia commesso un errore grammaticale così grossolano da avere un tale effetto sul loro insegnante, e così vanno a guardare il primo dei fogli. Vi vedono scritto, in una calligrafia che non è quella di alcuno tra i ragazzi, "Se tu non vieni da me, io verrò da te". Beh, non vi racconterò il resto della storia. Di che cosa l'insegnante temeva così tanto la venuta? E che cosa succede quando questa cosa viene davvero? Leggete la storia.

(Ndt: di fatto questa storia, paradossale come tutte le storie di fantasmi, è usata da sua Eminenza per fare un paragone spirituale. Ecco come il metropolita continua, nel finale non contenuto nel video: "Ma applichiamo questo episodio all’opera di Cristo. Noi non siamo andati da Cristo, perciò Cristo è venuto da noi. Noi non abbiamo potuto salvare noi stessi, così Cristo per salvarci è morto per noi. Ma forse non al nostro posto, perché noi dobbiamo associare noi stessi all'atto salvifico di Cristo".)

* * *

Ma sono consapevole che ho parlato già a lungo. Quando ho iniziato a fare lezioni, avevo paura che mi sarei prosciugato nel bel mezzo di una lezione, trovando che non avevo più niente da dire. Curiosamente, in realtà questo non è mai accaduto. Ma il giorno prima a quello in cui avrei dovuto tenere la mia prima lezione all'università, un altro professore appena nominato ha avuto un'esperienza piuttosto stressante. Aveva preparato quella che riteneva una lezione sufficiente da durare un'ora, e nel suo zelo l'ha letta così velocemente che ha finito in venti minuti. Ora, quel che avrebbe dovuto fare era di ricominciare tutto da capo, perché in ogni caso nessuno aveva capito una sola parola di quel che aveva letto. Ma invece, ha alzato lo sguardo e ha detto: "mi dispiace, questo è tutto quel che ho da dire", ed è corso via; ma nel suo estremo nervosismo, invece di passare dall'uscita, è andato a chiudersi nel ripostiglio delle scope. In un modo umiliante, ha dovuto essere liberato dai suoi spettatori. Così, io qui mi guarderò attentamente intorno per vedere dove può essere il ripostiglio delle scope, in caso che debba uscire di fretta.

* * *

Ricordo di aver fatto una volta una domanda a un vescovo greco, con cui stavamo facendo un viaggio in auto di quattro ore. Ho pensato: "di cosa parleremo, in tutto questo tempo?" Ora, sapevo che questo vescovo amava san Gregorio di Nissa, e ho pensato: "proviamo a fargli una domanda sulla teoria di san Gregorio di Nissa sulla salvezza del diavolo". Perciò gli ho chiesto: "se san Gregorio di Nissa ha ragione nel pensare che il diavolo può essere salvato, perché non preghiamo mai per lui?" Sfortunatamente, questa domanda non ha condotto alla lunga e interessante conversazione che speravo. Il vescovo ha risposto in breve: "Pensa agli affari tuoi".

Răspândește:
Pagina principală  >  Documente  >  Sezione 13