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  Domande e risposte (dicembre 2021)

dal blog del sito Orthodox England, 1 gennaio 2022

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Il Covid

Il Covid è menzionato nei Vangeli?

Tutta la nostra situazione attuale è chiaramente profetizzata: 'Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. Allora vi consegneranno ai supplizi' (Mt 24:7-9). Tuttavia, Cristo ci dice poco dopo: "Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato" (versetto 13). Questo è esattamente ciò che stiamo facendo e continueremo a fare. Vince solo l'ultimo che resta in piedi. Altri possono andare e venire, cadendo in un estremismo o nell'altro, come hanno fatto negli ultimi 50 anni. Noi non lo faremo, ma ci terremo sulla via di mezzo, qualunque siano le persecuzioni da entrambi gli estremismi.

Il Credo

Che cos'è il 'filioque ortodosso'?

Questo si riferisce alla processione temporale dello Spirito Santo attraverso il Figlio di Dio. Questo è abbastanza diverso dal filioque cattolico romano/protestante, che afferma che lo Spirito Santo procede per l'eternità dal Padre "e dal Figlio" ("Filioque"). Questo filioque eretico fu chiaramente espresso, difeso e sviluppato in tutte le sue ramificazioni per la prima volta nell'opera Contra Graecos" ("Contro i greci") nel 1093 dall'arcivescovo lombardo Anselmo di Canterbury, imposto dai normanni. Era la possibilità di cui aveva profeticamente avvertito san Fozio di Costantinopoli ben oltre 200 anni prima.

Questo 'filioque ortodosso' è spiegato da san Massimo il Confessore (c. 580-662). Uno dei suoi amici, san Teodoro di Tarso, arcivescovo di Canterbury (602-690), è ricordato da san Beda il Venerabile al Concilio di Hatfield nel 680 come espressione del filioque ortodosso, cioè la processione dello Spirito 'dal Padre e ineffabilmente dal Figlio' ('et Filio inerranibiliter'). Anche il teologo accademico quasi contemporaneo Vladimir Lossky ha spiegato chiaramente "il filioque ortodosso" nel suo saggio "Sulla processione dello Spirito Santo".

È possibile battezzare quelli che sono già entrati nella Chiesa ortodossa per mezzo della cresima e hanno ricevuto la comunione?

No. Il Credo afferma specificamente riconosco un solo battesimo per la remissione dei peccati". Lo scisma di Guildford ne fu un esempio già nel 1976. Lo ricordo ancora! Questo è stato quando un sacerdote della ROCOR a Londra (poi deposto) aveva ribattezzato un gruppo di "convertiti" ortodossi, che erano stati battezzati da anglicani. In precedenza erano stati ricevuti per mezzo della cresima nel Patriarcato di Mosca e da mesi o addirittura anni si comunicavano lì. Questo ribattesimo creò, comprensibilmente, un enorme scandalo: idealisti ingenui o talvolta orgogliosi (l'idealismo a volte è orgoglioso) erano stati manipolati facendo credere che questo nuovo battesimo fosse necessario per diventare "spiritualmente puri" e "veri ortodossi" da una figura simile a un guru, che era in uno stato di delirio. Ancora una volta, tutto finì in scisma e lacrime. Non c'è niente di nuovo sotto il sole.

Tali ribattezzati in genere non vogliono il ribattesimo per motivi spirituali, ma per motivi psicologici di insicurezza, che in realtà è una sottile forma di orgoglio: 'ora', dicono, 'siamo più ortodossi degli ortodossi'. Dopo il ribattesimo, quasi tutti abbandonano la Fede perché non si pentono, ma giustificano il loro errore.

Vita ecclesiale

Perché così tanti vescovi ortodossi sono così distanti dai loro greggi? Perché gli ortodossi di solito non rispettano e non amano i loro vescovi come pastori, ma diffidano di loro e semplicemente alzano le spalle e li sopportano?

Gli ortodossi amano i vescovi veri. Due dei santi ortodossi più popolari e universali di tutti i tempi, san Nicola e san Spiridione, furono entrambi vescovi veri, così i santi Nettario di Egina e Giovanni di Shangai, sebbene perseguitati dai loro confratelli vescovi.

In vita mia devo aver incontrato ben più di 100 vescovi ortodossi, il 10% del totale. Il problema è che praticamente tutti gli uomini si sposano, ma i vescovi devono essere celibe. Quindi il pool di talenti da cui provengono i vescovi è molto piccolo e in realtà oggi a volte è contaminato. Questa corruzione deriva dal fatto che non tutti i vescovi sono veri monaci che abbiano anche l'abilità per essere vescovi. Molti sono semplicemente celibi, il che ovviamente non è affatto un criterio e talvolta può anche essere un criterio di anormalità. Il compianto padre Alexander Schmemann lo ha sottolineato nei suoi Diari e sapeva esattamente di cosa stava parlando dalla sua esperienza negli Stati Uniti.

Penso che ci siano quattro diverse categorie di vescovi, di cui solo la prima categoria è veramente episcopale ed ecclesialmente valida:

1. L'esempio autentico: uno che ama Dio e il prossimo

Molti vescovi sono giusti e anche santi. Avrebbero potuto sposarsi, ma Dio li ha chiamati a fare cose ancora più elevate. San Giovanni di Shanghai, l'arcivescovo Georgij (Tarasov), l'arcivescovo Antonij di Ginevra, il metropolita Lavr e molti altri che ho conosciuto, e conosco, figurano in questa categoria. Ci sono alcuni vescovi similmente meravigliosi nelle Chiese di Serbia, Grecia e Cipro in questo momento.

Mi piacerebbe pensare che la stragrande maggioranza dei vescovi rientri in questa categoria. Le tre categorie seguenti sono quindi eccezioni, ma, per quanto rare, esistono ancora. Rappresentano le tre passioni principali, l'amore per il denaro ("la radice di tutti i mali"), l'amore per il potere e l'amore per la carne, in russo ecclesiastico, srebroljubie, vlastoljubie e slastoljubie. Sono tutte passioni che dovrebbero essere sradicate dagli uomini se diventano novizi e poi vivono come monaci in un monastero per, diciamo, dieci anni.

2. I carrieristi – Amore per il denaro

Alcuni vescovi sono semplicemente troppo egoisti per sposarsi: nessuna donna li vorrebbe. Questi sono generalmente laici falliti, candidati politici, diplomatici codardi, nazionalisti adoratori dello stato, carrieristi troppo ambiziosi e senza spina dorsale e burocrati pomposi. Possono essere bravi a ottenere e a organizzare infrastrutture, ma non a molto altro e sono facilmente corrotti dal prestigio, dall'avidità, dall'ambizione, dal potere e dal denaro. In tempi di persecuzione, tradiscono la Chiesa, mentre fanno i conformisti, perché non hanno alcun principio. Questo lo possiamo vedere molto chiaramente oggi, come anche nel corso della storia, e recentemente nel periodo sovietico.

3. I patologici – Amore per il potere

Alcuni vescovi sono incapaci di sposarsi (e spesso di formare qualsiasi normale relazione umana). Si tratta di uomini con problemi psicologici, casi patologici, figli di mamma provenienti da famiglie disfunzionali, narcisisti, gelosi, autistici, monaci aridi che odiano le persone (ecco perché si sono fatti monaci, per non avere alcun rapporto con gli altri), ciarlatani fraudolenti, falsi e manipolatori pronti a spezzare un incantesimo (per chi li vede per ciò che sono) e a riaccenderlo (per i neofiti ingenui), come conviene a loro. Sono caratterizzati da totale assenza di empatia, misericordia, amore e compassione. Incapaci di dialogo, possono solo monologare nella loro sete di denaro e potere per alimentare la loro nuda ambizione. Tutto è giustificato da loro con la parola obbedienza, ovviamente a loro!

Essendo incapaci di relazioni normali, sono spesso "zeloti", cioè settari ed estremisti farisaici, e in casi estremi sono esempi patologici, sociopatici o addirittura psicopatici. Ecco perché questo tipo di misantropi si trova tra certi vescovi molto severi e conservatori, con una vena punitiva e tirannica, anzi, alcuni sono vescovi vecchio-calendaristi. Sebbene nascondano il loro odio sotto lo zelo, vengono presto scoperti. (C'è un ritratto eccellente e accurato di un simile vescovo russo emigrato e misantropo nel romanzo di Paul Chavchavadze, "Padre Vikentij").

4. I sessualmente problematici – L'amore per la carne

Alcuni hanno problemi sessuali. Alcuni sono omosessuali (anche se alcuni dei non praticanti in questo gruppo sono persone piuttosto simpatiche e talvolta anche vescovi abbastanza bravi), ma ci sono anche quelli che formano "mafie gay" che perseguitano il clero sposato. Diverse Chiese locali soffrono e hanno sempre sofferto di queste mafie. Oppure ci sono vescovi che avrebbero dovuto sposarsi e poi avere un'amante (o più amanti, come in diversi casi ho saputo). Alcuni di questi (quelli con un'amante/moglie) non sono male, ma altri sono atroci (vedi sotto). Questi vescovi sono generalmente liberali, a volte liberali estremi, chiaramente per ragioni psicologiche di auto-giustificazione.

Certo, ci sono i casi abbastanza comuni di quelli che combinano il tipo 2 con i tipi 3 o 4. Sono gli incubi peggiori. Tuttavia, non sono mai combinati con il Tipo 1.

Riesco a vedere solo tre vie d'uscita da questa crisi, due sono idealistiche, una è realistica.

La prima e più idealistica soluzione è avere un risveglio monastico. Ciò eliminerebbe le ultime tre categorie di vescovi, che sono solo dei celibi (e si può scegliere di essere celibi per ogni sorta di cattive ragioni – vedi sopra) e non dei veri monaci. Gli individui delle ultime tre categorie sarebbero quindi eliminati dalla vita monastica, che distrugge l'amore per il potere e l'amore per il denaro. Allora avremmo vescovi che sono tutti veri monaci. Ma questo è idealismo, non realismo. Non si può avere un risveglio monastico a comando. È un processo organico e richiede almeno una generazione per svilupparsi. Poi non vi è alcuna garanzia che i vescovi ordinari selezionino i candidati idonei.

La seconda soluzione è che un Concilio accetti di reintegrare i vescovi sposati. Il guaio qui è che i vescovi sposati furono aboliti durante il primo millennio, a volte per ottime ragioni. Basti pensare ai vescovi sposati del periodo sovietico, come il 'metropolita Filaret' Denisenko di Kiev. È ancora vivo, uno degli individui più corrotti in Ucraina. Sua moglie decideva chi sarebbe stato ordinato, principalmente a seconda dell'entità della tangente che i candidati le davano. Vogliamo una cosa del genere? In ogni caso, realisticamente, non vedo alcun cambiamento del genere approvato da alcun Concilio per le generazioni a venire.

Tuttavia, in attesa di un risveglio monastico ispirato dallo Spirito Santo o di un Concilio, abbiamo la terza e unica soluzione realistica, l'unica per il momento. È quella di avere un minor numero di vescovi, solo della prima categoria, che poi dovranno delegare molto a una robusta struttura di preti anziani sposati e con esperienza in qualità di decani, poiché i pochi vescovi saranno troppo impegnati per fare molto di più che ordinare, fornire miro e dare direttive.

I canoni sono applicabili? Sono stati tutti scritti tanto tempo fa.

È vero che molti di loro non sono più praticati o addirittura non sono più rilevanti. Come hanno detto molti uomini di chiesa, i canoni sono linee guida. Dopotutto, la parola "canone" significa "esempio". Non devono essere paragonati alle leggi dello Stato.

Quello che mi preoccupa è che alcuni convertiti dal protestantesimo facciano scelte selettive nella loro applicazione dei canoni, proprio come fanno citazioni selettive di capitoli e versetti della Scrittura, non riuscendo a leggere il contesto, e usano citazioni e canoni fuori contesto. Poi li applicano letteralmente come leggi.

Per esempio, c'è il noto Canone 20 del primo Concilio ecumenico che vieta di inginocchiarsi alla domenica, e che alcuni convertiti amano citare. Questo significherebbe che l'intera Chiesa romena è non canonica, per non parlare di milioni di altri pii ortodossi.

Un altro caso è il Canone 70 del Sesto Concilio (Quinisesto), che afferma che 'le donne non possono parlare durante la Liturgia'. Questo si riferisce ovviamente alle chiacchiere durante le funzioni (come all'epoca facevano alcune donne in alcuni luoghi). Ora i misogini come Makrakis (e alcuni altri greci in particolare) l'hanno ripreso e interpretato come se alle donne non fosse permesso cantare in chiesa! Sarebbe divertente, se non fosse triste. In ogni caso, se seguito, significherebbe che anche l'intera Chiesa russa è non canonica.

D'altra parte, c'è il canone 21 di Antiochia che dice che i vescovi devono rimanere nella diocesi originariamente designata per loro, "anche se sono costretti a farlo per coercizione da parte dei vescovi". Eppure praticamente ogni vescovo ortodosso nel mondo ortodosso contemporaneo ha cambiato diocesi, se non una volta, ancora e ancora. Per esempio, il nostro san Giovanni si Shanghai/Parigi/Bruxelles/San Francisco. Ci sono molti altri esempi di canoni semplicemente non applicati, e per buone ragioni.

C'è poi il Canone 80 del sesto Concilio ecumenico (quinisesto) che scomunica chiunque 'abita in città' che non va in chiesa per tre domeniche consecutive. Questo significa che praticamente tutti gli ortodossi che abitano in aree urbane sono scomunicati?

Il canone 101 dello stesso Concilio dice che i laici devono ricevere la comunione nelle loro mani. Di nuovo, questo significa che tutti i laici sono ora scomunicati, dal momento che nessuno lo fa oggi?

Ci sono molti, molti altri esempi. Il letteralismo non è utile: contesto, interpretazione e discernimento sono importantissimi con i canoni.

Qual è la cosa più difficile per lei nel sacerdozio?

Penso che sia quello di unire la tenerezza con la durezza. Questo è un problema di discernimento, particolarmente importante nella confessione. Devi sapere quando seguire la regola rigorosa e quando essere indulgente. Questo non lo dico solo io, perché già Cristo ne aveva parlato ai discepoli: "Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi: siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe" (Mt 10:16-17). I deboli e i codardi non dovrebbero essere ordinati. San Paisios diceva che la generazione attuale è incapace di lottare. Questo è un vero problema.

Fino a che punto possono esserci varietà nella vita della Chiesa? Vedo vari tipi di persone, anti-vaccinisti, pro-vaccinisti, tradizionalisti, modernisti. È tutto legittimo?

C'è sempre stato spazio per la varietà all'interno della Chiesa, per una 'sinistra' e una 'destra'. Nella stessa Costantinopoli c'erano sempre due partiti, i 'blu' e i 'verdi'. Che i fedeli siano anti-vaccinisti o pro-vaccinisti, ma non dovrebbero cercare di imporre le loro opinioni di parte sugli altri come una sorta di dogma o come una ragione per rompere la comunione con coloro che non sono d'accordo con loro. Cerchiamo di avere più tolleranza!

Tutti gli ortodossi sono d'accordo su ciò che è nel Credo (ecco perché non siamo cattolici o protestanti), ma c'è spazio per opinioni diverse su ciò che non è nel Credo, e che può essere lasciato a un dibattito intelligente e umile. Senza di esso, la Chiesa è un ghetto morto, che non vive affatto, ma è paralizzato e si estingue. D'altra parte, uscire dalla comunione gli uni con gli altri, solo perché non si hanno opinioni identiche su questioni secondarie, è sbagliato.

Per esempio, nell'emigrazione, c'erano aristocratici di San Pietroburgo altamente occidentalizzati (alcuni di loro avevano già proprietà in Francia prima della Rivoluzione), massoni e filosofi, che avevano contribuito a rovesciare lo tsar. I loro discendenti massoni nell'emigrazione sono rimasti sotto Costantinopoli anche dopo la riunione con la Chiesa madre nel 2019 (e proprio perché c'era stata la riunione: abbiamo combattuto per 30 anni per quella riunione).

D'altra parte c'era l'estrema destra (non dimentichiamo che Grigorij Rasputin fu assassinato da uno di loro, Purishkevich, anche lui massone). Dopo che uno di loro, padre George Grabbe, che aiutò a far processare san Giovanni di Shanghai nel 1963, celebrò le nozze dello "tsarevich" a New York il 30 settembre 1964, la famiglia dei Grabbe cercò di impadronirsi della ROCOR nordamericana per quasi tre decenni, finché non lasciarono la Chiesa. Secondo diversi scrittori, tra cui lo storico della Chiesa Sergej Fomin, anche padre George (in seguito vescovo Gregory) era un massone (nella loggia Lafayette-Astoria).

Nel 1966 la fazione dei Grabbe portò alla presa del potere dei vecchio-calendaristi, che a loro volta portarono a un'ondata di fariseismo censorio e a spaventosi scandali (compresi quelli di suo figlio Antony Grabbe a Gerusalemme) e scismi, nel 1986, 2001, 2007, in cui gli estremisti che erano stati incorporati nella ROCOR inevitabilmente la lasciarono, e ancora una volta le forze moderate sono venute alla ribalta. Eppure c'erano persone come il sempre memorabile arcivescovo Antonij di Ginevra della ROCOR che non aveva mai rotto la comunione o interrotto la concelebrazione con i parigini moderati e non massoni, nostri amici da sempre. Sono stati gli stessi parigini a riportare la maggior parte (il 58% - non "i fratelli") della Chiesa di Parigi alla Chiesa madre nel dicembre 2019, con nostra grande gioia, e sono diventati l'arcidiocesi dell'Europa occidentale. Il nostro sogno di lunga data si era avverato. Lo abbiamo salutato a suo tempo in diversi articoli.

All'interno della Russia contemporanea vediamo le stesse tendenze. Da una parte c'è l'ala filo-protestante di padre Georgij Kochetkov e il suo neo-rinnovazionismo (parole del patriarca Aleksij II, non mie), così come il protodiacono più moderato Andrej Kuraev, padre Georgij Mitrofanov, padre Pavel Velikanov, A. Shishkov, tutta l'ala pro-ecumenismo e pro-modernismo.

Dall'altra parte c'è la destra stalinista (sì, stalinista, incredibilmente!), ultranazionalista, vergognosamente antisemita, antiprotestante, anticattolica, pro-canonizzazione di Ivan IV e perfino di Stalin, con loro il rifiuto ostinato di riconoscere l'autenticità delle reliquie della famiglia reale trovate fuori Ekaterinburg decenni fa, con personaggi come l'ormai deposto Sergei Romanov e il defunto ex-vescovo Diomid. (Tuttavia, finora solo quest'ultimo è uscito dalla comunione con la Chiesa).

Quello che dico è che è legittimo essere a destra del centro o a sinistra del centro, ciò che non è legittimo è cadere in tali estremi da perdere la comunione gli uni con gli altri. L'importante è attenersi alla corrente unitaria della Tradizione russa, eredità del santo patriarca Tikhon, missionario, cittadino americano, patriarca, confessore e probabilmente martire. L'intolleranza porta sempre allo scisma, come abbiamo visto con la vecchia giurisdizione di Rue Daru prima che la maggioranza si riunisse trionfalmente con Mosca nel 2019. E come si può vedere oggi con l'ala vecchio-calendarista della ROCOR, che ritiene che gli altri non siano "abbastanza puri" per loro e che quindi devono "murarsi fuori" dal resto del mondo, come una setta protestante, e rompere la comunione con altri ortodossi.

Come si può venerare come santo l'imperatore Costantino, che fu pagano fino agli ultimi giorni della sua vita?

Noi veneriamo la divina Provvidenza che agisce attraverso di lui, piuttosto che tutte le sue azioni. Grazie alla divina Provvidenza in lui l'Impero concesse alla Chiesa enormi privilegi, sfociando nel primo Concilio universale nel 325. Questo è molto importante perché all'epoca all'inizio del IV secolo solo un quota tra il 10% e il 20% della popolazione imperiale era composta da cristiani. Questo è significativo perché, contrariamente a quanto affermano i laicisti, il punto di vista della maggioranza non è importante. Se la minoranza segue la volontà di Dio, vincerà sempre. Diversi altri sovrani venerati rientrano in questa categoria di coloro che hanno realizzato la divina Provvidenza, che è stata un trionfo.

Trovo molto difficile cantare in chiesa e pregare allo stesso tempo. Ha qualche consiglio?

A Parigi viveva un principe russo, Aleksandr Nelidov. Da giovane era un ballerino professionista. Tuttavia, in seguito divenne sacerdote. Il defunto padre Aleksandr diceva che "cantare in chiesa è pregare due volte". Ciò che intendeva dire è che la ricompensa spirituale per il canto in chiesa è doppia rispetto alla ricompensa per la preghiera. Solo un paio di anni fa ho scoperto che padre Aleksandr, che Dio lo riposi, citava in realtà il beato Agostino.

Inghilterra ortodossa

Lei scrive spesso dell'Inghilterra pre-normanna, ma era piuttosto primitiva, non è vero?

Il periodo storico compreso tra la partenza dei pagani romani nel 409 e il 1066 è talvolta chiamato "Il Medioevo". Tuttavia, quel nome abbastanza recente indica piuttosto l'oscurità o l'ignoranza degli studiosi filo-normanni riguardo al periodo. (Sull'uso improprio del termine 'The Dark Ages' si veda il lavoro di Seb Falk, 'The Light Ages', 2020).

Oltre alle conquiste artistiche che iniziarono ad essere apprezzate solo nel 1939 con le scoperte archeologiche di Sutton Hoo (molto aumentate da allora), c'erano letteratura, medicina e scienza (san Beda, sant'Alfredo, san Dunstano, la scuola di Winchester School, l'abate Aelfric, padre Byrthferth, il vescovo Wulfstan, ecc) ed enormi opere di ingegneria: le cinque dighe del Cambridgeshire (costruite intorno al 600), le 100 miglia circa della diga di Offa (c. 780) e le 100-200 miglia di canali e rivi di scolo nelle paludi (tra il 700 e il 1000, compreso l'enorme terrapieno lungo 100 miglia che impedisce al mare di inondare la terraferma, noto come "the Roman Bank".

Cio include il lavoro svolto dai cinque monasteri della Fenland tra il 970 e il 1000), con scavi a mano, in parte per facilitare il trasporto su chiatte di pietre da costruzione per nuove chiese. (In alcuni libri più vecchi ti imbatti ancora nel mito ignorante che le chiese pre-normanne o inglesi fossero tutte piccole: questo semplicemente perché i normanni le abbatterono quasi tutte, come l'enorme cattedrale nell'antica capitale inglese di Winchester, e solo quelle piccole sono sopravvissute). Gran parte di questo lavoro di ingegneria è stato erroneamente attribuito ai romani, gran parte esiste ancora ("The Backs" a Cambridge è il risultato dell'ingegneria idraulica degli antichi inglesi), gran parte era di gran lunga migliore e più duratura delle aree di drenaggio del XVII secolo nelle paludi, eseguite da 10.000 prigionieri di guerra scozzesi e olandesi.

Nel 1066 i normanni conquistarono lo Stato meglio organizzato dell'Europa occidentale, come riportato dal Domesday Book. Se si cerca su Google uno di questi temi "anglosassoni", si otterrà una quantità di informazioni e anche una ricca bibliografia.

Il sito del monastero di san Guthlac si chiama Croyland o Crowland?

La città di Crowland si trova nel Lincolnshire. La chiesa abbaziale di Crowland a volte è ancora conosciuta con il suo nome più antico e ormai antiquato di Croyland. Crowland è il nome moderno. Lì si possono venerare le sante reliquie di san Teodoro, abate di Peterborough, martirizzato dai vichinghi nell'870. Il magazzino dove è custodito il teschio sarà messo a disposizione degli ortodossi come cappella, probabilmente nel 2022. Si ritiene che le reliquie di san Guthlac siano sepolte da qualche parte nel cimitero. Di certo vi furono sepolti i resti del grande eroe inglese Hereward (chiamato erroneamente 'The Wake'). Il sito dell'eremo di san Guthlac sembra essere stato identificato di recente a circa un miglio di distanza su St James' Road presso la St James' Farm. Gli scavi archeologici sono in corso. Nelle vicinanze si trova il sito dell'eremo della sorella di san Guthlac, santa Pega: il sito del suo eremo è a Peakirk ("Pegakirk"). Anche lei è ancora lì.

L'Inghilterra è spesso descritta come il cattivo nella letteratura ortodossa russa. Di cosa dobbiamo essere orgogliosi spiritualmente?

Penso che lei abbia letto la letteratura nazionalista russa. Così come i nazionalisti britannici come Boris Johnson ritraggono la Russia come un orso malvagio, i nazionalisti russi ritraggono l'Inghilterra (= Gran Bretagna) come un leone rapace. I russi normali non la vedono così, ma sono più equilibrati.

Noi possiamo gioire dei nostri santi, specialmente del VI e VII secolo, sant'Albano, san Cuthbert, santa Hilda, santa Audrey e molti altri, come i nostri martiri sant'Edmondo e sant'Edoardo, i cui nomi hanno fatto il giro del mondo. In generale, ci rallegriamo dei grandi inglesi antichi e della loro resistenza ai normanni nel 1066 e dopo, e ancora resistiamo loro, perché seguiamo le loro orme. Allora, chi difese Costantinopoli nel 1204? Erano inglesi, come descritto da Villehardouin e Robert de Clari. Dopo tutto c'era stato un massiccio esodo di inglesi a Costantinopoli (e poi nella Russia meridionale) dopo il 1066. Nel XII secolo l'esercito imperiale romano era in gran parte composto da inglesi. Nel Novecento abbiamo le figure reali delle sante Alessandra ed Elisabetta, di padre Nicholas Gibbes, precettore dello tsarevich,

C'è molto da amare in Inghilterra, anche se non, ahimè!, i suoi politici dell'establishment, che diventano lord e signori, anche se alcuni sono considerati criminali di guerra. Questi sono "normanni" fino al midollo. Questa non è una dichiarazione razzista, poiché pochi di loro hanno sangue "normanno". Quello di cui stiamo parlando qui è la mentalità elitaria. Chiunque si opponga all'Ortodossia può essere chiamato nel nostro contesto inglese un "normanno".

I crimini dei "normanni" includono i loro genocidi in Inghilterra dal 1066 in poi e per centinaia di anni dopo con la loro barbara pratica di "impiccagione, sventramento e squartamento", i loro genocidi in Galles (i castelli), Scozia e Irlanda, dal XII secolo alle camere di tortura dei Tudor, al Cromwell hitleriano alla carestia delle patate, la pulizia etnica degli scozzesi delle Highlands nel XIX secolo (quando le pecore erano più preziose degli esseri umani), i genocidi dei nativi americani, degli indiani (dalla cortina del sale alla carestia del Bengala degli anni '40, per esempio) e dell'Africa (la tratta degli schiavi, che rese ricche Bristol e Liverpool). Sono i britannici che hanno invaso 178 paesi del mondo, non gli inglesi.

Io ho sempre distinto accuratamente tra britannici e inglesi. I britannici sono un concetto imperialista, inventato dai romani, ripreso dai normanni e poi sviluppato nel XVIII secolo, che prometteva che "i britannici non sarebbero mai stati schiavi", ma tutti gli altri potevano essere ridotti in schiavitù dai "britannici". I britannici hanno sempre oppresso gli inglesi, fin dal 1066. I russi, e altri, devono fare questa distinzione!

Il mondo occidentale

Perché lei non è cattolico?

Prima di tutto, perché ogni volta che entro in una chiesa cattolica romana, non sento niente. Mi sembra vuoto. In una chiesa ortodossa sento una presenza. In secondo luogo, poiché il cattolicesimo romano non è storico, non è esistito fino all'XI secolo. Terzo, perché le pretese papali sono puramente laiche e sono state riprese dall'impero romano pagano. In quarto luogo, perché per giustificare le loro pretese, i papi hanno alterato il Credo con il loro filioque, ponendo il vescovo di Roma al di sopra dei Concili universali. Quinto, perché il cattolicesimo romano ha inventato le crociate, l'inquisizione, ecc. Sesto, perché il loro clero è costretto al celibato, il che significa che una parte è costituita da pervertiti. Potrei continuare, ma sicuramente questo sarà sufficiente?

Quando sono stati introdotti gli organi nelle chiese occidentali?

I primi organi in Occidente dalla caduta dell'antica Roma furono inviati da Costantinopoli ai franchi carolingi, Pipino il Breve e suo figlio Carlo l'Alto (Carlo Magno), alla fine dell'VIII secolo. A Costantinopoli erano usati solo in occasione di eventi secolari, tuttavia i franchi li introdussero in chiesa. Nel 1054 solo poche cattedrali li avevano. Durante il Medioevo divennero leggermente più comuni.

Tuttavia, vi erano ancora grandi resistenze e lo scolastico Tommaso d'Aquino si oppose all'organo come 'forza giudaica'. Qui si riferiva all'uso degli strumenti musicali nell'Antico Testamento, che considerava pagano. Di fatto gli organi non sono mai stati introdotti in alcune chiese più tradizionali, per esempio nella Cappella Sistina. Infatti fu solo nel XVIII e XIX secolo che gli organi divennero quasi universali nelle chiese non ortodosse, soprattutto quelle protestanti. Come sappiamo, oggi sono spesso sostituiti da pianoforti, chitarre, batterie, tastiere e quant'altro si possa inventare.

Perché l'Occidente antepone il Natale alla Pasqua?

È un ambiente più complesso del mero "Occidente", che in effetti è molto vario.

Pertanto, i protestanti hanno a lungo considerato che il fatto che "Gesù" sia diventato un uomo è più importante della sua risurrezione dai morti e della nostra co-risurrezione con lui. Tuttavia, i cattolici romani sono diversi. Sembrano considerare che la crocifissione di Cristo sia più importante della sua risurrezione. Tuttavia, in entrambi i casi è vero che c'è un'enfasi sulla natura umana di Cristo, cosa che non abbiamo nella Chiesa.

Perché i vetero-cattolici non si uniscono alla Chiesa ortodossa?

Esiste una curiosa deformazione psicologica. I cattolici romani che lasciano la loro denominazione devono quasi sempre diventare protestanti, perdendo la coincidenza con l'Ortodossia. Questo è quello che è successo nel movimento vetero-cattolico, che è degenerato in una forma di protestantesimo e ha trascurato la coincidenza con l'Ortodossia. Come è stato notato nel secolo scorso, cattolicesimo e protestantesimo sono le due facce della stessa medaglia, e quella medaglia non è ortodossa. (Per inciso, in modo simile, alcuni anglicani devono diventare cattolici romani, prima di poter pensare di aderire alla Chiesa ortodossa).

Cosa ne pensa del libro di Samuel Huntington Lo scontro delle civiltà ('The Clash of Civilizations')?

L'ho scoperto per la prima volta negli anni '90 in una recensione su 'The Economist', che dovevo leggere per il mio lavoro all'epoca e ne ottenni una copia. Di tanto in tanto da allora l'ho usato come riferimento.

Alcuni lo criticarono anche allora come l'ultimo sussulto di un professore WASP conservatore del New England. Nell'epoca del Black Lives Matter sembra ancora più antiquato. Tuttavia, Huntington riconosce i limiti dell'Occidente, a differenza delle amministrazioni statunitensi dagli anni '90, che sono state attanagliate dall'illusione dell'egemonia globale. Se avessero ascoltato i suoi avvertimenti sull'interferenza occidentale in Ucraina, per esempio, non saremmo dove siamo ora, quando i russi sono pietrificati da un'invasione NATO della Russia dall'Ucraina e la tensione internazionale è stata aumentata dalle minacce aggressive di Washington. Allo stesso modo, ci sono gli avvertimenti di Huntington sull'ex Jugoslavia, che rimane una polveriera, creata dall'interferenza occidentale.

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