Rubrica

 

Informazioni sulla chiesa in altre lingue

Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=205  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=602  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=646  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=647  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=2779  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=204  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=206  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=207  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=208 
Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=3944  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=7999  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=8801  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=9731  Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=36&locale=it&id=11631         
 

Calendario ortodosso

   

Scuola domenicale della parrocchia

   

Ricerca

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Inizio  >  Documenti  >  Sezione 12
  Domande dalla corrispondenza (settembre 2020)

dal blog del sito Orthodox England, 8 ottobre 2020

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Condividi:

Recentemente lei è tornato sul Monte Athos per la prima volta in molti anni. Quali cambiamenti ha notato dall'ultima volta che c'è stato?

Sono andato all'Athos per due volte nel 1979 e ci ho passato del tempo. Adesso ci sono stato di nuovo. Ci sono stati enormi cambiamenti.

Penso che fosse meglio prima: allora era povero e praticamente non c'erano strade, veicoli, elettricità, telefoni e ovviamente niente Internet. Oggi c'è tutto questo. Ci sono strade dappertutto, la costruzione di nuove strade è molto rumorosa e disturba sia il santo silenzio che la natura incontaminata, e ora ci devono essere circa 1.000 veicoli sulla montagna. Tutto questo è stato fatto con i soldi dell'Unione Europea. Ogni monastero, riarredato e ridipinto, ha ora un negozio e, cosa minacciosa, un museo (sempre segno della fine, perché mostra cose morte, non vive). È chiaro che il governo greco, la cui bandiera sventola ovunque sulla montagna, anche sui monasteri (non troverete una sola bandiera russa a San Panteleimone) si sta preparando ad aprire la montagna al turismo di massa in futuro. Il nazionalismo e il denaro greco stanno uccidendo la montagna.

È probabile che un giorno ci saranno nuovi monasteri sul Monte Athos per, diciamo, monaci inglesi, francesi, tedeschi, italiani e così via?

Finché il nazionalismo greco regna sul Monte Athos, ciò è impensabile. Su circa 2.000 monaci oggi, 1800 sono greci. È vietato dai nazionalisti avere più di 20 monasteri, motivo per cui i romeni, diciamo, hanno solo uno skit, sebbene con più monaci di un paio dei monasteri greci più piccoli, per cui i georgiani hanno perso Iviron a causa dei greci e per cui i russi hanno perso gli enormi cosiddetti skit del profeta Elia e di sant'Andrea, oggi in mano ai greci. Poi c'è anche il fatto che chiunque diventi monaco sul Monte Athos deve diventare cittadino greco! Per il momento il Monte Athos è un frammento, anche se con alcune persone sante, della Seconda Roma, e deve ancora entrare nella realtà post-1453.

Anche se ho incontrato, visto o sentito parlare di due monaci inglesi, due monaci francesi, due monaci finlandesi e due monaci africani neri sul Monte Athos, due sono a malapena sufficienti per aprire un monastero. In ogni caso, ciò che dobbiamo prima fare è avere autentici monasteri nei paesi occidentali, monasteri che utilizzino la lingua locale. Finora questo esiste solo in Francia e negli Stati Uniti. Il numero delle vocazioni è attualmente esiguo.

I fedeli non dovrebbero lasciare il Patriarcato di Costantinopoli perché il loro patriarca agisce in modo eretico?

Penso che sia molto più probabile che l'anziano patriarca Bartolomeo muoia presto. Quindi se ne andrà lui, non il suo gregge di tre milioni di fedeli.

Recentemente l'arcivescovo greco d'America, Elpidophoros, ha dichiarato ai cattolici romani che l'unità di ortodossi e cattolici romani non è una questione di se, ma di quando. Cosa risponde?

Stava parlando solo di se stesso. Il suo uniatismo è già noto. Nel suo caso personale è davvero solo questione di quando e non di se.

La Chiesa russa è il centro del mondo ortodosso?

Che piaccia o no, la Russia è il centro della civiltà ortodossa, anche storici laicisti come Toynbee e Huntington lo hanno riconosciuto. Quanto si deve essere ciecamente nazionalisti per non vederlo? D'altra parte, la Chiesa russa deve comportarsi in modo responsabile. Spesso ha fallito, trattando i non russi come cittadini di seconda classe. Non si può avere automaticamente il ruolo di guida semplicemente perché sei quasi dieci volte più grande di qualsiasi altra Chiesa locale, devi guadagnarti il ruolo di guida e meritartelo. Come ho detto, che piaccia o no. La Chiesa russa deve ancora superare le tendenze suicide sovietiche e ridiventare la Terza Roma. Il braccio morto dell'Unione Sovietica con la sua burocrazia e centralizzazione è ancora troppo vicino.

È vero che la Chiesa ortodossa russa è eretica perché benedice le icone e persino le croci con l'acqua santa?

Questo è un argomento trito e ritrito che si ripresenta ogni decennio, di solito per mano di un pazzo letteralista convertito o di un polemista greco, insieme all'accusa che la Chiesa russa è eretica perché benediciamo icone e croci!

Ovviamente non è eretico. Ma ovviamente non è strettamente necessario benedire icone e croci, noi lo facciamo per pietà. Facciamo per pietà ogni sorta di cose che non sono strettamente necessarie - per esempio bere un po' di vino dopo la comunione nella Chiesa russa, benedire la coliva ai memoriali, specialmente nella Chiesa greca, e inginocchiarsi la domenica, specialmente nella Chiesa romena. Una simile accusa di eresia a causa della pietà è tutta allo stesso livello della sindrome da orgoglio dei convertiti del 'non inginocchiarsi la domenica'. Non dovremmo farlo, ma lo facciamo per amore della pietà. Chiediamo ai semi-intellettuali, agli aggressivi cercatori di errori e agli orgogliosi auto-giustificatori di tacere, anche in questo caso per amore di pietà!

Cosa è necessario per l'unità nella diaspora?

Aver fiducia nel proprio vescovo, da parte dei membri di ogni giurisdizione. Al momento i vescovi della maggior parte delle giurisdizioni non hanno nemmeno la fiducia dei propri membri, per non parlare dei membri di altre giurisdizioni. La fiducia porterà la leadership e l'autorità essenziali per l'unità. Un vescovo che è soggetto a qualche gruppo nazionalista, interesse finanziario o partito politico non guadagna fiducia. In definitiva fiducia significa santità.

Un certo prete mi ha detto recentemente che chiunque scelga di appartenere alla ROCOR è un pazzo. Cosa risponderebbe?

Il prete in questione ha chiaramente incontrato una persona del genere che è pazza. Tuttavia, ha commesso l'errore di generalizzare. È come se dicessi che non devi unirti, per esempio, al Patriarcato di Antiochia perché tutti i suoi sacerdoti sono eretici, quando in realtà magari solo uno lo è. Sarebbe altrettanto stupido.

Quali sono le origini del cappello a comignolo dei preti greci, del copricapo dei monaci greci e della skufia russa?

Il cappello a comignolo balcanico per preti è semplicemente il vecchio cappello a cilindro turco ma nero, il cappello cilindrico basso indossato dai monaci balcanici è semplicemente il fez turco ma nero, e la skufia russa serve semplicemente a tenerti al caldo durante l'inverno russo.

Da dove viene lo spirito anti-femminile del cattolicesimo romano?

Viene dal suo inizio, dalla seconda metà dell'XI secolo, quando i papi tedeschi proibirono i preti sposati. Gli uomini sposati non sono contro le donne; gli scapoli spesso lo sono. Questa stessa innovazione ha introdotto il clericalismo istituzionale e anche, guarda caso, ha portato alla scomparsa dei monaci non sacerdoti e anche dei diaconi; tutti dovevano essere preti – "mini-papi".

Condividi:
Inizio  >  Documenti  >  Sezione 12