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  Perché le funzioni mattutine della Settimana Santa sono celebrate alla sera, e le funzioni serali al mattino?

di John Sanidopoulos

Dal blog Mystagogy, 23 aprile 2019

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Le funzioni della Santa e Grande Settimana iniziano con il Mattutino della domenica sera, in quello che viene chiamato Officio dello Sposo [1]. La funzione dell'Officio dello Sposo viene ripetuto con temi diversi nelle sere del Lunedì Santo, del Martedì Santo e del Mercoledì Santo. Alla sera del Giovedì Santo si officia il Mattutino della Passione che contiene dodici letture del Vangelo, mentre alla sera del Venerdì Santo si officia il Mattutino della sepoltura di Cristo. Alla mattina del Lunedì Santo, del Martedì Santo e del Mercoledì Santo ci sono le Divine Liturgie dei Presantificati, che sono connesse con il Vespro. Il Giovedì Santo c'è una Liturgia Vesperale [2] per commemorare la Prima Divina Liturgia e il Sabato Santo c'è la Liturgia Vesperale della Prima Risurrezione. Le uniche funzioni che avvengono nel tempo appropriato durante la Settimana Santa sono le funzioni delle Ore del Venerdì Santo, al mattino in cui non si svolge nessuna liturgia.

Questa singolare disposizione liturgica, dove il Mattutino è servito alla sera e il Vespro al mattino, non è fatta per pura aspettativa, ma in realtà ha uno scopo pratico, per incoraggiare la partecipazione.

In primo luogo, poiché durante la Settimana Santa la celebrazione della Divina Liturgia non è permessa, così come non è permessa durante i giorni feriali della Grande Quaresima, una Liturgia dei Presantificati è invece servita al Lunedì, al Martedì e al Mercoledì Santo per permettere ai fedeli di prendere parte ogni giorno alla Santa Comunione se lo desiderano. Una celebrazione parziale è consentita al Giovedì Santo per commemorare la Prima Divina Liturgia, che è stata l'inizio della nuova alleanza al pasto pasquale di Cristo con gli Apostoli. Una celebrazione simile è la Liturgia Vesperale della Prima Resurrezione al Sabato Santo.

Poiché i cristiani ortodossi devono mantenere un digiuno completo prima di partecipare alla santa eucaristia, queste funzioni vesperali giornaliere sono state spostate al mattino per permettere a quante più persone possibile di partecipare alla santa eucaristia, senza dover digiunare per tutto il giorno, un digiuno che di solito dovrebbe iniziare a mezzanotte della sera prima di ricevere la santa comunione.

In secondo luogo, e soprattutto, i temi della Settimana Santa si esprimono più intensamente attraverso la ricca innografia e drammatizzazione nelle funzioni dei Mattutini della Settimana Santa, e queste sono le funzioni a cui la Chiesa vuole che i suoi fedeli partecipino di più. Poiché il Mattutino è una funzione difficile da frequentare quotidianamente, le funzioni sono state spostate alla sera per incoraggiare le persone a partecipare quotidianamente.

Questo ci porta alla terza ragione, che è interamente basata sul sentimento e sulla debolezza. Il fatto è che le nostre funzioni della Settimana Santa non dovrebbero essere fatte al di fuori del loro ritmo normale accordo. Le funzioni mattutine dovrebbero essere effettuate al mattino e le funzioni serali dovrebbero essere effettuate alla sera. Fino a poco tempo fa, molti villaggi in Grecia facevano ancora così per alcune delle funzioni, e anche oggi la funzione dell'Epitafio, che è un Mattutino svolto nelle parrocchie alla sera del Venerdì Santo, si celebra sabato al primo mattino in alcuni luoghi della Grecia, così come dovrebbe essere.

Allora perché continuiamo ad avere funzioni mattutine alla sera e funzioni serali al mattino? Dipende dalla loro drammatizzazione. Tra i quattro Mattutini dello Sposo, il più seguito è il primo, i meno seguiti sono il secondo e il quarto, e il terzo è il secondo per numero di partecipanti. Perché? Il primo contiene i momenti più drammatici, in cui l'icona dello Sposo viene portata in processione attorno alla chiesa, mentre i fedeli tengono le candele e si inginocchiano. La gente ama questa rappresentazione drammatica ed emotiva, quindi la frequenta. Il secondo e il quarto non contengono alcun momento drammatico importante, quindi la gente non li frequenta tanto. Tuttavia, al terzo mattutino della sera del Martedì Santo c'è il canto drammatico dell'Inno della monaca Cassiana, che la gente ama, e quindi vi assiste. Certamente, la sera del giovedì santo e la sera del Venerdì santo contengono così tanti momenti drammatici, con la processione della Croce, le dodici letture del Vangelo e la processione fuori dalla chiesa con la Tomba di Cristo (epitafio o kouvouklion), che la gente assiste in gran numero. E non dimentichiamo i momenti drammatici della funzione della Santa Unzione al Mercoledi Santo e del Vespro del Venerdì Santo con la deposizione dell'immagine di Cristo dalla Croce e l'ingresso dell'epitafio decorato, che attirano anch'essi molta gente. E anche se ci sono molti momenti drammatici al Sabato Santo con la Prima Resurrezione, questa è abbastanza frequentata ma non così tanto, anche se questo è solo perché molti sono stanchi per la funzione della sera prima, stanno preparando i pasti di Pasqua, e non vogliono sovraccaricarsi con troppe funzioni per poter essere presenti a mezzanotte per la notte pasquale.

Tuttavia, che cosa succederebbe se eliminassimo tutti o almeno la maggior parte dei momenti drammatici, che sono comunque innovazioni tardive, e ristabilissimo le funzioni mattutine al mattino e le funzioni serali alla sera? È difficile a dirsi. Le funzioni della Settimana Santa avranno probabilmente meno presenze, ma in senso liturgico e cronologico avrebbero più senso. Personalmente credo che ci dovrebbe essere almeno una parrocchia, in un'area con molte parrocchie, che lo faccia nel modo giusto, con le funzioni mattutine al mattino e le funzioni serali alla sera, per quelli che vogliono partecipare a questo ciclo delle funzioni della Settimana Santa. Ma allo stato attuale, probabilmente rimarranno come sono, dal momento che quella che abbiamo ora è diventata una consuetudine consolidata, e quando si aggiunge il dramma alla consuetudine, questo diventa come un sigillo su tale consuetudine, che è difficile se non impossibile spezzare.

Note

[1] Questo appellativo è in uso nelle chiese di tradizione greca, mentre in quelle di tradizione russa si parla genericamente di Mattutino della Settimana Santa. Nei primi quattro giorni della Settimana Santa, lo speciale Tropario che si canta dopo l'Alleluia del Mattutino dice: "Ecco, lo sposo viene nel mezzo della notte...". Nelle chiese greche il nome "Mattutino dello Sposo" è un riflesso dei momenti di drammatizzazione (a cui si fa cenno più avanti nel testo) legati alla processione dell'icona del Cristo Sposo.

[2] Si tratta della Divina Liturgia di San Basilio fusa con l'inizio del Grande Vespro. Questa combinazione permette di usare le Paremie, o letture del Vespro, come letture profetiche dell'Antico Testamento prima dell'Apostolo e del Vangelo della Liturgia.

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