Рубрика

 

Информация о приходе на других языках

Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=205  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=602  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=646  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=647  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=2779  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=204  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=206  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=207  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=208 
Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=3944  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=7999  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=8801  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=9731  Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=36&locale=ru&id=11631         
 

Православный календарь

   

Воскресная школа прихода

   

Поиск

 

Главное

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Отпевание и панихиды  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Подготовка к таинству Брака в Православной Церкви  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Подготовка к таинству Крещения в Православной Церкви  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Главная  >  Сбор текстов  >  Sezione 12
  Una prospettiva ortodossa sul destino eterno degli animali

dal blog Carol's Notes

22 Aprile 2014

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Поделиться:

Il contributo che segue è di un "blogger ospite", Robert Ainsworth, che in seguito a un commento interessante su C. S. Lewis sull'immortalità degli animali, è stato invitato a scrivere un articolo sul blog Carol's Notes. Robert Ainsworth, tesoriere di una parrocchia della Chiesa Ortodossa in America nello stato del Mississippi, si è convertito all'ortodossia nel 1999 dal protestantesimo insieme alla moglie.

Ecco come Carol Apple, la curatrice del blog, introduce l'articolo: "È difficile leggere qualcosa di serio sulla possibilità che gli animali abbiano una vita spirituale che può continuare anche dopo la morte; la nozione di solito è trattata con leggerezza come un conforto sentimentale quando perdiamo un animale domestico a noi caro. Quando si tratta della morte di qualcuno di caro, animale o umana, io per prima non sono confortata da sentimenti vuoti. Voglio un po' di speranza sostanziale che ciò che dava vita a quel corpo sia davvero da qualche parte. Così ho avuto il piacere di scoprire che una tradizione, con una ricca storia e una dottrina sana e ben ponderata, ha così tanto da dire sulla questione. Godetevi l'ottima sintesi di Robert Ainsworth sulla prospettiva ortodossa riguardo all'immortalità degli animali..."

* * *

La santa Chiesa ortodossa non ha mai, per quanto ne so, dogmatizzato il destino ultimo degli animali, poiché sono senza colpa dinanzi al loro creatore. Si è giustamente preoccupata per la salvezza degli esseri umani che renderanno conto a Dio per ogni parola infondata da loro pronunciata.

E dal momento che gli animali non hanno colpa, anche se commettono atti che non sono mai stati diretti da Dio, essi o passano al di fuori dell'esistenza oppure sono restaurati e rielaborati con un *nuovo* corpo come si addice alla loro natura per esistere nella nuova creazione. SOLO DIO è immortale ed eterno; ogni essere creato, uomo compreso, esiste solo tramite le energie e la grazia della Santissima Trinità (At 17:28).

"Invece di rimanere nello stato in cui Dio li aveva creati, sono entrati nel processo della corruzione, e la morte li ha presi completamente sotto il suo dominio. La trasgressione del comandamento li ha fatti tornare di nuovo indietro secondo la loro natura; e come all'inizio erano stati portati all'essere dalla non-esistenza, così ora sulla via del ritorno, attraverso la corruzione, passano di nuovo alla non-esistenza.

La presenza e l'amore del Verbo li aveva chiamati all'essere; inevitabilmente, quindi, quando hanno perso la conoscenza di Dio, hanno perso con essa l'esistenza; infatti solo Dio è l'esistente, il male è il non-essere, la negazione e l'antitesi del bene. Per natura, ovviamente, l'uomo è mortale, poiché è stato fatto dal nulla; ma porta anche la somiglianza di colui che è, e se egli conserva tale somiglianza costante attraverso la contemplazione, allora la sua natura è privata del proprio potere ed egli rimane incorrotto" (Sant'Atanasio il Grande: Sull'Incarnazione, cap. I, sez. 4, vv 6-10).

Nessuno di noi possiede un'anima intrinsecamente "immortale".

E mentre la Chiesa giustamente discerne la volontà di Dio che le anime umane continuino ad esistere dopo la morte fisica, non ha mai, a mia conoscenza, fatto dichiarazioni dogmatiche circa l'esistenza continua delle anime delle creature corporee non umane dopo la morte fisica (gli angeli sono creature incorporee non umane).

Sant'Ireneo di Lione accenna alla risurrezione degli animali nella sua opera Contro le eresie, un testo dei primissimi tempi cristiani (fine del II secolo):

"... Tuttavia alla risurrezione dei giusti [le parole si applicano] anche a quegli animali che abbiamo menzionati. Dio infatti è ricco in tutte le cose. Ed è giusto che quando la creazione sarà ripristinata, tutti gli animali debbano obbedire ed essere sottomessi all'uomo, e ritornare al cibo originariamente dato da Dio (poiché erano stati originariamente posto sotto l'obbedienza ad Adamo), cioè i prodotti della terra" (sant'Ireneo di Lione: Contro le eresie: Libro V, cap. 33, v 4).

Se un peccatore come me può piangere la morte di un cane fedele e amorevole, allora sicuramente, da quello che sappiamo del carattere di Cristo, egli lo deve amare ancora di più. E dal momento che non ha mai voluto la morte di qualsiasi parte della sua creazione, e suo Padre tiene conto anche della morte di ogni singolo uccellino, e Scrittura e Tradizione implicano chiaramente che ci saranno animali nella Nuova Creazione, perché allora egli non dovrebbe ripristinare quelle creature innocenti che non si sono mai ribellate contro di lui, ma che soffrono a causa della caparbia ribellione dell'uomo?

Sono ben consapevole che san Gregorio Palamas parla degli animali che cessano di esistere e degli esseri umani che non cessano di esistere come parte della sua difesa dell'esicasmo nel descrivere le energie e l'essenza di Dio, ma io non sono a conoscenza di un Concilio Ecumenico che abbia mai approvato un canone che si pronuncia sul destino ultimo della creazione animale.

Così, poiché ci ritroviamo con teologoumeni (pareri privati) in questa materia, ho scelto di essere d'accordo con san Massimo il Confessore e san Simeone il Nuovo Teologo, che sostengono che tutta la creazione sarà rinnovata e restaurata alla perfezione edenica.

Sono un bel numero i preti e teologi ortodossi che credono che molti (se non tutti) tra gli animali che hanno vissuto attraverso la corruzione e la morte ricevuta a causa della caduta dell'uomo saranno ripristinati in quel grande giorno in cui Cristo offrirà il Regno al Padre e Dio diventerà "tutto in tutti".

Un altro prete ortodosso, padre Theodore Stylianopoulos (che faceva parte del personale teologico addetto al Nuovo Testamento nella produzione della Orthodox Study Bible) la mette così:

Un grande santo di nome Isacco il Siro, ha detto che il cielo è la presenza e l'amore di Dio. Il cielo non è un posto in alto sopra la terra, come un pianeta o una stella. Dio è ovunque e il cielo è il godimento del sole del suo amore.

Gli animali sopravvivono oltre la morte e vanno in paradiso? Questa è una domanda difficile. Nella vita dei santi, ci viene detto che molti avevano gli animali come buoni amici. In icone ortodosse, san Gerassimo è indicato con un leone. Il santo ha appena tirato via una spina dalla zampa del leone, che tiene teneramente. Sia l'uomo sia il leone guardano felicemente verso Cristo, che è nei cieli. San Serafino di Sarov, vissuto in un bosco per molti anni, è mostrato pacificamente mentre nutre un enorme orso. Non ho alcun dubbio che questi santi sarebbero pieni di gioia nel vedere i loro amici animali in cielo.

Che cosa dice la Bibbia su questo? Non molto, esplicitamente. L'attenzione della Bibbia è sulle persone, la salvezza delle loro anime, la loro resurrezione alla fine del tempo, e la pienezza della vita nella luce eterna di Dio.

Tuttavia, i primi e gli ultimi libri della Bibbia ci dicono qualcosa che offre speranza a tutte le creature della terra. Il libro della Genesi dice che "Dio fece gli animali selvatici ... e tutto ciò che striscia sulla terra, di ogni genere. E Dio vide che era cosa buona "(Genesi 1:25)! Nel libro dei Salmi si legge: "Ogni animale selvaggio della foresta è mio... Conosco tutti gli uccelli del cielo, e tutto ciò che si muove nel campo è mio "(Salmo 50:10). Un Dio amorevole non vorrebbe che tutto ciò che egli ha creato viva con lui per sempre?

Un altro cenno è nel libro dell'Apocalisse, che insegna che il male e il potere della morte, che sono una corruzione di tutto ciò che è buono, saranno completamente sconfitti e sorgerà un nuovo mondo più glorioso del nostro. La promessa di Dio è: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose" (Ap 21:5).

Perché la morte dovrebbe avere la meglio e ingoiare una qualsiasi delle buone creature di Dio? Dio non ne sarebbe dunque sconfitto, e la morte si rivelerebbe più forte di Dio? Perché Dio è il sovrano di tutta la creazione, e ama tutto ciò che con un amore che non manca mai, ho la speranza che vedremo i nostri animali domestici di nuovo in qualche modo, proprio come san Gerassimo vedrà il suo leone, e San Serafino il suo orso".

E colui che sedeva sul trono disse: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose" (Apocalisse 21:5).

(Notate che non ha detto che avrebbe "fatto cose nuove").

"Amen. Vieni, Signore Gesù".

* * *

Ainsworth mi ha anche raccontato che la tradizione ortodossa ha abbondanti storie dei suoi santi con animali che sono stati loro amici e collaboratori. Una è quella di san Gerassimo della Giordania, un monaco del quinto secolo, che ha avuto incontri con un leone. Molto più vicina ai nostri tempi è la storia di San Serafino di Sarov che visse tra il 1754 e il 1833, e sembra avere avuto un orso di nome Misha come caro amico.

san Gerassimo del Giordano con il leone

san Serafino di Sarov e Misha

Поделиться:
Главная  >  Сбор текстов  >  Sezione 12