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  Sull'importanza della sobrietà (2)

di padre Andrew Phillips

Dal blog del sito Orthodox England, 6 ottobre 2013

 
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Dalla corrispondenza e-mail in seguito alle domande e risposte del 17 settembre

Nelle sue risposte nella corrispondenza 'sull'importanza della sobrietà ' (17 settembre) sembra difendere la ROCOR come Chiesa di moderazione, motivo per cui gli estremisti vecchi calendaristi, greci e convertiti, l'hanno lasciata tra il 1986 e il 2007. Ma sicuramente ci sono stati estremisti anche tra i russi della ROCOR, per esempio, persone che in realtà credevano seriamente che non ci fosse grazia nel resto della Chiesa ortodossa russa? E questi non se ne sono andati nel 1986.

Da parte della ROCOR so di soli due russi (figure di rango molto alto, bisogna ammetterlo), che affermavano che la parte patriarcale della Chiesa ortodossa russa non aveva grazia. Ma ho incontrato centinaia, se non migliaia, di ordinari chierici e laici della ROCOR che non la pensavano così,  che davano liberamente i sacramenti a chiunque veniva dalla Russia e in effetti erano scandalizzati da un simile pensiero assurdo di mancanza di grazia. Quindi diamo un'occhiata a tutte queste cose in proporzione. Troverete sempre alcuni estremisti in qualsiasi gruppo di esseri umani, ma questo non significa che la stragrande maggioranza sia estremista. Per definizione, non lo è.

Tuttavia, è anche vero che alcuni membri della ROCOR a quel tempo (sto parlando del periodo della guerra fredda prima del 1991) sembravano essere più interessati all'anti-comunismo che al cristianesimo. Tuttavia, i membri di quella generazione si sono estinti, oppure hanno lasciato ROCOR a partire dal 1991. Il problema per loro dopo la caduta del comunismo era che non avevano più alcuna motivazione per essere attivi nella vita della Chiesa. Non si può essere anti-comunista quando il comunismo non c'è più. Avevano perso la loro ragion d'essere, e così a poco a poco sono scomparsi dalla vita della Chiesa. Questo è stato deplorevole da parte loro, ma a livello umano è stato un grande sollievo per noi, perché avevano messo i laici e il clero ordinari della ROCOR sotto pressione cercando di politicizzare la Chiesa, cosa a cui abbiamo resistito.

E vorrei aggiungere a tutto questo una qualifica molto importante. Quei pochi che in precedenza sostenevano che non vi era alcuna grazia nel patriarcato, dopo il 1991 hanno ricevuto numerosi membri del clero dal patriarcato senza ordinarli, figuriamoci battezzarli! E davano i sacramenti ai laici del patriarcato senza sognare di battezzarli. Così erano tutte parole vuote, retorica, propaganda politica e nulla di fatto. In realtà, essi sapevano benissimo che il patriarcato conservava la successione apostolica. Essi rifiutavano la loro stessa assurdità, che era stata sempre e solo una manovra puramente politica. Penso seriamente che il concetto ridicolo di una Chiesa priva di grazia all'interno della Russia potrebbe anche essere stato inventato dalla CIA. Semplicemente non è teologico, ma puramente secolare.

Lei ha detto, nella prima conversazione 'sull'importanza della sobrietà', che tutte le parrocchie ortodosse russe fuori dalla Russia alla fine entreranno nell'amministrazione della ROCOR. Ma perché non dovrebbero tutte, comprese quelle della ROCOR, entrare sotto l'amministrazione della Chiesa in Russia, invece?

Ci sono tre ragioni perché non sia così. Prima di tutto, l'accordo del 2007 era chiaro: tutte le parrocchie fuori dalla Russia passeranno sotto la ROCOR, e tutte le parrocchie all'interno della Russia saranno sotto la Chiesa in Russia. In secondo luogo, vi è il nome, ROCOR (Chiesa ortodossa Russa fuori della Russia). È logico: solo la ROCOR è la Chiesa fuori della Russia, è assurdo avere parrocchie fuori della Russia che appartengono alla Chiesa in Russia. È letteralmente una realtà alla rovescia.

Tuttavia, vi è un terzo motivo morale. Durante il periodo della guerra fredda (voglio dire, dopo il 1945 e fino a ben dopo il 1991), la Chiesa in Russia è stata sotto l'amministrazione del KGB, e sono apparsi fuori della Russia molti rappresentanti indegni della Chiesa patriarcale: nei casi migliori burocrati sovietici, nei casi peggiori bugiardi e rinnovatori, politicamente o moralmente compromessi o semplicemente corrotti. (L'eccezione di spicco è stato l'arcivescovo Basilio (Krivoshein) di Bruxelles). E ho paura che la Chiesa in Russia abbia perso tutta la fiducia del mondo al di fuori della Russia a quel tempo. In una parola, si è data la zappa sui piedi, e da allora ha dovuto pagare il prezzo per la sfiducia che essa stessa ha creato.

Di conseguenza, non riesco a pensare a una sola persona nella ROCOR di oggi che vorrebbe andare sotto l'amministrazione patriarcale fuori della Russia. Ancora oggi, praticamente le uniche persone che vanno sotto il patriarcato al di fuori della Russia sono quelli che sono arrivati dall'ex Unione Sovietica nel corso degli ultimi 20 anni.

Ho accennato all'arcivescovo Basilio (Krivoshein) di Bruxelles come a un'eccezione, ma va anche detto che la sua integrità era sprecata, come quella di altre persone sincere. Aveva il titolo nominale di arcivescovo, ma la sua diocesi consisteva di poco più di due sacerdoti, due diaconi e circa una dozzina di laici. E, in generale, fino al 1991, il patriarcato aveva solo chiese minuscole al di fuori della Russia. I russi ortodossi fuori dalla Russia non volevano avere nulla a che fare con un'organizzazione sponsorizzata dal KGB. Questo non è un segreto e non è una teoria. È semplicemente un fatto della storia.

Un esempio di tale corruzione è il caso del defunto arcivescovo Giorgio (Wagner), che è ne stato vittima. Da sacerdote del patriarcato nel 1950 a Berlino, gli è stato chiesto da parte del patriarcato di diventare una spia sovietica. A suo credito, ha rifiutato e se ne è andato nella giurisdizione Parigi. Ed è solo uno di una lunga serie di persone sincere che hanno lasciato il patriarcato a causa della sua corruzione. Un altro esempio ancora più eclatante è l'attuale metropolita Hilarion della ROCOR, che è cresciuto nel Patriarcato in Canada e lo ha lasciato quando si è reso conto che non era libero.

E tutto questo è stato una grande perdita di talenti per il patriarcato. Ma è stata colpa loro, lo hanno fatto a se stessi. In generale, il patriarcato, a Parigi, Berlino, Vienna, Londra o New York, ha perso molte persone, i migliori amici della Russia ortodossa in Occidente, a causa dei suoi rappresentanti indegni, con i loro compromessi politici e morali e i culti di personalità corrotte. Ha perso i migliori amici della Russia ortodossa proprio perché i suoi rappresentanti non sono stati i migliori amici della Russia ortodossa. Questo è il motivo per cui la ROCOR è una parte autonoma della Chiesa russa. Se mai le cose andranno male in Russia ancora una volta - come potrebbe accadere, la situazione è ancora relativamente fragile - la ROCOR manterrà la sua indipendenza. Questo è molto importante.

Fortunatamente, quasi tutti questi rappresentanti indegni sono morti prima della riconciliazione del 2007, a volte molto prima. Ora siamo in attesa di una nuova generazione. Il patriarcato al di fuori della Russia è in espansione con la nuova emigrazione. Noi crediamo che i nuovi rappresentanti per la maggior parte sono e saranno più degni, saranno quanto meno al livello della ROCOR e così prepareranno le chiese patriarcali al di fuori della Russia al loro trasferimento alla ROCOR.

Si sente amareggiato per questo tipo di sprechi durante la guerra fredda a causa della cattività del patriarcato in quel momento?

Certo che no! Un cristiano non può sentirsi amareggiato perché crede nella divina Provvidenza, l'amore di Dio che è sempre presente e interviene. In questo modo tutti gli errori si trasformano in opportunità, tutto ciò che è negativo in positivo.

Come vede l'omicidio di padre Pavel Adelheim a Pskov lo scorso agosto?

In media un sacerdote all'anno viene assassinato in Russia e ogni omicidio è una tragedia e un crimine, incluso quello di padre Pavel. Ho visto un programma russo sull'omicidio. La sua matushka è apparsa e ha parlato della tragedia con grande dignità.

Tuttavia, padre Pavel Adelheim stesso era una ben nota figura marginale di dissidente e polemista, e in questo senso un po' simile al defunto padre Aleksandr Men', che molti ritengono essere stato un cattolico. Quest'ultimo è un eroe per tutti gli anti-ortodossi, specialmente perché aveva affermato che 'è meglio essere un Hare Krishna che essere come padre Seraphim Rose'. (A proposito, sotto il vecchio regime alla cattedrale patriarcale di Ennismore Gardens a Londra si rifiutavano di vendere i libri di padre Seraphim, proprio come si rifiutavano di esporre le icone dei nuovi martiri; questo ora è cambiato). L'omicidio è una tragedia, ma non assolve i punti di vista anti-ecclesiali. Non sto dicendo che padre Pavel fosse come padre Aleksandr Men': non era filo-cattolico, ma comunque era una personalità molto di frangia. È molto interessante che, anche se le uccisioni come quella del compianto sacerdote ortodosso padre Daniel Sisoev hanno avuto appena un cenno in Occidente, quella di padre Pavel è stata ampiamente riportata, e da due gruppi.

Il primo gruppo era quello dei massoni della russofoba Rue Daru con i loro sostenitori occidentali, e il secondo era quello altrettanto russofobo dei vecchi calendaristi. È vergognoso che questi gruppi ostili alla Chiesa russa tentino opportunisticamente e con auto-giustificazione di speculare su un tragico omicidio, effettuato da un satanista. Non si può giustificare lo scisma. Ciò che questi gruppi settari come Rue Daru e i vecchi calendaristi, due facce della stessa medaglia, non capiscono, è che la Chiesa non è un club esclusivo per individui con punti di vista eccentrici, ma è per tutti coloro che credono in Cristo. Il fatto che padre Pavel avesse punti di vista peculiari e sia stato poi tragicamente ucciso non significa per un solo momento che tali opinioni siano giustificate.

La russofobia è stata al centro dell'attenzione internazionale di recente. Cosa vorrebbe dire sulla guerra civile in Siria e sul recente intervento del presidente Putin che ha scongiurato gli attacchi missilistici degli Stati Uniti?

Prima di tutto, questa non è una guerra civile. Le originali proteste legittime contro il governo dittatoriale siriano sono state dirottate da Arabia Saudita, Qatar e Turchia (tutti con sostegno di Israele). 1200 assassini, stupratori e banditi sono stati liberati dalle prigioni saudite, armati e addestrati dai servizi speciali occidentali in campi in Giordania e in Turchia e pagati più di 1000 dollari al mese per uccidere, mutilare e cannibalizzare siriani innocenti. Insieme a loro ci sono decine di migliaia di fanatici mercenari stranieri, ceceni, tunisini, libici e molti musulmani provenienti da paesi occidentali come la Gran Bretagna, la Francia, il Belgio e la Germania. (Questi terroristi, che fanno uso di armi chimiche in Siria, sono le stesse persone che preparano armi chimiche in Somalia). La guerra in Siria è una guerra tra patrioti siriani da una parte e traditori e mercenari finanziati da stranieri, dall'altra.

Per quanto riguarda l'intervento del Presidente Putin, l'uomo che è così tanto odiato da Rue Daru e dai vecchi calendaristi, ciò che è notevole è che per la prima volta qualcuno si è alzato in piedi per resistere al Nuovo Ordine Mondiale, che porterà all'intronizzazione dell'Anticristo nel tempio ricostruito di Sion. (Parlando di Russia, chiamata il 'Centro' nella scienza geopolitica, Zbigniew Brzezinski disse che il 'Nuovo Ordine Mondiale' sarebbe stato costruito sulle sue rovine). Il presidente Putin potrebbe anche aver evitato una terza guerra mondiale, e certamente merita il Premio Nobel per la pace, a differenza di Obama, a cui dovrebbe essere ritirato il suo premio.

Non sono state una Cina con un miliardo di popolazione o l'India o l'Africa, che rappresentano tra loro la metà della popolazione del pianeta, ma la Russia, che si è opposta al Nuovo Ordine Mondiale. Il presidente Putin ha svolto il ruolo di tsar ortodosso, di 'colui che trattiene' (2 Tessalonicesi 2, 6). Questo è notevole, da parte di un semplice politico. Inoltre, il 19 settembre, il presidente ha continuato nel suo Discorso di Valdaj a spiegare che il ruolo della Russia è nell'Ortodossia e che questo è il suo ruolo di civiltà cristiana contro l'Occidente laico e suicida che ha optato per Sodoma.

L'Occidente ha due grandi nemici nella Russia di oggi. Il primo è il presidente Putin, il secondo è il patriarca Kyrill. Farà tutto il possibile per abbatterli entrambi, e ci ha già provato.

Perché?

Perché l'Occidente laicista sa che se uno di loro o entrambi avranno successo, saranno con il tempo sostituiti da figure ortodosse ancora più potenti in Russia. Essi non solo resisteranno al Nuovo Ordine Mondiale con ancora più successo, ma sapranno effettivamente scacciarlo, ripristinando l'Impero ortodosso russo in Eurasia e l'unità ortodossa nel mondo. Questa sarà la fine del progetto globale unipolare anticristico, con i paesi ortodossi eternamente indebitati e schiavi dell'Unione europea, la fine degli assurdi vescovi ortodossi burattini del nuovo calendarismo e della massoneria, l'inizio della libertà per l'Ortodossia in Cina, il sostegno finanziario per le missioni ortodosse in America Latina, Africa e Asia, la costruzione di decine di migliaia di chiese in quei paesi, e se Dio vuole e se il mondo dura abbastanza a lungo, la fondazione di nuove Chiese autocefale. In una parola, questo sarà il grande raduno di tutta la cristianità ortodossa prima della fine.

Sono passati 20 anni dal tentativo di colpo di stato dell'ottobre 1993 a Mosca, con il bombardamento della Casa Bianca e l'era di Eltsin. Cosa ne pensa?

Gli anni '90 sono stati un periodo vergognoso, quando la Russia è passata dal comunismo al consumismo, dalle menzogne al furto. I beni pubblici russi sono stati rubati da quelli che noi oggi chiamiamo oligarchi attraverso la cosiddetta 'privatizzazione'. Questi oligarchi, criminali internazionali, ora vivono in asilo sotto la protezione del governo britannico a Londra e in altre parti del mondo occidentale che tanto adorava i loro miliardi rubati che hanno così tanto impoverito la Russia. È stato un massiccio furto sponsorizzato dallo Stato. Negli anni '90 l'Occidente ha cercato di smembrare e distruggere le terre russe, proprio come aveva cercato di fare nei sette mesi del governo provvisorio del 1917. Si dice che questi nuovi Kerenskij, privatizzatori istruiti a Harvard, i cowboy del 'selvaggio Est', abbiano in realtà truccato le elezioni del 1996, in modo che l'ubriacone Eltsin potesse vincere. È possibile. La CIA ha molta esperienza nelle elezioni pilotate in tutto il mondo. Nel 1917 la decadenza è durata sette mesi, negli anni '90 è durata sette anni, fino al Concilio del Giubileo del mese di agosto 2000 e alla canonizzazione dei nuovi martiri a Mosca.

Alcuni convertiti ortodossi conservatori, specialmente sotto il patriarcato di Antiochia negli USA, sarebbero forse scioccati dalle sue parole. Pensano che la privatizzazione sia una cosa buona. Cosa vorrebbe dire loro?

Il conservatorismo non è la stessa cosa della Tradizione. Per utilizzare il vocabolario americano, i neoconservatori o " neocon " (conservatori monetari senza principi o liberali economici nel linguaggio britannico) adorano insieme Dio e Mammona contro il Vangelo. In effetti, il monetarismo è solo un'altra parola per Mammona. E anche i cosiddetti paleoconservatori (i Tories alti, l'UKIP, noblesse oblige, i patriarcali) non sono la stessa cosa degli ortodossi. In primo luogo, i paleoconservatori hanno una tendenza al razzismo. In secondo luogo, a differenza degli ortodossi, hanno poco senso di giustizia sociale. (Se il socialismo esiste, ci sono ragioni). E in terzo luogo, i paleoconservatori tendono ad attrarre una frangia lunatica estremista, persone ossessionate dalle teorie della cospirazione, che odiano gli ebrei, ammirano Hitler e altre sciocchezze del genere.

Quali sono le sue speranze e paure per la rinascita della Chiesa russa nella Russia di oggi?

Dobbiamo capire che la rinascita degli ultimi 25 anni, anche se spettacolare, è appena iniziata. Come ha detto il patriarca Kirill la scorsa settimana, al ritmo attuale ci vorranno 100 anni solo per costruire abbastanza chiese per rimettersi al passo con il numero di chiese che esistevano nell'Impero russo prima della rivoluzione. Invece di costruire 1.000 chiese all'anno, nel corso dei prossimi dieci anni ci sarebbe bisogno di costruire 14.000 chiese ogni anno. Questo è ciò che succederebbe se la Russia non fosse solo nominalmente ortodossa, ma ortodossa in realtà. Un altro esempio: nel Sinodo di Mosca il 5 ottobre sono stati nominati sette nuovi vescovi. Questo è molto buono e dovrebbe portare il totale dei vescovi più o meno a 300. Ma se la Russia e i territori canonici della Chiesa fossero ortodossi in realtà e non solo nominalmente, si dovrebbero nominare 200 volte più vescovi - 1.400 nuovi vescovi. Poi ogni futura Conferenza Inter-ortodossa (erroneamente chiamata Concilio pan-ortodosso dai fanarioti) sarebbe ortodossa.

Un'ultima domanda. In precedenza lei ha citato padre Seraphim (Rose). Pensa che un giorno sarà canonizzato?

È Dio che fa i santi, non gli uomini. Può essere che un giorno Dio rivelerà padre Seraphim come un santo. È molto probabile, a giudicare dalla sua vita. Ma, prima di questo, il monastero di Platina dovrà prima ritornare alla ROCOR. Questo è quello che padre Seraphim avrebbe voluto. Questa sarebbe la giustizia che corregge l'ingiustizia storica di Platina che lascia la ROCOR, cosa avvenuta dopo il riposo di padre Seraphim. Vorrei anche dire che l'ostacolo principale per la canonizzazione di padre Seraphim è proprio il fatto che Platina non è ancora ritornata alla ROCOR. Poi tutto andrà a posto.

Padre Seraphim sarebbe d'accordo con la riconciliazione tra la ROCOR e la Chiesa in Russia?

Ma certo che lo sarebbe. Era una persona profondamente anti-settaria, come si può vedere dal modo in cui gli orgogliosi 'super-corretti' lo perseguitavano negli anni '70. Era un vero e proprio monaco che non aveva complessi patologici, come molti dei convertiti super-corretti in quel momento. Soffriva molto a causa loro, soprattutto quando insistevano per farsi fotografare con lui - fotografie che ora mostrano nella loro auto-giustificazione! 'Guardatemi, sono io in piedi accanto a padre Seraphim, sono un santo'. Questo è ciò che proclamano, e quando era ancora in vita erano i suoi peggiori nemici. È stato lo stesso con San Giovanni di Shanghai. Alcuni dei suoi peggiori persecutori durante la sua vita, che lo hanno messo sotto processo, hanno proclamato dopo la sua canonizzazione quanto lo avevano sostenuto!

Quando vede ciò che viene introdotto nel mondo occidentale, che è stato chiamato ' Eurosodoma', è pessimista o ottimista sul futuro?

È un fatto strano che tutti gli imperi trovino la fine nella sodomia perché perdono la fede, non hanno più alcuna fiducia in se stessi e così si suicidano. È successo nella Grecia antica e a Roma. E oggi stiamo assistendo non al declino e alla caduta dell'Impero romano, ma al declino e alla caduta dell'Impero d'Occidente. È una tragedia. Ed è dovere degli ortodossi di cercare di salvare il meglio della cultura occidentale prima che scompaia del tutto sotto la marea dell'ateismo.

Se sono pessimista o ottimista? È vero che è del tutto possibile che si realizzi solo una minima parte delle speranze che ho esposto per il futuro ripristino della Russia ortodossa. Non mi faccio illusioni. Ma anche così, anche nonostante tutto questo, rimango ottimista perché, anche se l'uomo propone, è Dio che dispone, e Dio ha già vinto, 'calpestando la morte con la morte'. Il peggio che può succedere è che moriremo. E se, ripeto se, moriamo pentiti, e sottolineo pentiti, andremo in Paradiso! Chi può essere pessimista? Non temere, piccolo gregge!

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