Rubrica

 

Informazioni sulla chiesa in altre lingue

Mirrors.php?cat_id=36&id=205  Mirrors.php?cat_id=36&id=602  Mirrors.php?cat_id=36&id=646  Mirrors.php?cat_id=36&id=647  Mirrors.php?cat_id=36&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=36&id=2779  Mirrors.php?cat_id=36&id=204  Mirrors.php?cat_id=36&id=206  Mirrors.php?cat_id=36&id=207  Mirrors.php?cat_id=36&id=208 
Mirrors.php?cat_id=36&id=3944  Mirrors.php?cat_id=36&id=7999  Mirrors.php?cat_id=36&id=8801  Mirrors.php?cat_id=36&id=9731  Mirrors.php?cat_id=36&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=36&id=11631         
 

Calendario ortodosso

   

Scuola domenicale della parrocchia

   

Ricerca

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Inizio  >  Documenti  >  Sezione 12
  Un oggetto liturgico raro: il Sion
Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Condividi:

Che cosa sono gli strani contenitori che portano sulla spalla sinistra i diaconi mentre incensano durante le funzioni alla Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca?

Celebrazione del Natale (osservare a partire dal minuto 0:23)

Liturgia dei doni presantificati (osservare a partire dal minuto 1:23)

L'oggetto in questione è chiamato "Sion" o "Gerusalemme", e ha la forma di alcuni dei tabernacoli eucaristici russi. In Russia sopravvivono molti antichi tabernacoli; questo, proveniente dalla Cattedrale della Dormizione nel Cremlino di Mosca, è del XII secolo:

 

Nelle icone, i santi diaconi raffigurati con il turibolo nella destra hanno spesso oggetti a forma di chiesa nella mano sinistra:

 

L'uso storico del Sion come effettivo tabernacolo è piuttosto discusso. Certamente, possiamo presumere che non abbia molto senso portare in giro i santi doni durante un'incensazione: questo ne sminuirebbe il valore eucaristico (di solito sono gli oggetti minori che fanno contorno a quelli maggiori, e non viceversa). D'altra parte, l'ipotesi del tabernacolo è rafforzata dall'uso di tenere sulla spalla un aer immediatamente sotto all'oggetto: l'unico altro oggetto che è raffigurato con una simile forma di riverenza è il libro dei Vangeli, e il diacono era di fatto un portatore della comunione ai malati.

C'è chi considera il Sion una forma glorificata di recipiente per l'incenso (l'aer non sarebbe eucaristico, ma un semplice velo di protezione per non far finire la polvere dell'incenso sui paramenti). In tal senso oggi non è usato solo in Russia nelle funzioni patriarcali (e in alcuni monasteri): si trovano cose simili sul Monte Sinai e sul Monte Athos. Negli usi del monachesimo greco non è infrequente che monaci non ordinati e monache procedano durante gli offici a fare incensazioni con l'incensiere manuale (katzion), e talvolta, mentre reggono l'incensiere con la destra, tengono nella sinistra una scatola dell'incenso a forma di chiesa. In ogni caso, le versioni usate a Mosca non sono apribili e non contengono nulla di particolare.

Altre supposizioni storiche vedono l'oggetto come un recipiente per le prosfore (in tal caso, affidato ai diaconi per la distribuzione ai fedeli) oppure come reliquiario. Il defunto padre greco-cattolico Serge (Keheler) vede nel Sion un'evoluzione delle scatole per le raccolte delle offerte (in sé, uno dei compiti dei diaconi fin dal primo secolo). Questo potrebbe in parte spiegare perché la presenza di tali oggetti si nota soprattutto nelle cattedrali e nelle grandi chiese urbane: erano i luoghi in cui storicamente si organizzava il maggior numero di raccolte di fondi per soccorso e beneficienza. Se questa ipotesi è fondata, allora la "morte" dell'uso liturgico del Sion avvenne quando nel mondo bizantino il rito di cattedrale fu sostituito dal rito monastico. Il Sion sarebbe sopravvissuto solo nei luoghi estrememente conservatori come il Monte Athos.

L'uso odierno di Mosca, stando a quanto riportato da uno dei diaconi patriarcali, l'arcidiacono Stepan (Gavshev), è stato implementato dal patiarca Pimen a partire da un modello liturgico osservato da lui e da altri chierici russi al Monte Athos negli anni '80. Al Monte Athos il Sion si usa all'incensazione prima del Polieleo, mentre nell'uso di Mosca si usa anche alle incensazioni al "Signore, a te ho gridato" e prima del Grande Ingresso.

Anche nella Russia pre-rivoluzionaria c'erano comunque diversi luoghi in cui si trovavano esempi di Sion (ce n'erano anche tra i Vecchi Credenti). Il libro di Nikol'skij sul Tipico presenta un elenco parziale di quelle località.

Il Sion è usato con il nome di "arca", anche dai diaconi della Chiesa armena:

 

Il Dizionario della Chiesa armena di Malachia Ormanian riporta due voci interessanti:

Arca/Dabanag

Il significato di questo termine è "piccola scatola". Nella chiesa il termine è applicato a vari oggetti come (1) l'arca dell'incensiere, che talvolta ha un coperchio artistico su cui si pone una candela, e si tiene nella mano sinistra quando si incensa; (2) l'arca del prete, in cui i fedeli erano soliti mettere monete come offerte al prete.

Arca (dell'incensiere)/Khngaman

Recipiente in argento per l'incenso, con o senza coperchio. Vi si tiene l'incenso durante la funzione, in modo che quando il diacono va dall'officiante gli può presentare il recipiente, che contiene un cucchiaio, assieme al turibolo, per trasferire l'incenso nel turibolo.

Qui c'è un'immagine armena di santo Stefano con l'arca in mano:

 

Questo piccolo oggetto, tanto solenne quanto elegante, potrebbe apparire privo di senso per la mentalità contemporanea. Eppure, ci trasmette simbolicamente una quantità di messaggi e di insegnamenti, sottolineando l'importanza del servizio diaconale nella vita liturgica e sociale dei cristiani.

Condividi:
Inizio  >  Documenti  >  Sezione 12