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  Le 10 notizie meno segnalate del 2016

di Neil Clark

Sputnik News

3 gennaio 2016

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Che cosa se ne sarebbe fatto George Orwell del 2016? Alcune dei più grandi notizie dell'anno, promosse dai media pro-Establishment, sono state o false, come per esempio le affermazioni fatte nel mese di dicembre che un 'olocausto' si stava svolgendo nella parte orientale di Aleppo, oppure non sostenute da prove concrete, come le accuse che la Russia abbia interferito nelle elezioni degli Stati Uniti.

Notizie false dei media mainstream su Aleppo progettate per 'destabilizzare la Siria'

Ironia della sorte, queste storie sono state spinte più aggressivamente dai media che esprimono la maggior preoccupazione per le 'notizie false' e l'urgente necessità di agire contro di esse!

Allo stesso tempo, alcune molto importanti notizie vere e proprie sono state ignorate del tutto – o è stata data loro solo la più flebile copertura. Qui ci sono dieci dei più grandi fatti di cronaca sotto-segnalati del 2016. Vi lascio arrivare alle vostre conclusioni sul perché non hanno ottenuto la copertura che dovrebbero avere.

1) La guerra nello Yemen

Mentre la Siria occupava le prime pagine, la guerra appoggiata dagli USA nello Yemen non ha ricevuto neanche lontanamente la stessa attenzione. Le atrocità documentate effettuate dalla coalizione a guida saudita sono state in gran parte ignorate. I parlamentari britannici blairisti, così desiderosi di mostrare la loro preoccupazione per un inesistente 'olocausto' ad Aleppo nel mese di dicembre, non sono riusciti a sostenere una mozione del partito laburista che chiedeva un'indagine indipendente dell'ONU sulle violazioni del diritto internazionale nello Yemen nel mese di ottobre.

La deputata del Regno Unito Theresa May evade l'appello di Corbyn a fermare le vendite di armi a Riyadh

E nemmeno la brigata dei media del 'qualcosa deve essere fatto' si è mostrata troppo interessata. "Dal rifiuto della mozione, i crociati del 'fate qualcosa!' come Aaronovitch, Freedland e Cohen non hanno stampato una singola parola sulla 'nostra' 'responsabilità di proteggere' le vite civili nello Yemen", ha osservato Media Lens il 3 novembre.

2) La Libia in rovine

All'inizio del 2011, la Libia era 'la' grande storia delle notizie mentre gli interessati "interventisti liberali" esortavano la NATO a imporre una 'no-fly zone' per fermare il "nuovo Hitler colonnello Gheddafi". Il figlio di un accademico libico in pensione che parlava contro il regime di Muammar Gheddafi diceva di temere il peggio per il padre e tre dei suoi fratelli dopo che "uccidevano la loro gente" e operavano "un massacro in stile Srebrenica a Bengasi".

La Libia è sprofondata nel caos dopo la caduta del colonnello Gheddafi, ucciso dalle forze NATO guidate da francesi e britannici

E indovinate un po'? I crociati del 'fate qualcosa' nei media occidentali tacciono. La trasformazione del paese che aveva i più alti standard di vita in Africa in uno "stato fallito" zeppo di terroristi non è considerata una notizia. Nelle parole di Leslie Nielsen nel film Una pallottola spuntata, si tratta di un caso di: "Niente da vedere qui – siete pregati di disperdevi!"

3) La riconciliazione in Siria

Le buone notizie dalla Siria non hanno avuto molta copertura, se mai ne hanno avuta, soprattutto se questa mostra le autorità siriane in una luce positiva. Ma il governo siriano ha attuato programmi di tregua e di riconciliazione a Homs e Damasco e nei dintorni e anche in altre parti del paese.

Nel mese di luglio, il presidente Assad ha offerto un'amnistia ai 'ribelli' antigovernativi disposti a deporre le armi – e questo è stato ripetuto nel mese di ottobre.

Molti ribelli hanno accettato l'offerta e hanno ripreso la loro vita da civili. Il fatto che la riconciliazione fosse in corso in Siria avrebbe dovuto essere una grande notizia nel 2016, ma – sorpresa, sorpresa – dati i pregiudizi pro-cambio di regime di gran parte dei media, non lo è stata.

4) 62 persone proprietarie di metà della ricchezza del mondo

Sì, è proprio così – 62. Sicuramente questa è una cosa a cui i canali di notizie avrebbero dovuto dare una copertura maggiore nel 2016?

L'1% più ricco del mondo possiede metà della ricchezza mondiale nel 2016

Sicuramente il rapporto Oxfam a Davos avrebbe dovuto dare il via dibattiti su come l'economia mondiale ha bisogno di essere ristrutturata in modo da rendere la distribuzione della ricchezza più equa? Ma la storia non ha avuto le gambe.

Che convenienza per quelle 62 persone!

5) L'esonero di Slobodan Milošević

Nel 2016, l'uomo che neocon e blairisti etichettavano "il macellaio dei Balcani" e i cui "crimini di genocidio" sono stati utilizzati per promuovere la dottrina mondialista di "interventismo liberale" è stato effettivamente dichiarato "non colpevole", da parte dello stesso tribunale che lo ha processato.

Come ho scritto nel mese di agosto:

"La conclusione dell'ICTY [il Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia], che una delle figure più demonizzate dell'era moderna era innocente dei crimini più efferati di cui era accusato, avrebbe dovuto fare notizia in tutto il mondo. Ma non l'ha fatta. Lo stesso ICTY l'ha seppellita, nel profondo del suo verdetto di 2.590 pagine del processo al leader serbo-bosniaco Radovan Karadzić che è stato condannato nel marzo per genocidio (a Srebrenica), crimini di guerra e crimini contro l'umanità".

L'esonero dello spauracchio numero uno dell'elite occidentale alla fine degli anni '90 ha fatto notizia da prima pagina in Serbia, ma nei media corporativi occidentali la notizia è stata ignorata, e chi, come Andy Wilcoxson, John Pilger e me, ha avuto il coraggio di scriverne, è stato oggetto di rabbiosi attacchi personali da parte dei lacchè dell'Establishment.

Un po' come il cane Sherlock Holmes che non abbaiava durante la notte, la mancata copertura di questa storia molto importante ci ha detto tutto ciò che dovevamo sapere.

Veduta frontale della residenza distrutta del presidente jugoslavo Slobodan Milošević a Belgrado , 22 Aprile 1999

6) Il riscaldamento globale: un altro anno da record per le temperature

Il 2016, secondo le Nazioni Unite, è "molto probabilmente" l'anno più caldo mai registrato – il che significa che 16 dei 17 anni più caldi mai registrati sono stati nel XXI secolo. Nel mese di luglio, la NASA ha rivelato che ogni mese da gennaio a giugno nel 2016 era stato il rispettivo mese più caldo a livello globale – da quando si è iniziata la registrazione delle temperature nel 1880.

Eppure, nonostante questo, il cambiamento climatico è apparso a malapena nei dibattiti presidenziali televisivi degli Stati Uniti, ricevendo solo il 2% del tempo totale.

"Il cambiamento climatico non sarebbe stato menzionato affatto se non fosse stato per una domanda nel secondo dibattito da parte di un uomo in un maglione rosso di nome Ken Bone", ha osservato il Guardian.

Chiaramente, ci sono stati temi molto più importanti per i candidati – e per i canali di notizie occidentali – da discutere nel 2016, che non la minaccia per il pianeta da parte dei cambiamenti climatici.

7) Le potenze occidentali e i loro alleati in Medio Oriente sostenitori dell'Isis

Le accuse infondate che la Russia fosse dietro un'intrusione informatica ha comodamente contribuito a deviare l'attenzione dalle ben più schiaccianti rivelazioni nei cosiddetti email a Podesta. E questa era probabilmente la più interessante: Il 19 Agosto 2014, Hillary Clinton ha scritto, "Abbiamo bisogno di utilizzare le nostre risorse di intelligence diplomatiche e più tradizionali per esercitare pressioni sui governi di Qatar e Arabia Saudita, che stanno fornendo supporto finanziario e logistico clandestino all'Isis e ad  altri gruppi sunniti radicali nella regione".

Nel mese di dicembre, il presidente della Turchia Erdoğan ha sostenuto che ha avuto la prova che l'Occidente stava appoggiando l'Isis.

Ma come l'e-mail della Clinton a John Podesta, questa storia non ha ottenuto la copertura che meritava. Mi chiedo perché...

8) Il crollo economico nell'Ucraina 'democratica'

L'Ucraina è stata una grande notizia nel 2014, quando i manifestanti anti-governativi – applauditi dai leader occidentali – si sono riuniti sul Maidan, ma ciò che è accaduto da allora nel paese non ha fatto troppa notizia.

La realtà è che gli standard di vita in Ucraina sono crollati, con oltre la metà della popolazione del paese che ora vive al di sotto della soglia di povertà.

E indovinate un po', è aumentata anche la corruzione. Ma non parliamo troppo della 'storia di successo' di un altro cambio occidentale di regime, che ne dite?

9) L'impatto devastante dei tagli del governo del Regno Unito

Gli ospedali in Inghilterra sono sull'orlo del collasso a causa del sotto-finanziamento governativo del Servizio Sanitario Nazionale.

Il numero di operazioni urgenti annullate ha raggiunto un livello record.

Nel frattempo, centinaia di biblioteche pubbliche sono state chiuse. I tagli stanno avendo un impatto negativo sulla vita di milioni di cittadini britannici.

Eppure il governo del Regno Unito, che dice che non c'è alternativa all'austerità a casa, trova i soldi per perseguire gli obiettivi di politica estera dei neo-con.

Nel mese di ottobre, è stato annunciato che il Regno Unito stava riprendendo ad addestrare 'ribelli' in Siria. Che fortuna per il governo britannico che il suo uso – e abuso – del denaro dei contribuenti non è stato soggetto a un maggior controllo dei media nel 2016.

10) Il razzismo intrinseco dell' 'interventismo liberale'

Abbiamo sentito parlare molto di razzismo nel 2016, ma molto poco – se mai  ne abbiamo sentito – del razzismo che è alla base della politica estera occidentale.

E assunto come un dato di fatto, che i politici e i giornalisti dell'Establishment nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Francia hanno il diritto di dire a chi dovrebbe o non dovrebbe essere consentito di governare un paese del sud del mondo, anche da chi fa campagna contro il razzismo.

Immaginate la reazione se i politici siriani o iracheni chiedessero un cambio di regime nel Regno Unito!

Perché 'noi' abbiamo il diritto di intervenire nei 'loro' paesi, ma 'loro' non hanno alcun diritto di intervenire nel nostro?

È una domanda che non avete sentito fare su BBC Newsnight o su altri programmi di informazione occidentali nel 2016. La forma più mortale di razzismo non era degna di una notizia.

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