Рубрика

 

Информация о приходе на других языках

Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=205  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=602  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=646  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=647  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=2779  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=204  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=206  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=207  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=208 
Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=3944  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=7999  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=8801  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=9731  Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=35&locale=ru&id=11631         
 

Православный календарь

   

Воскресная школа прихода

   

Поиск

 

Главное

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Отпевание и панихиды  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Подготовка к таинству Брака в Православной Церкви  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Подготовка к таинству Крещения в Православной Церкви  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Главная  >  Сбор текстов  >  Sezione 11
  Rapporto sulla situazione ucraina (20 settembre 23:34): Guerra o pace?

dal blog The Vineyard of the Saker

20 settembre 2014

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Поделиться:

[Una rapida nota: vorrei iniziare questo rapporto sulla situazione con una correzione di qualcosa di cui ho parlato nell'ultimo rapporto, a proposito del generale Bezler: anche se la sua firma sembra appariva sull'infame dichiarazione dei quattro comandanti che dichiarano la loro fedeltà al "generale" Korsun, le informazioni che era stato arrestato sono, secondo fonti qualificate come "solide" da Colonel Cassad, infondate. Dal momento che non ho motivo di dubitare delle fonti di Cassad, suppongo che questo sia vero. Non ho idea del perché / come ci sia la firma di Bezler su questo documento, forse era un falso? In entrambi i casi, Bezler oggi ha fatto anche un breve video che prende in giro le forze non-così-speciali ucroidi. Al contrario, l'arresto di Korsun è apparentemente confermato. Ora passiamo al rapporto vero e proprio – Saker]

Guerra?

Il grande evento della settimana è stato, credo, il discorso di Poroshenko a quello che ho chiamato il Senato Imperiale (alias la sessione congiunta del Congresso USA). Ho reso disponibile la trascrizione completa qui e qui. Non credo che valga la pena di analizzare attentamente questo testo, quindi mi limiterò a citare i pochi elementi che per me sono assolutamente ovvi:

1) Questo testo è stato scritto da un neocon americano. Include perfino espedienti tipici della propaganda USA come la "storia personale", per dare un tocco umano e una commozione accuratamente preparati per generare applausi. Quindi non solo l'autore di questo sproloquio è americano, ma è di sicuro un irriducibile neocon.

2) Questo testo è stato un debole tentativo di copiare il discorso di Churchill sulla "cortina di ferro", se non che Poroshenko non è Churchill, Putin non è Stalin e la Novorussia non è l'Unione Sovietica. Tuttavia, il messaggio era chiaro: la Russia rappresenta una minaccia planetaria per la libertà, la democrazia, la libertà, i diritti umani, la libertà di parola, ecc. In realtà, secondo Poroshenko la scelta non è tra due civiltà, ma tra la civiltà e le tenebre della barbarie.

3) Lo stato profondo degli Stati Uniti è ormai chiaramente consapevole della grande sfida che gli è stata lanciata dalla Russia "sovranitaria eurasiatica" di Putin e dal movimento da questa condotto (BRICS + SCO, ecc.). Il fatto che si deve utilizzare tale retorica assolutamente sproporzionata è un chiaro segno di paura e del fatto che i neocon se la stanno facendo addosso. Il pericolo per loro sta diventando molto reale (ne parlerò più avanti in dettaglio).

4) Più di ogni altra cosa, questo discorso mi ha dimostrato che l'unico obiettivo possibile per la Russia è un cambiamento di regime a Kiev. Questo è un messaggio su cui continuerò a insistere più e più volte - un cambio di regime a Kiev è una priorità vitale, e possibilmente esistenziale, per la Russia.

5) Lungi dall'essere un qualsiasi tipo di patrioti o nazionalisti, i "nazionalisti" ucroidi sono burattini asserviti all'Occidente, disposti a servire gli interessi anglo-sionisti con minor vergogna di quanto una vecchia prostituta serve i suoi clienti. A dispetto di tutti gli slogan del tipo "Gloria all'Ucraina, agli eroi gloria!", gli ucroidi sono le prostitute più economiche del pianeta, senza alcuna ombra di rispetto di sé.

L'intero discorso lascia una sensazione disneyana: da un lato, le forze della luce, guidate dagli USA in armatura bianca splendente e, dall'altro, le forze delle tenebre, guidate dalla Russia, che strisciano fuori dalle steppe asiatiche come Chtuhlu di Lovecraft. Infantile all'estremo, lo scopo del discorso era di indurre una guerra planetaria contro la Russia e i suoi alleati o, quanto meno, contenere quella terra di Mordor del XXI secolo. Poroshenko è arrivato al punto di fare riferimento a bugie ormai completamente smentite (come la Russia che invade la Georgia nel 2008) e lasciando intendere che la Moldova, la Georgia, il Kazakistan, i Paesi Baltici, la Polonia, la Romania, la Bulgaria, potrebbero / dovrebbero essere i prossimi. Chiaramente sa mentire con una facilità che farebbe invidia a ogni venditore di auto usate.

Poi c'è la questione delle standing ovation. Meno di Obama e meno di Netanyahu, ma ancora parecchie (12, credo). I senatori imperiali sembravano applaudire più a lungo e più sonoramente ogni volta che Poroshenko si lasciava andare a qualche sorta di assurdità pazzesca. Uno spettacolo spaventoso, davvero.

Ora sappiamo tutti chi gestisce il Congresso degli Stati Uniti: l'AIPAC (American Israel Public Affairs Committee), quindi tutto questo spettacolo, in realtà, è una dichiarazione di guerra da parte dell'AIPAC e della fazione sionista dell'Impero anglo-sionista. Gli "anglo" sono molto meno entusiasti, come dimostra il rifiuto di Obama di inviare armi agli ucroidi. Proprio come nel 2008 e con quell'altro lunatico - Saakashvili - ho la sensazione che ci potrebbe essere molta "diplomazia parallela" in corso dietro le quinte dei neocon. Se no, perché i boss di Obama avrebbero detto a Poroshenko di chiedere armi che non vogliono dargli in primo luogo? La mia ipotesi è che ci sia molta riluttanza al Pentagono ed, eventualmente, nella comunità dell'intelligence a permettere un pieno coinvolgimento degli USA alle spalle di un regime che potrebbe non essere in piedi tra pochi mesi.

Qualunque sia il caso, il discorso di Poroshenko sembrava un'infantile ma sgradevole dichiarazione di guerra. Chiaramente, ci sono alcuni che sono molto preoccupati che possa scoppiare la pace.

Pace?

Versione 1:

Sul "fronte della pace", è accaduta una serie di cose interessanti. In primo luogo, il 14 settembre sedici rappresentanti di imprese provenienti da Stati Uniti, Russia, Germania e Ucraina si sono riuniti per un incontro privato con il presidente del World Economic Forum, Klaus Schwab. Erano presenti alcuni giocatori molto grandi, tra cui l'iper-famigerato Anatolij Chubais (per un elenco completo dei partecipanti, vedi qui). Hanno adottato il seguente documento:

(È possibile anche scaricare il documento da qui). La pubblicazione di questo documento ha provocato qualcosa di tanto prevedibile quanto incredibile. Il coro del "Putin sta svendendo la Novorossija" ha immediatamente denunciato questo documento come un tradimento totale della Novorossija e una vittoria per gli oligarchi. Ho detto che questa era una reazione prevedibile, perché ormai è abbastanza chiaro che queste persone denunceranno qualsiasi tipo di documento negoziato (accordo, memorandum, trattato o qualsiasi altro tipo) come una "svendita della Novorossija", una "vittoria degli oligarchi" e una "capitolazione di Putin". Eppure, ciò che era assolutamente incredibile per me è che apparentemente sembrano non essersi accorti del punto #6:

Garantire la sicurezza e la sovranità dell'Ucraina da parte della comunità internazionale. Riconoscere la supremazia del diritto internazionale al di sopra degli interessi nazionali. Riconoscere il diritto di autodeterminazione, ma incoraggiare a prendere in considerazione una politica di non allineamento militare per l'Ucraina, paragonabile allo status di altri paesi europei (i.e. Finlandia, Svezia, Svizzera). È sorprendente, ma i pessimisti sono riusciti a perdere completamente il fatto che 1) le leggi ucroidi che violano la Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo (tra cui il protocollo 12 sui diritti delle minoranze) e la Carta delle Nazioni Unite (il cui articolo 1 e altri sostengono in particolare il diritto all'autodeterminazione) potrebbero essere invalidate, e 2) che agli ucroidi è stato detto di riconoscere il diritto all'autodeterminazione (non solo federazione, ma aperta autodeterminazione) e 3) che agli ucroidi è statto detto che dovranno rimanere neutrali e non-allineati.

E questo, da parte di Chubais & Co!

Ora, capisco che gli ucroidi hanno violato ogni singolo documento che hanno firmato finora, e questo non farà eccezione. Ma ciò che è importante è che il messaggio dei "top della finanza" non è la chiamata isterica di Poroshenko alle armi di fronte al Senato Imperiale, ma un "no alle leggi folli, autodeterminazione, no alla NATO". Questa è una vittoria enorme per la Russia che vede un'adesione dell'Ucraina alla NATO come una grave minaccia. Al contrario, tale iniziativa del WEF è un incubo che diventa realtà per i neocon, poiché finalizza, naturalmente se sarà applicato, la non appartenenza alla NATO per l'Ucraina.

È vero, questo documento parla di uno stato ucraino unitario (apparentemente a meno che e fino a quando il diritto all'autodeterminazione lo farà fallire), ed è pieno generalizzazioni ben intenzionate. Ma il punto # 6 è assolutamente incredibile venendo, come viene, dai plutocrati transnazionali che lo hanno firmato. Eppure, mentre Chubais e amici raccomandano uno stato al di fuori dei blocchi per l'Ucraina, la Rada ucroide sta abrogando lo status non-allineato mentre Timoshenko pretende l'ingresso nella NATO.

Infine, tenete presente che si tratta di una "iniziativa", che non impegna affatto l'Ucraina o la Russia. Al massimo, si tratta di una dichiarazione di principi desiderabili, una base per la trattativa, se si vuole.

Versione 2:

L'altro grande evento della settimana è la firma del Memorandum di Minsk. Ecco il testo integrale:

A differenza dell'accordo del cessate il fuoco di Minsk, vago e, francamente, non implementabile, il Memorandum prevede alcune norme perfettamente ragionevoli delle quali si può misurare il rispetto da entrambe le parti. Alcuni punti sono sciocchezze politicamente corrette (# 9), ma la maggior parte di questo testo può essere riassunta come segue: un "congelamento" del conflitto lungo la linea di contatto del fronte. È un bene o un male?

Dipende da quelli a cui lo si chiede.

Strelkov ha subito denunciato il Memorandum nei termini più forti possibili. Secondo Strelkov, questa è una vittoria del campo del "tradimento" guidato da Surkov, che ha ingannato Putin e ora lo spinge in uno scenario di tipo Milosevic. Al contrario, Zakharchenko, ovviamente, sostiene pienamente il piano. Quindi diamo un'occhiata un po' più da vicino a questo memorandum.

Per prima cosa, e questo è importante, contiene esattamente zero disposizioni politiche. Nessuna. Quindi il primo punto piuttosto ovvio che vorrei sottolineare è che questo piano è di portata molto limitata: tutto ciò che fa è fornire la base per un meccanismo per ottenere un cessate il fuoco più o meno verificabile. Punto e basta. Quindi, se l'accordo del cessate il fuoco di Minsk era un elenco di dichiarazioni politiche generali vaghe e inapplicabili (direi pure indefinite), questo documento è l'estremo opposto: uno strumento puramente tecnico che codifica realmente l'attuale situazione sul campo.

Allora, qual è il contesto politico in cui questo cessate il fuoco dovrà essere osservato? Qual è lo scopo del cessate il fuoco?

Bene, ancora una volta, dipende da quello a cui lo si chiede.

Secondo Poroshenko e altri funzionari ucraini lo scopo è di dare tempo alle forze di repressione della giunta di raggrupparsi, riorganizzarsi e prepararsi per un contrattacco. Strelkov sarebbe d'accordo. Zakharchenko e Lavrov non sono d'accordo. Mentre osservano e denunciano i preparativi ucroidi per un possibile (probabile? inevitabile?) contrattacco, la loro posizione ufficiale è che l'accordo e il memorandum sono ora documenti utili in preparazione ai negoziati sullo status finale vincolante. A questo punto Zakharchenko parla di una Novorossija completamente indipendente e Lavrov di una Ucraina neutrale rispettosa di tutti i suoi cittadini.

Suggerisco di affrontare la cosa un passo alla volta.

In primo luogo, molto prima che arrivassimo ​​a questo punto, avevamo accesi dibattiti su questo blog se il tempo era dalla parte della Russia, della Novorossija o degli ucroidi. A quel tempo, la maggior parte dei commentatori, me compreso, erano del parere che il tempo era sicuramente dalla parte della Russia, ma la domanda era se la Novorossija potesse sopravvivere abbastanza a lungo. Fondamentalmente, ci chiedevamo se la Novorossija potesse rimanere viva abbastanza a lungo perché il Banderastan entrasse in collasso, o se l'unico modo per salvare la Novorossija dalla conquista nazista fosse un intervento militare russo palese nel Donbass. Alcuni di noi hanno addirittura parlato di settimane.

Ora, alcuni mesi dopo, vediamo che non solo la Novorossija non è crollata sotto un'invasione nazista, ma che le Forze Armate della Novorossija hanno dato una serie magnifica di botte alle forze di repressione della giunta, e invece di finire circondate a Donetsk e Lugansk, hanno respinto il nemico spinto fino a Mariupol. Per lo meno, questo dimostra che:

1) Chi ha detto che un intervento militare russo era l'unico modo per salvare la Novorossija si è sbagliato: la Novorossija è sopravvissuta.

2) Chi ha detto che non c'era nessun aiuto russo segreto oppure che tale aiuto era insufficiente si è sbagliato di nuovo: il Voentorg è fiorente (il nome del negozio militare, "Voentorg", che significa letteralmente "commercio militare", qui si riferisce agli aiuti russi segreti alla Novorossija)

Inoltre, al momento tutti erano d'accordo che le cose potevano solo peggiorare per il Banderastan, soprattutto all'inizio dell'autunno e dell'inverno. Per quanto ne so, non c'è ancora nessuno che preveda una rinascita miracolosa nell'economia ucroide, così possiamo supporre che tutto ciò che il Banderastan ha fatto è stato di avvicinarsi molto di più all'inevitabile scogliera economica e sociale. E, in effetti, le crepe sono visibili in tutto, con o senza gli aiuti anglo-sionisti.

Penso che la logica di base ci dica che il tempo è ancora dalla parte della Russia e che l'accordo del cessate il fuoco, questa volta sostenuto da un memorandum, risolve il problema del tempo per la Novorossija: con l'aiuto dalla Russia che affluisce liberamente (sia gli aiuti umanitari sia quelli segreti del "Voentorg"), la Novorossija può ora tenere duro e aspettare. La stagione fredda non solo farà esacerbare le tensioni economico-sociali nel Banderastan, renderà anche le operazioni offensive molto più difficili.

Quali sono i costi opportunità?

In economia c'è la nozione di "costo opportunità". Questi sono i costi che non ci si deve accollare direttamente (non si deve pagare nulla), ma sono i "costi" derivanti da opportunità mancate. Un reddito che si potrebbe avere ottenuto, ma che non si è ottenuto.

La Novorossija sta incorrendo in simili costi opportunità come risultato di questa pace?

Questo dipende dalla vostra ipotesi.

Ci sono quelli che credono che le Forze Armate della Novorossija potevano arrivare se non a Kiev, almeno a liberare Mariupol, Dnepropetrovsk, Kharkov e altre città. Sono d'accordo che Mariupol stesse per cadere, ma solo a grande rischio di accerchiamento da nord. Per quanto riguarda le altre città, io personalmente non credo che sia vero. Perfino Slavjansk è abbastanza fuori portata, almeno per il momento. Alcuni dicono che un crollo delle forze di repressione della giunta avrebbe lasciato la strada aperta verso Kiev. Mentre questo è vero in un certo senso (alcune unità avrebbero potuto essere spinte dal panico così lontano), questa è una idea tipicamente civile della guerra. "Arrivare" in un luogo può essere facile, naturalmente, ma è *rimanere* in quel luogo che di solito si trasforma in un incubo. Non credo che all'inizio di settembre le Forze Armate della Novorossija avessero la capacità di sfondare molto oltre le loro attuali aree di dislocazione e di liberare con successo molto più territorio.

Inoltre, non credo che una soluzione puramente militare sia realizzabile, soprattutto non una che preveda che la Novorossija si metta a "liberare" l'Ucraina centrale o, tanto meno, quella occidentale. So che mi bersaglieranno di insulti, ma devo dire che penso che il congelamento della linea del fronte il 19 settembre sia un affare piuttosto buono, soprattutto perché che rimuove la singolo più grande "distrazione" nella politica interna ucroide: la cosiddetta "invasione russa".

Ci sono anche quelli che dicono che l'esercito russo potrebbe liberare la maggior parte dell'Ucraina, o addirittura tutta. Sono d'accordo. Militarmente, questo è un gioco da ragazzi. Ma così facendo la Russia avrebbe fornito ai neocon il loro sogno supremo: una guerra fredda 2.0 per molti decenni a venire. Pragmaticamente, questa sarebbe una decisione disastrosa. Ma l'aspetto morale è ancor più importante qui. Per quanto mi riguarda, e mettendo da parte tutta la mia simpatia per il popolo della Novorossija che ha combattuto per la propria libertà e, ora ne sono convinto, la otterrà, la Russia non deve all'Ucraina assolutamente nulla. Non le deve il gas, non le deve prestiti e sicuramente non le deve la vita dei soldati russi. Non vi è alcun motivo che posso pensare del perché un giovane di Mosca, Tobolsk o Makhachkala debba sacrificare la vita per liberare il Banderastan dai nazisti locali. No, mi dispiace, gli ucraini devono liberarsi da soli. È  il colmo dell'ipocrisia trascorrere decenni a lamentarsi dei moskali e poi aspettarsi che vengano a liberarli dai loro stessi mostri nazisti.

La gente di Donetsk e Lugansk ha dimostrato, come la gente della Crimea e dell'Ossezia del Sud, di essere veramente meritevole dell'aiuto russo, anche se questo significa che dei giovani russi devono morire, come è successo in Ossezia del sud. E vorrei notare qui che ci sono uomini dall'Ossezia del Sud che stanno ora combattendo come volontari per la Novorossija, quindi gli osseti hanno dimostrato oltre ogni dubbio la loro disponibilità a combattere.

Ma la gente nel resto della Novorossija (storica)?

Avete sentito parlare della rivolta di Mariupol? Ecco. Nemmeno io. Sentito qualcosa dei partigiani intorno a Zaporozh'e o a Chernigov? Stessa cosa. Beh, in realtà, questo non è del tutto vero e non è proprio giusto. In primo luogo, i nazisti stanno usando il terrore per sottomettere i locali in queste città e, dall'altro, ci sono stati alcuni interventi qua e là. Ma se Strelkov diceva il vero quando ha detto che la maggior parte dei giovani a Donetsk e Lugansk era molto felice di starsene a sorseggiare birra e a guardare gli eventi sulle loto TV da idioti, questo è ancora più vero per il resto dell'Ucraina. Anche un alto comandante delle Forze Armate della Novorossija ha ammesso che la loro forza era nel fatto che erano dei liberatori, ma che tanto più sarebbero andati a ovest, tanto più sarebbero stati visti non come liberatori, ma come occupanti (e, credetemi, la propaganda della TV ucroide è a dir poco inimmaginabile: secondo i funzionari che parlano alla TV ucroide su base quotidiana, la Russia sta già occupando l'Ucraina, l'ultima volta che ho sentito, con 19 gruppi tattici a livello di battaglione!)

Ognuno è libero di avere il proprio parere e io non posso provare che ho ragione, semplicemente perché le ipotesi sono, per definizione, indimostrabili. Ma la mia convinzione personale è che il congelamento della linea del fronte il 19 settembre è ragionevole e che il cessate il fuoco è di beneficio a tutti prima ancora che al regime di Kiev (e questo è il motivo per cui mi aspetto che sia rotto ancora di più di quanto lo sia già stato). Inoltre, sostengo che questi sono gli obiettivi fondamentali delle parti principali di questa guerra civile:

1) Russia: cambio di regime a Kiev (obiettivo a lungo termine: anni)

2) Novorossija: indipendenza completa de-facto da Kiev (obiettivo a breve termine: mesi)

3) resto dell'Ucraina: liberazione e piena de-nazificazione (obiettivo a lungo termine: anni)

La situazione attuale è favorevole per gli obiettivi # 1 e # 2.

Che dire dell'avvertimento di Strelkov: che questo accordo di cessate il fuoco è come quello raggiunto in Croazia, che ha dato i croati tempo per preparare un contrattacco con i loro padroni della NATO e per occupare (illegalmente) le Krajine serbe?

Con tutta la mia simpatia e ammirazione per Strelkov, penso che si stia semplicemente sbagliando.

Per prima cosa, i serbi delle Krajine avevano le loro armi pesanti sotto scorta ONU e quando i croati e i loro padroni della NATO hanno attaccato, alla UNPROFOR è stato ordinato dagli Stati Uniti di levarsi dai piedi, e la UNPROFOR ha docilmente obbedito (credetemi, ho seguito quella situazione minuto per minuto, letteralmente). Inoltre, anche Milosevic ha tradito i serbi di Croazia e non ha fornito il supporto dalla Bosnia dove l'esercito federale aveva diverse brigate (e in seguito ha scaricato anche i serbo-bosniaci). La Crimea è protetta dal più potente arsenale nucleare del pianeta e dalla singola più potente forza di terra in Eurasia. A differenza delle Krajine serbo, la Crimea è ideale per la difesa (come dimostra la storia). L'idea di ucroidi provenienti da terra, mare o aria per occupare la Crimea è ridicola all'estremo. Forze di repressione della giunta che sono state globalmente sconfitte dalle Forze Armate della Novorossija non possono affrontare l'esercito russo. Per quanto riguarda la US Navy, può mostrare le sue bandiere in tutto il Mar Nero, ma ogni ufficiale della marina americana sa che il Mar Nero è una grande trappola da cui non si vuole partire per combattere la Russia.

Che dire della Novorossija allora? Le forze di repressione della giunta potrebbero in teoria riarmarsi e attaccare con successo Donetsk e Lugansk? In teoria sì, ma in pratica fino a quando Putin è al Cremlino, la Russia non permetterà mai che gli ucroidi conquistino queste due repubbliche. Se ci provano, il "Voentorg" (che, tra l'altro, non è stato fermato dall'accordo o dal memorandum) schizzerà alle stelle e arriverà un fiume di "volontari" dalla Russia. E sì, non sarà lasciata loro altra scelta, e di fronte a un situazione del genere "combatti o perdi", il Cremlino ordinerà all'esercito russo di avviare quella che sarà, senza dubbio, presentata come una "operazione di mantenimento temporaneo della pace, limitato a ripristinare il comune accordo sulla linea di demarcazione del 19 settembre 2014" o qualche formula altrettanto inane che, in termini pratici, significherà semplicemente "avete 48 ore per distruggere le forze ucroidi". Ce ne vorranno probabilmente meno di 24. Allora i russi si ritireranno attraverso il confine e chiederanno che l'OSCE attesti tale ritiro. L'Occidente soffocherà dalla rabbia, ma sarà troppo tardi. Proprio come la Russia ha praticamente disarmato Saakashvili in 3 giorni di combattimento, la Russia può disarmare, e disarmerà Poroshenko, Jarosh, Timoshenko o qualsiasi altro mostro ucroide che cerchi di catturare Donetsk e Lugansk.

Quindi c'è una cospirazione? Un accordo segreto dietro le quinte?

Probabilmente no. Ma scommetto che c'è una comprensione reciproca. Gli Stati Uniti dicono alla Russia "Non vi azzardate a prendere Kiev" e la Russia risponde "non vi azzardate a prendere le Repubbliche di Donetsk e Lugansk". Nessuna delle due parti si impegna a nulla, ma "capita per caso" che nessuna delle due sfide sia raccolta. Detto questo, entrambe le parti vedono anche che fino a raggiungere queste due linee rosse, per il resto vale ogni cosa. Pertanto, gli Stati Uniti sostengono Kiev e la Russia sostiene la Novorossija. Certo, i neocon negli Stati Uniti sono assolutamente infuriati, e anche i "patrioti dell'urrà" (vi è un termine simile in russo) in Russia sono furiosi. I generali da poltrona da entrambe le parti (Ljashko, Dugin) offrono molti piani "semplici" su come vincerebbero tutto se fossero alla Casa Bianca o al Cremlino. Nel frattempo, i comandanti militari del Pentagono e dello Staff generale russo cercano tranquillamente di fare in modo che questa guerra rimanga locale e non forzi i "pezzi grossi" in una vera e propria guerra mondiale.

Il rischio principale è che esiste una fazione all'interno dello stato profondo americano che identifica correttamente la minaccia politica rappresentata dalla sfida palese e impenitente della Russia alle politiche americane come una minaccia esistenziale per l'Impero anglo-sionista. Questi ragazzi, neocon o vecchi imperialisti anglo, vogliono giocare a chi fa la voce più grossa con la Russia e si stanno convincendo che la Russia dovrà ritirarsi, e si ritirerà, all'ultimo secondo. La risposta russa è molto complessa: dare l'apparenza di tirarsi indietro, senza davvero rinunciare a nulla. Come quando i russi hanno dovuto "cedere" alle minacce americane e dire alla Siria di disarmare i suoi arsenali chimici. A quel tempo, il coro "Putin sta svendendo la Siria" ha immediatamente denunciato questa iniziativa come tradimento e come prova che Putin e Obama stanno, in realtà, lavorando mano nella mano. Alcuni addirittura continuano a vantarsi a gran voce oggi che "se Assad avesse le armi chimiche" gli Stati Uniti non oserebbero mai attaccarlo (dimenticando che anche Saddam aveva armi chimiche, e che questo non lo ha aiutato affatto). Ora, col senno di poi, sappiamo che questi pessimisti (cerco di definirli in modo gentile ed educato) si sbagliavano, al 100%, ma al momento i loro lamenti e denunce indignate sembravano credibili.

Per essere veramente onesto, posso capire i loro sentimenti. Ho anche scritto su questo blog che la mia paura più grande è che Putin potrebbe rivelarsi l'ennesimo Milosevic. In realtà, avevo previsto che i russi sarebbero intervenuti e sono rimasto molto sorpreso e, francamente, inorridito quando non lo hanno fatto. Fu quando Donetsk e Lugansk erano quasi circondate e la loro caduta sembrava probabile. Il mio cervello mi diceva che questo non sarebbe accaduto, ma avevo un nodo allo stomaco e riuscivo a malapena a pensare ad altro che ai tragici eventi in Novorossija. Eppure, anche questa volta, proprio come con la Siria, Putin ha "fatto la sua mossa": gli aiuti segreti della Russia hanno cambiato le sorti e quello che sembrava un crollo imminente di tutta la Novorossija (soprattutto dopo la ritirata di Strelkov da Slavjansk!) si è trasformato in una sconfitta incredibile per le forze ucroidi. Anche in questo caso, coloro che credono seriamente che questa sorprendente svolta degli eventi sia accaduta da sola piuttosto che come risultato diretto di una decisione strategica presa a Mosca proprio non capiscono la guerra, mi dispiace. L'aiuto segreto della Russia (armi, uomini, intelligence, consulenti) ha reso questa controffensiva delle Forze Armate della Novorossija possibile e se Putin voleva "svendere" la Novorossija tutto quello che doveva fare era non far niente. Questo avrebbe raggiunto per bene lo scopo. Invece la Russia ha intrapreso un cammino notevole e altamente efficace per raggiungere due risultati che apparentemente si escludono a vicenda: negare agli anglo-sionisti la guerra che volevano così tanto e negare agli ucroidi la vittoria che volevano così tanto.

Non c'è da stupirsi che entrambi stiano odiando così appassionatamente Putin e la Russia :-)

Allora, dove si va da qui?

Come al solito, mi limiterò ammettere che non lo so (il che non è male, considerando che molte persone sembrano non sapere nemmeno dove ci troviamo attualmente). Ci sono troppe variabili. Coloro che hanno provato l'operazione sotto falsa bandiera dell'MH17 potrebbero escogitare qualcosa di altrettanto disgustoso e pazzo. Finora, da parte statunitense, sembra che il Pentagono abbia avuto successo nel prevenire i neocon dall'impegnare seriamente gli Stati Uniti dietro a Poroshenko. Parlando di Poroshenko, sta molto più al sicuro negli Stati Uniti che a casa sua. Per lui, stanno per arrivare momenti molto più difficili e molto più brutti. In questo momento, letteralmente tutto può accadere nel Banderastan, non posso fare alcuna previsione.

Supponendo che gli ucroidi non lancino un'offensiva in autunno o in inverno (quanto sarebbe pazza una cosa del genere?! Ma loro sono abbastanza pazzi...), in Novorossija andrà tutto bene, per gentile concessione delle sue robuste forze armate e di un sacco di aiuto russo. Speriamo che la pazzesca lotta corpo a corpo tra le élite della Novorossija possa finalmente smettere. In Russia, Strelkov può essere il portavoce perfetto per 1) tenere acceso il fuoco sotto i piedi di Putin e 2) aiutare Putin ulteriormente a sopprimere gradualmente gli integrazionisti atlantici. Il futuro della Crimea appare brillante più che mai.

Questo lascia la Russia sotto le sanzioni. A breve termine – le sanzioni faranno sicuramente male alla Russia. A medio termine, le faranno bene, a condizione che tali sanzioni siano utilizzate come un'opportunità per intraprendere finalmente alcune riforme indispensabili. Non vi è alcun rischio di un "Maidan nazionalista contro Putin" (non c'è mai stato), ma la lotta contro gli oligarchi continuerà (non solo ci sono state voci, poi negate, che Evtushenkov sia stato liberato, ma finora le indagini sugli scandali di corruzione sotto Serdjukov e la sua amante Evgenia Vasil'evna non hanno portato da nessuna parte). Ci sono ancora molti integrazionisti atlantici pro-occidentali a Mosca e anche all'interno del Cremlino e ci vorrà un sacco di tempo e sforzi per sopprimere i loro costanti sforzi sovversivo e, francamente, sabotatori.

Questo è tutto per oggi, mi auguro che vi sia stato utile. Mi scuso per la lunghezza del post. Tutto quello che posso dire a mia discolpa è che ho appena scalfito la superficie di tutto (un buon, solido rapporto sulla situazione ucraina potrebbe facilmente essere lungo 30-50 pagine, anche se nella vita reale i politici vogliono il loro rapporto ridotto a 3-4 paragrafi su un foglio di carta: non c'è da stupirsi che poi prendano decisioni stupide)!

Cordiali saluti a tutti,

Saker

PS: un amico mi ha appena inviato un'e-mail per farmi sapere che Russia  e Cina progettano di firmare un nuovo accordo sul gas per 30 anni sul secondo percorso! Le ultime parole famose per quanto riguarda "l'isolamento" della Russia :-)

Поделиться:
Главная  >  Сбор текстов  >  Sezione 11