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  Il governo tedesco sta agendo di propria iniziativa come complice, non come vassallo della strategia degli Stati Uniti

di Dagmar Henn

dal blog The Vineyard of the Saker

6 luglio 2014

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I contratti di associazione con l'Unione Europea firmati dalla giunta di Kiev legano l'economia ucraina alla zona di egemonia tedesca (l'Unione Europea è ora completamente sottoposta agli interessi tedeschi). La firma del contratto con il Fondo Monetario Internazionale era una richiesta dell'Unione Europea. Così la trappola economica che di fatto costringe la giunta all'aggressione esterna (solo per salvare la propria pelle) non è un'invenzione degli Stati Uniti, ma tedesca...

Steinmeier, il ministro degli esteri tedesco, era a capo della cancelleria e quindi coordinatore delle attività dei servizi segreti tra il 1999 e il 2005. Così era stato già profondamente coinvolto nel Kosovo. In seguito ha spinto per l'associazione dell'Ucraina all'Unione Europea. Non è né innocente né interessato alla pace. È stato proprio lui il primo a parlare di "integrità territoriale", subito dopo il colpo di stato.

Tutti ricordano che Nuland nella sua famosa telefonata ha preteso Jatsenjuk al governo. Quasi tutti hanno dimenticato che ha anche detto "no Svoboda". È stato Steinmeier che ha aperto la porta a Svoboda. E se i media statunitensi stanno in silenzio sui nazisti ucraini, i media tedeschi sono totalmente muti. Anche se riconoscere i nazisti dovrebbe essere molto più facile per un giornalista tedesco che per uno americano.

Non solo nel blog The Vineyard of the Saker, ma anche nei media russi (per quanto riesco a decifrare attraverso Google Translator) la Germania è vista come un vassallo degli Stati Uniti che potrebbe essere un potenziale alleato. (Putin ha ripetuto questa idea in un discorso a vari ambasciatori). Se questa posizione è rivolta al pubblico tedesco, potrebbe funzionare come idea propagandistica, ma non riesce nemmeno a raggiungere questo pubblico (non vi è alcun canale tedesco di Russia Today fino a oggi). Se è rivolto alla politica tedesca, si basa su una analisi viziata. Potrebbe essere possibile creare una spaccatura tra la Germania e i suoi vicini europei (dopo che questi sono stati prosciugati economicamente negli ultimi anni per stabilizzare l'industria tedesca e le banche tedesche); è una fatica sprecata cercare di creare una simile spaccatura tra la Germania e gli Stati Uniti, perché il loro rapporto è di complicità, non di dipendenza. Come è stato nella Jugoslavia – gli Stati Uniti ottengono le basi militari, la Germania ottiene le colonie (e se ricordate il ruolo dei fascisti croati, indovinate dove sono stati conservati per tutti quei decenni prima del loro riutilizzo? Ebbene sì, a Monaco di Baviera).

La retorica politica tedesca dice raramente la verità. Chiedetelo ai greci, che sono stati "salvati". Nulla di ciò che dice può essere attendibile. Sono solo le opere che raccontano la verità. E se ci fosse una seria volontà da parte tedesca di passare dall'escalation alla diplomazia, ci sarebbe una breccia nel blocco delle informazioni per legittimare tale passaggio. Ma non c'è. Neppure il minimo accenno. Solo una volta è passata una singola informazione – quando il Bild, il più terribile quotidiano della Germania, ha scritto sui contractor militari privati in Ucraina. Si riferivano a una fonte del BND (Bundesnachrichtendienst, o Servizio di Informazioni Federale). Credo che sia stato una sorta di ritorsione interna per lo spettacolo dei falsi agenti dell'OSCE.

La relativa stabilità dell'economia tedesca si basa su una coerente politica del "trasforma il tuo vicino in un mendicante". È il risultato della trasformazione dell'Unione Europea in una struttura semi-coloniale con un solo centro politico ed economico: la Germania (basti pensare a Hollande non più autorizzato a fare telefonate senza la Merkel). Ma questa struttura è tutt'altro che stabile, perché sono finiti i vicini di casa che non sono ancora in miseria, e la crisi economica fondamentale è tutt'altro che finita. Quindi entrambi i lati di questa partnership nell'aggressione condividono lo stesso problema, e nessuno scambio commerciale con la Russia può colmare questa lacuna. Entrambi hanno bisogno di una vera e propria distruzione di beni reali su larga scala, e ne hanno bisogno presto.

Quando la Wehrmacht ha iniziato a perdere nel 1943, i tedeschi hanno cercato di analizzare i loro errori. Sono giunti alla conclusione che prima di iniziare di nuovo una guerra contro la Russia, dovrebbero assicurarsi che tutto il potenziale economico europeo sia sotto il loro controllo. Quindi è un po' inquietante vedere che è stato raggiunto proprio questo nel corso degli ultimi anni.

È impossibile dimostrare quanto sia stretto il collegamento tra le autorità tedesche e i nazisti ucraini. Gli archivi tedeschi sono ben chiusi; tutto lo sporco accumulato dal 1945 è ancora nascosto. Infatti i documenti della CIA sono accessibili, gli atti degli Stati Uniti sono pubblici, mentre quelli tedeschi rimangono nascosti... Ma ci sono forti indicazioni che le parti peggiori delle forze ucraine sono pupazzi tedeschi, non americani (a partire da Timoshenko e Klichko, ma continuando per tutto lo spettro completo dei banderisti). Nno hanno bisogno di essere controllati direttamente. Corrono come su una pista nella giusta direzione, non appena vengono chiamati sul palco.

Intorno a Monaco di Baviera ci sono stati più nazisti ucraini in posizioni ufficiali e più esuli seguaci di Bandera di quanti abbiano mai raggiunto gli Stati Uniti. I servizi segreti tedeschi, il BND (che si trova a Pullach, a pochi chilometri da Monaco di Baviera), non hanno mai interrotto le vecchie connessioni e si sono formati grazie alle stesse persone che mantenevano tali connessioni durante la guerra. C'era un governo ucraino in esilio a Monaco, residente in Zeppelinstraße, e c'è ancora una università ucraina; Monaco di Baviera è stato il quartier generale dei terroristi ucraini dopo il 1945.

Fin dall'indipendenza c'è stata una forte influenza tedesca in Ucraina. Nel 1992 l'ambasciata tedesca a Kiev impiegava più personale di tutte le altre ambasciate occidentali messe insieme (inclusa quella americana). Mentre i funzionari governativi britannici e americani in quel momento mettevano in guardia dal rafforzare le tendenze nazionaliste nei paesi dell'ex-Unione Sovietica, il governo tedesco ha fatto di tutto per fare esattamente questo (non solo in Ucraina, tra l'altro, ma anche negli Stati baltici e altrove...). Così un piano di un edificio pieno di agenti della CIA a Kiev potrebbe non essere un segno di forza degli Stati Uniti in questo dramma, ma piuttosto il contrario, un tentativo di recuperare il ritardo rispetto alle connessioni tedesche.

C'è una strana risonanza storica nella lista degli eventi ucraini. Fino al 9 maggio tutto ha seguito un calendario che in qualche modo mirava a un ritorno alla seconda guerra mondiale (culminato in quello che sarebbe successo a Mariupol, se la polizia locale non si fosse ribellata). Tale calendario si basava principalmente su eventi storici in Ucraina. Ma c'è un'eccezione. Il massacro di Odessa ha due risonanze storiche; entrambe non sono in Ucraina, ma in Germania. Il 2 maggio 1919 Monaco di Baviera fu conquistata dai controrivoluzionari, e seguirono diversi giorni di massacro, con fino a 3.000 vittime; l'evento più sanguinoso nella politica interna tedesca fino a quando i nazisti salirono al potere. E il 2 maggio 1933 i nazisti presero d'assalto gli edifici dei sindacati tedeschi. Questa potrebbe essere una coincidenza; ma se non lo è, è una forte indicazione di una mente tedesca dietro il massacro.

(I nazisti tedeschi sono ossessionati dai riferimenti storici. Sapete perché il primo campo di concentramento fu costruito a Dachau? Perché l'Armata Rossa bavarese vi aveva vinto una battaglia agli inizi del 1919... volevano spegnerne anche la memoria, e ci sono riusciti).

E poi c'è la questione di fondo – l'intera storia sembra troppo simile a un tentativo di ripristinare la seconda guerra mondiale, per non essere esattamente questo. Ora, perché mai gli Stati Uniti sarebbero tentati di ritornare alla seconda guerra mondiale che ha steso le basi per la loro posizione attuale? Assolutamente nessuna ragione. Quelli che vogliono tornare a questa guerra sono quelli che l'hanno persa.

Anche il nuovo scandalo sulla spia dell'NSA nel BND non avrà alcuna conseguenza, come non l'ha avuta tutta la storia dell'NSA. E non l'avrà. Perché? Provate a immaginare se fosse il contrario, con la Germania come paese desideroso di una guerra – quale sarebbe la conseguenza per gli Stati Uniti? Essi sono necessari come scudo nucleare... quindi dovrebbero essere coinvolti in un modo o l'altro, anche se fosse un piano esclusivamente tedesco.

Potrei sbagliarmi. Mi piacerebbe tanto sbagliarmi. Ma la strategia russa al momento sembra essere mirata a creare una spaccatura tra la Germania e gli Stati Uniti, e se ho ragione, questa strategia è completamente inutile. Non vedo alcun piano B. Neanche un serio tentativo di raggiungere il pubblico tedesco. È una cosa che mi preoccupa profondamente.

Ai governi tedeschi piace parlare di pace. Fino alle 5:44 del mattino.

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