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  Perché votare per Trump era la cosa giusta da fare (7 ragioni)

dal blog di Saker

21 aprile 2017

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Ora che Trump ha già completamente tradito tutte le sue promesse elettorali e che i suoi 100 primi giorni in carica sono contrassegnati da nient'altro che caos totale, incompetenza, tradimenti dei suoi amici e alleati più vicini, di politica estera esibizioni irragionevolmente pericolose e totalmente inefficaci. C'è un sacco di gente in giro che dice "ve l'avevo detto!", "come potevate prendere sul serio questo pagliaccio!" e "vi siete finalmente svegliati dal vostro delirio?". Sì, un sondaggio superficiale di quello che Trump ha fatto da quando è entrato nella Casa Bianca potrebbe dar ragione a questi negatori. Ma in realtà, costoro si sbagliano completamente. Lasciatemi spiegare il perché.

In primo luogo, ciò che i negatori apparentemente ignorano è che ci sono innumerevoli esempi nella storia di membri di élite che si rivoltano gli uni contro gli altri, di solito in tempi di crisi. Nel caso di Trump, sottolineo che vi sono dati empirici che una buona parte delle élite mondiali era veramente terrorizzata da una possibile vittoria di Trump. La sorta di campagna di odio isterica, totalmente superlativa, che i media sionisti degli Stati Uniti hanno scatenato contro Trump, è qualcosa che non ho mai visto prima e che, a mio parere, dimostra che le agenzie di propaganda gestiti dai neocon (i media sionisti, Hollywood) hanno visto Trump come un grave pericolo per i loro interessi. Ora, che Trump avesse oppure no alcuna presa su esponenti così potenti dello "Stato profondo", non è rilevante: Trump è stato una chance, una possibilità e, a mio parere, l'unica opzione per cercare di dare un calcio nei denti ai neocon. E non citatemi Sanders o Stein come opzioni possibili, erano entrambi falsi al 100% - basta guardare come entrambi hanno fatto il lavoro sporco di Hillary per lei (Sanders con la sua approvazione anche se gli è stata rubata una vittoria e Stein con il suo ridicolo riconteggio). Anche se Trump avesse avuto solo l'1% di possibilità di prevalere, votare per lui era un'opportunità per ottenere un cambiamento di regime negli Stati Uniti, e il popolo americano l'ha presa al volo. Hanno fatto la cosa giusta dal punto di vista etico e pragmatico. Trump era veramente l'unica scelta.

In secondo luogo, potete pensare alle elezioni come a un gigantesco sondaggiod'opinione. Quello che l'elettore americano ha fatto è inviare due messaggi urbi et orbi. Prima al resto del pianeta: Non nel nostro nome! Non appoggiamo questo regime! E poi ai neocons: Vi odiamo. Di fatto, vi odiamo tanto che siamo disposti a votare anche uno come Trump solo perché odiamo Hillary ancora di più. Quanto al messaggio ai media sionisti, questo era cristallino: Bugiardi! Non ci fidiamo di voi! Andate a farvi fottere, voteremo per l'uomo che odiate con tanta passione proprio perché vi neghiamo il diritto di dirci cosa dovremmo pensare. Sì, Trump si è rivelato un falso e un bugiardo, ma sarà anche un presidente a mandato unico, come conseguenza diretta dei suoi tradimenti. Ed è anche abbastanza possibile che Kushner o Pence gestiranno l'impero per conto dei suoi veri capi, ma il mondo saprà anche che questo non era ciò che voleva il popolo americano.

In terzo luogo, questo gigantesco voto di sfiducia nei media sionisti costringerà ora il regime a impegnarsi in ogni sorta di manovre più o meno sottili per cercare di contrastare la libertà di parola negli Stati Uniti. Questa è una buona notizia per due motivi: a) falliranno e b) mostreranno il loro vero volto. YouTube, Google, Facebook, Twitter e tutti gli altri stanno ora diventando apertamente agenti di oppressione, mentre in passato avevano ancora una patina (un po' sottile) di rispettabilità. Ora che è diventato chiaro che Internet è l'ultima zona di libertà di parola e che sempre più americani si rendono conto che Russia Today o Press TV sono fonti di notizie molto superiori rispetto ai media sionisti degli Stati Uniti, il livello di influenza della macchina propagandistica statunitense continuerà a precipitare.

Quarto, se guardiamo le decisioni immorali, autodistruttive e francamente stupide di Trump in Medio Oriente e nell'Estremo Oriente asiatico, possiamo almeno trovare qualche sollievo nel fatto che Trump ora sta tradendo tutte le promesse della sua campagna elettorale. Hillary avrebbe fatto più o meno lo stesso, ma avrebbe sicuramente presentato queste politiche come un mandato da parte del popolo americano. Trump non ha una tale scusa, e questo è veramente molto buono. La votazione per Trump ha portato il mandato lontano dai sio-con.

Quinto, ricordate il "branco dei miserabili" (basket of deplorables)? "Razzisti, sessisti, omofobi, xenofobi, islamofobi". Se Hillary fosse stata eletta, allora l'ideologia che le ha fatto caratterizzare l'americano medio come un orrendo bigotto sarebbe ormai dominante nel paese. Ma è stata sconfitta. Pertanto, sta diventando innegabile che ci sono due Americhe là fuori: una che io chiamo "l'alleanza delle minoranze" e l'altra quella che chiamerei "America reale" o "America mainstream". La sconfitta di Hillary ha inviato un potente messaggio a queste minoranze, ricordando loro che sono esattamente delle minoranze, e che un programma politico centrato sull'odio della maggioranza non è realistico. Questa restituzione del potere alla maggioranza degli americani è, credo, uno sviluppo molto necessario, di cui speriamo di percepire in futuro gli effetti.

Sesto, Trump ha già nominato un giudice più o meno decente alla Corte Suprema. Potrebbe riuscire a nominarne un altro prima di essere sottoposto a impeachment o prima del termine del suo mandato. Hillary avrebbe probabilmente nominato alla Corte Suprema il primo svitato genderfluid nero o latino, un rabbino di Chabad-Lubavitch o addirittura lo stesso Alan Dershowitz, sfidando chiunque a ricusarli. Naturalmente, rispetto ai rischi di guerra nucleare, un candidato alla Corte Suprema potrebbe non sembrare essenziale, ma per coloro che vivono all'interno degli USA tali nomine possono fare una grande differenza.

Settimo e ultimo ma non meno importante, la guerra nucleare è semplicemente troppo orribile e minaccia il futuro dell'intera razza umana. Dico che tutti noi, ognuno di noi, abbiamo un dovere morale di fare tutto il possibile per evitarlo e renderlo meno probabile, anche se possiamo agire solo ai margini. Questo è uno di quei casi molto rari in cui un singolo voto ha veramente senso. Non mi importa quanto Trump si sia rivelato negativo. Infatti, anche se risulterà peggiore di Hillary, sottolineo che è assolutamente innegabile che il giorno dell'elezione Hillary era il candidato della guerra e Trump il candidato della pace. Coloro che affermano altrimenti sembrano aver dimenticato che Hillary ci aveva promesso un no-fly zone sulle forze russe in Siria. Dimenticano inoltre questa dichiarazione assolutamente fondamentale fatta da Hillary Clinton all'inizio di dicembre del 2012:

"C'è una mossa per ri-sovietizzare la regione," (...) "Non sarà chiamata così. Sarà chiamata unione doganale, si chiamerà l'Unione Eurasiatica e tutto questo," (...) "Ma non ci facciamo ingannare. Sappiamo qual è l'obiettivo e stiamo cercando di trovare i modi efficaci per rallentarlo o per impedirlo".

Ci sono anche voci persistenti che sia stata Hillary a dire a Bill di bombardare la Serbia. Quindi questa donna (scusate, non posso chiamarla "signora") ha un passato e quel passato è terrificante. Dio solo sa che cosa sarebbe successo se fosse diventata presidente. È chiaramente una maniaca furiosa con un odio personale per Putin. Non c'è assolutamente alcuna prova che dimostri che Trump avesse quel tipo di personalità odiosa.

Così mentre "il processo del lunedì mattina" è divertente, è anche assurdo. Quelli che ora ci dicono "ve l'avevo detto" hanno ragione, ma per motivi sbagliati, mentre quelli che hanno sostenuto Trump si sono sbagliate, ma per motivi giusti. Trump ha tradito le sue promesse elettorali, ma chi ha votato per lui non poteva semplicemente supporre che lo avrebbe fatto, soprattutto quando non c'era alcuna ragione per credere che Hillary avrebbe tradito le sue: qualcuno crede seriamente che dopo essere stata eletta grazie a una promessa di guerra si sarebbe trasformata in una colomba della pace? Ovviamente no.

In poche parole: Hillary era il male garantito. Trump era un male possibile. La scelta logica era dunque ovvia, soprattutto quando "il male" era con tutta probabilità la guerra nucleare.

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