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  La Georgia abbandona l'ossessione anti-russa dell'Ucraina

di Archil Sikharulidze

Russia Insider, 31 ottobre 2016

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Dopo un breve periodo in cui Ucraina e Georgia sembravano unite contro la Russia, ora sembra che le due nazioni si stiano muovendo lungo percorsi molto diversi

Nel mese di ottobre, la Georgia non ha sostenuto alcuna delle risoluzioni dell'Ucraina che denunciavano la politica estera del Cremlino in seno all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE). Questo è sorprendente, poiché molti analisti avevano ormai assunto che la Georgia e l'Ucraina erano sulla stessa lunghezza d'onda quando si trattava della Russia.

Le due risoluzioni riguardavano "le implicazioni politiche dell'aggressione della Russia in Ucraina" e violazioni dei diritti umani "sui territori ucraini occupati." Sostenendole, l'APCE ha riconosciuto per la prima volta il conflitto militare in Ucraina come "aggressione russa" e ha invitato il Cremlino a ritirare le sue forze dalla parte orientale dell'Ucraina. Inoltre, ha denunciato le elezioni parlamentari recentemente condotte dalla Russia in Crimea.

Quando la delegazione georgiana all'APCE non ha sostenuto queste risoluzioni, i partiti filo-occidentali della nazione hanno reagito con forza. Per esempio, il Movimento Nazionale Unito ha criticato aspramente il governo georgiano e ha accusato l'ex primo ministro del paese, Bidzina Ivanishvili, di sostenere la Russia. Inoltre, Mikheil Saakashvili, ex presidente georgiano e ora governatore della regione di Odessa in Ucraina, ha descritto una tale presa di posizione come una mossa "vergognosa".

Tuttavia, una risposta immediata è venuta da una dei membri della delegazione georgiana all'APCE, Eka Beselia, che ha risposto che Tbilisi aveva bisogno di difendere i propri interessi nazionali. Anche se questa affermazione sembra aver alleviato il crescente conflitto, il video del giornalista russo-ucraino Matwey Ganapolsky, che accusa la Georgia di tradire l'Ucraina a favore della Russia, ha alimentato le tensioni. Al contrario, gli esperti russi vedono la mancanza di volontà della Georgia di votare per la risoluzione dell'APCE come un segno di miglioramento delle relazioni Tbilisi-Mosca.

In realtà, la riluttanza del Sogno Georgiano, il partito al potere in Georgia, di approvare queste risoluzioni è solo la logica conclusione di complicati rapporti con Kiev. Dall'inizio delle rivoluzioni colorate nello spazio post-sovietico, la Georgia e l'Ucraina sono state in gran parte nella stessa barca.

Dopo il successo della rivoluzione delle rose a Tbilisi e della rivoluzione arancione a Kiev, i governi neo-eletti si sono strettamente collegati tra loro e si sono uniti contro la Russia. Questo è stato il risultato delle relazioni amichevoli tra l'ex primo ministro ucraino Yulia Timoshenko e l'ex presidente Viktor Jushchenko, da un lato, e Saakashvili della Georgia dall'altro.

Tuttavia, il loro rapporto era piuttosto pragmatico nella sua natura, anche se ufficialmente Tbilisi riconosceva l'Ucraina come uno dei suoi più stretti alleati. Dal 2007 i processi democratici nei due paesi hanno cominciato a muoversi in direzione opposta. È aumentata la propensione di Saakashvili per una politica aggressiva, così come le sue inclinazioni autoritarie, mentre l'Ucraina ha affrontato la corruzione e la rivalità politica tra Timoshenko e Jushchenko.

Tanto più impatto aveva questo sulla stabilità e lo sviluppo dei paesi, tanto più evidente diventava il fatto che le classi dirigenti di entrambe le parti non sostenevano riforme democratiche, ma solo i regimi che erano ben disposti verso di loro. Così, le relazioni georgiano-ucraine potrebbero essere viste come una forma di cooperazione tra i governi, non tra la gente.

E questa tendenza è diventata rilevante fino alle elezioni presidenziali del 2010, quando la società civile e la popolazione della Georgia hanno invitato il governo a sostenere i processi democratici e il cambio di regime nel suo paese "fratello". Da allora in poi, la Georgia si è tenuta lontana dal sostenere il regime politico in Ucraina e si è concentrata maggiormente sul sostegno della propria popolazione del paese.

Tuttavia, l'Ucraina ha rifiutato di prendere in considerazione queste tattiche, e i suoi rappresentanti ufficiali hanno criticato la coalizione del Sogno Georgiano per il sostegno della Russia durante le elezioni parlamentari del 2012. Inoltre, Kiev ha collaborato con il Movimento Nazionale Unito della Georgia, che è stato apertamente accusato di costruzione di un regime autoritario e di eclatanti violazioni dei diritti umani.

Logicamente, il nuovo governo georgiano sotto Ivanishvili non può non prestare attenzione a questo fatto. Ma è stato relativamente reticente e non ha risposto, anche quando volontari georgiani sono venuti a combattere in Ucraina orientale per sostenere Kiev e hanno accusato Tbilisi di sostenere la Russia. Ciò ha avuto alcune implicazioni per il Sogno Georgiano, che è stato visto come una forza politica capace di difendere gli interessi nazionali del paese.

Inoltre, gli elettori georgiani hanno visto anche il fatto che Saakashvili è stato nominato governatore della regione di Odessa come una mossa ostile da parte dell'Ucraina, come uno schiaffo in faccia, perché l'ex presidente georgiano è stato perseguito legalmente nel suo paese d'origine, e questo ha reso Ivanishvili incapace di soddisfare i suoi impegni e ristabilire la giustizia [Durante la campagna elettorale ha promesso di mettere Saakashvili in carcere per corruzione e abuso di potere – ndr]. Il problema è stato aggravato quando Kiev ha concesso la cittadinanza ucraina a Saakashvili, cosa che ha reso impossibile imprigionare l'ex presidente georgiano.

Saakashvili ha raggiunto il punto di non ritorno durante la campagna delle ultime elezioni parlamentari in Georgia. In primo luogo, i suoi colleghi del Movimento Nazionale Unito hanno visitato l'Ucraina. In secondo luogo, ha fatto apertamente campagna per un colpo di stato contro il governo georgiano, che vede come filo-russo. In realtà, ha minacciato di condurre una nuova rivoluzione in Georgia. Questa è stata l'ultima goccia per il Sogno Georgiano.

È giusto dire che le attuali élite politiche georgiane hanno cominciato a vedere l'Ucraina come un vero e proprio mal di testa e come rifugio per i politici georgiani dubbi e controversi del Movimento Nazionale Unito, accusati di diverse malefatte e violazioni di legge.

Tuttavia, con la vittoria del Sogno Georgiano alle elezioni parlamentari del 2016, molto è cambiato. Inoltre, le probabilità del partito di vincere la maggioranza costituzionale sono davvero alte. Ciò significa che l'influenza del partito sta crescendo nel parlamento georgiano e ancor più cose potrebbero cambiare.

Di conseguenza, il governo non dovrà necessariamente tener conto delle opinioni delle altre forze politiche per prendere decisioni. Può essere abbastanza schietto ora che non tollererà più movimenti anti-governativi e iniziative come quelle promosse da Saakashvili. Inoltre, gli elettori georgiani stanno cercando di far perseguire quelli che sono coinvolti nelle violazioni durante il mandato di Saakashvili. Quindi, a questo proposito, l'elettorato sostiene il Sogno Georgiano.

Così, tutto ciò indica che le relazioni della Georgia e Ucraina sono sempre state più complesse e sfumate di quanto non sembrava a prima vista. Durante il mandato di Saakashvili, c'è stata una cooperazione tra il suo governo e quelli di Timoshenko e Jushchenko. Tuttavia, alla fine, Tbilisi ha spostato la sua priorità dal sostegno ai funzionari al sostegno alla società e alla popolazione.

I politici ucraini devono tenere a mente che il fattore russo non è l'unico a determinare l'ordine del giorno ucraino-georgiano. Anche il fornire riparo a Saakashvili ha il suo peso. Quindi, per migliorare i rapporti con Tbilisi, Kiev dovrebbe tener conto del suo interesse nazionale e sostenere il popolo georgiano invece che i politici del paese.

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