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  Due figure inquietanti dietro il Concilio di Creta
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Chi sei, padre Alex?

Katehon, 18 giugno 2016

Il cosiddetto "Grande e Santo" Concilio è iniziato a Creta. I rappresentanti di 10 Chiese, la minoranza del mondo ortodosso, sono presenti alla manifestazione, che prevedeva di riunire i rappresentanti di tutte le Chiese ortodosse legittime e canoniche in tutto il mondo. Il motivo è la decisione delle Chiese ortodosse antiochena, georgiana, bulgara e della maggioritaria Chiesa russa di non partecipare all'evento a causa dei disaccordi irrisolti su una serie di questioni.

In precedenza, i rappresentanti delle Chiese, in particolare quelli della Chiesa ortodossa russa, hanno chiesto al patriarcato di Costantinopoli, che tiene il Concilio, di rinviarlo a un momento successivo per discutere ancora una volta tali questioni e raggiungere un accordo. Tuttavia, la richiesta non è stata ascoltata. Il reverendo Alexander Karloutsos, un membro del comitato organizzatore del Grande e Santo Concilio, ha risposto a questo appello proponendo di organizzare un incontro pre-conciliare durante il Concilio.

"Non vi è alcun mandato per cambiare o per rinviare e noi ci accingiamo a procedere. Hanno chiesto un incontro pre-conciliare il 17 e noi ci aspettiamo che siano qui", ha detto. "Noi siamo la chiesa dell'amore e abbracciamo tutti".

Perché una tale fretta e mancanza di volontà di compromesso? La risposta è chiara quando guardiamo alla persona di padre Alexander.

Padre Alex Karloutsos è un arciprete come molti altri. Tuttavia, questo non gli impedisce di essere una delle persone più influenti del patriarcato di Costantinopoli. La stampa greca negli Stati Uniti lo chiama "l'onnipotente padre Alexander Karloutsos – quello che ogni presidente conosce per nome – 'padre Alex', come affettuosamente lo chiamano".

È definito l'eminenza grigia dell'arcidiocesi del patriarcato ecumenico in America. "Il Machiavelli che opera come una sorta di legato pontificio all'interno dell'arcidiocesi greca d'America. In realtà, è lui l'uomo che dirige lo spettacolo".

Padre Alex vive a New York ed è il funzionario delle relazioni pubbliche dell'arcidiocesi greco-ortodossa d'America, così come il consigliere spirituale dell'Ordine di sant'Andrea, e consigliere esecutivo di Faith: An Endowment for Orthodoxy and Hellenism. Che cosa nascondono queste sconosciute organizzazioni alle persone non iniziate?

L'Ordine di sant'Andrea è l'unione dei cosiddetti arconti del patriarcato di Costantinopoli. Oggi arconte è un titolo onorifico che viene assegnato ai laici dal patriarca di Costantinopoli. Di solito è dato ai più ricchi membri della comunità greco-ortodossa e a una varietà di persone ambigue che vogliono promuovere se stesse (per esempio, l'ex presidente sovietico Mikhail Gorbaciov).

Faith: An Endowment for Orthodoxy and Hellenism ha lo scopo di finanziare i ministeri nazionali e le istituzioni dell'arcidiocesi greco-ortodossa d'America. Raccoglie i greci americani più ricchi. Allo stesso tempo, questo fondo è uno degli strumenti dell'influenza americana sugli affari greci.

Padre Alex Karloutsos è ben noto per la sua vasta rete di contatti nella comunità greco-americana, in particolare con miliardari americani d'origine greca. La giornalista Justine Frangouli, che ha scritto la biografia dell'ex arcivescovo Spyridon d'America, ha definito padre Alexander il fundraiser del patriarca.

Padre Alexander, almeno fin dagli anni '90, ha in mano la gestione dei flussi di cassa che vanno dagli Stati Uniti a Costantinopoli. In realtà, si tratta della parte più grande del denaro che il Fanar possiede. Le piccole somme dalle parrocchie in Turchia o in Grecia sono minuscole, confrontate con i soldi che provengono dalla ricca comunità greco-americana. È lui la persona più importante nell'arcidiocesi greco-ortodossa d'America, e questo gli da un potere di pressione senza precedenti sulla gerarchia.

Secondo il giornale Epikera, ha giocato un ruolo cruciale nel rovesciare il vivace e influente capo dell'arcidiocesi americana, Iakovos, che nel 1995-1996 aveva cercato di portare l'arcidiocesi fuori dalla giurisdizione del patriarcato di Costantinopoli. Così, ha mantenuto per il patriarcato di Costantinopoli un'importante fonte di fondi e influenza come l'arcidiocesi americana.

I circoli politici greci e molti clan industriali, compresa la famiglia Angelopoulos, hanno un buon rapporto con lui. Tra i politici che hanno appoggiato il chierico, la pubblicazione fa i nomi della famiglia Mitsotakis (in particolare Dora Bakoyannis, sindaco di Atene e ministro degli esteri nel governo di Kostas Karamanlis, e lo stesso Konstantinos Mitsotakis, primo ministro della Grecia nel 1990-1993), ai quali Karlutsos fornisce collegamenti con il clan Bush, nel quale ha stretti rapporti con George H. W. Bush. Tuttavia, secondo la pubblicazione, sia George Papandreou sia Antonis Samaras sono associati con lui. L'ultimo è stato più volte salvato da influenti uomini d'affari americani d'origine greca su richiesta di Karlutsos, in particolare da Alex Spanu.

Il Kourdisto Portokali Magazine informa che padre Alexander ha aiutato Alexis Tsipras a stabilire contatti con gli Stati Uniti. In precedenza, Tsipras era un avversario degli Stati Uniti, e organizzava proteste anti-americane. In cambio gli sono stati proposti investimenti americani.

In particolare, si afferma che l'uomo d'affari americano di origine greca A. Manatos, la seconda persona più influente nella lobby greca negli Stati Uniti, è pronto a sostenere il governo di Tsipras. Manatos è l'esponente degli interessi degli Stati Uniti e d'Israele, che erano favorevoli alla guerra commerciale con la Germania.

Padre Alexander vive in una casa da 700.000 dollari nel sobborgo d'elite di Southampton, a New York. Il suo vicino in questa ricca zona è George Soros. Inoltre, è il più caro amico del magnate farmaceutico americano Michael Jaharis, così come del magnate dell'industria cosmetica George John Ledes, ed era in buoni rapporti con l'ex capo della CIA George J. Tenet, che è di origine greca. Nel 2003 George J. Tenet ha ricevuto il Leadership 100 Award per l'eccellenza dal fondo di dotazione di Leadership 100, dove padre Alexander era direttore esecutivo a quel momento. La stampa turca ha detto che padre Alex Karloutsos conosce Fethullah Gülen, leader islamista turco che vive negli Stati Uniti e opera con le agenzie di intelligence americane.

Padre Karlutsos è il responsabile per le comunicazioni dell'Arcidiocesi americana con tutti i rami del governo degli Stati Uniti. Karlutsos, nonostante le sue preferenze repubblicane, mantiene buoni rapporti con il vice presidente Joe Biden e con Hillary Clinton (tramite il suo caro amico, il multimilionario John Katsimatidis). Anche Barack Obama ha una conoscenza personale con il prete.

Naturalmente, padre Alexander è un ardente ecumenista e sostenitore dei cosiddetti valori giudaico-cristiani.

Il cerchio molto specifico di conoscenze di questa persona permette di vedere che non solo padre Alexander è un lobbista per gli interessi finanziari di Costantinopoli negli Stati Uniti, ma è la figura responsabile del lobbismo degli interessi degli Stati Uniti attraverso il Patriarcato di Costantinopoli. Di fatto, Costantinopoli è ora un ostaggio degli Stati Uniti. E la sua partecipazione al comitato organizzatore del Concilio riflette il desiderio dei servizi speciali statunitensi di influenzare direttamente questo Concilio.

 

L'uomo dietro le quinte del Concilio di Creta

Katehon, 21 giugno 2016

Il 20 giugno, il cosiddetto Concilio pan-ortodosso si è aperto ufficialmente a Creta, anche se non è riuscito a diventare veramente pan-ortodosso. L'evento ha attirato l'attenzione non solo degli ortodossi in tutto il mondo (in gran parte a causa della controversia intorno alla decisione di convocarlo), ma anche delle agenzie di intelligence del mondo. Secondo il centro di analisi Katehon, i servizi segreti degli Stati Uniti e del Regno Unito stanno tentando di influenzare la decisione del Concilio, utilizzando soprattutto i loro agenti di influenza nel Patriarcato di Costantinopoli. Lo scopo di questi tentativi è di minare l'influenza della Chiesa ortodossa russa, di promuovere l'indebolimento dell'Ortodossia con tendenze ecumeniche e rinnovazioniste, e sostenere la concessione dell'autocefalia alla Chiesa ortodossa ucraina, contribuendo così a dividere il mondo ortodosso.

Una delle figure chiave dietro questo processo è padre Alexander Karloutsos, un membro del comitato organizzatore del Concilio e raccoglitore di fondi per il patriarcato di Costantinopoli, responsabile della comunicazione con imprese influenti e con le autorità statunitensi. Di fatto, Karloutsos controlla la maggior parte dei fondi che provengono dagli Stati Uniti a Costantinopoli, e quindi controlla la gerarchia.

Un'altra figura importante responsabile della relazione tra il Concilio di Creta e i servizi di sicurezza degli Stati Uniti è Alex Rondos, che attualmente ricopre la carica di rappresentante speciale dell'Unione Europea per il Corno d'Africa. Rondos è strettamente legato alla gerarchia del patriarcato di Costantinopoli, alle agenzie di intelligence degli Stati Uniti, al Regno Unito e alle ONG globaliste. È un conoscente personale di padre Alexander Karloutsos, e visita spesso George Soros. la biografia di Alex Rondos è così intrigante che la trama si legge come un romanzo di spionaggio.

Benefattore e Spia

Alexander Rondos è un cittadino greco nato nel 1954 a Dar es Salaam nel Sultanato di Zanzibar (di fatto una colonia britannica in quel momento, ora parte della Tanzania). Ha studiato nel Regno Unito, è stato corrispondente per la rivista britannica West Africa Magazine, e poi ha lavorato per Catholic Relief Services, una ONG cattolica americana. Negli anni '80, negli Stati Uniti, si è incontrato con George Soros ed è entrato nella struttura del Patriarcato di Costantinopoli in America. Questa strategia ha avuto successo, e, nel 1992, Rondos ha fondato e diretto, con il sostegno di Soros, International Orthodox Christian Charities (IOCC), l'organizzazione benefica internazionale ortodossa sotto l'egida del patriarcato di Costantinopoli.

Lo scopo di questa struttura è il controllo dei flussi finanziari potenti sotto il pretesto della carità ecclesiastica. Rondos ha stretto amicizia con Alexander Karloutsos sulla base degli interessi per il denaro ecclesiastico e delle relazioni globali con i "filantropi" americani. Rondos ha utilizzato questa struttura per diffondere la sua influenza in altri paesi ortodossi (Yugoslavia, Russia, Medio Oriente). In particolare, nel 1998, sotto il mantello della IOCC, alla vigilia del bombardamento della Jugoslavia, ha visitato l'Albania e il Kosovo in una missione. Dopo che erano state ricevute tutte le informazioni necessarie ed erano state condotte le trattative, è iniziata l'operazione militare della NATO.

Organizzatore di rivoluzioni colorate

È interessante che questo "benefattore ortodosso" abbia partecipato attivamente all'organizzazione di rivoluzioni colorate quando e dove richiesto dagli interessi degli Stati Uniti e del suo vecchio amico George Soros. Nel 2000, Rondos è stato un consigliere degli organizzatori della cosiddetta rivoluzione dei bulldozer in Jugoslavia.

Dopo le rivoluzioni colorate in Georgia, divenne consigliere di Mikhail Saakashvili. Secondo la sua pubblicazione sulle relazioni russo-georgiane nel 2008, era consapevole in anticipo della preparazione dell'invasione georgiana dell'Ossezia meridionale e stava preparando l'opinione pubblica occidentale per questa azione.

Rondos sembra anche essere stato un consigliere del primo ucraino Maidan nel 2004. Con la sua assistenza, è stato fondato a Belgrado il CANVAS (Centre for Applied Nonviolent Action and Strategies), sede di rivoluzioni colorate, che ha perfezionato le tecniche della primavera araba e del Maidan ucraino del 2014.

Gli affari oscuri della Grecia

Rondos è stato anche consulente del primo ministro della Grecia, l'amico di Soros nato in America e capo del partito socialista Pasok, George Papandreou, nel periodo 2009-2011, ed è stato considerato il suo primo assistente in tutti i progetti internazionali. Prima, dal 1999 al 2004, Rondos era consulente di Papandreou quando questi era ministro degli affari esteri della Grecia e governatore della Santa Montagna dell'Athos. Dopo la richiesta del ritorno di Antonis Samaras, Rondos ha mantenuto la sua influenza sul governo greco. Nel 2012, Rondos è stato interrogato sul suo coinvolgimento nel complotto contro l'ex primo ministro della Grecia, Kostas Karamanlis. Il suo avvocato era Failos Kranidiotis, un membro del partito liberale Nuova Democrazia e molto amico di Antonis Samaras.

Secondo l'indagine ufficiale greca, la trama, il cui scopo era evitare un riavvicinamento tra la Russia e la Grecia, è veramente esistita tra il 2004 e il 2009.

Rondos è stato anche coinvolto in scandali di corruzione, come per esempio il caso in cui soldi dal bilancio greco hanno trovato la strada per alcune ONG, ma ha evitato la condanna.

Ma il fatto che una parte significativa dei fondi previsti per l'iniziativa delle ONG di Rondos in Grecia sia stata spesa per la Macedonia, l'Albania e il Kosovo, dove tali organizzazioni non erano ufficialmente presenti, ci mostra come questa sia stata in effetti una ridistribuzione nell'ombra di fondi nel quadro della strategia di una rivoluzione colorata, come quella preparata in Macedonia. Questa non è stata una mera operazione di riciclaggio di denaro. Nella stessa Grecia, le ONG della sinistra liberale hanno ricevuto un finanziamento di priorità, fornendo così controllo esterno sul paese e sul denaro greco.

Un uomo per tutte le stagioni

Secondo le fonti greche, Rondos è stato particolarmente attivo in Albania. In particolare, mantiene stretti rapporti con molti leader in Albania e Macedonia. Va ricordato che per gli Stati Uniti il fattore albanese è utilizzato per destabilizzare la situazione nei Balcani. La plutocrazia mondiale è strettamente legata alla mafia della droga albanese e l'industria dei "trapianti neri", che hanno i loro centri in Kosovo e in Albania. Rondos ha attivamente sostenuto l'idea di concedere l'indipendenza al Kosovo e ha partecipato a diverse iniziative di esperti a tal fine.

Prendendo in considerazione la sua "esperienza" in Kosovo, Rondos sarà attivo e di successo nella cooperazione con i militanti e le comunità criminali in Somalia nella sua nuova posizione ufficiale?

Inoltre, Alex Rondos ha lavorato nelle istituzioni finanziarie internazionali, in particolare la Banca mondiale, ed è membro del Consiglio europeo per le relazioni estere, la filiale europea del più grande centro globalista americano, il Council on Foreign Relations.

Ovunque appare Alex Rondos, fa lobbismo per gli stessi interessi dei suoi padroni americani, promuove le iniziative di Soros, cambia i regimi, e rafforza l'egemonia unipolare americana mediante la strategia della guerra delle reti. Se questo ampio specialista sta davvero convocando il Concilio di Creta, allora gli ortodossi devono aspettarsi le provocazioni più sofisticate e le misure più dirette di intimidazione.

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