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  Il Concilio inter-ortodosso del 2016 sarà cancellato?

dal blog del sito Orthodox England

1 marzo 2015

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Il Concilio inter-ortodosso che il patriarcato di Costantinopoli ha così a lungo voluto e che è stato progettato per il 2016 è sempre stato in dubbio. In primo luogo, vi sono le questioni all'ordine del giorno. Di cosa c'è da parlare, quando tutte le questioni dogmatiche sono state da tempo risolte? L'ordine del giorno proposto, che comprende questioni piuttosto secolari, pare un ritorno agli anni '60, è non è mai stato condiviso, per non parlare dell'assenza di sostegno o di entusiasmo dei fedeli, e sembra essere stato imposto dall'esterno dalle forze che controllano quel patriarcato. In secondo luogo, ci sono stati molti conflitti giurisdizionali che potrebbero prevenire lo svolgimento di un tale Concilio.

Per esempio, c'è la questione del riconoscimento dell'autocefalia tanto contestata del piccolo gruppo noto come la Chiesa Ortodossa in America (OCA), che è stata fondata durante la prima guerra fredda e che si trova su un territorio condiviso con altri ortodossi; c'è la questione di un gruppo istituito dal patriarcato di Costantinopoli in Estonia con la creazione di due chiese sullo stesso territorio; c'è la questione del continuo dissenso politicamente motivato nella vita della Chiesa russa nella diaspora, con defezioni verso Costantinopoli, così come la disputa tra i patriarcati di Antiochia e Gerusalemme per quanto riguarda la giurisdizione in Qatar. Ora ci sono nuovi problemi, che sembrano anch'essi collegati a politiche da avventurieri.

Nei giorni scorsi il patriarcato controllato di Costantinopoli dagli USA ha istituito un 'Sinodo' alternativo in Cechia e Slovacchia, creando in effetti una divisione, simile a quelle create dopo l'istituzione di giurisdizioni di Costantinopoli nella diaspora dopo il 1917 e più recentemente in Estonia. La decisione di istituire il nuovo Sinodo è stata presa dopo un incontro di due vescovi di Costantinopoli a Vienna il 6 febbraio. Nella chiesa a Brno in Moravia il 22 febbraio l'ottantanovenne arcivescovo Simeone, insieme al vescovo in pensione Tikhon, ha consacrato un terzo vescovo al di fuori del Sinodo della Chiesa locale, stabilendo di fatto un nuovo Sinodo.

Quasi allo stesso tempo il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, controllato dagli Stati Uniti, ha ricevuto una delegazione di ucraini dal Canada. Ha promesso di aiutare i vari gruppi scismatici in Ucraina, che, proprio come l'Estonia, è sul territorio canonico della Chiesa ortodossa russa, a unirsi sotto la sua autorità. Questo a condizione che il presidente di Kiev Poroshenko, controllato dagli Stati Uniti, chieda al suo patriarcato di farlo. Il patriarca ha promesso 'flessibilità', suggerendo vaghezza canonica. C'è una chiara influenza politica qui, poiché i poteri forti nel mondo occidentale continuano a cercare di dividere la Chiesa ortodossa attraverso il suo punto più debole, il patriarcato di Costantinopoli.

Questo patriarcato è controllato dagli Stati Uniti, che nel 1948 deposero il legittimo patriarca Maximos, che fu esiliato in Svizzera, e nominarono il proprio controverso candidato greco-americano. Questi ultimi provvedimenti sono stati visti come una nuova parte della guerra statunitense di ispirazione di sanzioni in vendetta per il sostegno russo per gli ucraini che lottano contro la giunta installata dagli USA a Kiev, apparsa dopo il rovesciamento del governo democratico locale. Questo è sicuramente un errore tattico da parte degli Stati Uniti. Significa che il mondo ortodosso sarà in grado di ignorare il patriarcato di Costantinopoli ormai isolato. Come l'Unione Europea, è diventato solo un'altra pedina non libera nella nuova guerra fredda, avviata dagli Stati Uniti, dal Nord Africa al Medio Oriente e dall'Asia centrale al Caucaso e l'Europa orientale.

Con Costantinopoli politicamente isolata, il resto della Chiesa ortodossa potrebbe tenere un Concilio (proprio come ha fatto nel 1948 a Mosca), mettendo da parte l'orine del giorno modernista sullo stile dei diritti umani del Concilio del 2016, dettato alla Chiesa da forze esterne laiche. Queste sono le stesse forze che hanno dettato l'agenda del Vaticano II, portando alla protestantizzzazione e alla secolarizzazione del mondo cattolico romano cinquant'anni fa. Un futuro Concilio delle Chiese ortodosse locali libere, che si potrebbe forse tenere presso il monastero restaurato di Nuova Gerusalemme nei dintorni di Mosca, potrebbe avere un ordine del giorno rilevante da discutere. Questo potrebbe essere, per esempio:

1. Una dichiarazione sulla necessità di libertà canonica della Chiesa dall'interferenza di tutte le autorità politiche e, quindi, un ritorno da parte di tutti al ​​calendario e al Tipico ortodosso.

2. Una chiamata al pentimento degli ortodossi caduti nel nazionalismo, modernismo, settarismo e altre forme di secolarismo occidentale.

3. La riaffermazione dei valori cristiani che sono alla radice del mondo occidentale, ma che dopo un processo millenario di degenerazione, alla fine sono stati totalmente respinti negli ultimi 25 anni.

4. Una chiamata al resto del mondo non ortodosso a tornare ai valori tradizionali abbandonando il secolarismo e il materialismo consumista per il bene della sopravvivenza dell'umanità.

5. Una dichiarazione della necessità concertata di predicare il Vangelo nel suo contesto ortodosso in tutto il mondo non ortodosso.

Questo sembra essere il momento della decisione per gli ortodossi nominali. Credono nel comandamento di Cristo nel Vangelo, che dobbiamo battezzare tutti i popoli nel nome del Padre, del Figlio e del santo Spirito, o sono semplici e meschini nazionalisti? Sono dalla parte della Chiesa, o sono pronti a sostenere l'Occidente nel suo progetto anti-cristico, che prevede lo svuotamento del Medio Oriente da tutti i suoi cristiani nativi e il tentativo di distruggere la Chiesa Ortodossa canonica in Ucraina? Sono fedeli all'ideale multinazionale cristiano ortodosso della Santa Rus'/Romiosini, o sono fedeli al nazionalismo provinciale e ai poteri di questo mondo? Sono fedeli a Cristo e alla sua Chiesa, o alla brama d'egemonia globale dell'Occidente senza Dio? Si devono dare risposte.

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