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  I ruteni transcarpatici si appellano a Putin

Pjotr Getsko

ruskline.ru

17 marzo 2014

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Lettera aperta al Presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovich Putin

Stimatissimo signor Presidente della Federazione Russa!

Ci appelliamo a lei, presidente di un grande paese, un paese che ha legami tradizionali con il nostro, che non mai stato e non è indifferente alla nostra sottomissione coloniale da parte dell'Ucraina, ma ma che desidera la sua guarigione, stabilità e unità.

Abbiamo sempre onorato il livello molto elevato di valori di civiltà (educazione, scienza, occupazione, stabilità e benefici sociali per i ruteni) che sono stati portati alla Rus' Carpatica dal popolo russo fraterno dopo la caduta del 1944, e sono stati annientati in Ucraina negli ultimi 22 anni.

L'urgenza di questo appello è causata dal sequestro illegale del potere da parte di nazionalisti dalla Galizia e dalle aree circostanti nella regione della Transcarpazia. Attualmente sulla Transcarpazia, ultima roccaforte occidentale del mondo russo, incombe il pericolo dell'illegalità nazionalista galiziana. Il 29 gennaio 2014 il clan pro-galiziano neo-nazista Balog ha fatto pressioni sui deputati del Consiglio regionale della Transcarpazia per sovvertire l'autorità legittima nella regione ucraina di Transcarpazia.

Ufficialmente, il governo ucraino e la Costituzione dell'Ucraina hanno cessato di esistere ai piedi dei Carpazi con questo voto del 29 gennaio 2014, ed entra automaticamente in vigore l'indistruttibile statuto di autonomia della Rus' carpatica. Ovviamente il potere in Transcarpazia è stato usurpato con la forza, sotto il pretesto di un "adempimento dei valori democratici europei e delle riforme".

Ha inizio una catastrofe umanitaria per il popolo ruteno e per tutti gli abitanti della Transcarpazia per mano dei nazisti galiziani e dei loro collaboratori locali. Ufficialmente gli invasori e tutte le forze di polizia statali create da loro sono soggetti a un organo incostituzionale, il cosiddetto Parlamento popolare della Transcarpazia. c'è la possibilità che sorga una nuova tragedia con la persecuzione di massa dei ruteni come è accaduto 100 anni fa nei campi della morte austriaci nel 1914 (Terezin e Talerhof) e nel 1939 (il campo di Dumen vicino a Rakhova).La Rus' Carpatica è una terra dove i sistemi di gestione dell'energia di proprietà della Federazione Russa e dell'Ucraina sono stati forzatamente trasferiti sotto il controllo del clan Balog e dei loro servi dalla Galizia.

In questa situazione, il governo di della Rus' Carpatica, la comunità dei ruteni, chiede al Presidente della Federazione Russa, nello spirito degli accordi fraterni con l'Ucraina (che ora, a causa della sua distruzione da parte dei nazisti della Galizia, è quasi una non entità), di intraprendere un'operazione di mantenimento della pace, per un breve periodo, e la ripresa dello status pre-sovietico della Repubblica della Rus' Carpatica.

La repubblica sovietica ucraina ci ha rinominato Ucraina Transcarpatica il 26 novembre 1944. Secondo i risultati del referendum del 1 dicembre 1991, la volontà politica del nostro popolo sostiene il recupero dello stato ruteno e ci ha fatto scrivere questo messaggio a voi, signor Presidente. Basiamo il nostro appello sulle decisioni del secondo Congresso Nazionale europea dei ruteni carpatici del 25 ottobre 2008, sull'atto di ricreazione della  Repubblica della Rus' Carpatica, e sulle decisioni del Primo Congresso Mondiale dei ruteni carpatici del 25 aprile 2009 a Pardubice nella Repubblica Ceca.

L'ultimo atto giuridico internazionale della volontà del nostro popolo nell'URSS e nella Repubblica Sovietica di Ucraina - è la legge (conforme alla "Legge dell'URSS sui referendum nazionali e locali" del 1991) del referendum-plebiscito locale in Transcarpazia del 1 dicembre 1991. Da 22 anni i risultati del referendum sono un atto riconosciuto, un documento legittimo che esprime la volontà del popolo di Transcarpazia.

Il sostegno della maggioranza della popolazione (76,8%) è andato alla precisazione giuridica che "la Transcarpazia è uno speciale territorio autonomo, come soggetto (di diritto internazionale), non compreso in altre unità territoriali-amministrative", vale a dire, autonomia all'interno dell'Ucraina. Oggi il paese ruteno non vuole far parte di un'Ucraina, dove crescono rivoltosi nazisti galiziani che minacciano i ruteni di pulizia etnica.

Noi, ruteni, come tutti i residenti della Transcarpazia, abbiamo tutti i diritti giuridici internazionali di appellarci a lei, signor Presidente, per il riconoscimento dello rinnovamento statale della Repubblica della Rus' Carpatica, chiedendole allo stesso tempo un intervento di mantenimento della pace e di neutralizzazione della nazismo galiziano in Transcarpazia. Il ruolo russo di mantenimento della pace nel mondo è stato ben monstrato nella risoluzione della crisi siriana. Crediamo che il ruolo di mantenimento della pace della Federazione russa in Ucraina avrà successo e sarà nel migliore interesse del Paese.

Con stima,

Pjotr Getsko,

Primo Ministro della Repubblica della Rus' Carpatica,

Coordinatore della rete dei ruteni

* * *

Inoltre, Pjotr Getsko si appella alle associazioni russe dell'Ucraina.

La rete dei movimenti ruteni si appella a tutte le associazioni russe e organizzazioni filo-russe in Ucraina - cerchiamo di prevalere, altrimenti nazisti incontrollati schiaccieranno tutti. Dobbiamo cominciare, in qualsiasi forma, a non sopportare qualsiasi manifestazione di fascismo galiziano, sul piano fisico, informativo, familiare, lavorativo, nel vicinato, per le strade. Ogni volta che passa uno spettatore, è il momento della partecipazione attiva.

È necessario creare una rete di resistenza e di azioni di coordinamento per frenare la diffusione dimetastasi in tutta l'Ucraina.

Diciamo tutti: No al fascismo galiziano, in qualsiasi forma, ovunque!

Bande galiziane: Fuori dalle altre regioni!

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