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  Rigenerazione o degenerazione

Dal blog del sito Orthodox England

http://www.events.orthodoxengland.org.uk/regeneration-or-degeneration/

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Il nichilismo spirituale è una grave minaccia per la civiltà europea... eppure non tutti i valori possono essere distrutti fra gli uomini. Ci sono ancora quelli che hanno cura di tenere viva la fiamma e di passarla di mano in mano fino a quando il paese è invaso da una nuova onda di rigenerazione.

Nuovo Martire Alessandro di Monaco di Baviera (+1943)

 

Russia

La più grande catastrofe geopolitica e umana e la causa del peggior genocidio del secolo scorso è stata senza dubbio la rivoluzione russa. Essa ha portato all'omicidio - di ispirazione satanica - di tutto ciò che era meglio nella cultura cristiana quasi millenaria della Rus', il mondo slavo orientale; questo è stato davvero ' nichilismo spirituale'. Senza la rivoluzione infatti ci sarebbe stata una vittoria russa nel 1917 e le truppe russe avrebbero liberato la Germania prussianizzata e i popoli dell'Austria-Ungheria dalla tirannia dei loro imperatori e delle loro classi superiori. Non ci sarebbe stato nessun fatidico Trattato di Versailles e nessun maltrattamento ingiusto dei popoli tedeschi e austriaci, né Lenin e Stalin nell'ex impero russo, nessun Hitler e nessuna seconda guerra mondiale. È vero, ci sarebbero state le terribili perdite di tre anni della prima guerra mondiale, ma vi poteva almeno contrapporre il pentimento dei mandanti di quella guerra per tutti gli anni '20. Invece, questi non si sono mai pentiti e i loro danni non sono mai stati riparati.

L' Unione Sovietica è stata un'interruzione di tutta la storia slava orientale, una rottura con il destino della Rus'. Anche se l'Unione Sovietica non c'è più, il suo collasso assolutamente mal gestito è stato l'ennesimo disastro e così i sentieri del destino russo non sono ancora stati ripresi in pieno, tutt'altro, e gli effetti della discontinuità sono ancora presenti. Possono per esempio essere visti nel nazionalismo sovietico auto-difensivo e ignorante degli anziani, che dopo il lavaggio del cervello ammirano ancora la guerra genocida di Stalin. Ma questo è un fenomeno generazionale che sta scomparendo , proprio come sta morendo anche l'ammirazione, frutto di un simile lavaggio del cervello, dei britannici anziani per il loro compromesso leader militare Churchill. Tuttavia, la rottura con il destino della Rus' può anche essere vista nel fatto che i resti di Lenin non sono ancora stati sepolti, nei toponimi atei che ancora abbondano ovunque, nell'ammirazione ancora esistente per tutti coloro che hanno così spudoratamente cooperato con Stalin, per non parlare degli sprechi del lusso dell'élite russa di oggi .

Nel criticare gli spreco di questa élite, non dobbiamo dimenticare che ci sono stati anche abusi prima della Rivoluzione. Oligarca è solo un nuovo nome per aristocratico. La rivoluzione è stata causata dalla classe superiore centrata sui propri interessi, decadente e corrotta. D'altra parte, non dobbiamo pensare che tutto fosse corrotto prima della Rivoluzione - il problema era nelle classi ricche, occidentalizzate. Se tutto fosse stato corrotto, da quali alberi avrebbe potuto spuntare il fiore spirituale dei nuovi martiri? I russofobi modernisti che pensano che tutto fosse corrotto prima della rivoluzione sono quelli che non venerano il nuovo Martiri, che 'non hanno spazio per le loro icone', come nella ex diocesi di Sourozh. E se tutto fosse stato corrotto, da dove avrebbe potuto venire anche il meglio della cultura degli emigrati russi? Da dove avrebbero potuto venire la musica sincera di un Rakhmaninov, il lamento dell'emigrazione per quello che era e quello che avrebbe potuto essere, l'infinita melodia di nostalgia per una civiltà scomparsa?

Qual è la situazione oggi? Il Presidente Putin è stato ammirato da alcuni per la sua politica estera. Quest'ammirazione può forse essere giustificata. Ma le sue politiche interne sembrano essere poco più che parole vuote, promesse senza sostanza - come possiamo vedere dagli attuali problemi degli immigrati musulmani a Mosca. Pendono ancora sopra la Russia i vecchi ed enormi problemi dell'ABC, l'alcolismo, l'aborto e la corruzione, i primi due vestigia dell'epoca atea, l'ultima per lo più proveniente dalla decadenza abissale del periodo capitalista di Eltsin. Tutti questi problemi restano irrisolti e gravi dietro la crisi demografica. Tuttavia, i critici della Russia contemporanea, e non abbiamo illusioni che là ci sia molto da criticare, perché l'abbiamo visto noi stessi, tendono a dimenticare che ciò che sopravvive oggi in Russia sopravvive miracolosamente , dopo la peggiore persecuzione di Cristo nota alla storia. Tutti noi che cerchiamo uno tsar restaurato dobbiamo mostrare pazienza, riconoscendo che i processi di pentimento e di rigenerazione sono dolorosamente graduali.

Europa

Una volta l'Europa era forte, ma oggi si sta degenerando, cosa che per molti versi la rende ancora più fragile della Russia in fase di rigenerazione. Attraverso l'Unione Europea, l'Europa sta entrando in un periodo che assomiglia nella sua tirannia alla vecchia Unione Sovietica. La futura sopravvivenza dell'Europa come una cultura vita, e non come una cultura morta, dipende dalla sua volontà di superare la degenerazione cumulativa del suo nichilismo spirituale. Questo è esattamente ciò da cui viene il processo ancora fragile di rigenerazione spirituale in Russia - la disponibilità almeno di alcuni di superare il nichilismo spirituale del passato. E questo è ciò che l'Europa deve imparare dalla Russia - se vuole sopravvivere. L'Europa è una poesia - nelle sue piccole, nascoste parti sotterranee risalenti a prima dello scisma, nella bellezza della sua natura e cultura, dalle montagne della Norvegia ai canti del fado del Portogallo, dalle coste delle Ebridi alle foreste del Tirolo, dai palazzi di Parigi alle fontane di Roma. Ma ora l'esistenza stessa di quella poesia è a rischio.

Questo perché l'Europa è anche un gigantesco museo degli effetti dello scisma. Dopo aver abbandonato la Chiesa, è declinata nel cattolicesimo e da lì è discesa nel protestantesimo e nel laicismo ateo. L'Europa è disseminata di notevoli monumenti del suo scisma millenario, le sue cattedrali e le sue chiese, i suoi castelli e le sue fortificazioni, i suoi musei e le sue gallerie, le sue statue e i suoi ornamenti. Tutto questo può e deve continuare, come testimonianze della sua cultura passata, sia buone che cattive. Ma l'evoluzione culturale europea è arrivata a un punto morto , perché la sua evoluzione spirituale ha raggiunto un punto morto, la fine del processo del suo scisma, che è disceso nel corso di un millennio dalla fedeltà totale alla mancanza di fede totale. Così ora l'Europa è a un punto di svolta e di fronte a una scelta tra la totale autodistruzione e la rinuncia al suo laicismo ateo e al processo millenario alle sue spalle, e così il ritorno alla pienezza delle sue fondamenta ortodosse di mille anni fa.

Da nessuna parte oggi la minaccia dell'Europa laicista atea può essere vista in termini tanto in bianco e nero come in Ucraina. Corrotta dall'Unione Europea, l'élite di burattini dell'Ucraina sta ora girando le spalle a 1025 anni di storia slava orientale e alla sua scelta di civiltà - la scelta per Cristo - fatta nel 988, e sta invece scegliendo Eurosodoma. Quella che era una banale unione commerciale quaranta e più anni fa, dopo aver tolto in un primo momento tirannicamente la libertà per gli europei di essere se stessi, sta ora distruggendo del tutto la morale cristiana fondamentale. La tirannia dell'UE non ha mai avuto alcun rispetto per la cultura locale, come sappiamo dal recente passato dell'Europa occidentale, e come si può vedere nella sua attuale manipolazione dei media ucraini, simile alla sua passata manipolazione dei mezzi di comunicazione di un paese vittima dopo l'altro. L'Ucraina e la sua Chiesa si stanno dirigendo verso processi di 'europeizzazione', 'ellenizzazione' , le stesse illusioni della Grecia in bancarotta, degli Stati baltici, di Ungheria, Cipro, Bulgaria e Romania.

In Ucraina, vediamo faccia a faccia la dura scelta: Cristo o Eurosodoma. Nessun gruppo si trova ad affrontare una contraddizione interna maggiore di quella degli uniati, con la loro orribile nuova cattedrale a Kiev. Da un lato, essi sostengono di appartenere a Cristo, ma d'altra parte, sostengono Eurosodoma. Se Stalin avesse lasciato alla Polonia le province polacchizzate dell'Ucraina occidentale, a maggioranza uniate, le uniche che sono veramente 'ucraine', cioè terre di confine, niente di tutto questo sarebbe successo. Se l'Unione europea invade davvero l'Ucraina, la stragrande maggioranza dell'Ucraina può ben unirsi a una Russia in rigenerazione, accogliendola come una liberazione. Anche nell'estremo sud-ovest, la fedele Rus' Carpatica, o 'Transcarpazia', potrebbe finalmente stabilirsi come Repubblica autonoma della Federazione, rettificando l'ingiustizia storica di Stalin contro di essa. L'Ucraina potrebbe presto affrontare una scelta: rigenerazione spirituale con la Federazione russa o degenerazione spirituale con l'Unione europea. Dove vai, Ucraina?

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