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  "Prete" scismatico ucraino, come gli uniati, considera santi i combattenti galiziani delle SS

di Matfey Shaheen

Orthochristian.com, 31 luglio 2019

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un murale della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica, riconosciuta da Costantinopoli, raffigura membri delle SS naziste in uniformi della seconda guerra mondiale

In un discorso disgustoso, ma tragicamente non sorprendente, recentemente è emerso un ennesimo "sacerdote" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica, che glorifica letteralmente i nazisti.

Il 28 luglio 2019, Vasilij Sagan, un "sacerdote" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica, riconosciuta solo dal Patriarcato ecumenico, ha recentemente dichiarato di essere certo che molti membri della divisione nazista SS Galizia, che hanno combattuto con Adolf Hitler nella seconda guerra mondiale, sono tra i santi.

Il "chierico" lo ha dichiarato mentre eseguiva un funerale nel villaggio di Chervone, nel distretto di Zolochiv, nella regione di Leopoli. Il funerale era, di fatto, infatti, un servizio di re-inumazione di 29 membri della divisione SS, che combatterono durante la Seconda Guerra Mondiale e i cui resti erano stati riesumati. Il sacerdote della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" ha concelebrato con membri della Chiesa greco-cattolica ucraina, con i quali ha dato il massimo degli onori ai combattenti delle SS. Nello specifico, durante il servizio Sagan ha dichiarato:

“Penso che ci sarà un momento, non solo per il riconoscimento della divisione SS Galizia, ma un momento in cui molti di questi eroi della chiesa saranno riconosciuti a modo loro, a tempo debito. E non semplicemente come eroi, ma come santi, perché molti di loro lo sono in realtà... Gloria agli eroi!"

Al funerale, c'era una guardia d'onore vestita non solo con la moderna uniforme militare ucraina, ma con l'uniforme di stile fascista della Divisione SS Galizia della seconda guerra mondiale. Si può vedere anche la bandiera rossa e nera dell'esercito insurrezionale ucraino.

Il video della funzione mostra anche ciò che può essere descritto solo come un murale blasfemo mascherato da icona, raffigurato più sopra, a cui il "sacerdote" richiama l'attenzione della gente.

La cosiddetta "icona" raffigura soldati in uniforme di stile tedesco della seconda guerra mondiale, tra i quali uno armato di quella che sembra essere una mitragliatrice MP-40. Le parole "Dio e l'Ucraina" si possono vedere sulla "icona". Ciò probabilmente si riferisce al detto scismatico "Dio è con noi e l'Ucraina [è con noi]" che è stato descritto come il tema di un'altra immagine blasfema e simile che abbiamo discusso ampiamente nell'articolo "Il falso patriarca Filaret benedice un murale nazionalista con simbolismo nazista".

Mi riferisco ovviamente a quando il falso patriarca Filaret ha benedetto un enorme murale che raffigura lo Spirito Santo sotto forma dello stemma ucraino, l'aeroporto di Donetsk che brucia con le persone in esso catturate, i simboli nazisti e San Giorgio che uccide un'aquila a due teste.

Queste immagini mostrano lo stesso stile di etno-filetismo, in particolare il caratteristico filetismo neo-nazista di molti scismatici e ultranazionalisti ucraini.

Prendete come esempio il "prete" scismatico Aleksandr Dedjukhin, noto per aver postato discorsi di Adolf Hitler sulla sua pagina Facebook; ironicamente, il "prete" nazionalista ucraino sembra postare in russo. Dedjukhin è noto per diverse opinioni estremiste e anticristiane, in particolare:

• Nega il miracolo del Fuoco Santo.

• Dice che il colpo di stato del Majdan che ha rovesciato il governo ucraino è stato un atto dello Spirito Santo, paragonando i cocktail Molotov usati al fuoco dello Spirito Santo.

• Dice che un attacco terroristico in Russia che ha ucciso almeno 15 persone è stato la risposta alle preghiere del "patriarcato di Kiev".

• Sostiene che le droghe e la prostituzione dovrebbero essere legalizzate .

• E chi potrebbe dimenticare l'insegnamento di "padre" Dedjukhin sul perdono che è non ortodosso in tutti i sensi della parola, per usare un eufemismo. Secondo questo chierico scismatico, il modo migliore per perdonare un nemico è semplicemente ucciderlo.

Questo è il tipo di persone che rappresentano gli scismatici e questo specifico sacerdote è stato vergognosamente premiato dal patriarca Bartolomeo!

Diamo a sua Santità il beneficio del dubbio e diciamo che non era a conoscenza delle oscure divagazioni neonaziste di questo individuo squilibrato. Anche se questo è il caso, sottolinea solo quanto male al Fanar capiscano gli estremisti e i veri e propri nazisti con cui ora sono in comunione.

Tuttavia, il prete scismatico che ha guidato il funerale nazista a Chervone non era semplicemente una figura oscura nella "Chiesa ortodossa dell'Ucraina".

Vasilij Sagan è in effetti il ​​decano del distretto di Zolochiv nella regione di Leopoli, quindi egli, e per estensione logica le sue opinioni, hanno un peso all'interno della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina".

Il distretto di Zolochiv è uno dei punti caldi in cui la Chiesa ortodossa ha sofferto, come descritto in un articolo dettagliato e rivelatore dell'arciprete e professore ucraino Rostislav Jarema .

Per quanto riguarda gli scismatici, vale la pena notare che questa tendenza di supporto al nazismo risale alla seconda guerra mondiale. Il 24 gennaio 1942, il Reichskommissariat dell'Ucraina registrò una "Chiesa ortodossa autocefala ucraina" scismatica di nuova generazione che collaborò con gli occupanti nazisti.

Il loro leader, "l'arcivescovo" Polikarp, fu "consacrato all'episcopato" da Mstislav (Skripnik), un parente di Simon Petljura e uno dei più prolifici scismatici ucraini da ex cosiddetto "patriarca di Kiev".

articolo di Mstislav del 1942 su Volyn'

Ecco un esempio di un articolo scritto da Mstislav, pubblicato sul giornale Volyn' il 7 maggio 1942, che glorifica apertamente Hitler e il nazismo. Lo includo sia nell'originale ucraino, sia in traduzione:

І сьогодні звільнені кров'ю і трудом німецького вояка зі страшних кайдан 23-річної московсько-єврейської азіятської неволі, ми, українці, з гордо піднятим чолом повертаємо до нової Європи, до тієї Європи, що повстала в геніяльній візії Великого Європейця – Адольфа Гітлера. В таку Європу ми віримо, таку Європу ми проповідуємо, про таку Європу ми мріяли на протязі 23 років, за таку Європу пролито море найціннішої, української крові.

E oggi, liberati dalle terribili catene di ventitré anni di schiavitù moscovita-ebraico-asiatica dal sangue e dalla fatica dei soldati tedeschi, con le teste sollevate noi ucraini torniamo orgogliosamente in una nuova Europa, in quella stessa Europa che nacque nella visione geniale del grande europeo Adolf Hitler. È questa Europa in cui crediamo, questa Europa che predichiamo; abbiamo sognato una simile Europa per ventitré anni. Per questa Europa abbiamo versato un mare di prezioso sangue ucraino.

Va anche notato che, nel contesto di questo funerale nazista, gli scismatici della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" hanno concelebrato insieme al clero degli uniati. Servire e pregare con gli uniati greco-cattolici è una tendenza per la quale gli scismatici erano noti sia prima che dopo il riconoscimento da parte di Costantinopoli, ed è un problema mai affrontato dal Fanar, a sua volta noto per il suo ecumenismo.

È difficile giustificare l'amore autentico per l'Ucraina con l'uniatismo, considerando le violente atrocità commesse dagli uniati contro gli ortodossi nelle terre ucraine.

Lo stesso clero degli uniati ha anche celebrato un officio commemorativo per i nazisti, completo di guardie d'onore in uniforme nazista.

C'è stato anche un incidente in cui un sacerdote uniate di alto rango, che glorificava i collaboratori nazisti della seconda guerra mondiale, ha chiesto letteralmente terrore e assassinio. Ha anche sottolineato la necessità di fermare qualsiasi "cinese, negro, ebreo o moskal (un termine dispregiativo per i russi), che nella sua mente sta progettando di rubare terre ucraine. La cosa triste è che il discorso al funerale di Chervone è stato in realtà un esempio relativamente mite di neonazismo, che suona ridicolo persino da scrivere, ma questo è il mondo in cui viviamo ora.

Sagan ha terminato il suo discorso al funerale con il tradizionale saluto galiziano e carpato-russo "Gloria a Gesù Cristo", ma difficilmente si è potuto sentire se qualcuno conoscesse la risposta corretta, che è "Gloria per sempre", poiché una salva di spari è seguita immediatamente dopo, con l'inno nazionale ucraino cantato a squarciagola.

Questo mi ha ricordato un'altra situazione molto simile che ha veramente fatto conoscere gli uniati e gli scismatici: l'incidente del video del famigerato cappellano uniate Nikolaj Medinskij.

Non mi riferisco nemmeno al momento in cui ha aggredito delle nonne ortodosse mentre sequestrava una chiesa a Kolomyya, mentre lui e i suoi compagni sacerdoti greco-cattolici dichiaravano: "Non lasceremo le briciole a voi maiali di Mosca. Siete feccia priva di diritti. Vi prenderemo non solo questa chiesa, ve le prenderemo tutte. Vi sbatteremo a calci fuori dalla nostra terra e dalla Lavra delle Grotte di Kiev!"

Nikolaj Medinskij si dimostra vero uomo spintonando donne anziane e rubando le loro chiese

Quell'incidente è una manifestazione di degenerazione completamente separata dall'incidente ecclesiale del video che segue.

Mi riferisco al video in cui Nikolaj Medinskij conduce un servizio commemorativo con le bandiere nere e rosse neonaziste sullo sfondo.

In questo video si può vedere un microcosmo dell'etnofiletismo. Quasi alla fine, il sacerdote recita il tradizionale saluto "Slava Isusu Khristu" ("Gloria a Gesù Cristo") ma riceve una risposta anemica dai pochi che sapevano rispondere correttamente "Slava na viki" ("Gloria per sempre").

Ma nel momento in cui passa agli slogan nazionalisti e nazisti, come "Slava Ukraini – Heroyam slava" ("Gloria all'Ucraina – Gloria agli eroi"), ottiene una risposta molto forte e orgogliosa. Termina tre volte con lo slogan "Slava Natsii – Smert Voroham" ("Gloria alla nazione – Morte ai nemici ") e la gente inizia a cantare come se fosse posseduta, "Morte ai nemici!", mentre risuonavano i loro spari. (A proposito, l'anno scorso alla processione della croce di Filaret, "Morte ai nemici" era un canto popolare, come evidenziato in video)

Il fenomeno che abbiamo visto con il gruppo di Medinskij è lo stesso che abbiamo visto qui a Chervone. Il "sacerdote" ha fatto il tradizionale saluto nazionale "Gloria a Gesù Cristo", a cui qualsiasi vero galiziano, voliniano, carpato-russo o ucraino di sangue dovrebbe saper rispondere immediatamente "Gloria per sempre", e proprio come nel video qui sopra, riceve appena una risposta. Tuttavia, molte più persone sembravano non avere problemi a ricordare le parole dell'inno nazionale.

Mi è sembrato anche che il "sacerdote" ponesse enfasi sulle parole "Gloria agli eroi", ma in seguito ha detto "Gloria a Gesù Cristo" molto più rapidamente, come se fosse un ripensamento. Potete guardare il video da soli e vedere cosa ne pensate.

Sagan e Medinskij hanno torto, tuttavia, poiché gli ucraini non hanno bisogno di glorificare i membri della divisione SS galiziana più di quanto dovrebbero glorificarli le autorità senza Dio. Dovrebbero invece glorificare tutti i santi di Galizia, Volinia, Zaporozh'e e Rus' Carpatica.

In conclusione, noto con mio grande dolore che questa forma di neo-nazismo ed etnofletismo, che è solo autodistruttiva, ha messo radici tra le montagne rocciose delle terre galiziane salvate da Dio. È anche chiaro, dal punto di vista storico, che la fonte di questo scisma ed estremismo non proviene naturalmente da queste terre, ma era un'ideologia straniera, originariamente portata da gesuiti e uniati.

Questo nazionalismo radicale fu promosso con cura sia dagli occupanti come l'Austria-Ungheria, che cercavano di dividere e conquistare gli slavi, sia dal regime bolscevico senza dio sotto Stalin e Krushchev come un tentativo di distruggere la Santa Rus' e dividere i suoi popoli.

Ma come ci ricorda san Lorenzo di Chernigov:

"È impossibile dividere la Russia, l'Ucraina e la Bielorussia, perché insieme sono la santa Rus'. Sappiatelo, ricordatelo e non dimenticatelo!"

Attraverso le sue preghiere, e quelle di tutti i santi galiziani, voliniani e carpato-russi, possa il Signore onnipotente far sì che il popolo di queste terre ricordi le proprie tradizioni ortodosse e rimanga fedele alla sua Chiesa, e possa renderli invincibili contro coloro che causano conflitti.

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