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  "Schiaffo in Serbo", di Alessandro di Meo

dal Blog Un sorriso per ogni lacrima, 20 novembre 2012

Alessandro Di Meo, da anni impegnato con l'associazione "Un Ponte per..." in attività di volontariato in solidarietà con le vittime della "guerra permanente", si è occupato in particolare dei profughi e degli sfollati della ex Jugoslavia. Ha pubblicato, oltre a "Un sorriso per ogni lacrima", una raccolta di racconti-denuncia contro il razzismo dilagante nella società, dal titolo "Quando scelsi il posto dove sarei nato". Inoltre, "Punti di fuga", una raccolta di racconti e "L'Urlo del Kosovo", con relativo documentario, sulle conseguenze dell'aggressione Nato alla Serbia, dopo oltre 10 anni dai bombardamenti.

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Ennesimo schiaffo alla Serbia e al popolo serbo! Lo accuseranno anche stavolta di fare del vittimismo d'accatto? C'è da scommetterci...

I due ex generali croati, Ante Gotovina e Mladen Markac, "ex criminali" già condannati in prima istanza a 24 e 18 anni per crimini di guerra commessi durante l'operazione Tempesta dell'agosto del 1995 quando furono protagonisti della pulizia etnica ai danni dei serbi delle Krajne e della Slavonia, uccisi a migliaia e cacciati a centinaia di migliaia dalle loro terre, non essendo serbi ma croati, non essendo ortodossi ma cattolici, hanno avuto "giustizia" al tribunale "super partes" dell'Aja.

Il primo, Gotovina, fu catturato nel 2005 in vacanza alle Canarie, il secondo si  consegnò nel 2004 insieme a Ivan Cermak, altro generale croato già assolto in passsato dallo stesso tribunale dove fu "lasciato morire" l'ultimo presidente della Jugoslavia, Slobodan Milosevic, contro il quale, dopo oltre quattro anni di detenzione forzata e di auto-difesa, non fu dimostrato un solo capo d'accusa.

Rimaniamo in "spasmodica" attesa per capire quale sarà la sorte di un altro "ex criminale" non serbo, Ramush Haradinaj, l'albanese kosovaro già a capo dell'Uck, formazione terroristica dove svolgeva il suo ruolo anche l'attuale premier kosovaro,  Agim Tachi, accusato di traffico d'organi umani espiantati ai serbi rapiti e fatti sparire prima, durante e dopo il '99, anno della "guerra umanitaria" scatenata dalla Nato a protezione di queste "brave persone"... Haradinaj è stato assolto, poi riarrestato, poi liberato, poi di nuovo in galera e verrà giudicato prossimamente sempre all'Aja. Possiamo scommettere su un'altra mite condanna, se non addirittura su una assoluzione, anche qui per mancanza di prove? (del resto, molti testimoni chiave sono stati già fatti fuori in modo molto "misterioso"...).

Le scene di giubilo ed esultanza a Zagabria nessuno le definirà mai manifestazioni di "fanatico nazionalismo". Quelle valgono solo per i Serbi! Entra, Serbia, entra nell'Unione Europea! A patto che tu dimentichi i tuoi figli nel Kosovo e Metohija, a patto che tu rinneghi la tua storia, la tua unicità.

Vogliono l'anima del tuo popolo, da sempre fiero, mai strisciante ai piedi dell'invasore di turno, tanto da essersi fatto spezzare le ossa per secoli dai turchi, per anni dai nazisti delle SS e dagli ascari ustascia, i fascisti croati, molto sodali e vicini a quelli italiani, che nuovamente si affacciano nei Balcani, travestiti da "umanitari", in una nuova crociata anti-slava. Il tutto, con la santa benedizione di quel Vaticano che, all'epoca, era ben rappresentato da elementi come monsignor Aloizije Stepinac, beatificato da Giovanni Paolo II in piena crisi jugoslava, nel 1992, a Zagabria (quando Pannella, indossando la divisa ustascia, vi organizzò il congresso radicale...), o come il prete cattolico Filippo Majstorovic, detto "fra Satana", agli ordini di Stepinac e autore di massacri di serbi nel campo di sterminio di Jasenovac, sempre durante la II guerra mondiale. Il campo di sterminio di Jasenovac, sconosciuto a tanti, dove un milione di deportati furono sterminati, a migliaia i bambini... perché serbi, perché ortodossi, perché comunisti, perché rom, perché ebrei. Ingiustizia regna, incontrastata, nel cuore dell'Europa "civile e democratica"...

 

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