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  La Macedonia, un banco di prova per la Chiesa ortodossa greca

intervista di Audrey Parmentier a Nicolas Kazarian

dal blog Parlons d’Orthodoxie

14 febbraio 2018

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Fin dall'indipendenza della Macedonia nel 1991, la Chiesa ortodossa greca si è opposta al fatto che il paese balcanico adotti lo stesso nome della regione di Salonicco.

Il ricercatore Nicolas Kazarian, specialista del mondo ortodosso, spiega le posizioni della Chiesa.

Perché la Chiesa ortodossa greca è ostile al nome della Macedonia?

Nicolas Kazarian: Nel XIX secolo, la Grecia ha messo la Chiesa al centro della macchina simbolica che doveva forgiare l'identità greca. Si tratta di un paese in cui l'identità è una questione sacra. Così il nome della Repubblica ex-jugoslava di Macedonia è visto come una riappropriazione culturale da parte di Skopje della storia greca.

Per la Chiesa greco-ortodossa, l'uso del nome di Macedonia è percepito come una forma di revisionismo storico. La Chiesa non voleva interferire all'inizio. Tuttavia, ha cambiato idea valutando che il potere religioso deve dire alla gente quando questa ha torto. La Chiesa interviene per proteggere la sacralità degli elementi costitutivi della storia nazionale greca. Tuttavia, sulla questione territoriale, dubito che l'argomento dell'invasione della Grecia da parte di questo piccolo paese dei Balcani, invocato da alcuni partiti politici greci, sia fatto proprio dalla Chiesa. È piuttosto una paura agitata dai nazionalisti

Come è cambiata la posizione della Chiesa ortodossa greca in questione dal 1991, data dell'indipendenza della Macedonia?

La posizione non è cambiata. L'arcivescovo Hieronymos di Atene rimane sulla sua linea. In realtà, non è la Chiesa che si sta radicalizzando, ma la società che si sta liberalizzando. L'unica evoluzione che esiste è ti tipo politico. La Chiesa rimprovera il primo ministro greco Alexis Tsipras di negoziare con il potere macedone. Negli ultimi anni, il primo ministro e la Chiesa ortodossa si sono opposti su questioni economiche e sociali. La posizione del potere religioso greco sulla Macedonia sarebbe quindi un'estensione del conflitto tra Alexis Tsipras e la Chiesa.

Qual è il peso della Chiesa nei negoziati attuali tra i governi greco e macedone?

Questo dibattito intorno alla Macedonia è un banco di prova per la Chiesa ortodossa greca. Protestando contro il nome di Macedonia, la Chiesa dimostra di avere ancora un peso in una società greca secolarizzata. Possiamo fare un parallelo con le manifestazioni dei primi anni 2000, quando l'Unione Europea voleva costringere la Grecia a far rimuovere la menzione della religione dalle carte d'identità. Queste proteste furono guidate dalla Chiesa, che in quel tempo si era opposta alla rimozione. Poi ha perso questa battaglia, certamente, ma la posizione dell'ex arcivescovo Christodoulos è tuttavia venuta fuori rafforzata, ri-legittimata.

"Il Monte Santo protesta energicamente"

La scorsa domenica 4 febbraio, i padri Nicodemo (monastero di san Paolo) e Sisoe (monastero di Senofonte) hanno rappresentato la Sacra Comunità del Santo Monte Athos durante la manifestazione tenutasi ad Atene contro l'inclusione del nome "Macedonia" nel nuovo nome programmato dell'ex repubblica jugoslava, la cui capitale è Skopje. La lettura del messaggio della Sacra Comunità da parte di padre Nicodemo è stata accolta da una bordata di applauso e di slogan.

"I padri athoniti mandano i loro saluti a questo immenso incontro, a questo immenso raduno. Il Monte Athos evita di commentare gli eventi attuali, ma in situazioni critiche e per paura di sviluppi pericolosi, a volte è costretto a rompere il suo silenzio responsabile, quando è in gioco la verità e la storia è distorta, come è il caso oggi, quando viene messo in questione il carattere greco della Macedonia", ha dichiarato padre Nicodemo. (orthodoxie.com)

La Chiesa ortodossa macedone

Questa Chiesa ha proclamato la sua autocefalia nel 1967, senza la benedizione della sua Chiesa madre, il Patriarcato di Serbia. Ha il sostegno delle autorità macedoni e comprende la maggioranza degli ortodossi del paese, dove l'Ortodossia è la maggioranza (65% contro il 33% dei musulmani secondo il censimento del 2002). È in comunione con le altre Chiese dissidenti: il "sinodo alternativo" bulgaro e le "Chiese autocefale" ucraina e montenegrina, tutte al di fuori dell'Ortodossia mondiale...

Per complicare le cose, questa Chiesa ha intrapreso alcuni passi con il patriarcato di Bulgaria nel novembre 2017, con il sostegno del presidente bulgaro, per "il ristabilimento dell'unità eucaristica della Chiesa ortodossa bulgara con l'arcivescovado di Ohrid restaurato nell'entità della Chiesa ortodossa di Macedonia"...

Illustrazione:

Per sistemare le idee, propongo la mappa della Macedonia nel 1892, quando era parte dell'Impero Ottomano, accanto a quella di oggi. La mappa spiega la paura dei greci riguardo a possibili rivendicazioni macedoni su gran parte della Grecia, a qual tempo integrata in questa "grande Macedonia". Spiega anche perché l'insalata che mescola diverse verdure si chiama "macedonia".

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