Rubrica

 

Informazioni sulla chiesa in altre lingue

Mirrors.php?cat_id=35&id=205  Mirrors.php?cat_id=35&id=602  Mirrors.php?cat_id=35&id=646  Mirrors.php?cat_id=35&id=647  Mirrors.php?cat_id=35&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=35&id=2779  Mirrors.php?cat_id=35&id=204  Mirrors.php?cat_id=35&id=206  Mirrors.php?cat_id=35&id=207  Mirrors.php?cat_id=35&id=208 
Mirrors.php?cat_id=35&id=3944  Mirrors.php?cat_id=35&id=7999  Mirrors.php?cat_id=35&id=8801  Mirrors.php?cat_id=35&id=9731  Mirrors.php?cat_id=35&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=35&id=11631         
 

Calendario ortodosso

   

Scuola domenicale della parrocchia

   

Ricerca

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Inizio  >  Documenti  >  Sezione 11
  I separatisti sequestrano i beni di un oligarca bifronte. Donetsk è ora una vera repubblica popolare

di Riley Waggaman

Russia Insider, 2 marzo 2017

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Condividi:

Nell'Ucraina, gli oligarchi erano intoccabili. Non più. Donetsk è appena diventata una vera repubblica popolare.

Sono quasi caduto dalla sedia girevole dopo che oggi è stato annunciato che Donetsk aveva sequestrato 40 "imprese" dell'oligarca ucraino Rinat Akhmetov.

Sono stato a Donetsk due volte, proprio nel periodo in cui sono stati firmati i secondi protocolli di Minsk. Chiunque sia mai stato a Donetsk conosce Rinat, che dopo tutto possiede metà della città.

Anche dopo che è scoppiata la guerra e lui è fuggito a Leopoli con la sua squadra di calcio, Akhmetov era ancora considerato uno dei signori feudali del Donbass.

Ho visto un sacco di cose a Donetsk, che non dimenticherò mai, ma un'immagine che galleggia regolarmente nella mia memoria è il complesso privato di Akhmetov. Di fatto non si può vedere perché è protetto senza interruzione da alte mura. Ma è largo circa un isolato della città.

Ho incontrato tante famiglie che vivono in scantinati e rifugi sovietici, e che avevano avuto le loro case distrutte dai proiettili di artiglieria. E qui c'era la casa di Rinat, larga quanto un intero fuso orario. Intatta. Immacolata.

Tutti nell'Ucraina orientale conoscono Akhmetov. E ognuno ha un parere su di lui.

Le donne anziane in un piccolo villaggio fuori città mi hanno detto che aveva dato loro aiuti umanitari, e la gente del posto gli era grata. Alcuni hanno addirittura ipotizzato che stesse finanziando le modeste pensioni pagate dalla Repubblica Popolare di Donetsk ai pensionati che non erano in grado di lasciare il territorio ucraino controllato da Kiev per ricevere i loro stipendi governativi.

Ma tutti hanno capito il motivo per cui Rinat era a Leopoli mentre loro erano bombardati da fanatici provenienti da quella stessa città. Lui è un uomo d'affari. E ha massicce partecipazioni in Donbass. I suoi aiuti sono una forma di tangente.

Più di un giornalista ucraino mi ha detto che Rinat ha giocato un ruolo importante nel convincere i ribelli a non prendere Mariupol – anche quando la città era in gran parte indifesa. A Mariupol i ribelli avrebbero rovinato la redditizia attività di esportazione di Rinat, gestita fuori delle porte della città. E lui non poteva permetterlo.

Se si riesce a uscire dalla narrativa di Kiev sostenuta da Washington contro la Russia, almeno per un momento, la realtà è che gli operai ucraini si stanno massacrando a vicenda mentre gli oligarchi, pieni di carità altruistica, rendono la vita appena tollerabile a entrambe le parti .

La loro speranza è che gli ucraini siano troppo occupati ad ammazzarsi tra di loro per realizzare che il loro nemico comune è il pugno di oligarchi che li governa – a est e a ovest.

Sembra che le briciole che Rinat lanciava a Donetsk dalla sua tavola non siano state sufficienti a distrarli. Questa non è solo una risposta a un blocco economico – la gente sta iniziando a reagire.

Il capo dei ribelli di Lugansk Alexej Mozgovoj ha parlato di questo quasi due anni fa:

Vorrei fare un appello a tutti i combattenti – da entrambe le parti.

La gente di entrambe le parti sta combattendo contro l'oligarchia. Ma in qualche modo stiamo solo uccidendo noi stessi, a vicenda. Quindi stiamo compiendo una sorta di lento suicidio.

I "gladiatori" dovrebbero uscire dal "Colosseo".

Invece, è stato organizzato un nuovo Colosseo. Stiamo seppellendo noi stessi.

Abbiamo bisogno di tutto questo? La guerra per il bene della guerra? È stupido.

Qualcuno si ricorda il motivo per cui ci siamo ribellati? Non è chiaro che quelli contro i quali ci siamo sollevati sono al governo in questo momento? Da entrambe le parti.

Non è tempo per noi di ritornare a ragionare, signori militari? Altrimenti, non rimarrà vivo uno solo di noi.

E quelli contro i quali dovremmo combattere... sopravvivranno. Senza problemi. E tutto sarà come prima.

Quindi mi rivolgo ancora una volta a voi: iniziate a pensare.

Fate funzionare il vostro cervello, non il vostro lanciagranate. Allora ci sarà ordine. Mentre funzionano i fucili, ci saranno solo morti.

Mozgovoj è stato assassinato nel maggio 2015.

Grazie a Dio, Rinat ha appena ricevuto il benservito. Donetsk è ora una vera repubblica popolare.

Speriamo che questo sia l'inizio di una rivolta nazionale contro gli oligarchi che hanno finanziato questa sporca guerra.

Condividi:
Inizio  >  Documenti  >  Sezione 11