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  La civiltà cristiana contro la civiltà occidentale

dal blog del sito Orthodox England

24 ottobre 2016

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Nelle sue monumentali 7.000 pagine di erudizione storica dal titolo 'A Study of History', Arnold Toynbee, il famoso storico britannico, ha fatto un tentativo di catalogare tutte le civiltà nella storia del mondo, sia nel presente sia nel passato, e ha seguito la loro ascesa e la caduta. Egli riteneva che solo cinque civiltà siano vive oggi. Queste sono: quella buddhista, quella indù, quella musulmana, quella cristiana (ortodossa) e quella occidentale, con la civiltà occidentale che le domina tutte. La civiltà cristiana (ortodossa), al momento in cui scriveva, più o meno tre generazioni fa, aveva il suo centro in Russia. Tuttavia, era in uno stato moribondo e frammentario, essendo stata divisa e oppressa da ideologie occidentali importate e imposte, come il fascismo (nazionalsocialismo), il capitalismo e, soprattutto nel centro stesso, il comunismo (capitalismo di Stato).

Oggi, la civiltà cristiana ortodossa, o semplicemente cristiana, è in fase di rinascita, avendo gettato via da tempo le catene del fascismo e del comunismo. Tuttavia, cosa significa esattamente questo termine 'civiltà cristiana', quali sono i valori della civiltà cristiana, quali sono le differenze tra tali valori e quelli della civiltà occidentale, e perché questi ultimi li fraintendono in modo così totale? Va detto che coloro che li fraintendono includono anche i protestanti anglicani che, così come gli uniati, usano una forma del rito ortodosso, ma affermano tuttora che noi cristiani ortodossi non sono nemmeno cristiani! Questo malinteso dimostra chiaramente che non siamo salvati da un rito imitato, ma dalla fede ortodossa che dovrebbe dietro il rito, perché solo la fede preserva l'integrità del rito, ed essi non condividono la nostra fede.

Questo problema è venuto ancora una volta alla ribalta la scorsa settimana con l'appello nel Financial Times agli oligarchi russi a rovesciare il governo molto popolare del presidente Putin. Qui si vede l'essenza della civiltà occidentale. Essa non si basa sulla volontà popolare ('la libertà e la democrazia' sono due dei principali miti occidentale, come abbiamo visto con il rifiuto dei burocrati dell'UE per consentire ai popoli europei di votare per lasciare l'Unione Europea), ma sulla potenza dei pochi ricchi (in greco 'oligarchi'). Questo può essere visto chiaramente negli Stati Uniti (governati nell'ombra da pochi miliardari per mezzo di un complesso militare-industriale) e in Europa Occidentale (governata da pochi burocrati non eletti). Nella democrazia occidentale alla popolazione è offerta una scelta tra gli oligarchi o i loro burattini – e anche se questo si chiama libertà, chiaramente non lo è.

Chiaramente, è la volontà delle élite occidentali, e tra loro ci sono quelli che dirigono il Financial Times, che la civiltà cristiana (ortodossa) debba essere distrutta, proprio come il mondo occidentale ha distrutto la sua stessa civiltà cristiana (ortodossa) originale durante il secondo millennio della sua storia). L'élite occidentale intende arrivare a questo scopo trasformando la civiltà cristiana in una serie di stati vassalli smembrati o di colonie, un processo chiamato balcanizzazione, che già aveva praticato nel XIX secolo. Ma questo scopo è apparso chiaramente già molto tempo fa, nella distruzione di Nuova Roma da parte dei barbari occidentali nel 1204, nel saccheggio dei cavalieri teutonici in Russia nel XII secolo o nell'alleanza tra le nazioni occidentali e l'islam e le invasioni della civiltà occidentale come quelle di Napoleone, degli anglo-francesi-ottomani, del Kaiser Guglielmo e di Hitler.

Come risultato di questa distruzione e smembramento le risorse naturali della civiltà cristiana possono essere espropriate e spietatamente sfruttate dal mondo occidentale, in modo che quest'ultimo possa sostenersi vivendo da parassita, così come fa con le risorse del resto del mondo. Qui, in sostanza, si vede che la civiltà occidentale è una civiltà di Mammona, del materialismo. Non si può vederne un esempio più chiaro che nell'Ucraina di oggi, una parte della civiltà cristiana che l'Occidente sta cercando di controllare e colonizzare. Dopo aver rovesciato il governo eletto da una maggioranza della sua popolazione, l'Occidente ha ora nominato al governo un gruppo di oligarchi corrotti, ciascuno con il suo dominio feudale. Questi oligarchi, i cui fondi sono controllati da banche occidentali e israeliane, sono i discendenti spirituali dei principi riottosi e dei successivi boiardi corrotti di secoli fa.

Nel XVIII secolo i loro successori furono gli aristocratici occidentalizzati che introdussero la servitù della gleba, asservendo il popolo secondo il modello occidentale. Nel XIX secolo questi aristocratici, proprio come i boiardi che nei primi anni del XVII secolo avevano agito per compiacere gli invasori polacchi, cercarono di prendere il potere sotto l'influenza britannica e francese nel 1801 (con l'assassinio dello tsar Paolo I) e nel 1825 sotto i decabristi. Gli aristocratici persero un po' del loro potere quando la servitù della gleba fu abolita dallo tsar-liberatore Alessandro II nel 1861, diventarono sempre più aggressivi e si rivoltarono di nuovo, nel 1905 e nel 1917, questa volta con successo. Quello che sta accadendo in Ucraina oggi è semplicemente una ripetizione del vecchio scenario dei ficcanaso stranieri che operano attraverso traditori locali. Semplicemente oggi gli avidi ficcanaso non sono polacchi, inglesi o francesi, ma americani.

Allora, qual è il segno della civiltà cristiana (chiamata 'bizantina' oppure 'ortodossa' dagli storiografi occidentali)? È semplicemente l'attuazione dei due comandamenti evangelici dati dal Salvatore, di amare Dio e di amare il prossimo come noi stessi. Questi comandamenti sono del tutto estranei alla civiltà occidentale, perché significano che il progresso non è definito come tecnologia, materialismo e consumistimo, ma come il nostro pentimento e trasfigurazione spirituale in preparazione per l'incontro inevitabile con Dio al giudizio finale. E lo stato del nostro progresso può essere visto nelle nostre relazioni prive di sfruttamento e di aggressione contro gli altri, nel non invadere i paesi di altri popoli e nel non pretendere arrogantemente di istruirli su come vivere, ma nel coltivare buoni rapporti con loro come buoni vicini.

Questo non significa che siamo deboli o che non resistiamo al male, vuol dire che noi difendiamo tutti coloro che sono più deboli. La civiltà cristiana esiste non per sfruttare gli altri, ma per combattere il male. Il primo esempio di questo oggi è la difesa della Siria da parte della Federazione Russa. Questa è la civiltà cristiana al lavoro, a differenza della civiltà occidentale che si immischia, invade, distrugge e sfrutta, come in innumerevoli colonie in America Latina, Asia e Africa, o come oggi in Serbia, Afghanistan, Iraq, Georgia, Libia, Siria e Ucraina, facendo sfilare in parata le sue truppe, aerei, droni e navi al largo delle coste russe e lungo i suoi confini, minacciando costantemente guerre e rifornendo i terroristi con formazione, armi e finanze. I russi, tuttavia, inviano le loro navi in ​​acque internazionali, anche se sono tormente da navi occidentali che cercano di impedire il loro percorso.

Lo scopo della civiltà occidentale è spogliare le risorse naturali del mondo fino allo sfinimento. Questo porterà inevitabilmente alla fine del mondo, all'apocalisse, con la scusa di 'libertà e democrazia' (la libertà per gli oligarchi di saccheggiare risorse e la democrazia di votare per un oligarca occidentale o un altro, ma non di votare per un anti-oligarca). D'altra parte, la civiltà cristiana nomina un imperatore (monarca o tsar) che è chiamato a compiere la volontà di Dio sulla terra, in consultazione con le persone su cui regna. Questa consultazione è rappresentata dalle parole conciliarità e cattolicità, il che significa che la monarchia non è popolare, né assolutista – questa sarebbe la tirannia di un uomo che si fa Dio – né costituzionalista – questa sarebbe la tirannia dei pochi dietro una monarchia fantoccio.

A differenza della civiltà occidentale, la civiltà cristiana è multinazionale, non nazionalista, non sciovinista e non xenofoba. Tali abusi accadono, ma solo in periodi di decadenza o nelle zone provinciali arretrate lontane centro. Gli esempi sono negli scismi di oggi in Ucraina occidentale, Estonia, Montenegro, Macedonia e anche nella Costantinopoli nazionalista greca. In tutti questi casi domina il nazionalismo locale, in contraddizione con il cristianesimo. Come risultato di seguire i comandamenti del Vangelo, e non l'ideologia della civiltà occidentale, la civiltà cristiana non vede alcuna differenza tra la fede e la vita, perché la fede non è una mera ideologia astratta per giustificare il senso di colpa, ma un modello della vita in armonia con l'Incarnazione. Lo scopo di tale vita, modellato dalla fede, è la santità, il regno dei cieli sulla terra, poiché lo spirituale è più importante del materiale.

La civiltà cristiana non incoraggia l'individualismo, perché il nostro obiettivo comune è la salvezza di tutti insieme, come comunità. La nostra vita politica è determinata dal monarca di un popolo che è chiamato a essere un rappresentante di Dio sulla terra, a difendere la Chiesa e i nostri valori cristiani. È chiaro anche che le persone appartenenti a tale civiltà mostrano il loro patriottismo per una tale civiltà che è il cielo sulla terra, e noi difendiamo tale civiltà contro i precursori occidentali dell'Anticristo, come i cavalieri teutonici, Napoleone, il Kaiser, Hitler e coloro che oggi ammirano questi tiranni come portatori di 'civiltà occidentale' e sono intenti a distruggere la nostra civiltà cristiana in rinascita. Viviamo in tempi difficili, ma, per grazia di Dio, noi trionferemo perché non abbiamo paura di voi, per quanto tentiate di censurarci e di intimidirci.

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