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  A scuola di iconoclasmo nel Banderastan
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A Baranovka, una cittadina costruita sul sito di uno shetl ebraico nella regione di Zhitomir in Ucraina occidentale, una ex postazione della polizia stradale è diventata un caso internazionale nelle ultime settimane.

Dopo che il consiglio comunale aveva deciso di restaurare la postazione abbandonata invece di abbatterla, il sindaco Anatolij Dushka ha dato a due artisti locali, il maestro di scuola Vladimir Kravchuk e il pittore amatoriale Valentin Ret'man, il compito di dipingere le pareti con pitture murali a tema religioso.

Il 17 agosto 2016, i due artisti hanno dipinto la parete frontale con un murale a soggetto iconografico raffigurante il volto di Cristo, un'aureola gialla su sfondo blu (l'onnipresente, per quanto discreto, richiamo patriottico alla bandiera ucraina), e la scritta "ama il prossimo tuo come te stesso".

Sulle altre pareti della postazione avrebbero dovuto seguire altre pitture murali, in modo da essere completate per il 21 settembre, giorno della festa della città.

 

Dopo una riunione il 22 agosto (una precedente riunione il 18 agosto si era conclusa in un nulla di fatto), i partecipanti a una non meglio specificata "tavola rotonda di rappresentanti di forze politiche, organizzazioni non governative e attivisti" hanno adottato una decisione unanime di chiedere agli artisti di cancellare il loro dipinto. Al rifiuto di questi ultimi, i membri della "tavola rotonda" sono intervenuti direttamente, e il 23 agosto (in tempo per il giorno dell'indipendenza dell'Ucraina all'indomani), hanno coperto di vernice bianca il murale "offensivo", radunandosi di fronte al loro lavoro compiuto con una bandiera dell'Esercito Insurrezionale Ucraino di Shukhevich e Bandera.

Commovente la descrizione delle motivazioni, fatta dal deputato del consiglio distrettuale Oleg Koval'ski:

"Sradicheremo ogni manifestazione o anche accenno di separatismo o di 'mondo russo', a prescindere dal rango o dall'affiliazione di partito. Domani metteremo qui bandiere nazionali in occasione del 25° anniversario dell'indipendenza".

CONCLUSIONI

- Oggi, nelle città dell'ex Ucraina occupata, le decisioni nei comuni non le prendono più i sindaci e i consigli comunali ("a prescindere dal rango o dall'affiliazione di partito"), ma la nuova "società incivile", le tavole rotonde di rappresentanti di forze politiche (Svoboda), organizzazioni non governative (Soros) e attivisti (Pravy Sektor). La logica è più o meno quella della Somalia. Україна - це Європа! (L'Ucraina è Europa), davvero...

- Il volto di Cristo diventa una manifestazione di separatismo, e il pericoloso slogan politico "ama il prossimo tuo come te stesso" un accenno all'esecrabile 'mondo russo'. Se volevamo la prova che Cristo e il Vangelo sono incompatibili con l'ucrainismo, questi nuovi "cavalieri della tavola rotonda" ce ne hanno dato una conferma eclatante.

- I roghi di libri in russo li abbiamo già visti, ora stiamo passando alla distruzione delle icone... a quando la calce viva sui resti delle vittime delle stragi?

- Dopo avere distrutto un murale che riportava i colori della bandiera nazionale, i decerebrati non hanno saputo nemmeno portarsi da casa una bandiera ucraina da sventolare per attenuare il vilipendio. Evidentemente non era abbastanza patriottico esibire la bandiera, occorreva proprio Bandera... Eh, sì, Ще не вмерла Україна (L'Ucraina non è ancora morta)... anche se puzza di cadavere già da molto lontano!

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