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  A proposito dei "lavoratori del magazzino del surplus militare"

dal blog Colonel Cassad, 26 agosto 2014

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"Noi non saltiamo" (riferimento al motto dell'Euromaidan "Chi non salta, moscovita è")

Nella scorsa settimana, sullo sfondo delle grida persistenti della giunta che a combattere non è la milizia, ma l'esercito russo, si sono intensificate le domande tipiche dei personaggi ignoranti: "quel che dice la giunta è vero?", "Da dove provengono i T-90?", "E da dove provengono i BTR-82?", "Come hanno fatto i nuovi lanciagranate a finire lì?" e "Chi mostrano i nazisti nei loro video?"

Sembra che l'esperienza delle operazioni in Crimea (in cui la partecipazione militare russa è stata evidente dopo il 26 febbraio, ma è stata ufficialmente negata fino a metà marzo), possa aiutare a comprendere come si comporta la Federazione russa in materia. Allora era esattamente lo stesso, con i fascisti che pubblicavano nello stesso modo video in cui cercavano di dimostrare che qualcuno era stato catturato (agitando passaporti e documenti militari), dove sostenevano costantemente che una certa arma e una certa uniforme non erano venduti al "magazzino del surplus militare", che non c'erano molti combattenti della milizia in Crimea, e in nessun modo avrebbero potuto avere dei "Tiger" e gli ultimi modelli di armi di piccolo calibro. La giunta ha urlato queste cose per tutta la primavera. Tutte queste urla sono state ufficialmente ignorate annunciando che "là non ci sono truppe russe, potete arrotolare tutte le vostre prove in un tubo e mettervele in un certo posto". Quando la situazione era già stata risolta, Putin ha detto che sì, c'erano. Ma lo ha detto esattamente quando la cosa non aveva più alcuna conseguenza operativa di rilievo.

Proprio nel giorno dell'intervento militare in Crimea ho potuto permettermi di scrivere in un blog che le forze speciali russe erano in azione, ho potuto anche specificare il numero della 91a Brigata della GRU (servizi segreti militari) della Federazione Russa, che operava sotto l'aspetto di miliziani, ma fintanto che non erano ufficialmente riconosciute, queste truppe non c'erano. Queste sono le regole del gioco. Nonostante ciò che è scritto nei blog o che è dimostrato da quelli della giunta. Questa è una forma molto particolare di guerra post-industriale, chiamata "guerra ibrida". Un impegno attivo unito alla posizione ufficiale "noi non siamo lì" oppure "Ci state vedendo in sogno". È strano che negli ultimi mesi di guerra questa modalità non sia stata pienamente compresa da tutti, anche se è abbastanza evidente. Il famigerato "magazzino del surplus militare" non è un modo di dire. Si può "vendere" attivamente o non così attivamente, a seconda delle considerazioni nazionali associati agli stessi Strelkov o Akhmetov, ma il fatto della sua esistenza è evidente a chiunque abbia più o meno familiarità con l'immagine reale, e non quella della TV, della guerra nel Donbass. Naturalmente, molti di coloro che hanno familiarità con l'immagine reale continueranno a scrivere che "no, non esiste alcun magazzino del surplus militare". Anche questa è una posizione ammissibile, che sostiene la linea ufficiale su questo tema. Se non c'è nulla di ufficiale, non c'è davvero nulla. In realtà, ciò che viene trapelato alla stampa è solo una piccola parte del quadro reale, che è ampio e interessante, ma di cui è troppo presto per parlare, per non danneggiare la causa comune. Ufficialmente, non c'è nulla; poi, dopo la guerra, si rivelerà che c'era e che c'è qualcosa. Una volta che tutto finirà a nostro favore e non avrà più importanza operativa, posterò alcuni dettagli del retroscena della guerra nel Donbass, sotto forma di una serie separata di articoli.

In realtà io non mai fatto segreto del fatto che il "magazzino del surplus militare" esiste, ed esiste davvero (ed è per questo che non ho mai scritto che la Russia ha completamente scaricato il Donbass), fornendo varie quantità di aiuti finanziari e militari ai distaccamenti in combattimento, a seconda della volontà di coloro ai quali sono assegnati tali aiuti, e di coloro che sono coinvolti nella loro distribuzione. Da qualche tempo, ormai, il "negozio di surplus militare" ha una vendita stagionale e offre anche crediti, che non impediscono la continuazione della linea ufficiale di "No, non c'è niente e non c'è mai stato niente". Su Internet potete dimostrare quel che volete, i diplomatici continueranno a giocare a ping-pong, e il gioco può durare per settimane o mesi. C'è un certo lavoro da fare e c'è la sua copertura mediatica e diplomatica. Esattamente com'è stato in Crimea. Perché questo gioco va avanti ed è accettato da tutte le parti (sembrerebbe che i capi della giunta abbiano già una serie di "prove" del lavoro del "magazzino del surplus militare", ma continuano a stare a galla con affermazioni del tipo: "Ma non c'è modo in cui la milizia potrebbe avere proprio queste cose" e ricevendo risposte altrettanto standardizzate del tipo "Beh, non si sa mai dove e cosa stanno filmando, non potrete mai veramente sapere che cosa abbia la milizia, non avete prove"). Dato che questo schema è ciclico, continuerà per un tempo arbitrariamente lungo; se è necessario, continuerà fino alla cattura di Kiev o addirittura di Leopoli, e il signor Lavrov camminerà fino al microfono per dirvi che la Russia non è in alcun modo coinvolta in qualsiasi cosa. E ufficialmente sarà così. E il fatto che qualche blogger o commentatore ha scritto nel proprio blog, ...queste sono opinioni personali di singoli individui. E provate a dirmi che questo schema non funziona.

In realtà il significato di tutte queste dispute è che, oltre alla vera guerra, le parti stanno anche combattendo tra loro per la creazione del quadro informativo dominante in modo che la situazione possa essere ufficialmente riesaminata, e in questo caso la Russia riconoscerà almeno alcune prove della sua partecipazione alla guerra nel Donbass proprio in questo momento (ma non qualche tempo dopo, quando la situazione sarà già fissata).

Pertanto, non importa quali prove, vere o false, la giunta presenterà, in ogni caso saranno negate, perché queste sono le regole del gioco. Quando questa semplice cosa vi diventerà chiara, sarete molto meno entusiasti delle prossime "rivelazioni" dal lato della giunta. In generale, tutto questo può essere semplicemente ignorato, perché sono prove presentate dal nemico, contro il quale è in corso una guerra per la sua distruzione. Dal punto di vista dello svolgimento di operazioni offensive a sud di Donetsk, in realtà questo è un problema minore, perché la catastrofe del gruppo meridionale delle forze della giunta sta arrivando molto più velocemente di quanto arriverà alcun impatto della "prova dell'invasione della Russia ".

E per quanto riguarda i "lavoratori del magazzino del surplus militare", di cui la giunta sta cercando di dimostrare la presenza , ufficialmente non ce n'è nessuno, naturalmente. E ufficialmente non ce ne sarà nessuno. Bene, e ora penso che abbiate capito tutto e non farete più domande stupide.

PS. E ho completamente dimenticato di dire che gli Stati Uniti sono coinvolti negli eventi utilizzando uno schema simile.

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