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  La guerra di Kiev contro i video

dal blog The Unwashed Brain

6 agosto 2014

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In Ucraina sta accadendo una cosa che è senza precedenti.

Per decenni gli Stati Uniti e i suoi delegati hanno commesso crimini di guerra con totale impunità. Hanno calpestato quasi ogni convenzione umanitaria che ci sia mai stata, e il massimo che hanno dovuto temere è una denuncia del tipo di quelle di Wikileaks in un futuro convenientemente lontano.

immagine dal video di WikiLeaks 'assassinio collaterale'

Ma non in Ucraina. Per la prima volta il mondo sta vedendo questi crimini di prima mano e immediatamente – a volte mentre stanno ancora accadendo. Era improbabile che gli abitanti dei villaggi poveri dell'Afghanistan e dell'Iraq possedessero un telefono cellulare o una macchina fotografica, ma l'Ucraina è un paese moderno con i vantaggi di Android, iPhone, videocamere e diretta streaming. Gli Stati Uniti e Kiev possono mentire quanto vogliono, ma non funzionerà mai se c'è già un video online per mostrare la verità.

Il video è il peggior nemico dei bugiardi, e questi ne hanno paura più di ogni altra cosa. È per questo che rapiscono, torturano, deportano e perfino assassinano giornalisti. È per questo che rapiscono e intimidiscono i cittadini che hanno il coraggio di caricare filmati amatoriali dei loro crimini. È per questo che la prima cosa che hanno fatto a Krasnyj Liman occupata è stato confiscare i computer portatili e i telefoni cellulari. Non si fermeranno davanti a nulla per nascondere la verità.

A volte non ci riescono. A volte un video passa attraverso YouTube, e qui la seconda linea di difesa scatta velocemente in azione. Abbiamo tutti familiarità con le scuse utilizzate per 'strappare via' un video (in particolare il 'contenuto disgustoso' utilizzato per far sparire le prove delle atrocità), ma se qualcosa è veramente pericoloso abbiamo probabilità di vincere la lotteria con questo piccolo numero:

'Newsmedia', ovviamente, non esiste, ma quelli di noi che hanno seguito le atrocità americane fin dai tempi di Wikileaks saranno molto familiare con questa organizzazione dal nome orwelliano e avranno una certa idea di chi è rappresentato veramente da questa sigla.

C'è un livello ancora più alto, che produce il risultato più strano e più surreale di tutti: il 'video che non esiste'.

Non ho potuto verificare personalmente, ma mi è stato detto da un 'addetto ai lavori' che questo significa che la rimozione del video era così urgente che la stessa procedura di YouTube è stata bypassata a favore della cancellazione dell'elemento incriminato dal server stesso. Probabilmente è paranoia, ma osservate il tipo di materiale che riceve questo trattamento, e vedete quali conclusioni ne trarrete voi stessi.

Ma il sistema non è infallibile, e il materiale spunta ancora fuori per il tempo sufficiente a incidere sulla coscienza pubblica. Quando questo accade Kiev deve ripiegare sul Piano C, che è semplicemente quello di screditare il materiale in qualsiasi modo conosciuto.

E certamente conosce il modo di farlo. La loro prima e migliore arma è simile a quella che usano con le immagini, vale a dire un tentativo fraudolento di etichettare i video originali come 'falsi'. Lo abbiamo visto per la prima volta a maggio con il video assolutamente schiacciante da Kramatorsk, che ha mostrato l'Ucraina che usa elicotteri con contrassegni delle Nazioni Unite al fine di perseguire assalti punitivi sui cosiddetti ribelli 'filo-russi'. Questo video (NB: non più disponbile in rete...) è stato girato dai giornalisti di LifeNews Oleg Sidjakin e Marat Sajchenko, ma lo ha raccolto anche RT, aggiungendo le informazioni che l'Ucraina aveva acquisito i contrassegni delle Nazioni Unite sui suoi elicotteri durante il suo turno di servizio in Congo nel 2012.

Argomento solido, si potrebbe pensare – ma non per gli esperti di disinformazione degli Stati Uniti a Kiev, che hanno subito usato questo paragone per 'provare' che la Russia stava cercando di far passare le riprese in Congo come un video dall'Ucraina.

È assolutamente ridicolo. Non c'è uno straccio di prova per sostenere l'accusa, non un secondo di vero e proprio repertorio dal Congo offerto per il confronto, niente tranne la parola del ministro della difesa di Kiev. Il miglior tentativo di screditare l'originale era questo tweet speranzoso dell'apparentemente neutrale Maxim Tucker di Amnesty International:

Io non sono un ornitologo, ma questo suono a me sembra un coro d'alba europea perfettamente normale – completo dell'imperdibile richiamo del cuculo (minuto 0:45 nell'originale). Vorrei anche umilmente suggerire che il clima, il terreno, la vegetazione e architettura sembrano tutti un po' più simili all'Ucraina che al Congo, ma c'è un'altra differenza più importante di qualsiasi di queste.

Questa.

Queste.

Ci sono un sacco di filmati della missione delle Nazioni Unite in Congo, e in ogni caso le forze di pace indossano i regolamentari caschi blu, o almeno i berretti blu standard. Nel video di Kramatorsk gli uomini armati indossano solo l'uniforme mimetica dell'esercito ucraino – il che non sorprende, dal momento che questo è esattamente il luogo in cui sono.

Una bugia, e una stupida bugia – ma pericolosa lo stesso. L'ONU ha inizialmente concordato che l'Ucraina sarebbe stata colpevole di una grave violazione delle norme, se il reclamo fosse stato verificato, ma la 'menzogna del Congo ' ha cambiato tutto. Quando la Inner City Press ha chiesto in seguito una risposta delle Nazioni Unite è stato detto loro di punto in bianco che il filmato non era dall'Ucraina.

Sembrano abbastanza sicuri. Lo hanno anche ripetuto come mero fatto in un comunicato dalla propria organizzazione per i diritti umani delle Nazioni Unite. Lungi da me suggerire che un augusto organismo come le Nazioni Unite avrebbe agito in obbedienza servile di una direttiva da Washington, ma certamente sembrano riporre un sacco di fiducia nella parola non supportata del ministro della difesa dell'Ucraina.

Soprattutto quando il suddetto ministro mente spudoratamente. Ecco il video (NB: non più disponbile in rete...) in cui l'Ucraina smonta la notizia, e dal minuto 0:58 sentirete la sua dichiarazione in pieno.

Egli sostiene che tutti i 'simboli delle Nazioni Unite sono stati rimossi subito dopo che gli elicotteri tornati dal loro tour di servizio in Africa'. Davvero. Sicuramente. Già nel 2012.

Va bene. E allora cos'è questo?

Ci dispiace, ma questo NON è il Congo. Questo è Kherson il 14 marzo, mentre la crisi di Crimea era al suo apice, e quelli sembrano molto, molto simili ai segni di un elicottero delle Nazioni Unite.

L'Ucraina (ovviamente) dirà che questo era un elicottero russo. Il 14 marzo, se ricordate, era il giorno in cui Kiev ha sostenuto che la Russia aveva invaso l'Ucraina oltre il confine della Crimea e aveva sequestrato un impianto di gas a Kherson – prima di essere respinta dal galante esercito ucraino.

Bene. Non vorrei suggerire che al governo di Kiev mentano ogni volta che aprono la bocca, ma tuttavia penso che se la Russia avesse di fatto invaso l'Ucraina a marzo allora ormai ne sapremmo qualcosa, e io probabilmente sarei scrivendo queste righe da un rifugio atomico. Vorrei anche umilmente far notare che non è tra le migliori pratiche per una forza d'invasione, parcheggiare il proprio elicottero in un campo perché gli abitanti locali stiano a guardarlo imbambolati mentre l'equipaggio fa una passeggiata per dare uno sguardo al paesaggio.

Per non parlare del piccolo fatto che in realtà quello è proprio un elicottero ucraino. È un Mil Mi-24 Hind, per essere precisi, ed esattamente il modello che l'Ucraina ha utilizzato in Congo.

In tutta onestà verso di lui, Turchinov ha finora ammesso che molti di questi primi allarmi di invasione erano esagerazioni e perfino vere e proprie bugie, e direi che è questo che è successo a Kherson a marzo. Kiev ha detto che la Russia stava invadendo, ha sparpagliato i suoi elicotteri in tutta fretta, si è resa conto che non stava accadendo nulla, poi li ha timidamente richiamati a casa.

Niente di tutto ciò scusa la storia raccontata dal ministro della difesa in maggio. I contrassegni delle Nazioni Unite non erano stati rimossi, Kiev ha continuato a utilizzarli, il video di Kramatorsk è genuino, e ancora una volta il 'governo' dell'Ucraina è stato beccato in una menzogna flagrante.

E penso che all'ONU lo sappiano. Durante la composizione di questo articolo mi ha sorpreso il numero di messaggi di errore 404 (elemento non trovato) che ho ricevuto da vecchi link alla smentita di Kiev (ne troverete uno se fate clic su 'continua' nella storia del Kyiv Post di cui sopra, per esempio) e sembra davvero che qualcuno da qualche parte vi abbia messo un freno. Più di questo, un rapporto da inforesist del 27 maggio in realtà cita l'affermazione di RIA Novosti che l'Ucraina ha già ammesso il reato di Kramatorsk sulla base del fatto che essa non ha avuto il tempo di cambiare i contrassegni prima di dover posizionare l'elicottero:

Forse è un'altra 'bugia russa' – ma si noterà che Kiev non la nega. Qualcosa è stato fatto dietro le quinte e forse non sapremo mai la verità, ma direi che l'eventuale ripetizione dell'offesa all'aeroporto di Donetsk potrebbe aver costretto le Nazioni Unite a esigere una spiegazione e una promessa di non farlo di nuovo.

Forse è tutto qui, e un semplice caso di incompetenza in realtà non sembra troppo importante. Ma ciò che mostra davvero è fino a dove sono pronti ad spingersi a Kiev per coprire le loro tracce – e la misura della protezione di amici potenti su cui essi possono contare.

E la volta successiva è stata importante. Nella notte dell'11 giugno i residenti di Slavjansk sono stati svegliati da un nuovo orrore che pioveva giù in mezzo a loro – bombe incendiarie che sembravano molto simili a quelle illegali al fosforo bianco.

Diversi abitanti hanno preso fotografie, ma è lo schema della caduta che è più caratteristico, e sono stati i video a essere i più dannosi.

Ce n'erano due. Questo è stato il primo (NB: non più disponbile in rete...), e poiché è stato ripreso da una certa distanza la prova sembrava tutt'altro che conclusiva.

Pochi minuti dopo è stato caricato questo, ma se seguite il link, temo che troverete solo qualcosa di cui abbiamo avuto motivo di parlare prima. E tuttavia  non importava, perché LIFEnews l'aveva già incorporato in un rapporto completo, e NEF Acura aveva restaurato una copia dell'originale su YouTube (NB: non più disponbile in rete...).

Schiacciante. È possibile vedere esattamente quanto fosse schiacciante se si guarda a Twitter in questo periodo di tempo, in cui i soliti adescatori per l'Ucraina hanno bloccato perfino il tentativo di sfatare l'evidenza, ma ripiegano invece sulla linea difensiva di 'Embè?'

A Kiev non erano così ottimisti. Forse avevano anche un avvocato con sufficiente familiarità con il protocollo III della Convenzione su certe armi convenzionali per informarli che l'uso di bombe incendiarie non può mai essere giustificato contro i civili nelle zone residenziali. Forse hanno anche capito che l'Ucraina è uno dei firmatari che hanno ratificato il trattato, e che una violazione di questo tipo avrebbe potuto costare loro il sostegno internazionale di quei paesi dell'Unione Europea che almeno esteriormente hanno ancora una pretesa di moralità.

Qualcosa doveva essere fatto, e la truffa delle false immagini aveva già preparato il terreno. Pochi minuti dopo che LiveLeak aveva caricato il filmato originale, un commentatore stava già sostenendo che il video era dell'attacco negli Stati Uniti su Fallujah nel 2004.

Non era quello. Non lo era chiaramente e visivamente, ma la menzogna era stata sparata e in meno di un'ora gli adescatori di Twitter avevano iniziato a cambiare tattica.

Fallujah. Era tutto da Fallujah, e se il video dall'Ucraina era diverso, allora era abbastanza facile trovare una versione da Fallujah che ingannasse la gente che cercava il filmato genuino. I due primi video che ho visto sono entrambi curiosamente scomparsi nelle fauci del messaggio di YouTube 'Questo video non è disponibile', ma entro l'inizio la mattina del 12 il lavoro era stato fatto e un video da Fallujah era stato pubblicato da una fonte riconosciuta 'filo-russa' sull'Ucraina.

Arrivano i cacciatori di frodi. Non importava che Russia Today avesse mostrato filmati da entrambe le fonti a fini di confronto, e che fosse stata abbastanza attenta a far scorrere le didascalie attraverso tutto il filmato dall'Iraq – il mito della 'menzogna russa' è così saldamente impiantato che la gente sarà propensa a bersi tutte le 'menzogne ​​ucraine'.

Se siete inclini a credere voi stessi a quella menzogna, vi chiedo solo questo. Se volevi proprio fare un video falso di un'atrocità, l'avreste fatto solo due ore dopo che ti avevano finalmente dato il video genuino della cosa reale? Lo avreste fatto? Qualcuno lo avrebbe fatto?

Kiev lo avrebbe fatto, e per ovvie ragioni. Nel pomeriggio del 12 StopFake aveva raccolto la storia e il danno era fatto. Nessuno credeva che ci fossero riprese reali di un crimine di guerra in Ucraina, e nessuno cliccava più neppure sui link. Visto e saputo. Falso.

Quasi due mesi sono passati da allora, e il ritardo ha smussato l'impatto per sempre. Ora siamo abituati ai Grad, non battiamo nemmeno ciglio alle bombe a dardi, bombe a grappolo o missili balistici, e il fatto delle bombe incendiarie è semplicemente penetrato nella coscienza pubblica come qualcosa di cui ci si ricorda vagamente di aver sentito parlare. Il Ministero della Difesa della Russia oggi ha appena confermato ufficialmente il loro uso, ma anche coloro che non ci hanno creduto la prima volta la sentono come una 'notizia vecchia'.

Sarebbe stato molto diverso nel mese di giugno. Non c'era l'MH17 che potesse agire come cortina fumogena, l'Europa fingeva ancora un qualche tipo di moralità e correttezza, e se l'uso del fosforo fosse stato esposto pubblicamente l'ONU sarebbe stato costretto a condannarlo. Ci sarebbero stati colloqui, forse risoluzioni, e chissà quante vite avrebbero potuto essere salvate.

È per questo che abbiamo bisogno di continuare a lottare per ottenere materiale video sul posto. Qui ci sono alcune delle cose più ovvie che possiamo fare, e sarei molto grato di sentire se qualcuno ne sa di più:

Carichiamo il materiale quando la maggior parte del Nord America è a letto – ossia tra le 9.00 e le 15.00 GMT. Ci sono ancora custodi, naturalmente, ma sono meno numerosi e più lenti e possono lasciar correre per ore.

Consideriamo il caricamento dei video anche su Ru-tube e / o su LiveLeak.

• Quando abbiamo caricato, twittiamo il link immediatamente a RT e LiveNews. Là lo scaricheranno rapidamente e il materiale diventerà quindi in gran parte intoccabile.

• Quando troviamo un video di evidente importanza, scarichiamolo subito – prima di inviare il link a Twitter o altrove, dove Kiev lo vedrà. Assicuriamoci di prendere screenshot del materiale chiave, inclusi il titolo e il momento del caricamento.

• Quando stiamo facendo modifiche, assicuriamoci di schiaffare enormi didascalie su ogni fotogramma di 'materiale di confronto' in modo che nessuno possa scambiarlo per falsità. Dimentichiamo le sottigliezze – cerchiamo sempre la chiarezza.

Non cadiamo noi stessi vittime di falsi. Controlliamo il proprietario del canale e i video che abbiamo caricato in passato. Cerchiamo su 'Video' qualunque sia il soggetto, per esempio, 'bombe a grappolo', 'elicotteri delle Nazioni Unite'. La ricerca di 'fosforo bianco' avrebbe portato Fallujah tra i primi risultati.

Se ci sembra troppo disturbo, dobbiamo ricordare a noi stessi ciò che hanno passato le persone che ci hanno portato il materiale in primo luogo. Gran parte di questo filmato potrebbe essere stato fatto solo a enorme rischio per il cameraman, e molti hanno già pagato il prezzo per questo. Possiamo solo pregare per la sicurezza dei dilettanti locali come 'Streamer Vlad', ma sappiamo già che Oleg Sidjakin e Marat Sajchenko sono stati torturati per il loro ruolo nella rivelazione dell'elicottero delle Nazioni Unite, mentre Evgenij Davydov e Nikita Konashenkov di Zvedzda sono stati torturati per 'confessare' che avevano falsificato la notizia del fosforo bianco.

A volte ci chiediamo se è valsa la pena. L'ONU non ne vuole sapere, Amnesty non se ne cura, e nessuno sta ascoltando l'OSCE, così qual è mai il senso?

Ce ne sono due. Il primo è che non sapremo mai quale possa essere l'immagine di svolta che rompe il silenzio con la forza della rivelazione. Gli organismi ufficiali possono non preoccuparsi, ma se raggiungiamo un numero sufficiente di persone comuni con coscienza, allora possiamo cambiare il mondo.

E se non lo facciamo? Allora continuiamo comunque ad accumulare queste cose. Salviamo ogni immagine, ogni pezzo di filmato, e teniamolo nascosto in modo sicuro fino al giorno in cui una sorta di giustizia ritornerà nel mondo, e potremo mettere queste persone sul banco degli imputati a cui appartengono.

"Quando mi dispero, ricordo che per tutto il corso della storia le vie della verità e dell'amore hanno sempre vinto. Ci sono stati tiranni e assassini, e per un certo tempo, possono sembrare invincibili, ma alla fine, falliscono sempre. Pensateci... sempre."

Mahatma Gandhi
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