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  Verità e misericordia: il ventesimo secolo è finalmente concluso

dal blog del sito Orthodox England, 24 luglio 2014

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I rintocchi del Big Ben. Qui Londra. Questa è la BBC. Ecco le notizie alle 6 del pomeriggio di mercoledì 15 marzo 2017.

La conflagrazione che è stata diffusa da invasioni e occupazioni occidentali attraverso l'Afghanistan, l'Iraq, la Siria e l'ex Ucraina dall'inizio del millennio si è ormai estinta. Tutti questi paesi sono ora in pace, come nuovi membri dell'Unione Economica Eurasiatica (UEE). Questo porta il numero totale dei suoi paesi membri a 33, non compresi i paesi neo-uniti, Corea, Giappone, Cina, India e Thailandia, che sono ancora solo membri associati e attendono l'adesione l'anno prossimo. La loro adesione significa che oltre il 35% della popolazione mondiale apparterrà all'UEE, che è stata fondata solo tre anni fa.

I suoi membri, in ordine di adesione, sono: Impero Russo (ex Federazione Russa), Kazakistan, Bielorussia (i tre soci fondatori), Novorossija (in tempi sovietici e capitalisti conosciuta come Ucraina meridionale e orientale), Malorossija (in tempi sovietici e capitalisti conosciuta come Ucraina centrale e settentrionale,) Rus' Carpatica o Rutenia (nota in epoca sovietica e capitalista come Ucraina Transcarpatica), Armenia, Kirghizistan, Tagikistan. Uzbekistan, Turkmenistan, Azerbaijan, Mongolia, Serbia, Montenegro, Moldova, Bulgaria, Georgia, Cipro, Grecia, Romania, Lituania, Lettonia, Estonia, Macedonia, Iran, Norvegia, Islanda, Groenlandia, Palestina, Siria, Iraq e Afghanistan.

Intanto a Berlino, il cancelliere tedesco ha lamentato la presenza di migliaia di rifugiati spie della CIA e di mercenari in Galizia e il costo enorme per la Germania nel de-nazificare e assorbire la Galizia in bancarotta (ex parte nord-occidentale dell'Ucraina, già parte della Polonia, già parte dell'Austria-Ungheria) nella senescente popolazione europea. (Ricordiamo ai nostri ascoltatori che gli uffici dell'Unione Europea a Bruxelles sono stati chiusi e demoliti dopo il trasferimento della burocrazia europea a Berlino nove mesi fa, in seguito al crollo del governo del Belgio e alla divisione del suo territorio tra la Francia, i Paesi Bassi e la Germania).

Nella Parigi colpita dagli scioperi l'anziano e malato presidente socialista francese ha sottolineato a sua discolpa che diversi paesi più poveri, Grecia, Cipro, Romania, Bulgaria, Lituania, Lettonia ed Estonia, avevano tutti lasciato l'Unione Europea in difficoltà ad entrare nell'Unione Economica Eurasiatica. Inoltre ha richiesto a Berlino prestiti di 40 miliardi di euro per sostenere l'economia francese, che ora è incapace di pagare in pieno le pensioni. In Europa sud-occidentale, Italia, Spagna e Portogallo hanno tutte dichiarato che lasceranno l'UE e formeranno l'UEL (Unione Economica Latina) se la Germania non abbandona l'euro, che ha dimostrato di essere, secondo la loro espressione, 'una camicia di forza calvinista' per le loro economie. In Francia, una portavoce del Fronte Nazionale, che ha poco più del 45% del voto popolare, ha detto che è il momento per la Francia 'di ​​smettere di essere una colonia tedesca e di unirsi alla futura UEL, in modo da prendere il suo legittimo posto e destino nel mondo latino'.

Nel frattempo, l'Ungheria, la Slovacchia, la Cechia, l'Austria, la Scozia da poco indipendente, l'Irlanda recentemente unita, la Finlandia, la Svezia e la Danimarca hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, dicendo che sono in procinto di entrare in "seri negoziati" per unirsi all'UEE l'anno prossimo. Questi negoziati hanno lo scopo di riconquistare la propria sovranità e libertà chiudendo l'Unione Europea. Ricordiamo agli ascoltatori che l'Islanda, la Groenlandia e la Norvegia hanno già aderito all'UEE. I rappresentanti di tutti questi paesi hanno dichiarato che il trasferimento dello scorso anno a Berlino della mummia di Lenin e la costruzione di un mausoleo per lui come 'eroe del pensiero europeo' nella capitale tedesca era stata 'l'ultima goccia' per la loro pazienza.

Anche la Polonia è profondamente divisa su questo tema, con i segmenti cattolici e nazionalisti della popolazione ormai molto ostili alla Germania e al suo Reich dell'Unione Europea, che è sostenuto in Polonia solo da atei e laici. A Roma il tanto screditato e sminuito Papato pro-Unione Europea, indebolito da anni di scandali morali e finanziari e sotto pressione da Berlino, è incerto su quale parte sostenere. Anche la Lega anti-calvinista e il Partito pro-libertà nella stessa Germania, soprattutto in Baviera, Meclemburgo, Pomerania e Sassonia, vogliono lasciare l'Unione Europea e abbandonare l'euro, la cui imposizione da parte delle élite industriali e bancarie tedeschi sono state a loro avviso una catastrofe per i popoli tedeschi.

Dobbiamo ricordare che l'Inghilterra e il Galles sono stati finalmente autorizzati a tenere il loro referendum sulla scelta di lasciare i resti della UE questo settembre, tre mesi prima che il Galles tenga il proprio referendum, fortemente sostenuto, sull'indipendenza dall'Inghilterra. I sondaggi di opinione mostrano che la campagna anti-UE e pro-inglese 'Sovranità e Libertà', guidata dal movimento Free England Now (FEN), può aspettarsi di ottenere almeno il 75% dei voti nel referendum anti-UE. Sono in corso di elaborazione progetti per trasformare la Camera dei Comuni nel nuovo Parlamento dell'Inghilterra e per costruire un centro per il Consiglio Inter-Insulare nell'Isola di Man, da dove possono essere visti tutti i quattro paesi della futura Confederazione delle Isole: Inghilterra, Irlanda, Scozia e Galles.

Altrove nell'emisfero settentrionale, la guerra civile in Turchia, che ha avuto inizio l'anno scorso dopo la caduta del tanto odiato governo fantoccio americano si è conclusa con il paese diviso in tre nazioni diverse: Rumelia (ex Turchia in Europa), Asia Minore e Kurdistan. Sono già in corso trasferimenti di popolazioni. I nuovi governi popolari in Libia, Bahrein e Arabia Saudita hanno rilasciato molti che erano stati imprigionati dagli odiati regimi locali e hanno iniziato a processare i rappresentanti di quei regimi per tradimento, omicidio e tortura. Nel frattempo, in Estremo Oriente, la quasi pacifica acquisizione cinese di Taiwan è ora completa e al Tibet è stata concessa l'indipendenza.

In Nord America, non è ancora chiaro come Washington reagirà al voto dell'Alaska ricca di petrolio di ricongiungersi all'impero russo. Dopo tutto, la sua richiesta di libertà è strettamente costituzionale. In generale, l'amministrazione in bancarotta degli Stati Uniti (uno Stato canaglia duramente colpito dalle sanzioni dell'EEU per la violazione dei diritti umani a livello internazionale), sembra essere stata paralizzata da lotte intestine. Questo processo è iniziato quando lo yuan cinese è diventato la moneta di riserva mondiale, due anni fa, spodestando così il dollaro poco più di 70 anni dopo l'entrata in vigore degli accordi di Bretton-Woods. Nel sud degli Stati Uniti, la Anti-Tyranny League (ATL) pro-Confederazione ha chiesto una votazione perché il libero Sud lasci l'Unione, come in Alaska.

Tuttavia, oggi tutti gli occhi sono puntati su Mosca, dove alle 10 dell'ora locale di questa mattina ha avuto luogo l'incoronazione con l'unzione patriarcale dello tsar Nicola III nella cattedrale di Cristo Salvatore. Circa 180 leader mondiali erano riuniti lì, in rappresentanza di ogni singolo paese della UEE così come dall'Asia, dall'Africa e dall'America Latina. Solo 19 dei rimanenti 22 paesi dell'Unione europea (escluse l'Ungheria, la Slovacchia e la Finlandia), gli Stati Uniti, il Canada, l'Australia e la Nuova Zelanda non hanno inviato rappresentanti o altrimenti non sono stati invitati. Questo è stato il risultato del loro disastroso sostegno ai crimini di guerra nell'amara guerra civile ucraina, durata due anni. La guerra si è conclusa lo scorso anno dopo il crollo della giunta neo-nazista a Kiev, il cui sostegno ha completamente screditato e isolato l'Occidente dalla comunità internazionale.

Dopo la sua incoronazione, lo tsar Nicola ha fatto un discorso a un ricevimento quaresimale al Cremlino, dicendo che 'oggi, con il ripristino della sovranità della Russia, il vero ventesimo secolo, che non ha avuto inizio nel 1901, ma nel 1914, un secolo di inaudita barbarie occidentale, guerre, massacri e dittature, è ormai finito'. Ha annunciato un programma quinquennale per la costruzione di 100.000 chiese in tutto il mondo, 60.000 nell'Impero Russo, 20.000 in altri paesi della EEU, 19.000 in Asia, America Latina e Africa e 1.000 nel mondo occidentale. Ha spiegato che 'il pentimento per il XX secolo può avere luogo solo in ginocchio', ha anche annunciato grandi sussidi, generati dalla nuova tassa sugli oligarchi, perché decine di milioni di russi ripopolino le campagne e ha chiarito la sua opinione che il destino della Russia è di diventare 'il granaio organico del mondo'.

Nel suo discorso lo tsar Nicola ha generosamente chiesto 'verità e misericordia' per tutti i popoli del mondo che per un millennio sono stati oppressi dal colonialismo. Ha avanzato le sue speranze per 'una nuova, giusta e indipendente Corte internazionale dell'Aia' per processare i criminali di guerra che hanno 'bombardato la Serbia, fornito armi ai terroristi islamici in Kosovo, invaso e occupato l'Afghanistan e l'Iraq, bombardato la Libia e addestrato e armato terroristi in Siria'. Non si ha nessuna notizia di Anthony Blair, l'ex primo ministro dell'ex Regno Unito, che si ritiene essere in clandestinità con suoi colleghi dell'Establishment, rintanati in un ranch nel Texas.

Le parole dello tsar Nicola 'sono state accolte con entusiasmo da tutti i presenti al ricevimento, soprattutto indiani, etiopi, tibetani, thailandesi, serbi, siriani, i rappresentanti del nuovo Stato palestinese centrato a Gerusalemme Est e i capi riuniti delle tribù native del Nord America, tutti presenti a Mosca per le celebrazioni. In particolare, il capo della Nazione Sioux, Vento-fischiante-che-dice-la-verità, ha parlato del raddrizzamento dei torti storici contro il suo popolo. Prominenti a Mosca sono pure gli ex buddisti dalla Mongolia e dal Sud-Est asiatico (Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam) e gli ex cattolici da Cuba, dalle Filippine e dalle terre dei Maya in America Centrale, che sono stati tutti recentemente ricevuti nella Chiesa Ortodossa Russa.

Con l'intronizzazione dello tsar Nicola il mondo respira di nuovo con sollievo e alla fine sorge un'era di verità e di misericordia. Ora è il momento per le verità domestiche, ma anche per la comprensione compassionevole del fatto che i responsabili degli errori dello scorso millennio, e in particolare dello scorso secolo, e delle loro sofferenze umane sono stati essi stessi solo pedine insensate e ingannate nelle mani di Satana. Ulteriori sviluppi sono imminenti.

 

Padre Andrew Phillips spiega i motivi che lo hanno condotto a scrivere questo racconto in una serie di domande e risposte che potete leggere in questa pagina.

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