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  Nel Banderastan la follia, la negazione della realtà e le bugie sono la norma, non l'eccezione

Dal blog The Vineyard of the Saker

4 luglio 2014

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Ormai tutti l'avrete probabilmente sentito: il ministro della Difesa ucraino appena nominato si è ufficialmente impegnato a riprendere la Crimea e a organizzare una parata della vittoria nelle strade di Sebastopoli. La sua dichiarazione, fatta nel Parlamento ucraino, è stata accolta con una standing ovation.

Inutile dire che il concetto dell'Ucraina che riprende la Crimea è ridicolo. Il ministro della Difesa ucraino lo sa, e lo sanno pure i parlamentari. Ma ciò che è importante qui non è che il ministro abbia fatto una simile affermazione, ma che questa affermazione abbia catturato l'attenzione dei media internazionali, come se questa fosse un'eccezione. Purtroppo, vi assicuro che non lo è. La realtà triste e difficile da immaginare è che il Banderastan vive in un totale "paese dei balocchi", in cui letteralmente tutto è altrettanto ridicolo quanto l'idea dell'esercito ucraino che in qualche modo manda via a calci i russi dalla Crimea. Seguendo la TV ucraina (tramite Internet) su base regolare, posso dire che questo tipo di assurdità è assolutamente la norma generale. La sconnessione tra il mondo reale e il mondo immaginario in cui l'Ucraina dimezzata (alias "Banderastan") vive oggi è totale. L'immagine migliore che posso pensare è l'orchestrina del Titanic che continua a suonare mentre la nave sta affondando, tranne per il fatto che la sconnessione tra la realtà della situazione del Banderastan e ciò che i poveracci a Kiev e nel resto dell'Ucraina sentono in tv è ancora più grande. Questa non è solo "propaganda", è davvero follia, negazione della realtà e pensiero delirante nella sua forma più estrema. Anche stasera ho sentito rispettabili politici ucraini che cercano seriamente si spiegare come la "scelta di civiltà", dell'Ucraina inaugurerà una nuova era in cui, adesso scherzo, "l'Ucraina si riunirà al suo destino europeo occidentale". Nel frattempo, i soldati ucraini a Lugansk hanno sparato a tutti i cani randagi che potevano trovare, per nutrirsi.

Il Banderastan, la giunta a Kiev e, francamente, il popolo ucraino zombificato sono ora nella situazione di una persona che cade da un grattacielo, e che, passando per il quindicesimo piano nella sua caduta, pensa "finora tutto va bene". L'inevitabile impatto sarà terribile. Una parte di me si sente dispiaciuta per queste persone, ma una parte di me è anche disgustata dalla loro capacità di credere non solo a bugie ridicole, ma a brutte, orrende, ridicole notizie dal vivo.

Oggi stavo ascoltando le conversazioni radiofoniche intercettate dei bombardieri ucraini che hanno praticamente cancellato la città di Stanitsa Luganskaja dalla mappa. Indovinate un po? Proprio come i piloti che hanno sparato munizioni a grappolo al centro della città di Lugansk, questi piloti parlavano russo con il loro controllo aereo. Stavo cercando di immaginare che tipo di persona potrebbe sparare alla propria gente fingendo di essere parte di una nazione diversa. Penso che questo ragazzo sia il prototipo dell'ucraino: un russofobo di lingua russa che è disposto a uccidere il suo stesso popolo in nome di una finzione che anche lui sa che è basata su una menzogna.

Naturalmente, la negazione funziona solo per un certo tempo, alla fine la realtà prevale sempre. Ma per il momento, questo è il golem che l'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno creato: un'entità odiosa e folle, profondamente paranoica, completamente amorale, senza alcun senso di giusto e sbagliato, che non ha "realtà reale", ma solo una facciata nazionalistica e le cui peggiori e più evidenti bugie sono accolte con una standing ovation di altre creature dello stesso tipo. Kolomoiskij è un mostro, Ljashko è un buffone. Poroshenko è ripugnante. Timoshenko è malvagia. Jatsenjuk è patetico. E l'elenco potrebbe continuare. Ma in realtà, non sono tutti uguali? Un disgustoso spettacolo di mostri che esiste per il solo fatto di secoli di sforzi occidentali per creare tali mostri?

Sono d'accordo con una delle tesi fondamentali della propaganda ucraina: anche se parlano russo quando sono fuori onda, queste persone non sono russe. Essere russo non è mai stata una categoria etnica, ma sempre una categoria culturale, di civiltà. E quindi, questi ucraini non sono davvero russi in alcun modo. Hanno completamente scacciato il Moskal dalla loro identità e hanno fatto una sorta di "scelta di civiltà" - di non essere russi. Dopo tanti secoli, si assiste all'etnogenesi di una nuova cultura: la cultura ucroide. Io non credo di aver mai provato un tale senso di disgusto totale per qualsiasi gruppo. È nato il Banderastan – un popolo zombificato condotto da mostri malvagi e ripugnanti. Non dureranno molto a lungo (l'impatto con il terreno si avvicina veloce), ma mentre esistono sono veramente uno spettacolo da vedere. So che dovrei, ma non ce la faccio a provare pena per loro. Quando arriverà la loro fine – perché sicuramente arriverà – credo che mi limiterò a provare sollievo.

Saker

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