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  Il ruolo della Polonia nella destabilizzazione dell'Ucraina: i militari polacchi hanno addestrato militanti neo-nazisti per le proteste di EuroMaidan

Di Andrew Korybko, Global Research, 17 aprile 2014

Nella foto: "studenti" dell'accademia di polizia  polacca picchiano un agente della agente di polizia anti-sommossa ucraina all'Euromaidan a Kiev, gennaio 2014.

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L'agenzia stampa polacca Nie ha pubblicato un resoconto bomba sul diretto coinvolgimento polacco nella destabilizzazione dell'Ucraina. La sua fonte sostiene che il ministero degli Esteri polacco ha invitato militanti ucraini nel paese e li addestrati presso Varsavia nel settembre 2013. Considerando le azioni distruttive e i decessi di cui in seguito sono stati responsabili durante i disordini di EuroMaidan, una tale connessione potrebbe collegare direttamente Varsavia al pandemonio. Implicherebbe anche la Polonia come "Turchia slava" della NATO in Europa orientale. L'impatto del rapporto di Nie può colpire anche la politica nazionale polacca, perché dimostrerebbe che l'élite politica ha fuorviato i membri del Parlamento, e che potrebbero in seguito esserci ripercussioni politiche dirette per il partito di Tusk, ironicamente chiamato "Legge e giustizia". Questo scandalo serve a sottolineare che la Polonia sta iniziando ad emulare i metodi del suo maestro neo-coloniale, gli Stati Uniti, approfondendo così il rapporto tra Varsavia e Washington come strumento e burattinaio.

Secondo il rapporto, 86 militanti di Euromaidan, alcuni dei quali sembravano avere più di 40 anni, sono arrivati in Polonia dietro invito del Ministero degli Esteri. Il pretesto per una negazione plausibile è che sono giunti nel paese per promuovere la cooperazione tra l'Università di Tecnologia di Varsavia e l'Università Tecnica Nazionale di Kiev. In realtà, però, questi individui sono svaniti nel nulla a Legionowo, una cittadina alla periferia di Varsavia. Lì, presso il centro di formazione della polizia, hanno trascorso quattro settimane impegnati in un addestramento di formazione alla destabilizzazione.

La fonte prosegue affermando che le immagini dei partecipanti li mostrano coperti di insegne e e tatuaggi nazisti, con i loro istruttori militari polacchi privi di qualsiasi segno esterno d'identificazione. Presso l'impianto, i militanti hanno imparato le seguenti tecniche: gestione della folla; identificazione dei bersaglii; tattiche e leadership; gestione del comportamento in condizioni di stress; protezione contro i gas della polizia; costruzione di barricate; e, soprattutto, si sono impegnati in lezioni di tiro, che incidentalmente comprendevano fucili da cecchini. Chiaramente, gli "studenti" che sono venuti a Varsavia erano lì per la guerra, non per un lavoro accademico, e la loro formazione è risultata nel battesimo dei discendenti spirituali di Bandera.

Queste rivelazioni sottolineano come i militanti di EuroMaidan avevano una previa formazione filo-occidentale, e che la Polonia è stata scelta come location per la loro istruzione. Attraverso il suo diretto coinvolgimento e il sostegno nella formazione dei radicali, la Polonia sta rapidamente meritandosi la sua reputazione di più importante stato in prima linea della NATO. Quando il Sejm polacco ha votato ai primi di dicembre 2013 la sua "piena solidarietà con i cittadini dell'Ucraina, che con grande determinazione mostrano al mondo il loro desiderio di assicurare la piena adesione del loro paese nell'Unione europea", poco sapeva che l'avanguardia violenta che aveva pochi giorni prima gettato bombe molotov e attaccato agenti di polizia hanno probabilmente acquisito le loro tattiche a meno di un'ora di macchina da dove si è votato. La maggior parte dei membri del parlamento probabilmente non avevano alcun indizio che il loro governo stava addestrando elementi violenti e sarà scioccata di sapere che è stato proprio così.

L'ironia finale è che la Polonia sta addestrando combattenti che onorano un uomo che si gloriava della pulizia etnica dei polacchi dall'Ucraina nei più orrendi modi immaginabili durante la Seconda Guerra Mondiale. Con tutto il suo patriottismo a tutto volume e il suo sentimento nazionalista, il governo polacco sta effettivamente lavorando contro i propri interessi a lungo termine dando sostegno agli elementi radicali di destra anti-polacchi della porta accanto. Questa "strategia banderista dell'orlo del disastro" ricorda la mentalità della politica estera degli Stati Uniti, di cercare alleati e costruire forze radicali pericolose che possono in seguito volgersi contro di loro (cioè Al Qaeda nel conflitto sovietico afghano e i jihadisti internazionali libici e siriani di oggi). Attraverso la sua cooperazione di mentalità avida e nazionalista con gli Stati Uniti nel tentativo di risuscitare di fatto la Confederazione polacco-lituana, la Polonia ha abbandonato i suoi principi europei e si è prefissata ciecamente di diventare il bulldog americano in Europa orientale.

Andrew Korybko è uno studente americano di Master presso l'Università Statale di Mosca per le Relazioni Internazionali (MGIMO).

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