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  Uno sguardo alle chiese in Ucraina attraverso i dati delle fonti statali
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Presentiamo i dati percentuali delle presenze religiose in Ucraina ricavati dalle compilazioni statistiche statali del 2010. La fonte dei dati è l'Istituto di Sociologia dell'Accademia Ucraina delle Scienze. I dati possono non essere del tutto precisi, dato che l'ultimo censimento ufficiale del paese risale al 2001, ma sono basati su indagini piuttosto accurate, che includono anche il monitoraggio dei sentimenti di isolazionismo e xenofobia. Alle tabelle (dati oggettivi) aggiungiamo una serie di nostre considerazioni per cercare di capire la complessità del fenomeno religioso ucraino.

CATTOLICI IN UCRAINA (tutte le giurisdizioni)

GRECO-CATTOLICI IN UCRAINA

Queste tabelle ci aiutano a evidenziare l'area di presenza cattolica nel paese: il centro della presenza cattolica in Ucraina sono le tre regioni galiziane di Lviv, Ternopil e Ivano-Frankivsk, che per comodità e senza intenti derogatori chiameremo la "trojka": la stessa area di provenienza delle forze del governo golpista che ha preso il potere a Kiev nel febbraio 2014.

La Zakarpattia (Rus' Carpatica) merita un discorso a parte, e una precisazione sulle tabelle precedenti: i cattolici in Ucraina hanno TRE Chiese sui iuris: quella di rito romano, quella greco-cattolica ucraina e quella greco-cattolica rutena. Quest'ultima rappresenta la maggior parte della presenza dei cattolici orientali in Zakarpattia, ma la Chiesa Greco-Cattolica Ucraina non ama riconoscere i ruteni sui iuris (cosa che si riflette nell'analogo pregiudizio statale rispetto all'identità etno-linguistica dei carpato-russi)

I greco-cattolici ucraini sono la presenza religiosa più consistente nelle regioni della "trojka", ma se non fosse per i cattolici latini, questo non basterebbe loro per superare il 50% dei fedeli nemmeno nella regione di Ternopil. La presenza greco-cattolica in tutte le altre regioni (con l'eccezione della Zakarpattia, per la presenza – abusivamente dichiarata come ucraina – dei ruteni di rito orientale) è a livelli di una minoranza assolutamente modesta. Da questo si può capire la sfacciataggine della decisione dei greco-cattolici ucraini di mettere proprio a Kiev la loro sede primaziale, e la dipendenza totale dalla roccaforte della "trojka" per ogni iniziativa che ha luogo in altre parti del paese.

ORTODOSSI IN UCRAINA (tutte le giurisdizioni)

ORTODOSSI IN UCRAINA (Patriarcato di Mosca)

ORTODOSSI IN UCRAINA (Patriarcato di Kiev)

ORTODOSSI IN UCRAINA (Chiesa Autocefala Ucraina)

Da queste tabelle si deduce che gli ortodossi sarebbero la religione maggioritaria dell’Ucraina, se non fosse per le scissioni autonomiste degli ortodossi non canonici, che guarda caso sono presenti soprattutto nell’ovest del paese.

I dati delle percentuali dovrebbero essere integrati con i dati delle comunità e dei conventi e monasteri (dati non segnati nelle tabelle). Il Patriarcato di Mosca, che conta nelle regioni della "trojka" circa i due terzi dei fedeli rispetto ai cattolici, ha circa metà delle sue comunità (oltre 9000) tra la parte occidentale e quella centrale del paese: dato istruttivo da presentare a chiunque dice che l'alleanza a Mosca è un fenomeno della Crimea e delle regioni del confine orientale. Il Patriarcato di Mosca conta anche la schiacciante maggioranza dei monasteri e dei conventi, cosa utile a sottolineare dove si trova la fedeltà all'Ortodossia.

La Crimea è poco religiosa (un fenomeno economico di imborghesimento, più che etno-culturale: è la parte più ricca e produttiva del paese, mentre al polo opposto la parte più povera e arretrata è proprio la "trojka", con le sue radicate e opposte convinzioni religiose). Laddove però si esprime dal punto di vista religioso, si esprime quasi del tutto per il Patriarcato di Mosca.

Il "Patriarcato di Kiev" ha invece metà delle sue comunità (quasi 2800) nella parte occidentale del paese, la maggior parte delle quali nelle regioni della "trojka", con una concentrazione nel nord-ovest (Volinia e Rivno) e nella regione di Kiev (ma per ironia non nella città di Kiev, dove le sue percentuali sono dimezzate rispetto alla regione… non male, per un "Patriarcato di Kiev").

La "Chiesa Autocefala Ucraina" ha un migliaio di comunità che operano quasi tutte nella parte occidentale del paese. La sua composizione sulla mappa sembra praticamente una fotocopia di quella dei greco-cattolici ucraini, con la differenza della percentuale da albumina nella Rus' carpatica, un evidente parallelo dei pregiudizi contro i ruteni che si trovano anche tra i greco-cattolici ucraini e nel governo ucraino.

Questi dati possono aiutare a far capire come in certe parti della diaspora ucraina ortodossa (in particolare quella negli Stati Uniti e in Canada) possono farsi sentire pregiudizi anti-moscoviti che sono chiaramente in linea con quelli dei greco-cattolici.

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