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  Attivisti satanisti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" nella lotta contro la Chiesa

di Konstantin Shemljuk

Unione dei giornalisti ortodossi, 17 maggio 2023

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i satanisti e la loro "esibizione" davanti alle mura della Lavra delle Grotte di Kiev. Foto: Unione dei giornalisti ortodossi

Alla Lavra, attivisti guidati da un mago satanista hanno messo in scena uno "spettacolo" blasfemo chiamato "funerale della Chesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Mosca". Perché sta accadendo questo, e cosa succederà in seguito?

Oggi, un gruppo di oppositori della Chesa ortodossa ucraina ha organizzato una blasfema "esibizione" con il "funerale del patriarca Kirill" vicino alle mura della Lavra delle Grotte di Kiev.

I giovani indossavano abiti che assomigliavano a paramenti sacerdotali come elementi della "rappresentazione" e compivano azioni comuni per i sacerdoti: "benedicevano", "incensavano", leggevano "preghiere".

Nel frattempo, gli attivisti di Poroshenko in finti costumi di "vescovo", "zombie" e altri fsacevano finta di abbaiare, cantare e singhiozzare.

Al termine della cerimonia, il mago Belial, indicando la Lavra, ha affermato che "i monaci della Chiesa ortodossa dell'Ucraina pregheranno in queste chiese".

In altre parole, questa persona si identifica chiaramente con la struttura di Dumenko e si augura che la Chiesa ucraina "corretta" si stabilisca nella Lavra, a costo dello sterminio della Chiesa canonica.

È interessante notare che le "preghiere" lette non erano fittizie, ma sono in realtà quelle incluse in qualsiasi libro di preghiere ortodosso, che si leggono ai funerali. Ma avevano una "caratteristica": includevano oscenità blasfeme.

Sottolineiamo inoltre che l'incensiere utilizzato era un autentico turibolo da chiesa, non un oggetto da scena. Pertanto, gli "attori" hanno offeso non solo la Chesa ortodossa ucraina, ma anche tutte le chiese cristiane in Ucraina in generale, facendosi beffe delle preghiere, dei paramenti, dei sacerdoti e dei riti funebri.

Non c'è da stupirsene, considerando due punti.

Artisti e "attivisti" al servizio di Satana

Primo punto. L'organizzatore dello "spettacolo", o almeno il suo attore principale, era un uomo che si autodefiniva "il grande mago Belial". Questo esplicito satanista e omosessuale è arrivato davanti alle mura della Lavra con simboli satanici: un medaglione con un volto di capra, un anello con un teschio e un copricapo con segni zodiacali o cose del genere.

Secondo punto. Questo "spettacolo" è stato, senza dubbio, una continuazione della campagna per denigrare la Chesa ortodossa ucraina, lanciata da tempo sui media. Ricordate "Quartiere 95" o "Diesel show"?

Cioè, "attivisti" psicopatici e rabbiosi hanno dato il "via libera" alle bestemmie contro la Chiesa degli artisti. E senza dubbio andranno avanti.

Perché lo pensiamo? Perché questo è già successo secondo lo stesso scenario di adesso. A dire il vero, però, è successo 100 anni fa.

I bolscevichi e la loro lotta contro la Chiesa

Allora, come oggi, le autorità di un vasto paese che non si era ancora ripreso dalla prima guerra mondiale, dalla rivoluzione e dalla guerra civile, iniziarono la persecuzione contro la Chiesa. All'inizio le cose non si svilupparono così rapidamente, e le autorità cercarono persino di mantenere la parvenza della legalità delle loro azioni. Si svolgevano processi contro sacerdoti e vescovi, si chiudevano chiese e monasteri dopo riunioni di operai e contadini e, presumibilmente su loro richiesta, le esecuzioni dei chierici non erano massicce.

Ma poi tutto cambiò radicalmente: le esecuzioni e le distruzioni delle chiese divennero l'ordine del giorno, e l'ondata di terrore, così come la completa distruzione della Chiesa, non poté più essere fermata. Perchè si arrivò a questo? Perché la società prese gli omicidi e gli esili dei credenti, che erano i propri vicini e colleghi di lavoro, come una decisione giusta e corretta?

Per una ragione molto semplice: le forze anti-ecclesiali erano riuscite a disumanizzare i rappresentanti della Chiesa. Furono in grado di martellare nella testa dei comuni cittadini che tutti i credenti, e in particolare i sacerdoti, erano oscurantisti, servi dei nemici dello stato, corruttori, proprietari di schiavi e così via. I media e le varie "esibizioni" condotte dai membri del Komsomol e dai giovani bolscevichi furono impiegati per una massiccia propaganda di questi messaggi.

Ecco di seguito un esempio di come si prendeva in giro la Chiesa e il clero, durante una festa sovietica a Kostroma: la "morte" veniva fatta sfilare in macchina.

Ecco l'effigie del "prete", vicino alla quale gli "attivisti" cantavano a suono di fisarmonica e ballavano.

Ed ecco uno "spettacolo" su larga scala organizzato dall'Unione degli atei, durante il quale un gruppo di giovani portava in giro per la città immagini di "sacerdoti" con manifesti blasfemi.

Questo è il déjà vu più realistico di sempre. I satanisti stanno cercando di disumanizzare il più possibile la Chiesa, i credenti e i sacerdoti. Rispondono chiaramente ai segnali lanciati dai centri del potere: "agite pure, non abbiate paura, non sarete puniti". E se la situazione continua a svilupparsi nella stessa direzione, finirà con omicidi, distruzione di luoghi di culto e alla fine di tutta la Chiesa.

Dumenko pensa invano che tutto quanto sopra non influirà sulla sua organizzazione. I rinnovazionisti la pensavano allo stesso modo cento anni fa. E solo più tardi, quando finirono nei campi di prigionia o in esilio, alcuni di loro si resero conto di quanto crudelmente fossero stati ingannati. Quelli che non lo capivano non vissero abbastanza per vedere i campi di prigionia.

Ebbene, quei giovani indemoniati che stanno vicino alla Lavra, di fatto, non hanno inventato nulla di nuovo: hanno tirato fuori dalla naftalina i vecchi schemi della propaganda bolscevica.

Questo non è strano.

Ciò che è davvero strano è il fatto che i nostri politici, che invocano a squarciagola la de-comunistizzazione e lottano contro l'eredità dell'URSS, sono in realtà i seguaci più devoti e ardenti della "causa di Lenin". Ed è a loro che il principale nemico della Chiesa si rivolge ora dalla sua cripta sulla Piazza Rossa: "Siete sulla strada giusta, compagni!"

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