Rubrica

 

Informazioni sulla chiesa in altre lingue

Mirrors.php?cat_id=35&id=205  Mirrors.php?cat_id=35&id=602  Mirrors.php?cat_id=35&id=646  Mirrors.php?cat_id=35&id=647  Mirrors.php?cat_id=35&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=35&id=2779  Mirrors.php?cat_id=35&id=204  Mirrors.php?cat_id=35&id=206  Mirrors.php?cat_id=35&id=207  Mirrors.php?cat_id=35&id=208 
Mirrors.php?cat_id=35&id=3944  Mirrors.php?cat_id=35&id=7999  Mirrors.php?cat_id=35&id=8801  Mirrors.php?cat_id=35&id=9731  Mirrors.php?cat_id=35&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=35&id=11631         
 

Calendario ortodosso

   

Scuola domenicale della parrocchia

   

Ricerca

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Inizio  >  Documenti  >  Sezione 11
  La fine dell'Europa dei castelli e il primo giorno della libertà

di un prete ortodosso per il Saker blog, 30 luglio 2022

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Condividi:

E riempirono l'intera terra di questi castelli. Costoro caricarono gravemente gli infelici del paese di lavori forzati per edificare i castelli; e quando furono costruiti i castelli, li riempirono di diavoli e di uomini malvagi.

Cronaca anglosassone, 1137

Introduzione: I tre obiettivi dell'operazione militare speciale riveduti

È stato ora ufficialmente ammesso che i tre obiettivi dell'operazione speciale alleata in Ucraina, la liberazione del Donbass, la smilitarizzazione e la denazificazione dell'Ucraina, hanno dovuto essere estesi. Ciò è dovuto in primo luogo alla resistenza del regime neonazista a Kiev alla liberazione dei popoli dell'Ucraina e in secondo luogo al sostegno dato a quel regime da altri regimi filo-nazisti. Tali regimi, conosciuti come "l'Occidente collettivo", sono regimi che rappresentano solo il 13% della popolazione mondiale, e che hanno esteso la guerra, sia nel tempo che nello spazio.

Questo cambiamento è stato implicitamente confermato il 28 luglio da Dmitrij Peskov, segretario stampa del presidente Putin, il quale ha dichiarato che "l'intera Ucraina ha bisogno di essere denazificata". Ciò significa che la maggior parte, o addirittura tutta l'Ucraina sarà liberata, non solo la Crimea, le due province del Donbass e le quattro province circostanti di Kharkov, Dnepropetrovsk, Kherson e Zaporozh'e. Queste province, completamente o parzialmente liberate, sono attaccate da lontano: è chiaro che la loro liberazione non sarà completa finché quegli attacchi da lontano non saranno stati fermati, anche se ciò significasse procedere fino al confine ucraino con la Polonia. (E se i paesi della NATO osassero attaccare l'Ucraina liberata dall'interno dei loro confini, allora...)

Quanto al secondo obiettivo, la smilitarizzazione, che è in corso in Ucraina e ha raggiunto un livello elevato a seguito della distruzione russa dell'equipaggiamento militare e di coloro che sono disposti ad utilizzarlo, anche tale obiettivo ha dovuto essere esteso. L'estensione è necessaria a causa dell'invio di hardware militare in Ucraina dal resto dell'Occidente collettivo, ovvero dall'Europa non russa (poco più del 50% del territorio europeo) e dagli USA. Entrambi hanno iniziato a inviare all'Ucraina le loro armi per farle distruggere da parte della Russia. Tuttavia, il terzo obiettivo, quello della denazificazione, sia in Ucraina che, come spiegheremo più avanti, ancor di più nel resto dell'Europa non russa, è molto più complesso. Lo spiegheremo attraverso quelle che a prima vista possono sembrare considerazioni storiche piuttosto accademiche riguardanti la storia inglese e occidentale. Per favore siate pazienti. C'è una ragione per tutto questo.

'Anglosassoni'

Dal 1945 l'Europa non russa è stata dominata politicamente, economicamente e militarmente da un gruppo, comunemente noto come "anglosassoni", rappresentato dalle bandiere dei conquistatori americani e britannici. Qui abbiamo bisogno di una parola di spiegazione, perché il termine è piuttosto impreciso. L'uso storico principale del termine "anglosassone" fu opera di cronisti latini e successivamente accademici per denotare la civiltà e le persone dell'Inghilterra pre-1066/pre-normanna/pre-conquista/pre-feudale. Queste stesse persone non usavano quel termine per denotare la loro lingua o civiltà. Parlavano quello che chiamavano 'Englisc', quello che oggi i linguisti chiamano 'Old English', e si chiamavano 'Anglecynn', vale a dire, simili agli angli/inglesi. Il termine storico corretto per loro è proto-inglesi, o talvolta antichi inglesi.

Il resto è in gran parte mitologia normanna (= vichinga), o meglio, propaganda anti-inglese. Per esempio, il termine "Inghilterra anglosassone" è molto strano: "Inghilterra governata dagli inglesi" (si veda sotto) sarebbe più accurato. Come altro esempio di propaganda anti-inglese, c'è il termine moderno "anglosassone" per denotare le parolacce. Questo termine puramente anti-inglese si riferisce a parole che sono state spesso introdotte in inglese dall'olandese medievale. Infine, il termine politico corretto per 'anglosassoni', un'espressione usata soprattutto dai non inglesi, compresi gli americani (per esempio il termine americano 'WASP'), sarebbe 'amero-inglesi', non 'anglo-americani'. Questo perché dal 1940 e dall'avvento dell'amero-inglese Churchill, il Regno Unito non è stato altro che un barboncino di Washington, vocifero ma codardo.

In alternativa agli imprecisi "anglosassoni", si potrebbe usare l'acronimo US-UK-CA-AUS-NZ, "i cinque occhi", per denotare ciò che molti preferirebbero chiamare "l'anglosfera". Questo è l'equivalente di ciò che i russi chiamano "il mondo russo" (Русский мир), che potrebbe essere tradotto come "la russosfera". Curiosamente, la propaganda occidentale afferma che il termine "anglosfera" è perfettamente accettabile e rispettabile, ma il termine "il mondo russo", bandito in diversi paesi dominati dalle élite nominate dagli Stati Uniti, è razzista, aggressivo e persino "eretico"!

L'Inghilterra governata dagli inglesi

Anche gli inglesi meno istruiti – e ce ne sono molti, dati gli spaventosi sistemi educativi occidentali contemporanei – conoscono una data nella storia: il 1066. Questa è la data dell'invasione normanna di Guglielmo 'il Conquistatore' (correttamente, 'il Bastardo') e la continua occupazione da parte dell'Establishment normanno, con il suo accento franco-normanno, quello che oggi viene chiamato 'accento della BBC'. Seguì la feudalizzazione (il sistema feudale era sconosciuto in Inghilterra prima del 1066) e il genocidio del popolo inglese, quello chiamato "anglosassone" dagli storici propagandisti filo-normanni/anti-inglesi. Ciò portò all'esilio di migliaia di persone, in particolare la famiglia reale a Kiev e molti dei nobili a Costantinopoli.

Ci fu una resistenza inglese allo stivale dei normanni feudali, inviato con l'incoraggiamento del papa di Roma dalla cima della piramide feudale, e accompagnato da usurai ebrei di Rouen, che in precedenza non avevano mai vissuto in Inghilterra. La resistenza fu guidata da eroi popolari come Hereward nell'est dell'Inghilterra e Eadric nell'ovest dell'Inghilterra. Questi capi popolari stavano tentando di ripetere l'impresa di difesa nazionale di re Alfredo, l'unico sovrano inglese mai chiamato "il Grande". Che non siano riusciti a ripetere la sua impresa, di sconfiggere i vichinghi (pirati danesi) nel IX secolo, sconfiggendo i vichinghi (pirati normanni) nell'XI secolo, non sorprende. Questo perché l'ultimo re inglese, Edmund Ironside, il trisavolo di re Alfredo, era già stato assassinato da vichinghi (pirati) danesi nel 1016. Non ci furono più re inglesi dopo Edmund nel 1016.

A Edmund Ironside successe il condottiero vichingo Knut (Canuto) e tre successori stranieri tra cui il traditore mezzo normanno e mezzo danese Edoardo "il Confessore", che nel 1051 fece costruire dai suoi agenti normanni il primo castello in Inghilterra, segnando l'inizio della 'Inghilterra dei castelli' (si veda sotto). Il Confessore fu seguito da normanni, francesi (Plantageneti), gallesi (Tudor), scozzesi (Stuart), olandesi (Orange) e tedeschi (Hannoveriani/Sassonia-Coburgo-Gotha/'Windsor'). Questi popoli sono noti collettivamente agli europei non occidentali come "franchi". Riassumendo: non c'è stato un re o una regina inglese d'Inghilterra per più di mille anni, dal 1016. Infatti, in vari momenti anche i gallesi, gli scozzesi e gli irlandesi, come gli inglesi, hanno dovuto sopportare questi monarchi stranieri pseudo-inglesei.

L'Europa governata dagli alieni

Quindi, dopo questa deviazione, qual è il legame con l'Ucraina? Parliamo di tutto questo perché il destino degli inglesi è solo un esempio del destino di tutti gli europei non russi, cioè di essere governati da 'pirati', da élite straniere o aliene – proprio come nell'odierna Ucraina. Il simbolo più visibile del dominio e dell'oppressione da parte delle élite aliene rimangono i castelli, che essi hanno costruito per opprimere il popolo. Significativamente, dalle coste atlantiche del Portogallo e dell'Irlanda ai confini più occidentali dell'attuale Ucraina (fate una ricerca di google su una mappa per vederlo), cioè in tutta l'Europa non russa, la creazione dei castelli fu il segno dell'oppressione dei popoli dell'Europa da parte delle élite dei pirati. Quindi l'Europa non russa può essere visibilmente chiamata "Europa dei castelli". I castelli, anche se oggi in rovina, furono e sono campi di concentramento con mura in pietra, torri di avvistamento e simboli dell'élite feudale occidentale, dall'XI secolo in poi.

Quando finì quell'età feudale, la cosa peggiore che accadde al'Europa dei castelli fu che essa scoprì il Nuovo Mondo. Questa era la cosa peggiore perché significava che la stessa mentalità conquistatrice (per esempio i "conquistadores") era esportata incontrastata all'estero, per schiavizzare ancora più popoli, per proiettare su di loro la pirateria che l'Europa dei castelli aveva da offrire. Ma c'era anche di peggio a venire. Nel XX secolo la più ricca e potente colonia del Nuovo Mondo, proprio come l'Europa dei castelli, ha operato un genocidio dei suoi popoli nativi, che chiamava 'selvaggi', come se fossero animali selvatici, per impadronirsi delle loro risorse naturali. Dopo aver mandato i superstiti in campi di concentramento, che chiamò 'riserve', presidiate da castelli, che chiamò 'forti', tornando poi a invadere l'Europa dei castelli, a dominarla e a perseguitarla.

Così, in tutta l'Europa dei castelli di oggi, dalle torri dei castelli medievali, come da altri edifici dell'Europa dei castelli, comprese le "chiese" dell'Europa dei castelli, che spesso sembrano mini-castelli, sventolano bandiere ucraine. Come mai? Perché così hanno ordinato le élite pirate dell'Europa dei castelli nominate dagli Stati Uniti, perché per loro l'Ucraina è la loro "riserva" privata, cioè il loro campo di concentramento. In altre parole, l'Europa dei castelli è ancora governata da un'élite aliena e nominata da alieni, proprio come sempre. I suoi nuovi castelli si chiamano "basi" e "campi", per esempio "Base aerea di Ramstein" in Germania o "Camp Bondsteel" in Kosovo. Stessa cosa. Siamo passati dall'Europa feudale (normanna/franca) all'Europa neofeudale (americana). E "feudale" si traduce nel linguaggio moderno come "necon", "neoliberista" o semplicemente, soprattutto per i russi, "nazista".

Conclusione: la denazificazione come liberazione politica, economica e ideologica

E se ti chiede il perché, puoi dirle che ti ho detto

che sono stanco di castelli in aria.

Ho un sogno che voglio che il mondo condivida,

e le mura dei castelli mi portano solo alla disperazione.

Don McLean, Castelli in aria, 1970

Nelle prossime settimane e mesi potremmo vedere truppe russe a Kiev. Ma le vedremo a Berlino, Vienna, Parigi, Roma (per la seconda volta), o a Madrid e Londra (per la prima volta)? È altamente improbabile, e certamente non se la gente del posto non lo vorrà. La Russia non sacrificherà (di nuovo) i suoi soldati per gli europei viziati. Perché non è la guerra militare che porterà la denazificazione all'Europa dei castelli, ma la guerra politica, ideologica ed economica. Quel disastro incombente, già in queste afose giornate estive che spaventano soprattutto la Germania e l'Italia, è forse l'unica cosa che può riportare l'Europa dei castelli alle sue radici.

In altre parole, l'Europa dei castelli non sarà denazificata dalle armi, ma dalle politiche, dal denaro e dalle idee. Ciò non può accadere, sfortunatamente, fino a quando l'Europa dei castelli non inizierà a soffrire e poi rovescerà la sua élite di pirati alieni. L'Europa dei castelli è l'Europa occupata dalle rovine, i castelli della sua mente in rovina. La denazificazione è un'opportunità per tutti i popoli del l'Europa dei castelli, quindi smettiamola di imitare gli americani e ridiventiamo noi stessi, come lo eravano prima che l'Europa neofeudale fosse importata dal Nuovo Mondo nel secolo scorso. È l'opportunità per gli europei di respingere gli invasori vichinghi degli Stati Uniti dall'altra parte dell'Oceano e di iniziare la deMacDonaldizzazione e la deDisneyizzazione dell'Europa.

Ancora più radicalmente, in modo letteralmente radicale, la denazificazione è l'opportunità per tutti i popoli dell'Europa dei castelli di ritrovare la propria identità, di tornare alle proprie radici etniche di prima dell'Europa dei castelli, di prima del dominio delle élite aliene. È l'occasione per i britannici di ridiventare inglesi, per i francesi di ridiventare galli, per gli spagnoli di ridiventare mozarabici, per i tedeschi di ridiventare bavaresi, sassoni, svevi e assiani. Questa è un'indicazione della direzione futura radicale dell'Europa, un ritorno alle radici, alla libertà, all'identità. Ciò che è iniziato a Mariupol' e Donetsk dovrà finire a Berlino, Vienna, Parigi, Roma, Madrid e Londra. Quella sarà la fine dell'inganno millenario, la fine dell'Europa dei castelli e il primo giorno della libertà.

Condividi:
Inizio  >  Documenti  >  Sezione 11