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  L'operazione molto speciale

di un prete ortodosso per il Saker blog, 7 giugno 2022

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L'operazione speciale in Ucraina ha portato al culmine lo scontro tra la Russia e i paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti. Le battaglie sono in corso non solo nei vasti spazi dell'Ucraina, ma anche nella sfera economica, politica e culturale. Lo stile degli anglosassoni non è cambiato da secoli. E così oggi continuano a dettare le loro condizioni al mondo, calpestando rozzamente i diritti sovrani degli Stati.

Nikolaj Patrushev, segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, 3 giugno 2022

Quello che la crisi ucraina ci ha mostrato è che…. l'Occidente è isolato dal resto del mondo e questo è un campanello d'allarme per il presente e soprattutto per il futuro.

Silvio Berlusconi, Il Giornale, 4 giugno 2022

Introduzione

Come sacerdote ortodosso russo e come storico della cultura, che ha vissuto in diversi paesi dell'Europa occidentale e orientale, tra cui Russia e Ucraina, non posso non provare un grande dolore per gli eventi che si svolgono oggi. Ma sento anche una grande speranza. Il processo di barbara ingiustizia che è iniziato nel 1914 e che ha posto fine alla vecchia Europa e ha attraversato ogni sorta di date fatali, 1917, 1929, 1939, 1945, 1968, 1989, 1991, 2014, per citarne solo alcune, ora si sta ulteriormente dispiegando nel raggiungere un crescendo globale. Come ha affermato Nikolaj Patrushev, l'operazione speciale non è solo un evento militare, è qualcosa di molto, molto più profondo, è militare, politico, economico e culturale. Ecco perché c'è voluto così tanto tempo, otto anni, per portare a termine gli accurati preparativi necessari per l'operazione, vista l'elevata probabilità che l'Occidente si rifiuti di scendere dal trono della sua arroganza e sia disposto a negoziare come fanno le persone ragionevoli.

Autodistruzione militare

Dal momento che l'Occidente si è rifiutato di negoziare, il campo di battaglia è per ora l'ultra-militarizzata Ucraina orientale. Tuttavia, la guerra non è tra fratelli ucraini e fratelli russi, ma tra Washington con i suoi vassalli della NATO e dell'Unione Europea e Mosca con i suoi alleati del Donbass. Non c'è dubbio che la Russia vincerà in Ucraina, poiché ha una completa superiorità aerea e navale. L'est e il sud dell'Ucraina, di lingua russa, la Novorossija, parte della Russia fino al 1922, viene liberato da un piccolo corpo di spedizione dell'esercito russo insieme alle truppe locali. Tuttavia, l'operazione non era mai stata programmata per essere breve, la maggior parte sapeva che ci sarebbero voluti mesi e forse, a causa di una possibile ingerenza della NATO, un anno o più.

La guerra è più lunga perché l'esercito di Kiev si è preparato per otto lunghi anni. Ha costruito trincee e fortificazioni, armandosi con un'enorme quantità di materiali e armi della NATO, che le forze armate russe sono costrette a distruggere, insieme ai nazisti ucraini, ai mercenari occidentali e agli istruttori della NATO. Da questo conflitto nascerà una nuova Ucraina. Forse si chiamerà ancora una volta Malorossija ['Piccola Russia', ndt] o forse manterrà il suo nome di 'Terra di confine' ["u-kraina" = "sul-confine', ndt]. In ogni caso sarà un paese piccolo, con una popolazione di circa 15 milioni di abitanti, incentrato su Kiev. Qualunque sia il suo nome, sarà effettivamente il Protettorato di Kiev, parte di uno Stato dell'Unione con la Federazione Russa, la Bielorussia e probabilmente altri paesi.

Morte politica

Si sono rivelati coloro che si oppongono all'operazione speciale e alle sue conseguenze. I russi e altri traditori in mezzo a noi, di cui abbiamo continuamente avvertito e non siamo stati ascoltati, si sono mostrati. Molti, anche se non tutti (anche se qui non faremo i nomi), sono scappati dalla Russia e altrove sono stati allontanati. Non hanno capito le parole che la lotta in Ucraina è 'metafisica'. Gli oligarchi e tutti coloro che apprezzano soprattutto i dollari e l'approvazione delle istituzioni occidentali non lo capiranno mai: che abbiamo valori che sono più alti dell'oro. Oggi i sette miliardi di abitanti del mondo non occidentale si confrontano con il miliardo d'abitanti del mondo occidentale. Tutte le fondazioni internazionali, l'ONU, il FMI, l'OMS ecc., saranno ricostituite. Perché almeno alcune di loro non dovrebbero avere il quartier generale in Russia? O a San Pietroburgo, o a Ekaterinburg, o in Crimea?

L'ONU, forse da ribattezzare 'Unione dei Popoli' o qualcosa di simile, dovrebbe essere sostenuta dalle più grandi nazioni di tutti i continenti e civiltà: Cina, India, Indonesia, Pakistan, Brasile, Nigeria, Bangladesh, Russia, Messico, Giappone, Etiopia, Filippine, Egitto e Vietnam. Forse ci sarebbero altre nazioni che devono ancora essere riformate dalle reliquie del presente. Per esempio, alla conclusione finale di questa operazione speciale, non vi è alcun motivo per cui gli USA o l'Unione Europea debbano continuare a esistere. Una volta che saranno crollati, saranno stati denazificati e riformati, allora una nuova nazione o gruppo del Nord America e dell'Europa occidentale, per esempio una Confederazione nordamericana o una Federazione delle Nazioni Sovrane d'Europa in stile gollista, potrebbe essere autorizzata a unirsi e prendere parte alla nuova sinfonia mondiale delle nazioni. Il suo inno potrebbe forse essere preso in modo appropriato dal Nuovo Mondo, la Nona Sinfonia di Dvorak.

Suicidio economico

A parte l'estrazione di materie prime, le società tecnologiche, le industrie di armi e vasti settori dei servizi (servizi di assistenza), il mondo occidentale fa affidamento sui "soldi finti" per sopravvivere. In altre parole, vive di macchine da stampa che stampano banconote. Ciò crea debiti impagabili e inflazione sistemica. Per decenni il mondo occidentale ha vissuto in un paradiso fasullo di debiti. Tuttavia, ora sta raggiungendo un punto in cui non può più nemmeno pagare gli interessi su quei debiti. Il fallimento è alle porte.

D'altra parte, il mondo reale non si basa sulla speculazione su "derivati" e "futures", ma su cose solide, materie prime, cibo da mangiare (grano, mais e i fertilizzanti per coltivarli), petrolio e gas per alimentare le macchine e per riscaldare, materie prime e minerali con cui produrre. In altre parole, da diversi decenni il mondo occidentale vive in una bolla. Quella bolla ora sta scoppiando: i nodi stanno venendo al pettine, forse già quest'inverno, se non prima. Aspettatevi proteste diffuse in tutto il mondo occidentale e contro il mondo occidentale.

Nichilismo culturale

Da diversi decenni, soprattutto a partire dagli anni '60, il mondo occidentale sembra aver abbandonato le sue basi culturali e i suoi sistemi educativi. I segni allora erano orde di ragazze urlanti che parlavano dei loro ormoni, mentre ascoltavano le tracce musicali di giovanotti dai capelli lunghi. Tuttavia, i primi segni di questo nichilismo culturale erano già apparsi molto prima, nel 1914, in vari 'ismi' artistici e letterari, ma erano esoterici, di dimensioni molto limitate e molto derisi dal grande pubblico. Eppure ancora nel 1949 un famoso artista inglese, Sir Alfred Munnings, poté rimproverare i membri della British Royal Academy per la loro accettazione dell'arte moderna, definendo Picasso e Matisse "sciocchi imbrattatele".

L'infantilizzazione del sistema educativo occidentale – la scuola elementare che è diventata asilo nido, la secondaria che è diventata elementare e la terziaria (università) che è diventata secondaria – rivela questo abbandono. Un dottorato ora non ha davvero più molto significato, perché ai bambini viene detto che sono dei geni solo perché sono in grado di riconoscere le lettere dell'alfabeto latino. Questa degenerazione ha prodotto una società infantilizzata, come è chiaramente visibile a livello di politici e giornalisti in particolare, ma è ovunque visibile nell'analfabetismo e nell'incapacità di far di conto delle società occidentali contemporanee. Non c'è da stupirsi se siamo arrivati al nazismo di "cancellare la Russia", che significa cancellare Pushkin, cancellare Dostoevskij, cancellare Chajkovskij, cioè cancellare la cultura.

Conclusione

Siamo ora a un punto di svolta, non solo nella storia europea, ma nella storia mondiale. Le profezie dei santi si stanno realizzando. Per esempio, il russo sant'Aristocleo l'Athonita, parlando nel 1917, predisse: 'La fine avrà luogo attraverso la Cina. Ci sarà un'esplosione insolita e avverrà un miracolo divino'. Solo pochi anni fa tale profezia sembrava priva di significato. Ora possiamo cominciare a pensare che forse si riferisse al coronavirus, oppure forse al prossimo ritorno di Taiwan in Cina? O forse qualcos'altro, che non abbiamo affatto previsto. Il tempo ce lo mostrerà, ma qui ci sono curiose possibilità.

Siamo onesti. O la Russia sarà vittoriosa in questa operazione molto speciale oppure entreremo in un'era oscura, dalla quale non ci sarà uscita, perché sarà un governo mondiale orwelliano. Tale dittatura mondiale non tollererà alcuna opposizione, tutti coloro che la sfideranno saranno repressi. Questa è la nostra ultima possibilità di resistere e contrattaccare contro l'aggressione iniziata nel 1914, un'aggressione militare, politica, economica e culturale, un'aggressione totalitaria che porta alla morte totale, alla morte del corpo e dell'anima. Ma secondo tutti i rapporti militari, per non parlare delle profezie, la Russia vincerà.

6 giugno 2022, 78° anniversario del D-Day

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