Рубрика

 

Информация о приходе на других языках

Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=205  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=602  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=646  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=647  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=2779  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=204  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=206  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=207  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=208 
Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=3944  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=7999  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=8801  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=9731  Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=33&locale=ru&id=11631         
 

Православный календарь

   

Воскресная школа прихода

   

Поиск

 

Главное

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Отпевание и панихиды  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Подготовка к таинству Брака в Православной Церкви  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Подготовка к таинству Крещения в Православной Церкви  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Главная  >  Сбор текстов  >  Sezione 9
  Sul film "Silence" di Martin Scorsese

di Alexander Popov

Pravoslavie.ru

22 febbraio 2017

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Поделиться:

Dopo una serie di film di gangster che ha girato in gran numero negli anni 1990 e 2000 e che ha garantito la sua popolarità tra gli appassionati di cinema e i critici cinematografici, e dopo la sua commedia "nera", "The Wolf of Wall Street", concentrata sulla crisi finanziaria, Martin Scorsese è tornato sul tema della sua scandalosa tragedia religiosa "L'ultima tentazione di Cristo" (che non è stata un successo proprio perché comprendeva una bestemmia contro Cristo) con un nuovo e piuttosto controverso film sulle tentazioni spirituali, le prove della fede, e la ricerca di Dio.

Oggi, quando l'ISIS sta perseguitando i cristiani in tutto il mondo, quando indossare croci al collo [al lavoro] è vietato in un certo numero di paesi europei, quando il cristianesimo è demonizzato in tutto il mondo, è un miracolo che appaia un film che loda il martirio per Cristo. Il segreto è, ovviamente, nella biografia di Scorsese come regista – attualmente gli è permesso girare qualsiasi cosa. Tuttavia, nemmeno uno dei maggiori studi di Hollywood ha accettato di produrre questo progetto, tanto che il regista è stato limitato a trattare con i piccoli studi.

Girando, come al solito, alla grande il suo film di tre ore, Scorsese ha sviluppato tecniche tridimensionali di narrazione, ricche di dialoghi brillanti, scene d'azione intensa, ottima recitazione, e acuti scontri psicologici tra i personaggi. Il taglio e le riprese da quattro punti mostrano che è comunque una produzione di Hollywood. Prima di tutto, dobbiamo notare la buona, quasi perfetta prestazione di Andrew Garfield, che è convincente nel mostrare l'esitazione spirituale del suo personaggio, dalla fede ferma a uno spirito spezzato dopo il tradimento.

Il regista solleva il problema del tradimento spirituale, della rinuncia alla fede – la fede a cui ti chiama tutto ciò che sta intorno e dentro di te (compreso il tuo sangue). Ma Scorsese si sbaglia nel pensare che la cosa principale sia quella di mantenere la fede dentro di te, mentre la rinuncia della fede è solo una formalità attraverso il quale la tua vita e quella degli altri possono essere salvate. Se fosse solo una formalità, i persecutori non l'avrebbero chiesta così ferocemente e non avrebbero ucciso i cristiani per la loro disobbedienza. Quello che entusiasma di più in questo film (che è un remake di un film di Masahiro Shinoda) è la salda fede della gente comune, che non è versata in teologia, ma la loro fede dimostra di essere più forte di quella degli ecclesiastici istruiti. Costoro (la gente semplice) vanno consapevolmente incontro alla morte e (per quanto possa dire il prete Ferreira, antagonista del personaggio principale) non muoiono per l'uomo che hanno rispettato, ma per Dio.

L'episodio della caduta del protagonista è stato girato in modo spettacolare. Qui Scorsese ha applicato tutte le sue capacità al fine di creare un'atmosfera lugubre, psicologicamente deprimente: Il personaggio attende la risposta di Dio, ma sente dentro di lui solo la voce del diavolo, che lo chiama al tradimento. Nello stesso tempo, c'è il suono delle voci di due tentatori, che rendono la scelta del protagonista ancora più difficile. L'attore Liam Neeson, che interpreta il prete Ferreira, appare solo verso la fine della storia, per svolgere il ruolo di figura diabolica che invita al tradimento: il prete apostata, spezzato spiritualmente a causa di prove e tribolazioni, sta ora tentando un altro prete esitante e guardingo.

Nelle scene delle loro conversazioni Scorsese raggiunge quasi l'energia di Robert Bresson [regista francese, 1901-1999], ricordando ai telespettatori "Il diario di un curato di campagna" [un film del 1951 diretto da Bresson e basato sul romanzo dallo stesso nome dello scrittore francese Georges Bernanos]. Qui si rivela il marciume della "coscienza riflessiva", piena di dubbi, notevolmente più debole del pensiero integro della gente comune, che è "solido come una roccia". Laddove cade un intellettuale un uomo comune sta in piedi: quest'ultimo ha più coraggio e fermezza nell'ora della prova, perché non si preoccupa di analizzare se stesso, studiando il proprio comportamento punto per punto, come di solito fanno le persone intellettuali e colte.

"Il silenzio" non è tanto un film sul silenzio di Dio quanto un film sul silenzio della coscienza dei martiri, così tanto necessaria nell'ora della prova. Se uno non si resta in silenzio, accettando la sofferenza con pazienza, e se inizia ad analizzare e mettere in discussione ogni cosa, allora non sarà in grado di resistere e tradirà i suoi ideali. Questo è ciò di cui parla il film di Martin Scorsese. Sollevando il problema del martirio cristiano, il regista fa generalizzazioni molto più ampie di quelle che ci si aspettava – crea un quadro di tradimento in quanto tale e di riflessione sulla sua fonte.

Vale la pena di prestare attenzione alla figura di Kichijiro, un apostata che rinuncia ripetutamente a Cristo, ma poi si pente con tutto il cuore. A differenza dei suoi parenti e amici che sono forti nello spirito, Kichijiro è debole. Può essere descritto come un alter ego del protagonista, che rinuncia alla sua fede una sola volta, ma si arrende subito dopo. Il personaggio si chiede, "Cristo ha amato veramente uomini infelici come lui? Probabilmente lo ha fatto, perché queste persone non sono cattive?" Sì, risponde alla sua stessa domanda, Cristo li ha amati come ama ogni singolo penitente. Se una persona si pente sinceramente dei suoi peccati, indipendentemente da quante volte li ha commessi, sarà certamente perdonata.

È un altro discorso se il suo stile di vita non cambia, e andrà verso l'eternità con le sue passioni e le sue radicate abitudini peccaminose. Il Signore perdona tutto, questo è vero, ma se non facciamo alcuno sforzo, se il nostro pentimento è solo a parole, ciò non sarà di alcun vantaggio alle nostre anime. Un grande merito del film di Martin Scorsese è che mostra l'ambivalenza della prosperità spirituale – coloro che sembravano deboli sembrano resistere a tutte le prove e diventare veri e propri martiri, mentre coloro che fingono fiducia e coraggio cadono e rinunciano alla loro fede.

Del protagonista si dice in un dialogo: "È arrogante, è per questo è sicuro che rinuncerà alla sua fede." E questo è proprio quello che gli è successo. Il film ha mostrato i metodi raccapriccianti con cui i erano torturati cristiani del XVII secolo, ma questi non possono essere paragonati alle vili atrocità vili che usano i terroristi dell'ISIS per costringere i cristiani ad abbandonare la loro fede. Il film ci incoraggia a pensare: "E cosa sono pronto a fare io per Cristo? Sono disposto a sopportare torture come queste in modo da non apostatare, o 'adeguarmi alla formalità', come dicono i torturatori?"

A onore di Scorsese, dovremmo ammettere che non si è limitato al destino di un solo sacerdote e ci ha mostrato un altro esempio di risposta a prove e tribolazioni. Un altro prete (interpretato da Adam Driver) muore nel tentativo di salvare il suo gregge, muore da cristiano, senza lamentarsi presso l'Onnipotente, il che significa che è possibile sopportare tutte le prove anche con una "coscienza riflessiva", a condizione che tutti i dubbi svaniscano facendo spazio a una fede incrollabile; il silenzio di fronte ai tormenti.

Naturalmente, è sorprendente che il regista che una volta ha girato un film tanto blasfemo quanto "L'ultima tentazione di Cristo", ora, forse negli ultimi anni della sua vita, ha creato "Silence" – un film esplicitamente cristiano che loda il podvig del martirio per la gloria di Cristo. Ma è probabile che "Silence" sarà una delle sue buone azioni che possono servire come espiazione per l'oltraggiosa bestemmia contro Dio che ha commesso molti anni fa nel suo film scandaloso. Speriamo che sia così.

Поделиться:
Главная  >  Сбор текстов  >  Sezione 9