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  Cosa devono fare le famiglie ortodosse per mantenere ortodossi i bambini

sacerdote Geoffrey Korz

pravmir.com, 10 gennaio 2014

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È comune nelle parrocchie ortodosse trovare fedeli che chiedono: "perché non ci sono molti più bambini che vengono in chiesa? " È una domanda importante, dal momento che solleva due questioni più profonde: in primo luogo, dove sarà tra 20 anni la Chiesa nel mondo occidentale (fuori dai paesi tradizionalmente ortodossi), e in secondo luogo (e forse è la questione più critica); cosa hanno fatto le famiglie ortodosse negli ultimi decenni, perché la maggior parte delle parrocchie sia quasi priva di giovani?

Ovviamente, da qualche parte, la trasmissione della preziosa fede ortodossa da una generazione a quella successiva non è stata compiuta. Naturalmente, costruire la fede nei giovani è un esercizio personale, che richiede il tempo e lo sforzo concertato dei genitori, che hanno la responsabilità primaria per questo compito. Se i giovani adulti (o gli adulti non tanto giovani) non amano la Chiesa di Cristo, ci si deve chiedere quale esattamente è stata la massima priorità della loro vita a casa. Il successo accademico? Ottenere un buon lavoro? Lo sport? La vita sociale? L'intrattenimento?

San Paolo ci dice che tutto ciò che seminiamo, quello è ciò che raccoglieremo (Galati 6:7): tutto ciò che mettiamo nei nostri figli – l'amore per la musica, le esperienze di viaggio internazionali, l'ambizione sfrenata, la preoccupazione per i poveri – è molto probabile che sia questo a plasmare profondamente il loro carattere. Allo stesso modo, come ci dice san Giovanni Crisostomo, le cose di cui lasciamo che i nostro figli si circondino possono o rafforzare o minare la nostra influenza principale sulla vita dei nostri figli (il suo monito ai genitori è una lettura estremamente utile per tutte le madri e padri). Dove possiamo iniziare in questo compito immenso? Consideriamo quello che segue:

1. FATE ACQUISTI E PROGETTI COME SE DOVESTE PASSARE L'ETERNITÀ ALTROVE. Siamo tutti tentati di desiderare di essere come il mondo, di essere apprezzati da coloro che ci circondano, e di "adattarci". A volte il costo di tale accettazione è troppo alto. Il modo in cui usiamo i nostri soldi e il nostro tempo la dice lunga sulla nostra scelta, se stiamo facendo progetti più per questa vita, o più per l'eternità. Se stiamo facendo progetti principalmente per questa vita, perché mai i nostri figli dovrebbero mai prendere in considerazione di  preoccuparsi della propria vita spirituale? Quando i nostri libretti degli assegni, gli acquisti online e le gite ricreative ai centri commerciali superano il tempo trascorso in chiesa o in preghiera, perché mai i nostri figli dovrebbero risultare diversi?

2. SMETTETE DI LAVORARE E DI FARE ACQUISTI ALLA DOMENICA. Questo è un modo concreto per mettere da parte del tempo per Dio. Il Signore ci dice che il sabato (la domenica, per i cristiani), è stato fatto per noi (Marco 2:27) – per il nostro riposo e la ricostruzione spirituale dopo il vortice spirituale che ci lacera durante gli altri sei giorni della settimana. Se ci manca la forza di vivere una vita spirituale, dovremmo chiederci il perché!

3. FORNITE L'ORTODOSSIA COME OPZIONE D'IDENTITÀ. Ai bambini ortodossi nel mondo occidentale sono di solito fornite due opzioni mutualmente esclusive e spiritualmente velenose: mantenere una cultura straniera (lingua, nome, storia, ecc) come identità primaria, al fine di "mantenere" in qualche modo la fede ortodossa come parte di tale cultura, oppure occidentalizzarsi e lasciare la propria fede e cultura alle spalle. L'idea che l'Ortodossia sia "parte" di qualsiasi cultura è ovviamente assurda, dal momento che due millenni fa quasi ogni cultura era completamente pagana. Anche di recente, molte culture "ortodosse" sono cadute sotto l'effetto ipnotico del comunismo, e oggi molte sono intossicate dal materialismo capitalista.

Avere un senso ricco di cultura ereditata - qualunque sia la cultura – è un seme formativo nell'anima di un bambino, dal momento che un ricco apprezzamento e un amore ereditato per la tradizione prepara il cuore di un bambino per una vita ortodossa (dato che la nostra fede è senza tempo, e richiede un'inoculazione contro i venti delle mode passeggere). Ma la prima lealtà di un bambino, la lealtà che deve essere coltivata ed esemplificata da ogni genitore, è la fedeltà al tesoro immutabile della fede ortodossa. Se un giovane pensa di avere molto in comune con gli altri ortodossi perché sono ortodossi, c'è una buona probabilità che rimarrà fedele. D'altra parte, se un bambino crede di avere più in comune con altri coetanei di cui condivide la cultura, sia che tali coetanei siano fedeli o no, probabilmente è troppo tardi – il giovane non ha un immagine di sé come cristiano ortodosso, e con lui si dovrà fare un enorme lavoro.

4. IMPARATE LA FEDE ORTODOSSA – ACQUISITE LA MENTE DEI SANTI PADRI. Per le parrocchie che utilizzano la lingua corrente, questo significa insegnare l'Ortodossia agli adulti (i catecumeni e i fedeli da lungo tempo) in modo che possano trasmetterla a casa, mentre insegnano ai bambini. La tentazione di "fare un'Ortodossia locale" non deve mai trasformarsi in una pratica annacquata; questo è uno dei grandi motivi per cui molti ortodossi etnici non si fidano delle missioni che usano la lingua locale nell'educazione religiosa: a'Ortodossia annacquata, "modernizzata", è uno scandalo tra le persone che già hanno una profonda paura di perdere la loro cultura importata. Purtroppo, molti esempi di missioni ortodosse "locali" ​​sono pieni di tentativi di ridefinire la Santa Tradizione, di rinnovare le tradizioni liturgiche ereditate, e in generale di pretendere di "saperla più lunga" di tutti i santi fedeli che hanno vissuto la fede fin dall'inizio. Dobbiamo imparare dalla storia che l'Ortodossia è una fede universale, per tutti i tempi, luoghi e popoli, e insegnare questa lezione fondamentale ai nostri figli.

5. COLTIVATE UNA RETE DI AMICI ORTODOSSI DI TUTTE LE ETÀ. Immaginate per un momento che taglino la fornitura di energia elettrica alla vostra città. Che cosa fareste? Avete alternative a portata di mano? Molti – soprattutto i più giovani – troverebbero la vita senza divertimenti elettronici una realtà quasi insopportabile. Allo stesso modo, molte parrocchie ortodosse danno per scontato che la realtà dell'immigrazione straniera continuerà a mantenere le loro parrocchie vibranti e piene di ortodossi. Ma cosa succede quando l'immigrazione si ferma? Cosa succede quando la vitalità della vita ortodossa dipende solo dall'ingresso dei non ortodossi che sono già presenti sul posto? Purtroppo, non impariamo la lezione dalle precedenti generazioni di immigrati ortodossi: alla fine l'immigrazione si prosciuga, e dobbiamo iniziare a condividere la nostra vita di fede con altri ortodossi intorno a noi.

6. SMETTETE DI CERCARE DI "STARE AL PASSO" CON LE RELIGIONI OCCIDENTALIZZATE (IN PARTICOLARE, QUELLE DI "STILE AMERICANO"). C'è una ragione per cui la musica allegra e le funzioni danzanti conquistano in fretta la gente: fanno appello ai sensi, e attraggono facilmente i cuori rumorosi di chi vive nel mondo occidentale. Se stiamo cercando di trasmettere l'Ortodossia ai nostri figli, l'idea di emulare la vita religiosa modernizzata è veramente assurda, dal momento che non riesce a trasmettere loro gli strumenti unici che solo l'Ortodossia ha da dare. Occhi ortodossi che vedono la verità immutabile, senza tempo, una mente ortodossa che capisce gli insegnamenti della fede degli apostoli, orecchie ortodosse attratte dalla bellezza eterna, e un cuore ortodosso addestrato nella quiete interiore della preghiera: questi sono i doni dati dalla fede ortodossa. I nostri figli ne hanno bisogno. Se abbiamo accesso a questi doni, e non riusciamo a prendere le misure necessarie per darli loro ai nostri figli, manchiamo al nostro compito verso di loro.

Come ci chiede il Signore, "Se un figlio chiede un pane a qualsiasi padre tra voi, chi gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, chi gli darà uno scorpione al posto di un pesce?" (Luca 11:11). La fede ortodossa è a nostra disposizione per dare ai nostri figli il cibo spirituale di cui hanno bisogno. Cosa diremo loro se ci chiedono perché abbiamo dato loro qualcos'altro?

Padre Geoffrey Korz è sacerdote in Canada. Questo articolo è stato originariamente pubblicato nel numero di marzo-aprile 2005 della newsletter della Chiesa Ortodossa di Tutti i santi del Nord America, online all'indirizzo www.asna.ca.

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