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  Dichiarazione della Conferenza dei vescovi ortodossi russi che servono nella diaspora

LONDRA: 22 OTTOBRE 2012
 

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Con la benedizione di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, una conferenza dei vescovi ortodossi russi che servono nella diaspora si è tenuta a Londra il 19-21 ottobre 2012, anno che segna il quinto anniversario della firma dell’atto di comunione canonica tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia. L’evento ha riunito gli arcipastori in servizio al di fuori del territorio canonico della Chiesa ortodossa russa.

La Commissione del Patriarcato di Mosca sul dialogo con la Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia e la sua controparte nella Chiesa russa all’estero hanno proposto questo evento nel 2006 durante la sesta riunione congiunta a Nyack, NY. La proposta è stata poi approvata dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia e dal Santo Sinodo del Patriarcato di Mosca. L’ordine del giorno della conferenza è stato redatto a quel tempo e in seguito implementato da altri temi che si sono rivelati importanti nel corso dei primi cinque anni di vita di chiesa in comune. Molte di queste domande erano già state discusse nel corso di riunioni congiunte pastorali a livello locale, e alle riunioni del gruppo di lavoro sul rafforzamento dell’unità ecclesiale fondata da Sua Santità il Patriarca Kirill prima del quinto anniversario della firma dell’atto di comunione canonica, su richiesta del Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia. Questo gruppo opera sotto gli auspici di Sua Eminenza il Metropolita Ilarion di Volokolamsk.

Il 19 ottobre 2012, dopo una preghiera davanti all’Icona della Radice di Kursk della Madre di Dio “del Segno” , la protettrice della diaspora russa portata a Londra per l’evento, Sua Eminenza il Metropolita Ilarion, presidente del Dipartimento delle Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, ha aperto la conferenza con un discorso di benvenuto a nome di Sua Santità il Patriarca Kirill. Ha sottolineato l’importanza della riunificazione realizzata cinque anni prima, accennando alla natura particolare del lavoro pastorale al di fuori del territorio canonico della Chiesa ortodossa russa, e ha condiviso i suoi pensieri sulle sfide che attendono questa assemblea di arcipastori.

A questo ha fatto seguito un saluto di Sua Eminenza il Metropolita Hilarion dell’America orientale e di New York. Il primo ierarca della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia ha osservato che i vescovi all’estero si trovano di fronte a una doppia sfida: nutrire spiritualmente coloro che provengono dalle terre della Russia storica e che si sono stabiliti lontano dalla patria, e mostrare la verità dell’Ortodossia alle popolazioni locali. Il Metropolita Hilarion ha invitato gli arcipastori a prestare particolare attenzione al lavoro pastorale e missionario con i giovani, e ha invocato su tutti i partecipanti all’incontro l’aiuto di Dio nei loro sforzi.

I partecipanti alla conferenza hanno selezionato un segretariato, composto dall’arciprete Alexander Lebedeff, Segretario del Dipartimento delle Relazioni Inter-Ortodosse del Sinodo dei Vescovi della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia; l’arciprete Nikolai Balashov, vicepresidente del Dipartimento delle Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca; l’arciprete Serafim Gan, Cancelliere del Sinodo dei vescovi della Chiesa fuori frontiera, e l’arciprete Mikhail Dudko della Diocesi di Surozh.

Ciascuno dei conferenzieri ha quindi riferito sullo stato delle cose nelle proprie regioni, concentrandosi sulle attività di cooperazione tra le diocesi e le parrocchie e sulle analisi del quinto anniversario del ristabilimento dell’unità. A parlare di questi temi sono stati Sua Eminenza l’Arcivescovo Anatolij di Kerch, Sua Eminenza l’Arcivescovo Mark di Berlino e della Germania, Sua Eminenza l’Arcivescovo Feofan di Berlino e Germania (in video collegamento); Sua Eminenza l’Arcivescovo Kyrill di San Francisco e dell’America occidentale, Sua Eminenza l’Arcivescovo Gabriele di Montreal e del Canada; Sua Eminenza l’Arcivescovo Michael di Ginevra e dell’Europa occidentale, Sua Eminenza l’Arcivescovo Mark di Egoriev, Sua Eminenza l’Arcivescovo Elisey di Surozh, Sua Grazia il Vescovo Iov di Kashira, Sua Grazia il Vescovo Agapit di Stoccarda, Sua Grazia il Vescovo Peter di Cleveland; Sua Grazia il Vescovo Ioann di Caracas e del Sud America, Sua Grazia il vescovo George di Mayfield e Sua Grazia il Vescovo Nestor di Korsun.

I conferenzieri hanno discusso le celebrazioni del quinto anniversario della ricostituzione della pienezza della comunione fraterna all’interno della Chiesa ortodossa russa, e il lavoro del comitato per il rafforzamento dell’unità ecclesiale. Hanno appreso i progressi compiuti in materia di talune disposizioni dell’Atto di Comunione Canonica per il periodo di transizione, determinate al momento della firma dell’Atto, che miravano a regolarizzare questioni canoniche. Vi erano discusse prospettive per migliorare il coordinamento tra le diocesi della Chiesa russa unificata a livello locale, in particolare per quanto riguarda l’apertura di nuove parrocchie e il lavoro pastorale comune, le opere missionarie esterne ed interne, la pratica delle celebrazioni, così come il metodo di ricezione delle persone che desiderano entrare nella Chiesa ortodossa. Una grande attenzione è stata posta alle questioni del nutrimento spirituale della diaspora ortodossa multi-lingue in varie nazioni dove la Chiesa ortodossa russa svolge il suo servizio, e la cooperazione in Terra Santa.

Ha ispirato molta gioia il fatto che negli ultimi anni siano stati raggiunti risultati fruttuosi in progetti giovanili congiunti, e che certi problemi esistenti siano stati risolti.

Si è parlato anche della partecipazione di arcipastori a riunioni europee a livello regionale e in conformità con le decisioni della IV Conferenza pre-conciliare pan-ortodossa nel 2009 a Chambesy. Gli ierarchi hanno condiviso i loro pensieri sulle azioni comuni con le diocesi di altre Chiese ortodosse locali in varie parti del mondo, discutendo la questione della partecipazione di vescovi, sacerdoti e laici della Chiesa ortodossa russa in forum interconfessionali.

Al termine dei loro incontri, gli arcipastori partecipato alla Vigilia di Tutta la Notte nella cattedrale principale della Diocesi di Gran Bretagna della Chiesa russa all’estero. Il giorno seguente, domenica, hanno celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale della Diocesi di Sourozh, che festeggia quest’anno il suo cinquantesimo anniversario. Dopo la Liturgia, una litania memoriale è stata eseguita per il fondatore della diocesi, il Metropolita Anthony di Surozh di beata memoria, ed è stata svelata una lapide con bassorilievo in sua memoria. I partecipanti alla conferenza hanno partecipato anche a una cerimonia dedicata alla ricorrenza diocesana e al quinto anniversario della riunificazione della Chiesa ortodossa russa all’estero.

Elevando lode a Dio, che ci ha benedetti con la pace e l’unità, i partecipanti alla conferenza nondimeno hanno osservato che manca molto nel rapporto tra le diocesi e le parrocchie della Chiesa ortodossa russa al di fuori del suo territorio canonico e ciò richiede ulteriore perfezionamento e sviluppo. Per questo motivo, assemblee simili si riuniranno in futuro, al fine di coltivare il dono dell’unità ricevuto dal Signore.

Gli arcipastori della diaspora russa, provenienti da tutte le parti del mondo per discutere di questioni vitali nella vita della Chiesa in spirito di unanimità e di amore, sono stati ispirati nei loro sforzi comuni per condurre il popolo di Dio al Regno dei Cieli, ricordando sempre le parole del Signore: “Cercate prima il regno di Dio, e la sua giustizia” (Matteo 6:33).

Il mondo contemporaneo presenta molti ostacoli sul cammino del cristiano ortodosso che vuole raggiungere questo obiettivo benedetto. La perdita diffusa di valori spirituali e morali, la denigrazione della Santa Chiesa e gli attacchi su di lei che arrivano fino alla bestemmia e alla profanazione delle chiese di Dio, e la corrispondente indifferenza o anche il sostegno di certi strati della società, possono evocare nel fedeli un senso di smarrimento e disperazione. I partecipanti alla conferenza invitano il loro gregge a non soccombere a tali reazioni, a stare saldi nella difesa della Santa Ortodossia, a essere ricolmi dello Spirito di Dio, dell’amore per il Signore e per il prossimo, secondo il comandamento dell’Apostolo Paolo: “seguite sempre ciò che è buono, sia tra voi, sia per tutti gli uomini “(1 Tessalonicesi 5:15).

Gli arcipastori della Chiesa ortodossa russa che servono fuori del suo territorio canonico sono pieni di determinazione a “combattere strenuamente per la fede che è stata trasmessa una volta per tutte ai santi” (Giuda 1:3), a lavorare insieme con speranza nel Signore, a preservare la eredità della Santa Rus’, confidando nelle intercessioni della purissima Madre di Dio e di tutti i santi.

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