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  Il battesimo dei bambini non entusiasti

arciprete Lawrence Farley

da Pravmir

9 luglio 2014

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Un certo numero di persone ha visto ultimamente su Youtube un video che mostra l'ultimo minuto o giù di lì di un dramma familiare in chiesa. Si tratta di una famiglia ortodossa riunita per il battesimo della loro bambina di tre anni in una chiesa greco-ortodossa a Monaco di Baviera. Purtroppo, io sono monolingue, e quindi non sono in grado di comprendere lo scambio in greco tra il sacerdote e la bambina. Immagino che lui le abbia chiese se voleva essere battezzata e lei abbia risposto negativamente. Qualunque sia l'esatta natura dello scambio, il prete ha deciso sul momento di interrompere il battesimo, rimuovendo la sua stola sacerdotale, e interrompendo il rito familiare in modo rovinoso.

Dal momento in cui il dramma di 96 secondi è stato caricato su YouTube, si è accesa una sorta di polemica, incentrata sulla questione se il sacerdote ha fatto o no la cosa giusta. Si può provare solidarietà sia per il sacerdote sia per la famiglia, che hanno avuto un momento privato e doloroso sparso in tutto il mondo su Internet. Non essendo a conoscenza dell'esatto scambio di parole o di qualsiasi altro dei relativi dettagli, io ovviamente non posso fornire un parere utile se ha fatto o non ha fatto la cosa giusta, anche se vorrei esortare alla compassione per il sacerdote che stava comunque cercando di fare la cosa giusta e ha dovuto prendere una decisione di scatto sul momento. Per lo meno si dovrebbe riconoscere la sua integrità e la sua preoccupazione di mantenere alcuni requisiti minimi per la prestazione di un rito sacramentale. E mi meraviglia un po' la motivazione per mettere questa registrazione su YouTube. Lo scopo era di creare una vergogna pubblica per il sacerdote? Queste cose, presentate al pubblico senza alcun contesto o ulteriori spiegazioni delle circostanze, portano raramente un frutto spirituale. Invece di portare la mia voce in questo dibattito, vorrei riflettere un momento sul battesimo dei bambini, alcuni dei quali mostrano una netta mancanza di entusiasmo per la prospettiva di essere immersi in acqua da un estraneo in chiesa.

Mi ricordo di un battesimo simile alla nostra Chiesa di sant'Herman a Langley, in British Columbia. La madre era una convertita, che doveva essere battezzata insieme con il suo figlio piccolo. Il bambino non era abbastanza grande per prendere una decisione responsabile sulla fede (aveva circa quattro o cinque anni), ma era abbastanza grande per sapere che lui non voleva essere messo nel fonte in cui era appena stata immersa sua madre aveva (noi usiamo un grande abbeveratoio per cavalli per immergere gli adulti), e di essere spinto sotto l'acqua per tre volte da padre Lawrence. La sua obiezione non era teologica; soltanto, non voleva bagnarsi. Sua madre ci aveva preparato a questa eventualità, e quindi abbiamo tenuto un secchio a portata di mano. Abbiamo sollevato il bambino nel fonte, al che, come previsto, ha cominciato a protestare ad alta voce (e intendo proprio ad alta voce) e ha tentato di arrampicarsi fuori. Eravamo tutti pronti. Ho tenuto il piccolo candidato in posizione con una mano e con l'altra gli ho versato una secchiata d'acqua sulla testa per tre volte, dicendo le parole prescritte. Poi è uscito e il servizio è proseguito. Tutto è ormai risolto; il bambino mostra tutti i segni di avermi perdonato.

Questo solleva la questione di ciò che è richiesto ai candidati per il battesimo. Ovviamente i requisiti sono chiari per gli adulti: devono pentirsi dei loro peccati (compiendo le necessarie modifiche di vita) e accettare la fede ortodossa, con l'intenzione di vivere d'ora in poi come cristiani ortodossi e partecipare alla Liturgia ogni Domenica. Ma per quanto riguarda i bambini?

Alcune tradizioni battiste affermano che le condizioni per il battesimo degli adulti coinvolgono tutti, e così dal momento che i bambini non possono pentirsi e dare un assenso intellettuale alla fede, i bambini non devono essere battezzati. L'Ortodossia non è d'accordo, e ha sempre battezzato i bambini, a condizione che i loro genitori siano devoti e possano crescere i figli in una vita di penitenza e di fedele sequela di Cristo. I catecumeni in età infantile possono strillare al momento del loro battesimo, ma c'è poco che si possa fare per impedirlo. La maggior parte delle persone non ha obiezioni a bambini che strillano e c'è addirittura chi pensa che sia piuttosto carino.

La difficoltà viene con i figli piccoli, che sono abbastanza grandi per opporsi, ma non abbastanza per prendere responsabilmente le decisioni più importanti della vita. Nessuno direbbe che un bambino di tre o quattro anni è in grado di decidere coscientemente se andare o no a scuola, o di decidere quale carriera sceglierà da adulto, né con chi sposarsi, né se abbracciare o no la vita monastica. Per questo motivo non accettiamo il matrimonio dei bambini, e i monasteri, anche se possono accogliere bambini, non li tonsurano come monaci a pieno titolo fino a che non sono molto più adulti.

Mi sembra che i bambini molto piccoli non siano, quindi, in grado di decidere se diventeranno o no cristiani. Piuttosto, questa decisione rimane un compito dei genitori che li allevano. I genitori decidono che il loro bambino di cinque anni verrà con loro in chiesa proprio come decidono che il bambino andrà a scuola, e il piccolo a quell'età non ha nulla da dire in proposito.

Dio dà ai genitori la pesante responsabilità di crescere i figli. Essi svolgono questa responsabilità insegnando ai loro figli a pregare e a frequentare la chiesa, ad andare a scuola, e ad essere onesti in tutti i loro rapporti. I bambini possono naturalmente ripudiare la fede e il battesimo che hanno ricevuto e diventare apostati, così come possono ripudiare il consiglio dei genitori di vivere onestamente e diventare ladri. Ognuno ha il libero arbitrio, compresi i bambini, e non tutti lo usano con saggezza. Ma la responsabilità dei genitori di insegnare ai bambini la cosa giusta da fare rimane comunque. A volte si tratta di prendere decisioni e intraprendere azioni che non generano alcun entusiasmo nel bambino. I bambini non sempre sanno cosa è meglio per loro. Questo è il motivo per cui Dio dà il potere e la responsabilità ultima ai genitori.

Se l'esperienza del sacerdote e della famiglia a Monaco di Baviera ci insegna qualcosa, ci insegna la saggezza di preparare sia i bambini sia i preti a tutte le eventualità che possono verificarsi durante il battesimo. Dalla breve panoramica della débacle che abbiamo potuto vedere su YouTube, sembra che tutte le persone coinvolte stessero improvvisando. Data la possibilità di avere giovani candidati al battesimo poco entusiasti, una simile coraggiosa spontaneità dovrebbe essere accuratamente evitata.

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