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  Il battesimo dei bambini

Andrei Mironescu, ortho-logia.com

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Neanche io ero convinto in un primo momento che sia bene battezzare i neonati. Mi sono posto la domanda: "Come può un neonato credere ed essere battezzato?" Solo ora, dopo uno studio della Scrittura e della storia della Chiesa antica, posso dire che ci sono argomenti schiaccianti a favore del battesimo dei neonati. Certo, a prima vista, espressioni come "pentirsi e farsi battezzare," o "credere e farsi battezzare" può dare l'impressione che solo gli adulti possano essere battezzati. L’errore di questo modo di pensare non consiste nel fatto che un adulto deve credere prima di essere battezzato, ma nell’applicazione ai bambini di un comandamento rivolto agli adulti. La Bibbia non è stata scritta per i neonati, che sono in cura dei genitori che possono udire, capire e credere. Inoltre, un importante distinzione deve essere fatta tra il battesimo del bambino e quello dell'adulto: l'adulto deve pentirsi, mentre il bambino, non avendo colpe personali, non ha peccati di cui pentirsi. Dal momento che non ha chiuso il suo cuore attraverso un rifiuto intenzionale della volontà di Dio, il suo cuore è aperto e in grado di ricevere la grazia di Dio. Pensateci, se seguiamo lo stesso ragionamento, da quello che leggiamo in 2 Tessalonicesi 3:10 "Se qualcuno non vuole lavorare, neppure mangi", è chiaro che dobbiamo lasciar morire di fame i bambini, che non vogliono lavorare. Certo che non è così, i bambini possono ricevere il cibo anche se non lavorano. I verbi "pentirsi", "lavorare" si riferiscono a coloro che sono in grado di fare queste cose.

D'altra parte, ci sono esempi della Bibbia di bambini che ricevono il dono della fede quando vengono toccati dalla grazia di Dio. In Luca 1:44, quando Maria è andata da Elisabetta, questa ha detto: "Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha fatto un salto di gioia nel mio grembo". Quindi non possiamo misurare scientificamente la predisposizione di una persona a ricevere la grazia salvifica. Ci sarebbero altri esempi: Salmo 8:2, Matteo 21:16 "...dalla bocca dei bambini e dei lattanti ti sei preparato una lode"; Salmo 22(21):9-10 "Sei tu che mi hai tratto dal grembo, mi hai fatto riposare sul petto di mia madre. Al mio nascere tu mi hai raccolto,

dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio". In Matteo 18: 3 ci viene detto: "Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini non entrerete nel Regno dei cieli", così vediamo che i bambini sono il nostro modello di fede. Non è messa la condizione: fino a quando i bambini diventeranno adulti, ma l'esatto contrario: fino a quando gli adulti diventeranno come bambini.

Per comprendere la pratica cristiana storica del battesimo dei bambini, è importante capire come i bambini erano inclusi nella salvezza del Vecchio Testamento. Il segno più importante del patto tra Dio e i figli d'Israele era la circoncisione. Dio ha ordinato che questo rito si applicasse a tutti quelli di sesso maschile di età superiore agli 8 giorni. (Genesi 17:12).

Naturalmente, al bambino non era chiesto se voleva nascere in Israele, o se voleva essere ebreo. La domanda: "vuoi portare il segno dell'Alleanza e appartenere al popolo di Dio, o non lo vuoi?" non era mai posta, perché questa decisione spetta ai genitori. È facile trovare un legame tra la circoncisione e il battesimo cristiano negli scritti di Paolo riguardo a Israele e alla Chiesa: "In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo" (Colossesi 2:11,12). Così, per i cristiani il battesimo è il compimento della circoncisione del Vecchio Testamento. Attraverso questa connessione si può dire che Dio ha incluso tutti gli ebrei, anche i bambini, nel patto del Vecchio Testamento. La Scrittura sottolinea che "tutti furono battezzati nella nuvola e nel mare" (1 Cor. 10:2) quando hanno seguito Mosè attraverso il Mar Rosso. Sarebbe stato impensabile che gli uomini lasciassero i loro bambini sulla riva a diventare preda degli eserciti del Faraone, solo perché non erano abbastanza grandi per capire, o non potevano prendere una decisione personale di salvarsi attraversando il Mar Rosso. In Esodo 10:9 si vede che tutti si sono imbarcati in questo viaggio, adulti e bambini.

"Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo" (I Corinzi 10:1-4).

Un altro simbolo della salvezza nell'Antico Testamento, similmente destinato a tutta la famiglia, è l'arca di Noè. Dio disse a Noè: "Entra nell'arca, tu e tutta la tua casa" (Genesi 7:1). Pietro, riferendosi al diluvio e all'arca, scrive: "poche persone... furono salvate per mezzo dell'acqua. Figura, questa, del battesimo, che ora salva voi"  (1 Pietro 3:20-21). Anche in questo caso, è difficile immaginare che i nipoti di Noè siano stati lasciati fuori, proprio perché non riuscivano a capire la missione di Noè.

Per capire meglio questo concetto di "salvezza della famiglia" nell'Antico Testamento, facciamo un altro esempio. Dio parlò a Mosè, ordinandogli di dire al suo popolo di prendere "un agnello per ogni famiglia". Il sangue di agnello avrebbe salvato in seguito la vita del primogenito di ogni famiglia. Questo concetto di salvezza della famiglia si incontra non solo ai tempi di Abramo e di Mosè, ma anche negli ultimi tempi del Vecchio Testamento, al tempo di Davide (2 Re 7:12-16).

Come si può vedere, in tutte le alleanze dell'Antico Testamento fatte da Dio con il suo popolo erano inclusi anche i bambini: l'alleanza con Noè dopo il diluvio (Genesi 9:9), l'alleanza con Abramo (Genesi 17:4,7), con Mosè " Oggi voi state tutti davanti al Signore... i vostri bambini, le vostre mogli... per entrare nell'alleanza del Signore tuo Dio" (Deuteronomio 29:10-12). Anche le conseguenze della rottura dell'alleanza con Adamo sono state sentite anche sui bambini. O forse nel Nuovo Testamento, anche se supera quello vecchio per quanto riguarda i privilegi e le promesse, questo principio non funziona più?

A Pentecoste, quando Pietro ha predicato il Vangelo per la prima volta, non ha detto che la promessa è fatta solo agli adulti. Invece, dopo avere indicato in un solo versetto la necessità del Battesimo, si ricorda l'insegnamento che aveva sempre fatto parte del patto degli ebrei: Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro (Atti 2:39). La stessa promessa è stata fatta da Dio ad Abramo, e poi ricordata da Paolo nella lettera ai Galati: "E se siete di Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa" (Gal 3, 29). Nessuno può scegliere da solo di diventare erede, così si nasce, che lo si desideri o meno. Penso ora a un principe che diventerà l’erede al trono.

Il pensiero della separazione dei genitori dai loro figli mi sembra contraria tanto al sentimento cristiano quanto alle leggi umane. Può essere che, mentre il tronco è nella chiesa, il ramo sia al di fuori? Può essere che, mentre il genitore è nel regno visibile del Salvatore, suo figlio, carne della sua carne non abbia nulla a che fare con lui? Come ho detto, anche nelle leggi fatte dagli uomini vediamo che i bambini nascono cittadini dello Stato in cui risiedono i genitori, con gli stessi loro diritti.

I bambini erano membri riconosciuti della chiesa del Vecchio Testamento. Quando Dio ha chiamato Abramo e ha stabilito un patto con lui, non solo vi ha incluso anche il suo neonato, ma ha creato un rituale in cui è stato sigillato il rapporto del bambino con la chiesa. La circoncisione esprime chiaramente, nella visione di Paolo, un "sigillo della giustizia nella fede" (Romani 4:11). Dio dice ad Abramo, "In te saranno benedette tutte le nazioni della terra" (Genesi 12:3), quindi non solo i suoi discendenti (Genesi 18:18; 22:18; 26:4). Il patto, il sigillo è stato amministrato per comandamento di Dio per circa duemila anni. Se la saggezza infinita ha ritenuto opportuno che i bambini siano soggetti a un "sigillo della giustizia nella fede" prima di poter essere capaci di esercitarlo, credo che ciò sia giusto anche in questo momento.

La Chiesa di Dio è in sostanza la stessa ora come allora.

In Galati 4:1-6 Paolo paragona il popolo sotto l’alleanza  del Vecchio Testamento a un erede bambino. Proprio come un uomo maturo è la stessa persona che era al tempo dell’infanzia, così la Chiesa che, dopo la venuta di Cristo, si trova nella pienezza dei privilegi e della luce, è la stessa Chiesa che molti secoli fa, non godeva di molti privilegi, ma era sotto la guida stessa divina (Atti 7:32). Anche Paolo, riferendosi ai figli d'Israele, ha detto, "A noi, al pari di quelli, è stata annunziata una buona novella" (Ebrei 4:2), "i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo (I Corinzi 10:1-4). Abramo, ci viene detto, "esultò nella speranza di vedere il giorno di Cristo, e lo vide e se ne rallegrò" (Giovanni 8:56). Così la chiesa dell’Antico Testamento non è solo una chiesa divinamente istituita ma una chiesa del vangelo, di Cristo, costruita sulle stesse fondamenta degli apostoli (Efesini 2:20).

Ma il passo che mette l’identità della chiesa sotto la più potente luce è Romani 11:15-24, in cui si confronta la Chiesa con un ulivo. Lo stesso confronto è fatta dal profeta Geremia: "Ulivo verde, era il nome che il Signore ti aveva imposto", ma a causa del peccato "Con grande strepito sono state date al fuoco le sue foglie, e i suoi rami sono bruciati" (Geremia 11:16). Romani 11:15-24 "Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti? Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo olivo selvatico, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe della radice e della linfa dell'olivo, non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te. Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perché vi fossi innestato io! Bene; essi però sono stati tagliati a causa dell'infedeltà, mentre tu resti lì in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi! Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te! Considera dunque la bontà e la severità di Dio: severità verso quelli che sono caduti; bontà di Dio invece verso di te, a condizione però che tu sia fedele a questa bontà. Altrimenti anche tu verrai reciso. Quanto a loro, se non persevereranno nell'infedeltà, saranno anch'essi innestati; Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo! Se tu infatti sei stato reciso dall'olivo selvatico che eri secondo la tua natura e contro natura sei stato innestato su un olivo buono, quanto più essi, che sono della medesima natura, potranno venire di nuovo innestati sul proprio olivo!"

La rimozione dei rami naturali (gli ebrei) a causa dell'incredulità non porta alla distruzione di un olivo. Rimane il tronco, la radice. Le nazioni - i rami di un olivo selvatico - sono stati innestati su di un olivo buono, lo stesso olivo da cui i rami naturali sono stati tagliati. Gli ebrei saranno innestati sul loro stesso olivo quando ritorneranno alla chiesa cristiana. Se le due chiese fossero distinti, sarebbe  sbagliato esprimersi nei confronti degli ebrei dicendo che "saranno innestati sul loro stesso ulivo".

Se i bambini ne erano membri e se la Chiesa rimane la stessa, restano ancora membri della Chiesa, e la garanzia è il ricevimento dei bambini 2000 anni prima del Nuovo Testamento, e mai revocato.

L’introduzione dei bambini nella Chiesa per ordine di Dio è innegabile. L’unicità della Chiesa in entrambi i periodi è innegabile. Il patto permanente di Abramo, che raggiunge "tutte le nazioni della terra" è pure innegabile. E nel Nuovo Testamento o negli scritti della chiesa primitiva non troviamo alcuna indicazione che questo grande privilegio sia stato ritirato, e in modo indiscutibile resta in vigore. Un nuovo ripristino di questo privilegio non sarebbe stato necessario, soprattutto perché già si comprende che nel Nuovo Testamento i privilegi non si riducono ma si espandono. Non riesco a immaginare che i privilegi e i segni di appartenenza dei bambini ai quali erano così abituati i primi cristiani siano stati improvvisamente ritirati senza ferire i cuori dei genitori. Tuttavia, non si segnala nella storia dell'età apostolica alcuna controversia su questo tema.

Le differenze tra la circoncisione e il battesimo sono negli stessi punti in cui il Vecchio Testamento e il Nuovo Testamento sono diversi. Il battesimo non è più limitato a soli maschi e solo all'ottavo giorno, e l'abolizione di questi vincoli ci ricorda i nuovi privilegi del Nuovo Testamento, in cui "non c'è né ebreo né greco, non c'è né schiavo né libero, non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù "(Gal 3,28).

Il profeta Isaia, anche se non è uno scrittore del Nuovo Testamento, parla molto dei tempi del Nuovo Testamento. Parlando degli ultimi giorni, il profeta dichiara: "Non faranno né male né danno in tutto il mio santo monte ... io creo nuovi cieli e nuova terra ... prole di benedetti dal Signore essi saranno e insieme con essi anche i loro germogli"(Isaia 65:25, 11:9, 65:17, 22-23). Possiamo fare un collegamento tra le parole del profeta Geremia e quelle Cristo che troviamo in Matteo 19:13-15: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli." In originale è la stessa espressione usata da Cristo nel Discorso della Montagna, Matteo 5,3.10 "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli." Se il regno della gloria appartiene a loro, con quanto più diritto i privilegi della Chiesa sulla terra.

Dio dice pure che nel Nuovo Testamento scriverà la sua legge nei cuori del suo popolo: "Porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo ... tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande" (Geremia 31:33-34). Da qui capisco che la nostra fede rappresenta molto di più della conoscenza di certe dottrine, ma piuttosto una fiducia incondizionata, come quella di un bambino, in Dio. Capisco che i bambini partecipano alla fede, anche se non la sanno articolare, perché la nostra fede è opera di Dio in noi e non dipende dalla nostra capacità di spiegarla.

1 Corinzi 7:14 "il marito non credente, infatti, viene reso santo dalla moglie credente e la donna non credente viene resa santa dal marito credente. Altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, ora invece sono santi".

I termini sacro e impuro hanno anche un senso ecclesiale nella Bibbia. Nel Vecchio Testamento, solo il popolo di Dio era "un popolo santo separato da tutti i popoli, essendo popolo del Signore" (Lv 20,26), perché era il popolo con il quale aveva stabilito.

Tra i Corinzi c’erano molti casi di cristiani uniti in matrimonio con pagani. Paolo dice che quando il non credente vuole vivere con una donna credente, devono continuare a vivere insieme, il loro legame è santificato dal carattere della persona credente, i loro figli sono "santi", vale a dire, membri della chiesa di cui fa parte la persona credente. Così la parte non credente è benedetta dalla persona credente, nel senso in cui i bambini sono riconosciuti come appartenenti alla famiglia santa, di cui fa parte la persona credente.

È sottinteso il fatto che quando entrambi i genitori sono credenti i loro figli hanno il diritto di appartenere alla Chiesa. Se si fosse saputo che nessun bambino - di genitori credenti o no - può appartenere alla Chiesa, non ci sarebbe stato alcun dubbio. Infatti, se la fede di entrambi non avesse significato nulla, tanto più la fede di uno solo. La domanda che Paolo può aver ricevuto potrebbe essere: "vedo i figli dei miei vicini cristiani sono membri della chiesa e i bambini dei non credenti che non appartengono alla chiesa. Io credo in Cristo, ma mio marito no. Che cosa succederà ai nostri figli? Saranno ammessi insieme a me o rimarranno come mio marito?" Dio li considera dalla parte del credente. La mancanza di fede del partner non può interferire nel patto di Dio.

Secondo la tesi che non vi è alcun esempio di battesimo dei bambini nella Bibbia, questo non sarebbe possibile, e dovrebbe accadere lo stesso quando a una donna non è consentito fare la comunione, ricevere la Cena del Signore. Tuttavia, questo non accade, neanche nelle chiese neo-protestanti.

Tutti i casi di battesimo che troviamo nelle scritture sono amministrati a convertiti dal giudaismo o dal paganesimo al cristianesimo. Ci sono molti individui nati da genitori cristiani che avrebbero dovuto essere battezzati, una volta maturi. Non si entra in dettagli nel seno della Chiesa se non per mostrare la risoluzione delle controversie. Il battesimo infantile non innesca conflitto, essendo un evento quotidiano della chiesa, e non ha bisogno di essere sottolineato.

Secondo questi principi neo-protestanti, i bambini cristiani sono tanto completamente "al di fuori" (Efesini 2:12), quanto i bambini pagani e musulmani, fino a quando per fede e pel pentimento diventano soggetti all’alleanza. La loro conversione e il loro battesimo dovrebbero essere descritti, dettagliati, così come il battesimo di quanti sono stati "alienati dalla cittadinanza di Israele". Tuttavia, durante i 60 anni descritti nel Nuovo Testamento, non esiste un singolo caso di battesimo di un adulto nato da genitori cristiani.

Il vantaggio del battesimo dei neonati, come il vantaggio della circoncisione per gli ebrei "è grande in tutti i sensi" (Rm 3,2). Il bambino diventa un portatore di grazia ed è protetto dal potere del male, prima di dare alcun segno di intelligenza o capacità di comprensione. Non c'è alcun genitore che aspetti il risveglio, la fede, la coscienza, al fine di vestire, nutrire, fare il bagno al bambino. Il desiderio del seno della madre e il bisogno di calore sono naturali nei bambini.

Con il battesimo, il bambino comincia a vivere in Cristo e la sua volontà è rafforzata per superare gli effetti del peccato ereditato. L'umanità caduta, corrotta, è unita con l'umanità risorta di Cristo.

Cristo ha preso su di sé i peccati di tutti, si è sacrificato per tutti. Se la vita comincia al momento della nascita, Cristo non dovrebbe avere misericordia e dare una medicina d'immortalità anche ai bambini che ne hanno bisogno?

Romani 5:12 "Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato". Pertanto, "Non c'è nessun giusto, neppure uno".

Tito 3:5 "Egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo".

La fede non deve essere considerata un atto della mente e della volontà. Si tratta di un rapporto di amore e fiducia, un rapporto che non è limitato dalla ragione. (Salmo 21:9-10, Marco 9:42, Luca 1:44).

Ho alcune domande delle quali sono curioso di sentire la vostra risposta.

  1. Se il battesimo dei bambini è un'invenzione successiva, quando è stato menzionato per la prima volta e chi ne è stato l'iniziatore?
  2. Perché non si trova alcuna protesta contro la sua validità nella chiesa primitiva?
  3. Dove nella Bibbia si dice esattamente che il battesimo dei bambini è vietato?
  4. Dove è abolita l'alleanza di Dio con gli ebrei, che comprendeva anche i bambini?
  5. Dov’e che la Scrittura prescrive un'età specifica per il battesimo?
  6. Anche se ci fosse un tempo in cui la fede giunge alla maturità, come lo si può discernere? Quale fede non è in continua maturazione? Quand’è che è abbastanza matura per il battesimo?
  7. Dov’è che nella Scrittura si dice che ai bambini sono risparmiati gli effetti della caduta perché non sono abbastanza maturi per credere? (Anche la creazione è sotto la maledizione della caduta del genere umano: Romani 8:19-21)
  8. Che ne facciamo dei molti altri significati biblici del battesimo diversi dalla "sequela del pentimento", come per esempio: il mistero della rigenerazione (Tt 3,5), l'innesto nel corpo di Cristo (1 Cor 12,13), il passaggio dal regno di Satana a sotto l'autorità di Cristo (Romani 6:17), l’espressione della manifestazione della divinità (Luca 3:21, 22), l’accoglienza nell'alleanza di Dio (Colossesi 2:11), l’atto dell’adozione di Dio e del rivestirsi di Cristo (Gal 3:26, 27) . Perché queste cose dovrebbero essere vietate ai bambini di una famiglia cristiana?
  9. Se ci fosse stata la norma di battezzare i bambini in età avanzata, perché non sono menzionate nella Bibbia o negli scritti ecclesiastici istruzioni date ai genitori per sapere come aiutare i giovani adolescenti a prepararsi per il battesimo?

Il battesimo dei bambini è un’espressione dell'amore di Dio. Ci dimostra che Dio ci ama e ci accetta, prima che noi lo conosciamo e lo amiamo, fin dalla nascita. Dire che una persona deve raggiungere l'età della responsabilità prima di essere battezzata significa rendere la grazia di Dio in qualche modo dipendente dall'intelligenza umana. Ma la grazia di Dio non dipende dalla nostra azione, è un dono del suo amore.

Ciò che mi sconcerta di più è il concetto dell'età della responsabilità, prima della quale nessuno può essere battezzato. Mi chiedo a quale età un bambino senza colpa personale dinanzi a Dio si trasforma durante la notte da un agnello innocente in un peccatore atteso all’inferno se non si pente e non è battezzato? Sarà a 8, 12, 14 o 20 anni? Quando Dio troverà che alcune azioni che ieri avrebbe trascurato a causa dell’immaturità, passibili della punizione più grave?

La pratica del battesimo solo per gli adulti è apparsa soltanto nel XVI secolo con l’avvento degli anabattisti. Volendo mostrare al pubblico che i loro seguaci rinunciavano a qualsiasi eredità cattolica, gli anabattisti volevano che questi seguaci dimostrassero sottomissione alla volontà di Dio attraverso un battesimo pubblico. Inizialmente essi non ammettevano nessuno sotto i 20 anni. Questa età è stata poi abbassata a 16 anni e più tardi è ulteriormente scesa, fino a non essere oggi una regola precisa per tutte le chiese discendenti dalla dottrina anabattista. Così, si possono incontrare bambini di cinque, sei anni il cui battesimo è permesso in alcune chiese e in altre no.

Cosa succede ai bambini che muoiono prima di raggiungere l'età della responsabilità, l'età in cui la loro fede possa crescere? Andranno all'inferno?

  • Se si crede nella realtà dell’eredità del peccato ancestrale, non si può trarre un'altra conclusione. "Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito" (Giovanni 3:6), "La carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio" (I Corinzi 15:50), "Nessuno è libero da macchia, anche se la sua vita fosse di un giorno "(Gb 14:4) e" Nelle iniquità sono stato concepito e nei peccati mi ha generato mia madre" (Salmo 50:6).
  • Se la vostra risposta è: no, Dio è troppo misericordioso per lasciare che una cosa del genere accada a un bambino innocente, significa che vi è una giustificazione per il battesimo dei bambini, dal momento che ammettete l'esistenza di altri fattori, oltre la loro volontà, che possono intervenire nel processo della salvezza.

In Giovanni 3:5, Gesù dice: "In verità ti dico, chiunque non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio". Secondo le parole di Cristo, per entrare nel regno di Dio, ogni persona deve nascere d'acqua e di Spirito. Vediamo che Cristo non ricorda alcuna eccezione per quanto riguarda gli infanti. Non dice: "Per entrare nel regno di Dio gli adulti devono nascere d'acqua e di Spirito, ma i bambini possono entrare anche senza nascita dall'acqua e dallo Spirito." Questo comandamento è universale, e se qualcuno vuole essere sicuro che i suoi bambini entrino nel regno di Dio in caso di morte, deve sapere che la nascita d’acqua e da Spirito è assolutamente necessaria.

So che alcuni neo-protestanti non considerano Giovanni 3:5 come riferito al battesimo, anche se non riescono a dare una chiara interpretazione del versetto. Non voglio entrare ora nei dettagli per quanto riguarda il significato del battesimo, ma lo farò volentieri se volete in una lettera futura. Tutto quello che voglio dire è che non possiamo rimuovere alcuna interpretazione del versetto a causa della necessità del battesimo dei bambini. Se si ammette che qui si parla di battesimo, allora sicuramente i bambini devono essere battezzati per andare in paradiso in caso di morte. Se non si ammette che qui si parla di battesimo, allora si sostiene che solo gli adulti che hanno raggiunto l'età della responsabilità possono rinascere. Dal momento che Cristo ha detto che si deve nascere di nuovo per entrare nel regno vuol dire che la loro teologia condanna all'inferno chi muore prima dell'età della responsabilità. Tuttavia, mi dite che questi bambini possono andare in paradiso.

Ripeto il passo di Matteo 18:2-5 "Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me". Sarebbe strano dire che dobbiamo andare a lui come bambini, e poi escludere proprio i bambini che ci sono stati dati come modello per entrare in comunione con lui mediante il battesimo. Il passo ha allusioni dirette al battesimo; Cristo dice: "nel mio nome". In Atti 2:38 si parla di battesimo "nel nome di Gesù Cristo", cioè sotto l'autorità di Cristo. Ci sono quattro passi di questo tipo (Atti 2:38, 8:16, 10:48 e 19:05). Infatti, il battesimo è fatto "nel nome del Padre, del Figlio e del santo Spirito" (Matteo 28:19). Confrontando i versi possiamo concludere che Cristo pensava al battesimo, quando ha detto le parole di Matteo 18.

La principale difficoltà di alcuni protestanti ad accettare il battesimo dei bambini è l'idea che non si può ricevere la grazia senza chiederla. Tuttavia, questo è ben consolidato nel Nuovo Testamento. Si vede Cristo in Matteo 7:15 mentre impone le mani sui bambini portati dai loro genitori. Non ha trasmesso grazia con le sue mani, anche se i bambini non l’hanno chiesta? Quando il centurione Cornelio ha pregato Cristo di guarire il suo servo, Cristo non ha detto: "Mi dispiace, ma non posso farlo a meno che il tuo servo me lo chieda:" ma l’ha curato sulla base della fede del centurione. La figlia della donna cananea di Matteo 15,21-28 è stata guarita grazie alla fede di sua madre.

Matteo 9:2-6 " Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati... alzati, prendi il tuo letto e va’ a casa tua!" La fede degli amici del paralitico ha reso possibile sia la guarigione fisica che il perdono dei peccati.

In Marco 5:22,23 il padre di una ragazza in punto di morte parla in suo nome, dicendo: "Mia figlia sta morendo, vieni a imporre le mani su di lei, perché sia salvata e viva". Io non credo che nessuno abbia detto in quel momento che la ragazza avrebbe dovuto credere, perché nessuno avrebbe potuto credere al posto suo. Cristo la risuscita a causa della fede di suo padre.

Quando i discepoli fermano quelli che portano i loro figli a Gesù (Mt 19:14, Luca 18:15-16), Gesù dice: "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo vietate, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio". La parola usata in greco è brephe = i lattanti, che non possono accostarsi a Cristo da soli, e non possono prendere una decisione consapevole di "accettare Gesù come Signore e Salvatore" (citazione messa tra virgolette, anche se non è nella Bibbia). Ma Cristo non ha chiesto loro di fare una tale scelta, dicendo che sono esattamente il tipo di persone che possono venire a lui per ereditare il regno. Se Cristo dice: "lasciate che vengano a me," possiamo non lasciare che si rivestano di lui (Gal 3, 27), per mezzo del battesimo in Cristo (Romani 6:3)?

Ci sono esempi nel Nuovo Testamento di intere famiglie battezzate.

"...Ho battezzato la famiglia di Stefana" (1 Cor 1,16), "E dopo che fu battezzata, e lei e la sua casa..." (At 16,15), "... fu subito battezzato, lui e tutta la sua casa" ( Atti 16:33). È difficile immaginare che quelle famiglie non contenessero bambini, in una cultura in cui le famiglie erano grandi, non vi era alcun metodo contraccettivo sofisticato, e i bambini erano considerati una benedizione di Dio.

Poi, quando i cristiani dell’età apostolica, per desiderio di alleviare le anime di coloro che sono morti senza battesimo al momento della preparazione al battesimo, iniziarono a farsi battezzare di nuovo al posto dei morti non battezzati (I Cor 15,29), come avrebbero potuto lasciare i loro figli morire senza battesimo?

Avete osservato che finora ho esaminato solo testi biblici, anche se per me, come ortodosso, la Bibbia non è l'unica guida. Volevo solo dimostrarvi che la pratica il battesimo dei neonati appare anche dalla sola Bibbia. Ma gli insegnamenti della Chiesa sono chiari e unanimi sul battesimo applicato ai neonati. Tutti i vescovi, tutti i santi della chiesa dicono che i bambini devono essere battezzati. I primi a rifiutare questa pratica sono stati gli anabattisti nel XVI secolo. La maggior parte dei protestanti, lungo la storia, tra luterani, anglicani, metodisti, riformati, presbiteriani, ha battezzato i bambini. Lutero e Calvino (servendosi dello stesso principio "Sola Scriptura") hanno predicato il battesimo dei neonati.

Come ho detto, tutti i Padri della Chiesa hanno affermato questa pratica, iniziando da Policarpo, vescovo di Smirne, discepolo dell'apostolo Giovanni, nato intorno agli anni '70, che è stato bruciato vivo a Roma per non aver rinnegato Cristo, continuando con Giustino Martire (110-165), Ireneo (120-202), vescovo di Lione, Ippolito (170-236), Origene (185-254). Il santo martire Cipriano, vescovo di Cartagine, ha condotto il sinodo di Cartagine nel 251, anno in cui è stata elaborata una risposta a Fidus, che proponeva che il battesimo fosse sempre amministrato come la circoncisione, all'ottavo giorno dopo la nascita. In risposta si dice che la misericordia e la grazia di Dio non devono essere rifiutate ad alcuna persona, indipendentemente dall'età. Va notato che Fidus non metteva in dubbio la legittimità del battesimo dei bambini, ma credeva solo che il battesimo dovesse essere amministrato come la circoncisione, all'ottavo giorno.

L'elenco potrebbe continuare con Gregorio di Nazianzo e Giovanni Crisostomo, che scrissero opere in cui sottolineavano il significato del battesimo dei neonati.

Per mostrare l'importanza di questi scritti, vi porto qui una citazione dalla lettera di Paolo ai Tessalonicesi: "...fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete appreso sia dalla parola o dalla nostra epistola" (2 Tessalonicesi 2:15). Il Vangelo è costituito da tradizioni orali e scritte (tradizione = paradosis -> trasmissione).

La Bibbia condanna solo le tradizioni umane che contraddicono la parola di Dio (Matteo 15:3-9, Marco 7, Colossesi 2:8-9), come l'usanza di offrire una decima dai soldi destinati ai genitori. La Chiesa è basata sulla tradizione apostolica, non su quella umana. Paolo loda coloro che osservano le tradizioni (1 Cor 11,2) e consiglia ai cristiani di fare attenzione a quelli che non camminano secondo la tradizione (2 Ts. 3:6).

Matteo 23:2-3 parla della cattedra di Mosè - non menzionata da nessuna parte nel Vecchio Testamento. Cristo, che condanna la tradizione umana nel capitolo 15, nel capitolo 23 convalida l’autentica tradizione.

At 2,42: dopo la predica di Pietro, i battezzati erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Secondo la teoria della sola Scriptura, la chiesa visibile non ha alcuna autorità nella dottrina. Tuttavia, è chiaro che esiste già la dottrina nella chiesa stabilita da Cristo, anche se non c'era ancora una sola riga scritta nel Nuovo Testamento. Secondo la sola Scriptura, questi cristiani non avrebbero avuto alcuna dottrina su cui stabilirsi.

Come è stata risolta la controversia sulla circoncisione in Atti 15? I cristiani in Giudea volevano obbligare coloro che diventavano cristiani a essere circoncisi. Chi ha preso la decisione finale e come la si è presa? Se si fosse applicata la sola Scriptura, la verità avrebbe dovuto essere dimostrata con i versi del Vecchio Testamento, gli apostoli avrebbero dovuto scrivere la risposta, e dopo avere accertato che essa era una scrittura del Nuovo Testamento, allora si sarebbe chiarito il problema. Tuttavia, dopo che Pietro disse loro ciò che è stato deciso dagli apostoli e dagli anziani, in Atti 3:12 tutta la folla tacque. Questa decisione non fu scritta se non dopo 25 anni, ma la chiesa non ha aspettato gli scritti di Luca per attuare la decisione.

2 Pietro 1:20: "nessuna Scrittura profezia è soggetta a interpretazione privata ". Pietro condanna l’interpretazione personale, la teoria alla base della teoria della sola Scriptura.

2 Pietro 3:16: Pietro dice a proposito degli scritti di Paolo che contengono "alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina". L’interpretazione personale può portare all’eresia.

Se ogni punto teologico deve essere dimostrato dalla Scrittura, allora anche la sola Scriptura deve essere dimostrata dalla Scrittura. Questo è il problema più grande della teoria della sola Scriptura, non può essere provata dalla Bibbia, quindi si contraddice da sola. Mi ricorda una frase come "Nessuna generalizzazione è vera", che abolisce anche se stessa. Troverete nella Bibbia versetti che dicono che la Scrittura è utile, ispirata, ma da nessuna parte troverete che sia sufficiente a contenere ogni verità ispirata e necessaria, o che solo essa sia utile.

Matteo 18:17-18: Perciò, andate, ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole... insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato, ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Che cosa è successo agli apostoli mandati a predicare? Solo Giovanni, Matteo e Pietro hanno scritto qualcosa nel Nuovo Testamento. Forse gli altri non hanno compiuto la missione?

Atti 13:5: Paolo e Barnaba predicarono la parola agli ebrei di Salamina. Ma non è scritto da nessuna parte che cosa contenesse la loro predicazione.

Atti 20:27, 31-32: Paolo insegnò agli Efesini per tre anni giorno e notte. Forse che i sei brevi capitoli dell’epistola agli Efesini esauriscono tutto l'insegnamento dato da Paolo?

2 Timoteo 2:2 "le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri". Paolo non dice: scrivi quello che dico e distribuiscine copie a tutto il mondo perché le leggano e le interpretino da soli. Timoteo, che era stato ordinato da Paolo (1 Timoteo 4:14, 2 Timoteo 1:6) ha predicato ciò che Paolo ha detto oralmente, e la fede proveniva dall’ascolto (Romani 10:17). Non esiste un solo verso che aggiunge che la parola scritta è l'unica parola di Dio.

Se gli scrittori del Nuovo Testamento credevano nella sola Scriptura, perché facevano ricorso alla tradizione orale, considerandola come vera parola di Dio? (Matteo 2:23, 23:2, 1 Corinzi 10:4, 1 Pietro 3:19, Giuda 9:14,15)?

Quando Gesù è asceso al cielo, che cosa ha lasciato dietro di sé, un libro o di una chiesa? La Chiesa si è diffusa per decenni prima che il Nuovo Testamento fosse scritto e assemblato. Il primo libro è stato scritto più di 20 anni dopo la crocifissione, e l’ultimo più di 60 anni dopo. Il canone delle Scritture è stato istituito dai concili di Cartagine (393) e di Ippona (397). Come sono sopravvissuti tutti questi anni i cristiani senza una lista di libri del Nuovo Testamento, se Gesù ha voluto tutti i cristiani seguissero solo la Bibbia? La Bibbia viene dalla Chiesa, non la Chiesa dalla Bibbia. Esiste già la colonna e il fondamento della verità (1 Timoteo 3:15), la chiesa che è in piedi da allora. Se qualcuno non obbedisce alla chiesa, sia per te come un pagano e un pubblicano (Matteo 18:17-18). Qui credo sia l'unico posto in cui "ecclesia" viene tradotto con  il neutro "adunare" (assemblea, adunanza) nella traduzione romena di Cornilescu. Vorrei anche dare l'esempio di una traduzione per me erronea  del Salmo 97,7: "Si vergognino di tutti coloro che servono le icone e che glorificano gli idoli" che nella traduzione ortodossa è " Si vergognino coloro che adorano gli idoli e si vantano dei loro idoli", naturalmente la parola icona qui non ha niente a che vedere.

Cristo ha dato alla chiesa visibile l'autorità di legare sulla terra e in cielo.

Perché accettiamo nella Bibbia libri che non hanno per autore uno dei 12 apostoli?

Da dove sappiamo chi ha scritto i libri che chiamiamo Matteo, Marco, Luca, Giovanni, Atti ...

Dove troviamo nella Bibbia un elenco ispirato e infallibile dei libri che dovrebbero essere contenuti nella Bibbia?

Come facciamo a sapere, solo dalla Bibbia, che ogni libro del Nuovo Testamento è ispirato, dato che solo l’Apocalisse attesta la propria canonicità? Tuttavia, anche l’Apocalisse e la Lettera agli Ebrei non sono stati riconosciuti entrambi fino a quei due concili del quarto secolo. In effetti, anche se la Scrittura dice che sono autentici, potremmo crederci basandoci unicamente su questo? Anche il Libro di Mormon afferma di essere ispirato.

La maggior parte dei libri del Nuovo Testamento è stata scritta per discutere questioni specifiche della chiesa antica, e nessuno di loro è una presentazione sistematica della teologia, del dogma cristiano. Su che tipo di supporto biblico si basano i protestanti quando dicono che gli insegnamenti degli apostoli sono contenuti negli scritti del Nuovo Testamento?

Se i consigli di Cartagine e Ippona erano infallibili, allora perché non sono riconosciute tutte le dottrine sostenute dai membri dei due concili, quali la successione apostolica, il battesimo dei bambini, ecc.? Nel 397 è stato stabilito anche il canone del Vecchio Testamento, che conteneva quei sette libri che ora sono inclusi nella traduzione ortodossa, a differenza delle traduzioni protestanti. I sette libri sono citati sia dai vescovi più importanti dei primi secoli, sia anche da Paolo (Eb 11:35 - in nessuna parte del Vecchio Testamento, nella traduzione protestante, si trova un esempio di persone torturate, che rifiutano la liberazione per acquisirne una migliore, la risurrezione. Dovrete guardare nei libri dell'Antico Testamento rimossi da Lutero, cioè in 2 Maccabei 7:1,5-9 "Ci fu anche il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re a forza di flagelli e nerbate a cibarsi di carni suine proibite... si esortavano a vicenda con la loro madre a morire da forti, esclamando: Il Signore Dio ci vede dall'alto e in tutta verità ci dà conforto... Venuto meno il primo, in egual modo traevano allo scherno il secondo... anch'egli si ebbe gli stessi tormenti del primo. Giunto all'ultimo respiro, disse: Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re del mondo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna".

Se Cristo ha voluto che il cristianesimo sia la religione di un libro, come mai ha aspettato fino al 1450 a mostrare a qualcuno come costruire una macchina da stampa? Inoltre, coloro che sapevano leggere al tempo dell'Impero romano non superavano il dieci per cento della popolazione totale.

La Tradizione e la sacra Scrittura sono interdipendenti e si completano a vicenda, perché la Scrittura è nata dalla tradizione orale che è esistita fin dall'inizio. Se la tradizione risale a Gesù e agli apostoli allora ha autorità. Se non può essere fatta risalire al passato, fino agli apostoli, è fatta da uomini. Se la verità di Dio non può cambiare, allora la nostra teologia può essere trovata nei secoli I, III, VII, XV, XX. Se no, allora non può essere apostolica (Mt 16:18-19, 28:20, Giovanni 16:13). La sola Scriptura la troviamo solo nel XVI secolo.

Voglio dirvi che, avendo la possibilità di trascorrere più tempo su internet, ho parlato con molti ortodossi, la maggior parte dagli Stati Uniti, provenienti da chiese neo-protestanti. Uno di loro faceva parte del gruppo dei 2000 neo-protestanti che nel 1987 passò sotto la giurisdizione dell'Arcidiocesi della Chiesa ortodossa di Antiochia. Avevo sentito parlare di loro, ma non conoscevo i dettagli. Gli ho chiesto che cosa lo ha fatto convertire alla Chiesa ortodossa. Egli ha detto che nel 1986 era stata pubblicata nel Christian Sourcebook una statistica, secondo la quale esistevano 21.000 denominazioni, con 270 nuove denominazioni che si formavano ogni anno, quindi forse ora il loro numero ha raggiunto i 25.000. Ogni denominazione è convinta di essere l'unico gruppo che comprende la rivelazione di Dio e che nessun altro negli ultimi 2000 anni ha trovato il pieno insegnamento di Cristo. La maggior parte delle fratture si sono formate a seguito di interpretazioni personali del Nuovo Testamento. Un tale caos non può essere la volontà di Dio, perché Dio non è l'autore di nuove ordinanze, ma della pace (1 Cor 14:33). Mi ha dato una citazione dalla preghiera di Cristo dopo la separazione dagli apostoli (Gv 17:21) "Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato". Fra i cristiani ci deve essere un’unità conforme con l’unità della santa Trinità. Immaginate che ci potrebbero essere conflitti tra le persone della santa Trinità?

E altri versi dimostrano quest’idea:

Filippesi 2:2: rendete piena la mia gioia con l'unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti.

1 Corinzi 1:10: Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d'intenti.

Mi ha detto che ha cominciato a leggere gli scritti dei primi vescovi della chiesa cristiana, le decisioni dei primi sinodi, e ha constatato che vi trovava concetti categoricamente respinti dalla chiesa a cui apparteneva, e ha cominciato a prendere più seriamente il versetto di 1 Timoteo 3:15.

Ho detto che non voglio entrare in dettagli sul significato del battesimo, e in effetti non voglio citare per intero e fare l'esegesi di alcuni versi (1 Pietro 3:18-21, Atti 22: 12-16, Atti 2 :38-39, 41, Romani 6:3-4, Galati 3:27, 1 Cor 12,13, ebraico 10:22, Tito 3:5, Marco 16:16, 1 Cor 6,11 e così via) che sono sicuro che avete letto anche voi. Ma voglio portarvi qui un paio di profezie dell'Antico Testamento in materia di battesimo. La prima citazione è da Ezechiele 36:24-27 che sintetizza che tutto l'insegnamento ortodosso riguardo al battesimo:

"Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi".

L'idea di "lavare" i peccati la troviamo anche in Isaia 4:4. Più avanti, in Zaccaria 13:1, il Signore dice: "In quel tempo, vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme, una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’iniquità". Il profeta ci mostra certamente la promessa del battesimo, così come fa anche il re Davide nel Salmo 50:3: "Lavami del tutto dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato." Infine Isaia collega l'acqua alla salvezza; Isaia 12:2-3: " Ecco, Dio è la mia salvezza; io confiderò, non temerò mai, perché mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza. Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza".

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