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  L'Occidente feudale e l'Occidente perduto

dal blog del sito Orthodox England

22 dicembre 2017

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Introduzione: l'anno 1000 – quando l'Occidente è stato perduto

Il termine storico "l'Occidente geografico" significa l'Europa occidentale, la punta estrema del continente eurasiatico settentrionale. Nel primo millennio quest'Europa occidentale attraversò un processo di cristianizzazione, chiamato "L'età dei santi", che portò alla conversione di molti a Cristo. Tuttavia, nonostante questa luce spirituale tra le tante, sono rimaste correnti sotterranee scure e pagane. Queste hanno minacciato l'esistenza stessa di questa età dei santi del vecchio Occidente. Già dalla metà dell'ottavo secolo, e persistentemente per tutto l'ultimo quarto del primo millennio (dal 750 al 1000), l'avidità aggressiva dei barbari franchi cominciò a venire alla ribalta, combinata con il vecchio imperialismo pagano romano e la sua tecnologia militare. Una volta che la fusione tra loro fu praticamente completata nell'Europa nord-occidentale, la caduta dell'Europa occidentale divenne inevitabile. L'Occidente era perduto.

Ciò è avvenuto nella giustificazione della fusione di questo barbarismo violento e avido e dell'imperialismo arrogante e pagano dell'Occidente precristiano. Lo si può vedere nell'attuazione delle "pretese papali", stabilite come un'ideologia nel "filioque", che fu pienamente sviluppato nella seconda metà dell'XI secolo. Le pretese papali affermavano che il capo dell'Europa occidentale, che viveva nella vecchia capitale pagana di Roma, ma era un barbaro franco, aveva il diritto assoluto e divino di controllare il mondo; questo era espresso ideologicamente in questo "filioque", che affermava che l'autorità papale proveniva a questo leader direttamente dal Figlio di Dio, di cui era l'unico rappresentante sulla terra. Così, il mondo fu concepito in termini "feudali", un rozzo schema piramidale che poneva questo capo in cima e il popolo in basso. La vecchia "età dei santi" era finita, sostituita dal "feudalesimo".

Il feudalesimo dal 1000 al 1250

Dunque, il termine "Occidente" non è un termine geografico, ma soprattutto ideologico. L'espressione di quest'ultimo Occidente, che mascherava l'Occidente geografico, era in questo feudalesimo, che poneva il leader occidentale all'apice e coloro che lo aiutavano proprio sotto di lui. Questo sistema fu visto per la prima volta nelle terre un tempo romane tra la Loira e il Reno, occupate dai barbari franchi, alla fine del X secolo. Si sviluppò notevolmente nel tardo XI secolo e divenne fruttuoso nel XIII secolo. I segni esteriori di questa ideologia franca del feudalesimo furono: castelli, cavalieri, tecnologia militare aggressiva, servitù (schiavitù) della gleba e, nel XII secolo, lo stile gotico. Questo sistema fu diffuso nell'Italia meridionale e in Sicilia nella prima metà dell'XI secolo dai barbari normanni, che lo portarono poi in Inghilterra nel 1066 e da lì in Galles, Scozia e Scandinavia e, alla fine del XII secolo, in Irlanda.

La diffusione del feudalesimo dal 1250 al 1500

Avendo portato quest'ideologia feudale in quelle che divennero Spagna e Portogallo nell'undicesimo secolo, i franchi la portarono in Terra Santa con le loro crociate anti-cristiane, che portarono al saccheggio della Roma cristiana nel 1204. Anche i franchi tedeschi la portarono in Scandinavia meridionale, a est in Polonia e nel Baltico, nelle terre ceche, in Slovacchia e in Ungheria e attraverso le crociate dei cavalieri teutonici nelle terre russe. L'intera Europa occidentale si era franchizzata. Tuttavia, questo era solo l'inizio della storia. Entro tre secoli queste assurde pretese, formulate completamente nell'undicesimo secolo, dovevano essere trasportate attraverso l'oceano. Con lo sviluppo della tecnologia navale, il sud-ovest franco iniziò ad espandersi in un nuovo mondo, invadendo e massacrando quella che fu chiamata America Latina. Qui costruirono i loro forti, i loro nuovi castelli e schiavizzarono le popolazioni native, i loro nuovi servi della gleba.

Il feudalesimo dal 1500 al 2000

Tuttavia, nell'Europa nord-occidentale, i popoli germanici protestarono, sfidando il mito originario della superiorità del leader occidentale e affermando che non lui, ma solo gli occidentali che protestavano contro di lui, loro stessi, erano superiori. Sostenevano che solo loro avevano il diritto divino di rappresentare Dio sulla terra, che tutto era permesso, ma solo a loro, che solo loro erano "salvati". Questa fu la "democratizzazione del filioque", che poneva tutte le persone simili a loro all'apice della piramide ancora feudale. Questo movimento segnò la seconda metà del secondo millennio. Questi "protestanti", come essi stessi si chiamavano, con la stessa cupidigia e anche con un minor numero di vestigia di sentimento cristiano, invasero e massacrarono anch'essi i nuovi mondi, il Nord America e l'Australasia. Insieme agli europei sudoccidentali che iniziarono a imitarli, specialmente dopo il 1750, invasero e massacrarono anche in Asia e in Africa.

Il terzo millennio e il globalismo feudale

Così, l'ideologia del "filioque" fu portata in tutto il mondo e nacque il "globalismo", l'ideologia della superiorità del "mondo occidentale" e il suo diritto "divino" di controllare e interferire in tutti i paesi del pianeta. Ciò è venuto alla luce alla fine del secondo millennio, trasformando le sue guerre in "guerre mondiali", sotto nomi concorrenti come capitalismo, comunismo e fascismo. Così, il terzo millennio di oggi proclama ancora il feudalesimo. Oggi afferma che tutti coloro che sono veri credenti nell'ideologia della superiorità dell'Occidente, indipendentemente dalla loro razza, dalla religione umana e dal genere, stanno all'apice della piramide feudale. Tutti quelli che resistono, tutti i popoli nativi del mondo, devono essere ridotti in schiavitù e schiacciati, militarmente, politicamente, economicamente e socialmente. Nulla è cambiato: l'aggressività dei barbari germanici è ancora unita al vecchio ("nuovo") imperialismo romano pagano e alla sua tecnologia militare.

Conclusione: il nuovo Occidente e l'Occidente perduto

Questo è "l'Occidente": nella struttura è lo stesso oggi come lo era ieri, una piramide feudale totalitaria. È vero, il totalitarismo di oggi non è quello dei precedenti occidentalismi, come il feudalesimo del medioevo tra il 1000 e il 1500, o il comunismo e il fascismo del secolo scorso, ma è ancora totalitario. Questo perché è ancora basato sulla piramide, all'apice del quale si trova l'élite che si oppone al popolo, dominandolo e disprezzandolo come "populista". E questa piramide oggi non è solo in Occidente, ma è globale. Il totalitarismo di oggi impone "correttezza politica" e "valori occidentali" ("valori europei") a tutti e li scomunica (li "sanziona") se non accetta. Questa non è una questione di conservatorismo. Chi è conservatore è semplicemente uno che ha nostalgia della piramide del passato. Noi rifiutiamo sia la piramide passata che quella moderna, poiché la luce che ci guida è l'età dei santi del primo millennio.

In questo modo seguiamo la Tradizione, molto più radicale dei meri liberali e dei meri conservatori. Noi proclamiamo i valori dell'antico Occidente, i valori dei santi che stanno alla radice del vero Occidente. Questi sono i valori dei santi apostoli Pietro e Paolo, di Ignazio il Teoforo, della santa famiglia di Sofia, Fede, Speranza e Carità, delle impavide vergini Tatiana e Cecilia, di Lorenzo e Sebastiano, di Anastasia, di Gennaro e Pancrazio, della pura Agnese, di Ireneo di Lione, Eulalia di Barcellona, ​​Ursula di Colonia, Ilario di Poitiers, Ambrogio di Milano, Martino di Tours, Giovanni Cassiano, Vincenzo di Lerins, Patrizio d'Irlanda, Benedetto da Cassino, Columba di Iona, Gregorio Magno, Teodoro di Tarso, Clemente dei Paesi Bassi, Modesto della Carinzia, Bonifacio di Fulda, Edmondo dell'Anglia orientale, Anschar e Olaf e della grande schiera dei santi locali, conosciuti e sconosciuti. Questo è l'Occidente perduto, il vero Occidente, l'Occidente geografico.

Dall'officio a tutti i santi delle terre occidentali

Per mille anni la luce del Sole della Giustizia brillò dall'Oriente sulle terre dell'Occidente formando una Croce sull'Europa, prima che queste cadessero sotto le tenebre della notte senza Chiesa. Torniamo ora alle radici della nostra prima confessione dello Spirito Santo nella luminosa alba dell'Ortodossia, che viene riportata di nuovo dall'Oriente, e così risplenda ancora una volta la luce del Cristo Eterno.

O tutti i santi delle Terre dell'Occidente, intercedete presso Dio per il nostro pentimento e ritorno, la nostra restaurazione e risurrezione. Dite alla gente di lasciare da parte le cose degli uomini, la mente carnale caduta e tutte le sue vane riflessioni, perché sono cose prive del Salvatore e dello Spirito. E così, attraverso la vostra vita nella santissima Trinità, troveremo la salvezza nella purezza della Fede ortodossa prima della fine.

Ora cantiamo a tutti i santi delle terre dell'Occidente e ai loro capischiera gli apostoli Pietro e Paolo, la vera gloria della Roma antica, e, come le stelle nel cielo notturno oscuro, alla costellazione dei martiri e dei padri che seguirono le loro orme apostoliche, lasciando dietro di loro un grande tesoro di sante reliquie. O prima Roma, che sei gloriosa nei tuoi santi, ritorna alla fede eterna dell'Ortodossia attraverso lo Spirito Santo che procede dal Padre, come ci dice il Salvatore.

O voi donne sante, martiri, matrone e regine, dall'antica Roma alla Sicilia del sud, dalla Sardegna all'Iberia, dalla Gallia alle isole della Britannia, dai regni celtici alle terre germaniche del nord, preferendo l'umile verità del galileo all'orgogliosa potenza del paganesimo, avete portato le parole di Cristo agli uomini stolti, allevando neonati e re a misura della statura di Cristo, in modo da consacrare i vostri popoli e le nostre anime alla luce della santa Trinità.

O costellazione di tutti i santi delle terre occidentali, che brillano nel cielo notturno, insieme ci raccogliamo nel vostro nome, nella lode per chiedervi di intercedere per noi con le vostre preghiere. Riportate i popoli occidentali dall'oscurità ingloriosa della loro insipienza alla Sapienza di Dio, affinché questi popoli possano scartare tutte le illusioni della ragione caduta e sapere di nuovo che l'unica vera gloria e illuminazione è nell'acquisizione dello Spirito Santo.

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