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  Un incontro secolare respinto: un Concilio proposto

Dal blog del sito Orthodox England

26 aprile 2016

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'Dio ha tanto amato il mondo, da non mandare un comitato'.

La Chiesa ortodossa georgiana, la Chiesa ortodossa bulgara, la Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia, molti rispettati vescovi e teologi di tutto il mondo, e ora anche il Monte Athos, hanno tutti decisamente respinto molti dei progetti di documenti per la riunione di vescovi ortodossi selezionati a Creta nel mese di giugno. Non solo questo, ma hanno anche respinto la metodologia segreta, i regolamenti e il nome di questo presuntuoso incontro, finora piccolo, profano e parzialmente ortodosso. I suoi documenti, che compromettono la verità di Cristo con un politichese stantio e umanista, sono stati ora ampiamente rigettati dal popolo di Dio.

Gli organizzatori laicisti della riunione al Dipartimento di Stato di Washington dovranno ricredersi. Possono avere conquistato con facilità le istituzioni protestanti e cattolico-romane decenni or sono, ma la Chiesa cristiana non parla la voce dell'eterodossia, ma un'altra, a loro del tutto sconosciuta. È vero, hanno nominato due, e probabilmente tre, dei patriarchi delle quattordici Chiese locali, dividendo astutamente la Chiesa serba, e infiltrandosi nelle altre Chiese locali, tra cui quella russa, con i loro agenti liberali traditori, con i quali tentare di influenzare i patriarchi ancora liberi. Tuttavia, le loro proposte per un Concilio di briganti hanno già incontrato una decisiva mancata ricezione da parte della Chiesa.

Non è chiaro come questi sventati organizzatori massonici agiranno ora. La loro agenda laicista, lo zimbello del mondo ortodosso, è stata respinta. Naturalmente, come al solito, i loro agenti hanno cominciato a insultare i fedeli, chiamandoli farisei, oscurantisti e fanatici, cercando di bandire la parola 'eretici'. Che ci siano alcuni farisei, oscurantisti e fanatici non lo neghiamo. Ma sono una piccola minoranza fuggita al di fuori della Chiesa, essendosi rifiutati di combattere all'interno della Chiesa. Non hanno nulla a che fare con il clero e i laici fedeli che dall'interno della Chiesa hanno chiesto da decenni un ripensamento di tutto il progetto imposto dall'alto, della sua metodologia (organizzato a porte chiuse da parte di persone politicamente non libere), la sua mancanza di canonicità (che ha vietato la partecipazione della maggior parte dei vescovi ortodossi e che invece vuole invitare gli eretici) e dei suoi documenti di linguaggio laicista, redatti da diplomatici compromessi, filosofi e intellettuali intenti a ripetere mantra, non da cristiani ortodossi.

Forse, invece di un semplice ma molto costoso incontro nella soleggiata Creta, ora dovremmo tenere un Concilio, in cui la Verità del Vangelo sia proclamata a tutto il mondo, poiché la maggior parte di esso non l'ha ancora mai sentita. Tutti i vescovi ortodossi dovrebbero essere invitati e nessuno dovrebbe essere messo a tacere per paura di contraddire i capi politicamente legati delle Chiese locali. I documenti chiaramente confezionati con un compromesso spiritualmente morto e ancora contaminati da un linguaggio diplomatico, con la loro 'dignità umana' e 'personalità umana' laicista, dovrebbero essere gettati via nella pattumiera della storia. Parliamo il linguaggio onesto dei Padri della Chiesa e non invitiamo gli eretici. Invece di sprecare tempo e denaro a raccontarci che il digiuno è importante e a suggerire in termini auto-contraddittori che i non ortodossi possono essere al di fuori della Chiesa (quando abbiamo sempre saputo che lo sono), i vescovi potrebbero, in questi ultimi giorni, parlare di cose che contano veramente.

In rappresentanza di 216 milioni di cristiani ortodossi in un mondo in cui più di sette miliardi di esseri umani sono fuori della Chiesa, tutti i nostri vescovi potrebbero chiamare il resto del mondo alla salvezza all'interno della Chiesa, nel linguaggio fresco e lucido della Chiesa. Potrebbero insegnare e annunciare la verità del Vangelo in modo inequivocabile senza compromettersi con riferimenti alle eresie occidentali del cristianesimo, che hanno avvelenato gran parte del mondo contro il loro falso cristianesimo (ma non contro il cristianesimo ortodosso), e tradurre i libri delle funzioni nelle principali lingue del mondo. Il mondo si trova di fronte alla sua fine, i suoi molteplici mezzi di auto-distruzione sono sotto gli occhi di tutti. Ora è di vitale urgenza chiamare al pentimento prima di quella fine.

Se ci deve essere un Concilio della Chiesa, lasciamogli avere come suoi patroni san Giovanni Battista, san Marco di Efeso e san Giustino di Chelje. Lasciamo che parli chiaramente di pentimento, della dottrina sulla Chiesa e sulla sua verità al contrario delle eresie occidentali, cerchiamo di parlare delle rivelazioni dello Spirito Santo. Lasciamo che il Concilio parli ai quasi sette miliardi di musulmani, indù, buddisti e laici (questi ultimi più o meno decaduti dalle eresie occidentali e di altro genere, a prescindere da come possano ancora chiamarsi) e li chiami tutti al pentimento, alla sola salvifica e vivifica verità di Cristo. I loro dèi, profeti e principi sono tutti morti: Cristo solo non è morto, ma vive risorto dal sepolcro, vincendo la morte con la morte. Lasciamo che il Concilio dica in parole senza compromessi: 'Io sono la Via, la Verità e la Vita'. Allora sarà davvero un Concilio, il nostro Concilio, e così passerà alla storia.

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