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  Le Chiese ortodosse hanno chiaramente espresso il loro atteggiamento verso gli scismatici ucraini. Filarete ha capito?

di Tamar Lomidze

Pravoslavie.ru, 23 marzo 2016

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Una fedele della Chiesa ortodossa georgiana che vive a Los Angeles, California, ci ha inviato questo editoriale sullo scisma nella Chiesa ortodossa ucraina. Scossa dopo aver letto la recente risoluzione delle Nazioni Unite relativa alla violazione dei diritti religiosi in Ucraina, Tamar Lomidze esprime le sue preoccupazioni per la popolazione ortodossa ucraina.

l'auto-proclamato "patriarca" Filaret (Denisenko)

Dimenticarsi dei comandamenti di Cristo, abbracciare l'etnofiletismo, dare la preferenza a Cesare, servire mammona – tutti questi sono sintomi di una grave malattia che ha colpito gli scismatici della cosiddetta "Chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Kiev " ("COU-PK") a causa della loro allontanamento dall'Ortodossia. Bugie, desiderio di usurpare tutto il possonibile, attacchi contro i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Mosca (COU-PK) – non solo la propensione non mascherata alla violenza del leader scismatico Filaret Denisenko – tutto questo è ben noto a tutti in questi giorni.

Nel frattempo, l'auto-proclamato "patriarca", continua a parlare di autocefalia. È difficile capire che cosa stia ancora cercando, dal momento che l'autocefalia può essere riconosciuta solo dalle Chiese ortodosse. Allo stesso tempo, nessuna delle Chiese ortodosse enterebbe mai in comunione canonica con gli scismatici, perché così facendo si priverebbe come Chiesa dello Spirito Santo. Di conseguenza cesserebbe di essere la Chiesa come corpo di Cristo; cioè diventerebbe non più d'una organizzazione civica, come è la "COU-PK".

Purtroppo, molti ucraini non sono nemmeno a conoscenza del fatto che i sacramenti amministrati dai sacerdoti filaretisti non sono per nulla sacramenti. Così, dopo questi "riti", centinaia di migliaia di bambini ucraini ora non sono battezzati, i defunti sono sepolti senza riti funebri, e i matrimoni non sono benedetti da Dio!

Questa verità teologica fondamentale è stata mantenuta all'unanimità e alla lettera da parte dei primati di tutte le Chiese locali a Chambésy il 22-28 gennaio 2016. Diversi vescovi hanno anche sottolineato questo punto appositamente per Filarete e per gli ucraini, per i quali la Chiesa è giunta a essere considerata come una semplice istituzione che esprimere le sue preferenze politiche, piuttosto che uno spazio di comunione eucaristica.

Così, il patriarca Irinej della Chiesa ortodossa serba ha scritto sulla "COU-PK" scismatica nella sua lettera al capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill, come segue: "Queste persone appartengono solo nominalmente alla Chiesa ortodossa... il loro disprezzo per le norme della morale cristiana, la loro prontezza all'odio, alla menzogna e allo spargimento di sangue lo dimostra chiaramente".

A sua volta, il primate della Chiesa ortodossa bulgara, il patriarca Neofit, ha espresso la sua profonda preoccupazione per i violenti attacchi alle chiese del Patriarcato di Mosca e per il maltrattamento dei credenti della sola Chiesa canonica ortodossa in Ucraina. Si è anche appellato al presidente Petro Poroshenko e lo ha invitato a prendere tutte le misure possibili per proteggere la Chiesa ortodossa ucraina dalle persecuzioni effettuate dai nazionalisti e dall'auto-proclamato patriarcato di Kiev. Anche i primati delle Chiese ortodosse di Alessandria, Antiochia, Gerusalemme e Polonia hanno espresso il loro sostegno al capo della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Onufrij.

il capo della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Onufrij

Non a caso, né il patriarca ecumenico né gli altri primati delle Chiese autocefale intendono condonare gli scismatici. È per questo che l'esito del sinodo di Chambesy per il patriarcato di Kiev sarebbe stato lo stesso indipendentemente dal discorso del patriarca Kirill.

Ricordiamo, nel corso di questa riunione dei primati delle Chiese autocefale si è unanimemente riconosciuto che la Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Mosca è l'unica Chiesa canonica ortodossa in Ucraina. Inoltre, il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli ha pubblicamente confermato che non avrebbe preso in considerazione il riconoscimento canonico degli scismatici ucraini. Ha anche assicurato che i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina nella diaspora devono notificare la COU-PM delle loro visite sul suo territorio canonico, così come astenersi dalle celebrazioni congiunte con i dissidenti.

In questo contesto, le dichiarazioni del compagno Denisenko, che sicuramente non può non essere a conoscenza del comportamento della vera Chiesa verso di lui, sembrano essere un tentativo di far buon viso a cattivo gioco. In un'intervista del 10 febbraio 2016 al canale "24", l'auto-proclamato "patriarca" della Chiesa ortodossa "ucraina" scismatica del patriarcato di Kiev, ha detto: "Non abbiamo bisogno di un riconoscimento (canonico), abbiamo bisogno che la nostra autocefalia sia riconosciuta". È interessante notare quanto eloquentemente queste parole caratterizzino gli scismatici e come (purtroppo per gli aderenti della COU-PK) li allontanino dal ritorno nel seno della Chiesa che dà la vita.

Invece di lottare per ristabilire la comunione eucaristica con il resto del mondo ortodosso, Filarete persiste solo nella sua vanità. Qualcosa di simile a, "non importa se nelle nostre chiese c'è o no lo Spirito Santo, è più importante che ci sia permesso di fare quello che vogliamo." Così, egli mette il suo "io" davanti alla salvezza delle anime credenti. Quindi, possiamo solo pregare e sperare che i fedeli ucraini si risveglieranno alla consapevolezza del loro pericolo spirituale nel più breve tempo possibile.

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