Рубрика

 

Информация о приходе на других языках

Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=205  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=602  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=646  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=647  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=2779  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=204  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=206  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=207  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=208 
Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=3944  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=7999  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=8801  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=9731  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=32&locale=ru&id=11631         
 

Православный календарь

   

Воскресная школа прихода

   

Поиск

 

Главное

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Отпевание и панихиды  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Подготовка к таинству Брака в Православной Церкви  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Подготовка к таинству Крещения в Православной Церкви  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Главная  >  Сбор текстов  >  Sezione 8
  Una lettera aperta a padre Aidan Kimel sull'universalismo

del dott. David C. Ford

dal blog di padre John Whiteford, 8 luglio 2020

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Поделиться:

22 giugno 2020

Sant'Albano di Gran Bretagna

Caro padre Aidan,

Gloria a Gesù Cristo!

Voglio ringraziarla per la cortesia di avermi informato in anticipo sulla sua risposta alla mia replica alla recensione che padre Plekon ha fatto al libro di David Bentley Hart, That All Shall Be Saved.

E suppongo che dovrei ringraziarla per aver prestato così tanta attenzione al mio documento, nonostante lei abbia pensato che fosse "drastico"! Immagino che sia in un certo modo un complimento!

Al contrario, ecco cosa ha scritto un vice procuratore distrettuale in pensione al suo sacerdote sulla mia replica alla recensione di padre Plekon:

Ho letto la recensione del dott. David Ford sulla recensione del libro di Hart sulla salvezza universale.

È un pezzo eccellente, scritto molto bene. Lei scrive come un buon avvocato.

Credo che mi abbia informato di tutto ciò che probabilmente voglio sapere sul libro, e sembra aver confermato il mio sospetto che Hart possa essere diventato troppo "intelligente" per il suo bene.

Per rispondere alla sua risposta alla mia replica, sono sicuro che siamo completamente d'accordo sul fatto che sarebbe davvero meraviglioso se ogni singolo essere umano, e ogni singolo essere angelico, incluso ogni demone e persino lo stesso Satana, dovessero pentirsi e chiedere a Cristo il perdono prima che abbia luogo il Giudizio Universale, o anche in seguito (se ciò si rivelasse possibile), lasciando l'inferno completamente vuoto se non completamente annientato. Chi ha un cuore abbastanza grande potrebbe anche pregare per questo! Questa è la speranza che tutti siamo invitati ad avere.

Ma non la certezza. Perché, come ben sa, per tutti i versetti e i passi delle Scritture che potrebbero essere presi in modo universalista, ce ne sono molti altri che implicano fortemente ciò che la Chiesa nel suo insieme ha sempre insegnato contro tale speculazione. E chi ha l'autorità e la certa conoscenza del futuro per dichiarare inequivocabilmente che tutti, incluso il diavolo e tutte le sue schiere, si pentiranno e alla fine saranno salvati? E di quelli che hanno il coraggio di dichiararlo come una certezza, chi di loro sarà disposto a sopportare tutte le conseguenze se si sbaglia, specialmente se ha ingannato gli altri, lasciandoli senza pentimento nella loro vita perché si sono convinti potevano semplicemente aspettare e pentirsi nella prossima vita?

Inoltre, mi dispiace molto che lei non sembri capire come la questione dell'autorità sia davvero al centro della questione. Non importa quali siano le nostre speculazioni, non importa siano quanto ben ponderate e ben intenzionate, se non sono informate, allineate e centrate nella Tradizione ricevuta della nostra Chiesa ortodossa, semplicemente non possono essere corrette! Ciò è particolarmente vero quando la questione in esame è importante e quando è già stata decisa dalla Chiesa nel suo insieme, praticamente con l'accordo di tutti i santi, dei padri della Chiesa e dei santi anziani.

O la nostra Chiesa, il corpo di Cristo, ha preservato la verità di Cristo in tutta la sua pienezza, o il nostro Signore non ha protetto il suo corpo dalle "porte dell'inferno", come aveva promesso. E lo Spirito della verità, che come da promessa di Cristo, avrebbe condotto la sua Chiesa in tutta la verità, deve aver fallito proprio in questo compito.

Per quanto riguarda l'affermazione secondo cui alcuni cristiani nei primi secoli furono apparentemente universalisti, se siamo fedeli cristiani ortodossi e non cripto-protestanti, crediamo che la nostra Chiesa abbia preso la decisione corretta nel respingere infine l'universalismo, anche se un numero sconosciuto di cristiani ci credeva nei primi secoli. La documentazione storica è che la Chiesa nel suo insieme l'ha respinta; e dopo circa la metà del VI secolo scompare giustamente, sotto la guida dello Spirito di verità che stava davvero guidando la Chiesa in tutta la verità – come credono tutti i fedeli cristiani ortodossi.

Con quella stessa guida dello Spirito Santo della verità, si sono anche dissipate e scomparse la capacità di parlare in lingue sconosciute e l'interpretazione delle lingue, sebbene fossero state apparentemente approvate dallo stesso san Paolo (1 Cor 14), così come l'ufficio dei profeti viaggiatori, probabilmente verso l'inizio del III secolo. Inoltre, la credenza iniziale, sostenuta da molti cristiani rigoristi, secondo cui il pentimento e il ritorno alla Chiesa non erano possibili, neanche dopo un profondo pentimento, per coloro che avevano commesso i peggiori peccati – adulterio, apostasia e omicidio – allo stesso modo è stata annullata da tutta la Chiesa, entro la fine del IV secolo.

Lei sta chiedendo alla nostra Chiesa di vedere la nostra fede ortodossa "attraverso occhiali universalisti". Quando provo a farlo, vedo problemi pastorali e intellettuali molto seri e potenzialmente disastrosi.

Per esempio, riguardo alle ripercussioni pastorali dell'universalismo, la nostra Chiesa, rifiutando l'universalismo, l'ha riconosciuto come una speculazione fuorviante che potrebbe benissimo minare l'incentivo del nostro popolo a vivere una vita di continuo pentimento, che è così importante nella nostra vita spirituale ortodossa e che ha una rilevanza diretta sul nostro stato futuro nella prossima vita. Perché se posso pianificare di pentirmi solo nella prossima vita, che importanza ha se vivo in modo dissoluto o blasfemo o sconsiderato in questa vita? Sono sorpreso che lei non sembri riconoscere questo pericolo molto reale.

Davvero, con l'affermazione universalista, dov'è l'incentivo a prendere sul serio il Giudizio Universale, se si ritiene che Dio salverà assolutamente tutti dall'inferno nel momento in cui finalmente si pentiranno? E perché le preghiere e gli inni della nostra Chiesa, così come il Libro dei Salmi, sono pieni fino all'orlo di appelli e suppliche perché il Signore ci salvi e abbia misericordia di noi, se lo farà comunque nel momento in cui l'inferno diverrà troppo caldo per noi e finalmente ci pentiremo?

E che dire delle persone che sono in profonda depressione e che lottano per resistere ai pensieri suicidi? Se si sono convinti che l'universalismo è vero, cosa li fermerebbe, in un momento particolarmente lancinante della tentazione, dall'arrendersi alla tentazione e togliersi la vita nell'aspettativa che saranno in grado di pentirsi e di essere salvati nella vita futura? Sembra chiaro che non è senza una profonda saggezza pastorale, basata su una profonda esperienza nella guerra spirituale, che la nostra Chiesa, al fine di fornire un ulteriore incentivo a coloro che lottano con i pensieri suicidi, ha tradizionalmente negato un pieno funerale cristiano a coloro che si tolgono la vita.

Inoltre, come non sarebbe deleterio per la vita dei membri della Chiesa se questi fossero influenzati dalla retorica di Hart a dubitare della saggezza e dell'affidabilità dei grandi santi e dei Padri della Chiesa attraverso i secoli? Le persone potrebbero chiedersi: se i Padri hanno torto su questo tema, cos'altro potrebbero sbagliare? E mi chiedo, come possono i fedeli venerare i santi e i Padri e chiedere le loro preghiere con pienezza di riverenza, stima e fiducia se si convincono che i Padri hanno sbagliato su una questione così cruciale?

Per quanto riguarda la stessa logica universalista, può benissimo essere estremamente ben intenzionata, avvincente e guidata dalle più alte motivazioni, eppure rimane un altro tentativo di ridurre i misteri della fede al livello del ragionamento umano. È un altro esempio, come vediamo con ogni eresia, della mente umana che barcolla su alcuni aspetti del mistero imperscrutabile dell'essenza e della provvidenza di nostro Signore.

Secondo il ragionamento e la concettualizzazione umana, potrebbe benissimo essere vero che sapendo che Dio è puro, l'amore divino è logicamente incompatibile con il fatto che potrebbero esserci anche esseri razionali, demoni e esseri umani, creati da Lui ma esistenti in un eterno stato di separazione da Lui perché "gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie" (Giovanni 3:19). Un simile scenario potrebbe benissimo non sembrarci qualcosa che il nostro Dio che ama tutti potrebbe mai permettere. Ma possiamo esprimere un giudizio del genere solo in base alle nostre definizioni e concetti molto limitati su come deve essere l'amore di Dio.

E le basi stesse della nostra Fede sono avvolte in paradossi e mistero logicamente incoerenti. Come possono tre essere uno? Come può uno essere tre? Come può Dio diventare uomo? Come può un uomo essere Dio? Come può nostro Signore essere completamente inaccessibile agli umani e allo stesso tempo essere completamente accessibile? Come può la nostra salvezza dipendere interamente dal nostro Signore e dalla sua opera salvifica, e anche interamente da noi stessi quando accettiamo liberamente tale opera per noi stessi? In che modo la nostra Chiesa può contenere la perfetta pienezza della verità, ma essere composta da membri che non riescono a essere perfettamente pieni di verità? Questi sono paradossi, antinomie, misteri, e sfidano tutti la logica umana, con cui in effetti sono del tutto incoerenti.

Parlando in generale, penso che voler ridurre il mistero, il paradosso, al livello di coerenza logica, rifletta una mentalità scolastica. Ma da ortodossi, sapendo che il nostro Signore increato è infinitamente al di là delle nostre capacità create di ragionamento, infinitamente oltre le capacità di ragionamento anche dei più intellettualmente brillanti tra noi, accettiamo con calma i paradossi, le antinomie, i misteri della nostra fede divinamente rivelata. Come dice così bene san Gregorio Palamas, "L'antinomia è la pietra miliare dell'Ortodossia".

Penso che possiamo dire che i misteri che permeano la nostra fede sono in un certo senso intesi dal nostro Signore come sfide al ragionamento umano, come uno dei suoi modi per farci dipendere umilmente da lui in tutte le cose.

Possiamo anche ricordare la comprensione ortodossa della differenza tra le tradizioni apofatiche e catafatiche nella nostra teologia ortodossa. Come dice così bene san Dionigi l'Aeropagita, Dio è amore e tuttavia non è amore, perché il suo amore è simile ai concetti umani di amore, ma allo stesso tempo il suo amore è infinitamente al di là dei nostri concetti umani di amore.

È davvero ammirevole che gli universalisti siano così preoccupati di difendere e proteggere la comprensione di Dio come amore completo e totale. Ma nell'Ortodossia lo sappiamo già; diciamo sempre "perché Dio è buono e ama l'umanità". Mi viene in mente che l'errata e divisiva clausola del filioque fu aggiunta al Credo di Nicea per cercare di rafforzare l'intera divinità del Figlio di fronte alla continuazione dell'arianesimo nella Spagna della fine del VI secolo; ma il Credo di Nicea aveva già stabilito la sua piena divinità con l'uso della parola omoousios. Allo stesso modo, il tentativo universalista di rafforzare la pienezza dell'amore di Dio rimuovendo la possibilità dell'eterna separazione da lui porta alla divisione e alla confusione e alla sfiducia nei confronti della Tradizione nel suo insieme.

E alla fine, ovviamente, nonostante tutta la sua enfasi sull'amore di Dio, l'universalismo si riduce sempre non all'amore, ma al potere. Come dice Hart, "Nella misura in cui siamo in grado di fare qualsiasi cosa liberamente, quindi, è proprio perché ci sta facendo fare così: come allo stesso tempo la fonte di ogni azione e intenzionalità nelle nature razionali e anche l'oggetto trascendentale di desiderio razionale che suscita ogni atto mentale e volontà verso qualunque scopo" (That All Shall Be Saved, p. 183; la sua enfasi). Inoltre, questa affermazione è falsa perché renderebbe Dio l'autore ultimo di ogni intenzione, decisione e azione malvagia che sia mai avvenuta, e sappiamo tutti che Dio non è il creatore del male.

L'universalismo vacilla all'idea che qualsiasi volontà umana o demoniaca possa mai eternamente prevalere sulla volontà e sul desiderio del nostro Dio onnipotente che ogni demone e ogni persona si pentano e si salvino dall'inferno. Ma questo fa parte del mistero: Dio, nel suo umile amore, lo consente. Bussa sempre alla porta del nostro cuore (Apocalisse 3:20); Non apre mai quella porta. È questa umile dimensione del modo in cui Dio ama che l'universalismo non sembra capire.

Inoltre, secondo la logica dell'universalismo, se è moralmente assurdo, se è crudele, se davvero è male per Dio consentire a demoni e umani di rifiutare il suo amore per sempre e quindi di sperimentare l'inferno per sempre, allora deve essere stato per lui moralmente assurdo e crudele e maligno il fatto di aver creato in primo luogo angeli e umani con la capacità di rifiutare la sua volontà per loro in qualsiasi cosa. Ogni volta che pecchiamo, infatti, rifiutiamo e scavalchiamo la sua volontà di vivere senza peccato; e ogni volta che pecchiamo, ci immergiamo in un certo tipo di inferno. Spingendo la logica dell'universalismo a una conclusione logica, come può un Dio pienamente amorevole permettere persino a una delle sue creature di sperimentare qualsiasi forma o grado di inferno anche solo per un momento? – anche questo sarebbe crudele, secondo la logica umanistica dell'universalismo.

Ma alla fine, chi avrebbe mai pensato che uno studioso del XXI secolo, non importa quanto intellettualmente brillante, sia più affidabile di sant'Atanasio il Grande, san Cirillo di Gerusalemme, san Giovanni Crisostomo, san Gregorio il Teologo, san Basilio il Grande, san Cirillo d'Alessandria, san Vincenzo di Lerins, sant'Agostino di Ippona, san Giovanni di Damasco, san Massimo il Confessore, san Filippo il Grande, san Simeone il nuovo teologo, san Gregorio Palamas, san Nicola Cabasilas, san Nicodemo l'Agiorita, san Silvano l'Athonita, san Paisiio l'Athonita e innumerevoli altri santi e anziani?

David Bentley Hart vive davvero più vicino a Dio di tutti loro? È davvero più pieno dell'amore e della verità di Dio di quanto non fossero loro? È davvero possibile che tutti quei santi abbiano sbagliato sull'universalismo e che voi e David Bentley Hart abbiate ragione? Pensate davvero che il capo della Chiesa, Gesù Cristo stesso, avrebbe permesso alla sua Chiesa di sbagliare su questo punto cruciale per tutti questi secoli? Ha davvero aspettato per tutto questo tempo che la verità fosse finalmente scoperta all'inizio del XXI secolo da una manciata di intellettuali? – con David Bentley Hart che ha persino osato insinuare che tutti questi Padri e santi fosseroo "idioti morali" per non aver creduto nell'universalismo!

Naturalmente, siamo tutti liberi di scegliere di chi fidarci e a chi credere. Scegliamo tutti saggiamente!

Quindi, caro padre Aidan, per favore, consideri attentamente le mie parole, anche se non sono brillanti. E ricordiamo tutti le sobrie parole del nostro Signore sul non scandalizzare anche uno solo dei suoi piccoli: "È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare".

Con affetto e preghiere,

dott. David C. Ford

professore di storia della Chiesa

seminario ortodosso di san Tikhon

South Canaan, Pennsylvania

Поделиться:
Главная  >  Сбор текстов  >  Sezione 8