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  Una panoramica degli scismi ecclesiali in Ucraina

dell’arciprete Rostislav Jarema

Orthochristian.com, 5 luglio 2019

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Introduzione, di Matfey Shaheen:

l'arciprete Rostislav Jarema. Foto: sv-troitsa.ru

Siamo molto felici di presentarvi un articolo del famoso arciprete e professore ucraino Rostislav Jarema. Padre Rostislav è un dottore in teologia e uno dei più qualificati esperti del Patriarcato di Mosca su questioni relative alla storia ortodossa nell'Ucraina occidentale e in Polonia.

Padre Rostislav è un sacerdote delle terre di Leopoli, una regione della Galizia, proveniente dalla stessa Ucraina occidentale, molto cara alla Chiesa della Rus'. Molte grandi figure ecclesiastiche, nuovi martiri e confessori hanno brillato in quelle terre, come san Giobbe di Pochaev, san Pietro Mogila [1], sant'Alessio il carpato-russo e molti altri. L'Ucraina occidentale è anche il luogo di nascita di sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di Tutta l'Ucraina.

Purtroppo, l'Ucraina occidentale è anche una delle regioni più a lungo sofferenti dell'Europa orientale, un cui i fiumi Danubio, Dniester, Tisa, Vistula, Prut e Buh si sono a volte praticamente arrossati di sangue di martiri, e le colline della Galizia-Volinia e le possenti montagne dei Carpazi sono divenute come un secondo Golgota.

Perché dico così? Perché padre Rostislav non possiede semplicemente la conoscenza accademica di queste aree: è nato lì, è la sua patria. È molto importante sentire parlare della crisi della Chiesa ucraina dagli ucraini nati e cresciuti sul posto.

Padre Rostislav è anche un gigante nel mondo accademico e teologico, con grande autorità in materia di storia ortodossa in Ucraina, Polonia e Russia. Si è diplomato all'Accademia teologica di Mosca presso la Lavtra della Santa Trinità nel 2010, con il livello di Candidato di teologia (un grado simile a un dottorato di ricerca). Ha poi completato il dottorato presso l'Accademia teologica cristiana di Varsavia, in Polonia, e gli è stato conferito il titolo di professore.

Autore di numerose pubblicazioni in ucraino, russo e polacco, padre Rostislav ha conseguito 33 premi ecclesiastici, tra cui una croce commemorativa presentata dal primate della Chiesa ortodossa polacca, gli ordini degli isapostoli Maria Maddalena, Cirillo e Metodio e Rostislav della Grande Moravia (3 premi distinti), nonché un premio per l'eccellenza da parte del primate della Chiesa ortodossa ucraina e della diocesi di Mukachevo, l'ordine di sant'Andrea il Primo chiamato, l'ordine dei venerabili Antonio e Teodosio delle Grotte di Kiev, l'ordine del principe Vladimir e l'Ordine di san Petro Mogila. [2]

Padre Rostislav è anche il direttore del sito "Patriarca di tutta la Rus", un progetto che ha creato con la benedizione personale di sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus'. [3] Il sito web serve a informare i credenti dell'opera arcipastorale di sua Santità e viene pubblicato in russo e in ucraino, dimostrando l'unità della Chiesa della Rus'. Ringraziamo padre Rostislav per aver dato la sua benedizione per condividere la traduzione di quest'articolo dal suo sito web, in quanto questa è una rara opportunità per gli anglofoni [e per gli italofoni, ndt] di ricevere informazioni accademiche dirette riguardo alle questioni ecclesiastiche ucraine.

Questo articolo presenta una cronologia dello scisma in Ucraina. Non c'è niente di simile disponibile in inglese [né in italiano, ndt], in parte perché la storia è così complicata e contorta.

sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di Tutta la Rus' con l'arciprete Rostislav Jarema (a sinistra). Foto: patriarch.ua

Questa panoramica organizzativa degli scismi della chiesa in Ucraina che ho compilato è stata prodotta per riflettere sulla situazione dei movimenti scismatici in Ucraina nello stile di un "albero degli scismi" [4] a noi noti. La differenza essenziale di questa esperienza è che in verità abbiamo qui un'immagine non della Chiesa di Cristo, ma in realtà dei tumori che la dividono, come delle metastasi del cancro, con una forza rapida che colpisce la società ucraina, nutrendosi come parassiti del corpo dello stato, e corrompendo le menti e i cuori dei suoi aderenti spiritualmente deboli ed emotivamente instabili.

La prima cosa su cui voglio attirare la vostra attenzione è che ogni leader scismatico che era prima in comunione con la chiesa ed era un prete o un vescovo, aveva la cosiddetta "immunità canonica". Il Canone apostolico 25 dice:

Se un vescovo, un presbitero o un diacono si dichiara colpevole di fornicazione, spergiuro o furto, sia deposto, ma non scomunicato; poiché la Scrittura dice: "Non punirai un uomo due volte per lo stesso reato". Analogamente, l'altro clero sarà sottoposto allo stesso procedimento. [5]

Secondo questo principio, esiste un sistema di restrizioni e avvertimenti per un chierico che si è smarrito. E ci vuole volontà caparbia e consapevole per opporsi alla Chiesa e andare in uno scisma. La tragedia della situazione è solitamente aggravata dal fatto che un prete scismatico porta via con sé tutto il suo gregge o parte di esso. Un vescovo scismatico può portare con sé dei sacerdoti, un metropolita dei vescovi. Ma non sappiamo di un singolo caso in cui un vescovo abbia seguito un prete e sia andato anche lui in uno scisma. Questo spiega il principio gerarchico della Chiesa, basato sulle Sacre Scritture: " senza dubbio, è l'inferiore che è benedetto dal superiore". (Eb 7:7)

La panoramica si basa sul principio del soggetto e della cronologia; la Chiesa ortodossa ucraina, che fa parte del Patriarcato di Mosca, è esistita senza interruzione da ben prima di questa cronologia dello scisma. Pertanto, l'Ucraina è territorio canonico del Patriarcato di Mosca. Tutte le Chiese ortodosse locali riconoscono e rispettano questo principio, secondo il quale non ci possono essere due arcipastori di una città. Recentemente alcuni teologi hanno cercato di confutare questo principio e definirlo un'eresia ecclesiologica.

In questo caso, il Canone 8 del primo Concilio ecumenico dice:

"Perché non è giusto che nella stessa città ci siano due vescovi..." [6]

Il vescovo di Roma Cornelio (251-253) insegna:

"Quando in un certo luogo è installato un Vescovo, e la sua installazione è riconosciuta da tutti gli altri vescovi e dal popolo, allora in nessun caso un altro vescovo dovrebbe essere installato in questo luogo".

L'autorevole canonista Mons. Nikodim (Milash) († 1956) in un'interpretazione dell'ottavo Canone del primo Concilio ecumenico chiarisce:

"Può essere abbastanza facile che il caso di Novaziano a Roma abbia dato ai padri niceni un motivo per pubblicare il canone sui novaziani, ricordando in questo modo che questa legge stabilisce fondamentalmente che in un posto (e secondo la nostra attuale terminologia canonica, nel territorio di una diocesi) ci può essere solo un vescovo con giurisdizione episcopale vera e propria e non due".

Pertanto l'unica Chiesa che in Ucraina può essere considerata legale, canonica e portatrice di grazia è la Chiesa ortodossa ucraina, che dal 2014 a oggi è guidata da sua Beatitudine il metropolita Onufrij (Berezovskij) di Kiev e di Tutta l'Ucraina. Dal 1992 al 2014, il primate della Chiesa ortodossa ucraina è stato sua Beatitudine il metropolita Vladimir (Sabodan) di Kiev e di Tutta l'Ucraina.

Ogni scisma, come ogni crimine, ha le sue motivazioni. Un antico aforisma romano recita: in fecit, qui prodest, ha fatto il crimine colui al quale conviene. Chi altri oltre al nemico dell'umanità beneficia dello scisma?

Quali sono gli obiettivi di un leader scismatico? Lo scisma può essere utile sia direttamente al suo fondatore (per esempio, Filaret [Denisenko]), sia all'intero gruppo scismatico (per esempio, agli auto-consacrati). Se esistesse un determinato problema teologico, sulla base di questo problema una specifica figura storica potrebbe usare il suo potere, conoscenza o autorità personale, e attirare alcuni o tutti i suoi seguaci in una denominazione scismatica, in cui questo problema sarebbe risolto.

Così sono nati e caduti molti movimenti scismatici, che non hanno nulla in comune con la Chiesa ortodossa, di cui ignorano la soteriologia [7] e il diritto canonico.

Le denominazioni scismatiche separate dalla Chiesa ortodossa ucraina sono indicate con l'anno dello scisma e il nome del suo fondatore. Ogni scisma ha un nome legale registrato presso il Ministero della Giustizia (per esempio, "Chiesa ortodossa autocefala ucraina" o "patriarcato di Kiev") e un nome popolare (per esempio: "auto-consacrati", "policarpiti" "filaretisti", "anatemiti").

Ecco brevi informazioni sugli scismi mostrati in questa panoramica:

1. Scisma autocefalista di prima generazione: gli auto-consacrati di Lipkovskj

Fondatore: il "metropolita" auto-consacrato Vasilij Lipkovskij, già arciprete; 14-30 ottobre 1921, l'assemblea costituente scismatica si è svolta sotto gli auspici del "concilio pan-ucraino della Chiesa ortodossa ucraina". [8]

Caratteristiche: ha abolito i canoni della Chiesa ortodossa e emesso propri canoni. Ha proclamato il monachesimo non obbligatorio per i vescovi, ha cercato una "indipendenza nazionale".

Nel 1930, lo scisma si è auto-liquidato con la stessa rapidità con cui era stato precedentemente organizzato.

2. Scisma autocefalista di seconda generazione: i policarpiti

Fondatore: l' "arcivescovo" Polikarp (Sikorskij), ex vescovo di Lutsk; Il 24 gennaio 1942, nell'Ucraina occupata dai tedeschi, il Reichskommissariat (ministero del Reich) ha registrato una nuova generazione di autocefalisti ucraini.

Caratteristiche: ha servito e assistito il regime occupante, ha "consacrato all'episcopato" Mstyslav (Skrypnyk)

Nel gennaio del 1944, insieme ai fascisti, gli scismatici hanno lasciato l'Ucraina, alcuni di essi si sono sparsi in diversi continenti, e l'altra parte ha terminato lo scisma, unendosi al Patriarcato di Costantinopoli o alla ROCOR.

3. Scisma autocefalista di terza generazione: Ioann (Bodnarchuk), neo-lipkovskiti.

Fondatore (insignificante): vescovo Ioann (Bodnarchuk),.

Il 22 ottobre 1989, il vescovo Ioann (Bodnarchuk) ha violato la giurisdizione ecclesiastica dell'arcivescovo di Leopoli Irinej (Serednij), celebrando una liturgia e autoproclamandosi "primo ierarca" della "Chiesa ortodossa autocefala ucraina".

Caratteristiche: Ioann (Bodnarchuk) ha concesso la leadership al "metropolita" Mstislav (Skripnik), e lui stesso ha chiesto le dimissoriali al Sinodo della Chiesa ortodossa russa. Ha diffuso la sua influenza all'estero, e ha benedetto la creazione della Chiesa autonoma ortodossa russa. Il 5 e il 6 giugno 1990, al "primo concilio ucraino della Chiesa ortodossa autocefala ucraina", Mstislav (Skripnik) è divenuto "patriarca" e Ioann (Bodnarchuk) è divenuto "metropolita" e locum tenens. La ''Chiesa ortodossa autocefala ucraina" si è trasformata in un cosiddetto "patriarcato di Kiev".

Il 14 ottobre 1993, la parte della ''Chiesa ortodossa autocefala ucraina" che non si era unita a Filaret, dopo la morte di Mstislav (Skripnik), elevò l'arciprete caduto in scisma Vladimir [Dimitrij in "tonsura monastica"] Jarema a "patriarca".

Allo stesso tempo, la "Chiesa ortodossa autocefala ucraina" nella diaspora diventa congregazionale, non riconoscendo nessuno dei "patriarchi": né Vladimir (Romanjuk) (1993-1995) né Dimitrij (Jarema) (1993-2000).

Nel 1995, i vescovi Konstantin (Bagan) e Antonij (Scherba) sono emersi da questa scissione, stabilendo una Chiesa ortodossa ucraina nel seno del Patriarcato di Costantinopoli.

Il 5 giugno 1995, è stata ripristinata la registrazione dello Statuto della "Chiesa ortodossa autocefala ucraina", il che significava la ri-legalizzazione della "Chiesa ortodossa autocefala ucraina"  come organizzazione religiosa (la prima volta lo era stata il 2 ottobre 1990).

• Nel 1996, in seguito al "concilio dei vescovi" spontaneo della "Chiesa ortodossa autocefala ucraina", si è formata la "Chiesa ortodossa autocefala ucraina" sinodale, che ha respinto il "patriarca" Dimitrij (Jarema), ed è esistita esattamente per un anno.

14-15 settembre 2000. Il successore del defunto patriarca Dimitrij (Jarema) è stato il metropolita Mefodij (Kudrjakov) (2000-2015), e dopo di lui il metropolita Makarij (Maletich) (2015-2018).

• Nel 2001, la gerarchia del "metropolita" Mikhail (Dutkevich) († 2001) è separata dalla "Chiesa ortodossa autocefala ucraina" († 2001), stabilendo la "Chiesa apostolica". Dal 2002, il "primate" di questo scisma della "Chiesa ortodossa autocefala ucraina" è stato "l'arcivescovo" Luka (Narolskij) (2002-2014); e ora il "metropolita di Kiev e di Tutta l'Ucraina" Stepan (Negrebetskij) (dal 2014 ad oggi).

• Nel 2002, dalla "Chiesa ortodossa autocefala ucraina – soborno-pravnaja" negli Stati Uniti, è stata fondata in Ucraina la "Chiesa ortodossa autocefala ucraina – soborno-pravnaja", con a capo il "metropolita" Moisej (Kulik).

Il 18 giugno 2005, Moisej (Kulik) diventa "patriarca", e dalla "Chiesa ortodossa autocefala ucraina – soborno-pravnaja" (cattolico-conciliare), si forma in Ucraina la "Chiesa ortodossa autocefala ucraina – canonica".

• Nel 2003, una gerarchia guidata dall' "arcivescovo" Igor' (Isichenko) si separa dalla "Chiesa ortodossa autocefala ucraina". Dal 2006, questo gruppo scismatico con il suo centro a Kharkov è chiamato "Chiesa ortodossa autocefala ucraina (rinnovata)".

4. Lo scisma di Filaret – la fondazione della "Chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Kiev"

Fondatore: ex metropolita di Kiev e di Tutta l'Ucraina ed ex primate della Chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Mosca Filaret Denisenko.

Il 27 maggio 1992, il Concilio episcopale della Chiesa ortodossa ucraina, per conto del Sinodo della Chiesa ortodossa russa, ha privato il metropolita Filaret (Denisenko) della sua posizione di primate e lo ha sospeso dal servizio, eleggendo un nuovo primate nel metropolita Vladimir (Sabodan ). La disobbedienza del metropolita Filaret (Denisenko) al Concilio episcopale della Chiesa ortodossa autocefala ucraina di Kharkov è considerata l'inizio dello scisma del Filaret.

Caratteristiche: per la prima volta, uno scisma è creato da una figura rivestita di tale dignità e autorità, che ha trascinato nello scisma due vescovi: Jakob (Panchuk) e in seguito Andrej (Gorak).

11 giugno 1992. Il Concilio episcopale della Chiesa ortodossa russa depone Filaret dalle sue dignità episcopali e sacerdotali, ufficialmente riducendolo allo status di monaco semplice.

Il 25-26 marzo 1992, il "concilio unificante delle due chiese" ha annunciato la creazione della "Chiesa ortodossa ucraina, patriarcato di Kiev" dalla parte di Mstislav (Skripnik) della "Chiesa ortodossa autocefala ucraina" e dei seguaci di Filaret (Denisenko). Lo stesso Mstislav (Skripnik) ha saputo dell'accaduto dal telegiornale della sera. Il "metropolita" Filaret e il "vescovo" Jakob hanno "ordinato" gli autocefalisti auto-consacrati come "vescovi".

21 ottobre 1993. Vladimir (Romanjuk) († 07/14/1995) diventa il "patriarca" della "Chiesa ortodossa ucraina, patriarcato di Kiev", con il vero potere nelle mani di Filaret (Denisenko), affamato di potere, che detiene il rango di "vice".

20 marzo 1994. Il "patriarca" Vladimir (Romanjuk) accettato con diritti autonomi il gruppo scismatico dell'ex prete cattolico, poi "metropolita" di Milano, Evloghios (Klaus Hessler, † 20/1/2019).

22 ottobre 1995. Filaret diventa "patriarca della Chiesa ortodossa ucraina, patriarcato di Kiev".

18-23 febbraio 1997. Il Concilio episcopale della Chiesa ortodossa russa priva M. A. Denisenko [Filaret] del monachesimo, lo scomunica e lo anatematizza.

• Nel 1996, avendo litigato con Dimitrij (Jarema), e nel 1997 non volendo essere al seguito di Filaret (Denisenko), il "metropolita" Petr (Petrus) ha fondato nel 1999 la "Comunità autonoma ortodossa di san Giovanni il Teologo a Leopoli". Non possiede una chiesa né è sottomesso a nessuno.

15 marzo 2000. Il Sinodo della "Chiesa ortodossa ucraina, patriarcato di Kiev" istituisce un "tomos" speciale con l'esarcato greco, guidato da Timotheos (Kutalyos) († 2004), "vescovo" di Korsun (titolo ora passato al "Metropolita" Chrysostomos [Bakomitros] ). Filaret (Denisenko) non riconosce la privazione della sua dignità e anatema, continua fino ad oggi nel grado di "patriarca" della più grande denominazione scismatica in Ucraina. [9]

5. Formazione della cosiddetta "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Il 9 ottobre 2018 sono iniziati gli incontri del Sinodo del Patriarcato ecumenico, durato tre giorni. Dopo aver ascoltato gli esarchi del patriarca ecumenico, che avevano visitato l'Ucraina, si è deciso di accettare la creazione della cosiddetta "Chiesa ortodossa dell'Ucraina".

15 dicembre 2018. Si è svolto il cosiddetto "Concilio d'unificazione", in cui "Chiesa ortodossa dell'Ucraina, patriarcato di Kiev", "Chiesa ortodossa autocefala ucraina" e due ex metropoliti della Chiesa ortodossa ucraina hanno annunciato in modo completamente non canonico l'unificazione delle "chiese" ucraine in una "Chiesa locale indipendente unita". L'autoproclamato "metropolita" di Perejaslavsk e Belaja Tservka Epifanij (Dumenko) è stato eletto "primate" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina".

Il 6 gennaio 2019 a Istanbul, il patriarca ecumenico Bartolomeo ha conferito a Epifanij, il cosiddetto "metropolita di Kiev e di Tutta l'Ucraina" il "Tomos d'autocefalia della Chiesa ortodossa ucraina", che è ancora contestato dai rappresentanti di quasi tutti le Chiese ortodosse canoniche. Nel "Tomos", la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" è chiamata Santissima Chiesa dell'Ucraina.

Dopo aver analizzato brevemente le principali denominazioni scismatiche in Ucraina, vediamo chiaramente come il grano della discordia, una volta seminato nel terreno, non smetta di portare i suoi frutti disastrosi, trasformando il grano in spine e gli ex chierici in scismatici e impostori. Vediamo chiaramente come questi numerosi scismi si basino sulla personalità del loro fondatore e, con la morte di quest'ultimo, continuino a dividersi ulteriormente. E solo la Chiesa di Cristo, rafforzata dalla grazia dello Spirito Santo, dimora sempre nell'unità della fede e dell'unione dell'amore. Come affermato nel Vangelo di Luca: E il Signore disse: Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli. (Luca 22: 31-32)

Note

[1] Prima di diventare metropolita di Kiev, ricevette la sua istruzione in una scuola di una fratellanza a Leopoli, città natale di padre Rostislav.

[2] http://patriarch.ua/redaktor.aspx

[3] http://patriarch.ua/site.aspx

[4] http://www.patriarch.ua/raskol.aspx

[5] http://www.newadvent.org/fathers/3820.htm

[6] http://www.orthodoxa.org/GB/orthodoxy/canonlaw/canons1erconcileGB.htm

[7] L'insegnamento teologico cristiano sulla salvezza.

[8] Per ulteriori informazioni si veda: http://orthochristian.com/120077.html (ndt).

[9] 29 diocesi e oltre 4000 parrocchie, secondoil sito ufficiale del "patriarcato di Kiev" www.cerkva.info/uk/statistics.html

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