Rubrica

 

Informații despre parohia în alte limbi

Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=205  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=602  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=646  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=647  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=2779  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=204  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=206  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=207  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=208 
Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=3944  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=7999  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=8801  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=9731  Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=32&locale=ro&id=11631         
 

Calendar Ortodox

   

Școala duminicală din parohia

   

Căutare

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  Naşii de botez şi rolul lor în viaţa finului  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Pregătirea pentru Taina Cununiei în Biserica Ortodoxă  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Pregătirea pentru Taina Sfîntului Botez în Biserica Ortodoxă
 
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Pagina principală  >  Documente  >  Sezione 8
  "Le acque sono state infangate"

intervista di Jesse Dominick all'arciprete John Whiteford sulla crisi ucraina e il giudizio di Dio

Orthochristian.com, 7 marzo 2019

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Răspândește:

Nell'ultima settimana di febbraio , padre John Whiteford, rettore della chiesa ortodossa russa di san Giona della Manciuria a Spring, in Texas, e collaboratore regolare di OrthoChristian.com, ha visitato Mosca per presentare una prospettiva americana sulla crisi ucraina in una conferenza internazionale dedicata alla crisi.

Durante il suo soggiorno a Mosca, ha trovato il tempo per visitare il monastero Sretenskij, dove abbiamo potuto sederci con lui e condurre un'intervista improvvisata.

padre John al monastero di Optina

Lei è qui a Mosca per una conferenza internazionale sulla crisi ucraina, per parlare della prospettiva americana su cosa sta succedendo lì. Come è stato invitato personalmente?

Mi è stato detto che alcune persone qui in Russia hanno letto gli articoli che io ho scritto in inglese, che mi hanno messo sul loro schermo radar. Hanno cercato di invitare persone da una varietà di prospettive e da tutto il mondo per parlare delle questioni relative allo scisma in Ucraina.

Quindi ci sono persone al di fuori della Chiesa russa?

C'è un prete dalla Serbia. Hanno invitato due athoniti, ma è successo qualcosa e non sono stati in grado di venire. Tuttavia hanno inviato una presentazione scritta che sarà pubblicata. Ce n'erano almeno uno o due dalla stessa Ucraina, se non sbaglio. C'era un greco-russo che è un esperto di cultura greca, quindi si sta coprendo il tema da molte angolazioni diverse: alcune persone si stanno concentrando sulla storia che sta dietro, altre si stanno concentrando sulle sue implicazioni e così via.

Parlando della storia, ho pensato che fosse interessante il fatto che quando il patriarca Kirill si è recato a Costantinopoli a fine agosto per incontrare il patriarca Bartolomeo, ha proposto di tenere una conferenza o un incontro per discutere la storia del passaggio della metropolia di Kiev nella Chiesa russa – il documento e le lettere patriarcali del 1686 – e il patriarca Bartolomeo disse: "No, non lo faremo". Questo non depone bene per la sua posizione. Dice che ci sarebbe voluto troppo tempo.

Inoltre, se si crede che i canoni conferiscano al Patriarcato ecumenico il diritto di appello (e l'idea che sia un diritto di appello universale è piuttosto fasulla), secondo l'analogia con i canoni del Concilio di Sardica che parlano del diritto di appello al papa nel suo stesso patriarcato, si tratta di invitare persone dalla zona in cui si svolge l'appello e di ascoltare ciò che hanno da dire. Quindi anche il papa non rivendica il diritto di ascoltare un appello senza preoccuparsi di ascoltarlo veramente.

Questo è un buon punto. Il patriarca Bartolomeo ha sempre solo letto delle lettere di appello, nessun vero processo di appello ha mai avuto luogo.

Potrebbe darci una sinossi della sua presentazione?

Ho parlato del motivo per cui le persone in America si preoccupano di cosa sta succedendo e di come questo ci riguarda. Ho sottolineato che in qualche modo in realtà colpisce noi più della maggior parte delle persone in Russia. Ovviamente le persone in Ucraina sono le più colpite, ma con l'eccezione dell'Ucraina, i russi non hanno parrocchie del Patriarcato ecumenico intorno a loro e persone con cui hanno rapporti e famiglie che vivono a cavallo tra una parrocchia e un'altra e sono collegate a chiese che improvvisamente non si trovano più in comunione tra loro. Questo da noi è un problema.

Questo ha effetti anche sulla nostra testimonianza. Da quando sono diventato ortodosso, una delle grandi cose di cui mi sono occupato è cercare di portare le persone nella Chiesa. Ora è più difficile portare le persone nella Chiesa perché è più difficile spiegare cos'è l'Ortodossia. Quando le persone mi chiedono che cos'è la Chiesa ortodossa, ho alcune risposte veloci da dare. Se qualcuno chiede se è come la Chiesa cattolica romana, io dico che è come era la Chiesa cattolica romana 1.000 anni fa. Questa è una risposta pensata per farli riflettere. Non ascolteranno un discorso intero, ma questa risposta potrebbe far sì che si chiedano cosa intendevo dire.

Ma molte volte dico: "Sapete cos'è la Chiesa ortodossa greca? Probabilmente avete sentito parlare della Chiesa ortodossa russa. È così, sono la stessa Chiesa". Lo si può ancora dire, perché la Chiesa di Grecia non fa parte di questo conflitto, ma in termini di ciò che la maggior parte della gente percepisce come la Chiesa greco-ortodossa negli Stati Uniti, ora è molto più complicato. Le acque sono state infangate, e sono state infangate a proposito di qualcosa che non ha fondamento nei canoni o nelle tradizioni. È solo una presa di potere.

E questo non è davvero nuovo. Ho parlato un po' del rapporto di San Giovanni di Shanghai al Secondo Concilio di tutta la diaspora nel 1938, in cui parlava del declino del Patriarcato ecumenico. Quando lo leggi alla luce di ciò che sta accadendo in questo momento, è tanto più vero.

Ho anche parlato molto del fatto che quando il Patriarcato ecumenico ha tenuto nel 1923 il suo concilio, che ha adottato il nuovo calendario, ha anche promosso molte altre questioni, come permettere un secondo matrimonio ai preti, abbreviare i servizi, abbreviare il digiuno e fissare la Pasqua alla domenica più vicina a una data specifica sul calendario, per non renderla così mobile come lo è ora. La Chiesa vivente [1] aveva tenuto il suo concilio un mese prima in Russia, e l'ordine del giorno era quasi identico. Più tardi è venuto fuori che la Chiesa vivente ha affermato che aveva già legami con il patriarca Meletios Metaxakis. L'unica cosa di quel concilio ad essere accettata da qualcuna delle Chiese è stata il nuovo calendario. Ma due anni dopo, Meletios Metaxakis fu costretto alle dimissioni perché i fedeli erano così irritati dalle cose che erano state adottate in quel concilio. Si fece eleggere patriarca di Alessandria e vi introdusse il nuovo calendario, così nel 1925, quando la Chiesa vivente tenne il suo secondo concilio, Costantinopoli e Alessandria erano entrambe presenti.

Vede che queste persone avevano un ordine del giorno. Se si legge come Meletios Metaxakis è diventato patriarca di Costantinopoli, si può vedere che ci sono state interferenze esterne da parte di governi stranieri. In particolare, gli inglesi stavano davvero spingendo perché pensavano che la Chiesa ortodossa si sarebbe unita alla chiesa anglicana.

Meletios Metaxakis iniziò la sua carriera nel Patriarcato di Gerusalemme, da dove fu espulso per "azioni contro il Santo Sepolcro". Non sono stato in grado di determinare esattamente cosa significasse, ma è stato espulso. Quindi si unì alla Chiesa di Grecia, che a quel tempo sovrintendeva alla Chiesa nordamericana. Fu allora che iniziò a fare un sacco di cose strane con gli episcopaliani, per le quali fu deposto dalla Chiesa di Grecia, e poi fu eletto patriarca di Costantinopoli; così la Chiesa di Grecia fu costretta a rescindere la deposizione.

Anche la sua elezione fu strana, poiché un altro candidato venne eletto per circa sedici voti su diciassette, ma a quel candidato furono fatte pressioni per ritirare la sua candidatura, e così all'improvviso venne eletto Metaxakis. Era patriarca solo da poco tempo prima di tenere quel concilio pan-ortodosso a cui Alessandria, Gerusalemme e Antiochia rifiutarono di partecipare. Fu costretto a ritirarsi e divenne patriarca di Alessandria, dove finì i suoi giorni. Sia lui che il suo successore a Costantinopoli sostennero entrambi la Chiesa vivente e condannarono il patriarca Tikhon.

foto: pravoslavie.ru

Ci sono molti parallelismi con quello che sta succedendo oggi.

L'unica cosa che lo rende ancora peggiore è che quando guardi ora l'ordine del giorno del patriarca ecumenico ora, a giudicare dalle persone a cuii permette di parlare per lui, come il suo arcidiacono John Chryssavgis e anche il sito Web Public Orthodoxy, che è supervisionato dall'arcidiocesi greca e finanziato in gran parte dagli Arconti del Patriarcato ecumenico, queste persone fanno sembrare la Chiesa vivente come un gruppo conservatore, a paragone dei pro-omosessuali. Questo è tutto ciò che c'è da dire. Stanno vomitando spazzatura che promuove la devianza su base regolare e non c'è stato un accenno di rimprovero da parte di nessuno che abbia il potere di fare qualcosa nell'arcidiocesi greca.

Esiste anche una connessione tra l'università di Fordham e il seminario di san Vladimir, che vorrei vedere interrotta.

Vero. Una cosa interessante riguardo a questo: lei sa dello ieromonaco che si sposò con un uomo e che fu espulso dal St. Vladimir's. Fordham usò il suo rapporto con il St. Vladimir's per costringere quest'ultimo a riammettere quello studente, che fu espulso da loro a causa delle sue mancanze morali, facendolo tornare al loro campus e in classe come studente di Fordham.

Quindi è tornato al St. Vladimir's ma come studente di Fordham?

Come studente di Fordham.

C'è molto di cui si potrebbe parlare qui, ma tornando alla sua presentazione, ha fatto delle previsioni sul punto a cui sta conducendo questa situazione.

Ho chiuso con previsioni su dove pensavo che le cose stessero andando e ho detto che non mi sembra che il Patriarcato ecumenico abbia intenzione di tirarsi indietro, quindi sembra che stia andando verso qualcosa di simile a uno scisma permanente. Sebbene io abbia fatto notare che se le altre Chiese locali prendessero una posizione decisa, ciò avrebbe fatto sperare che potesse esserci qualche ripensamento da parte del Patriarcato ecumenico. Ma se va fino in fondo e abbiamo uno scisma permanente, ciò costringerà ogni Chiesa locale a prendere una decisione, e penso che vedremo degli scismi all'interno delle Chiese locali, perché all'interno delle Chiese locali ci sono elementi liberali che apparentemente entreranno in scisma per questo problema. Ma ciò avverrà davvero perché sono pro-omosessuali e il Patriarcato ecumenico è quello che immaginano che pormuoverà il loro ordine del giorno, o almeno lo tollererà.

Spero di sbagliarmi, ma penso che in America vedremo uno scisma nell'arcidiocesi greca e nell'OCA. Sospetto che gli antiocheni, i serbi e la ROCOR rimarranno uniti. Penso che i romeni non vi presteranno molta attenzione, a giudicare dalla mia esperienza con quelli negli Stati Uniti. Penso che la maggioranza dell'arcidiocesi greca rimarrà probabilmente con il Patriarcato ecumenico, ma una parte significativa lo lascerà, perché sono più tradizionali e non arriveranno a quel punto. È difficile dire quanto possa essere grande lo scisma nell'OCA, ma ci sono sicuramente alcuni elementi di omosessualità nell'OCA che, penso che se si tratterà di esso, decideranno di preferire il Patriarcato ecumenico piuttosto che l'OCA.

Nel mio intervento ho accennato al fatto che non è una coincidenza che tutti gli elementi pro-omosessuali nella Chiesa ortodossa si siano schierati dietro il Patriarcato ecumenico su questo tema. Non è neanche una coincidenza che lo pseudo-metropolita Epifanij abbia ricevuto quella falsa telefonata [2] in cui ha affermato che in tema di omosessualità non assumerà una posizione conservatrice come quella della Chiesa russa. Sono sicuro che l'ucraino medio non se ne faccia nulla di tali posizioni, ma a quanto pare sono così nazionalisti che sono disposti a ignorarle.

Anche l'organizzazione del Kyiv Pride ha mandato via twitter le proprie congratulazioni per la creazione di questa nuova chiesa. Perché dovrebbe interessarsene un'organizzazione di un gay pride?

Sono sicuri che otterranno un accordo migliore dal Patriarcato ecumenico. È la Chiesa vivente 2.0. Ho scritto un articolo su questo argomento qualche tempo fa, anche se non l'ho collegato all'Ucraina perché non era sullo schermo radar in quel momento. Tuttavia i paralleli sono innegabili.

L'ho visto nelle notizie in cui mi imbatto. I media lo chiamano sempre più apertamente la Chiesa vivente. Il suo discorso è stato ben accolto?

Credo di si. Dopo ho ricevuto alcuni commenti positivi, anche se suppongo che le persone siano state abbastanza educate da non dirmelo se a loro non è piaciuto. Ma penso che sia stato ben accolto.

Dovendo pubblicare notizie sull'argomento ucraino, lo trovo molto stancante.

A proposito, io apprezzo tutto ciò che pubblica, perché è stata una grande risorsa.

Nessun altro in inglese sembra disposto a toccare questo tema. Romfea ha un nuovo sito in inglese, ma è chiaramente propaganda del Patriarcato ecumenico. Ammettono apertamente che il loro nuovo sito è finanziato dal Dipartimento di Stato americano per rafforzare i legami con il Patriarcato ecumenico. Non stanno nemmeno cercando di nasconderlo.

L'Istituto ortodosso a Fordham si è vantato di recente di ottenere una borsa di studio per studiare la sessualità umana e l'Ortodossia. Quanto vuol scommettere che gli studi che producono diranno che la posizione della Chiesa non è effettivamente corretta al cento per cento e che dobbiamo solo lasciar perdere questo tema e dire alla gente di fare ciò che vuole?

Padre, non ci sono abbastanza sfumature! Non è abbastanza sofisticato...

Abbiamo bisogno di tenere un dialogo (ride). Sa che il primo dialogo nella Bibbia è stato quello che Eva ha avuto con il serpente, e che non è andato molto bene.

Ma per parlare di un buon dialogo – ha detto che il suo obiettivo principale è far entrare le persone nella Chiesa. Un amico e io stavamo parlando di un argomento correlato proprio oggi – qualcosa di cui probabilmente ha già scritto da qualche parte. Dio punisce? Qual è la visione ortodossa dei peccatori nelle mani di un Dio arrabbiato, il linguaggio legale nella Chiesa e così via. Stavo dicendo al mio amico che penso che a volte rifiutiamo troppo il linguaggio giuridico per venire incontro alle persone che sono stanche del legalismo in Occidente, ma poi una volta che sono nella Chiesa, si rendono conto che quel linguaggio è nella Bibbia, è nei Padri.

Questa domenica abbiamo celebrato la domenica del Giudizio Universale. Non è l'ultima visita del dottore. Non è l'ultimo controllo all'ospedale spirituale. È il giudizio ultimo, e se finisci dalla parte sbagliata, vai all'inferno. È un giudizio con una sentenza e un verdetto. Ci sono tutti i tipi di immagini legali nelle Scritture. Quando parliamo di realtà che vanno al di là della nostra esperienza umana quotidiana, possiamo parlarne solo in immagini. Ci sono molte immagini usate nella Scrittura, ma nessuna di queste prese da sola ti dice tutta la storia. Ti raccontano un aspetto della storia e devi metterli tutti insieme. Si parla di un aspetto della domenica del Figlio prodigo: che Dio è misericordioso, ed è vero. È come un padre amorevole che vuole ricevere suo figlio, ma poi hai questa domenica dove diciamo che se non fai ciò che è giusto davanti a Dio, allora verrà il giorno in cui sarà troppo tardi e finirai all'inferno.

Questa è un'altra parte della verità, e non puoi dire: "Mi piace questa verità, ma quest'altra ho intenzione di buttarla via perché preferisco non pensarci". La verità se ne frega dei tuoi sentimenti, come piace dire a Ben Shapiro. Se non fai il bene e noi hai una giusta relazione con Dio, e se è vero che andrai all'inferno, desiderare che non sia così non cambierà il fatto. Penso che sia un errore esagerare a dire, "Noi non siamo legalisti come l'Occidente". Gli insegnamenti tradizionali delle chiese occidentali sono quasi sempre basati almeno su una grande porzione di verità – semplicemente la distorcono. Va bene dire che stanno distorcendo qui o là, o stanno enfatizzando e sottovalutando questa verità qui o la e non sono equilibrati. Ma non è nemmeno equilibrato dire che, poiché stanno enfatizzando troppo questa verità, allora noi la butteremo fuori dalla finestra e parleremo solo di quell'altra verità. In tal modo distruggiamo il quadro completo di ciò che Dio sta cercando di insegnarci.

foto: pravmir.ru

Mi sembra che "River of Fire" di Kalomiros vada troppo lontano nella direzione opposta. Sono sicuro che lei abbia familiarità con "River of Fire Revisited" di Vladimir Moss.

Penso che Vladimir Moss porti le sue posizioni troppo all'estremo, ma penso che la sua critica abbia avuto molti punti positivi. Ma ha una visione troppo legalistica. Parla di suo padre che è morto da anglicano, e gli ho chiesto online anni fa se crede decisamente che suo padre sia all'inferno. Ha detto "Non ne sono felice, ma sì". Penso che sia più equilibrato lasciare questo nelle mani di Dio. Noi non sappiamo cosa sia successo nella relazione di qualcuno con Dio prima che morisse. Non possiamo dire chi è all'inferno e chi no, ma possiamo dire ciò che è vero e ciò che non lo è a causa di ciò che Dio ci ha rivelato.

Questa è stata anche una delle nostre numerose discussioni in corso al seminario. Sono sicuro che la gente ne parlerà a lungo.

È vero che le persone quando si convertono a volte possono reagire in modo eccessivo alle cose con cui sono cresciute. È particolarmente vero se uno dei motivi per cui sono diventati ortodossi è perché hanno avuto un'esperienza negativa con quello in cui sono cresciuti. Quando io sono arrivato all'Ortodossia, sapevo che c'erano cose che mancavano, ma non lasciai la chiesa in cui ero cresciuto perché ero arrabbiato con le persone con cui andavo in chiesa, ne avevo avuto abbastanza  ed ero pronto a mettermi in viaggio. Prima di scoprire l'Ortodossia, ho capito che l'ambiente in cui sono cresciuto era tanto giusto quanto quello che potevo scoprire leggendo le Scritture. Tuttavia, avevo la sensazione che mancasse qualcosa e pensavo che la risposta fosse tornare alle radici precedenti della tradizione di cui facevo parte: il movimento Holiness. Così ho passato in rassegna gli scritti dei padri del movimento della santità del XIX secolo, come John Wesley, ma ancora non torvavo la risposta. Ma credevo che l'avrei trovata lì – avevo solo bisogno di scavare più a fondo. Ma poi ho scoperto l'Ortodossia, e non posso dire di aver trovato tutto nell'Ortodossia, ma almeno so dov'è. E nella Chiesa ortodossa l'equilibrio e la pienezza di verità sono irresistibili, una volta che ne sono venuto a conoscenza.

Posso capire le persone che hanno esperienze negative, perché ci sono molte chiese con questioni negative aperte, e puoi esserne stufo. Devi solo stare attento a non esagerare e ignorare le cose che sono autenticamente vere, solo perché ti ricordano qualcosa che ti ha dato fastidio nella tua ex chiesa.

Vorrei chiederle una cosa come pastore. Supponiamo per esempio di avere qualcuno di origine calvinista: è accettabile, o è disonesto lasciare che si focalizzi più su una sola parte delle cose fino a quando non supererà il proprio passato, o ha bisogno di sapere subito che c'è ancora quell'aspetto punitivo legale?

Dipende dalla sua reazione. Se qualcuno viene da quel mondo e dice "Non credo in tutte queste cose", allora gli direi perché dovrebbe credere in tutte queste cose. Ma d'altra parte, se avessi qualcuno che è  ancora appesantito da tutte quelle cose e ha avuto difficoltà a credere che Dio lo ami davvero e che avesse la possibilità di essere salvato, allora gli parlerei di questa possibilità, e della misericordia di Dio, e cercando di bilanciare le distorsioni nella sua comprensione. Quindi tutto dipende dalla provenienza.

Sono curioso di sapere come risponderebbe a questo: mi sono imbattuto in un video di padre Alexander Karloutsos, che è uno dei principali personaggi dell'arcidiocesi greca ed è stato influente nell'organizzare il Concilio di Creta. Nel video, registrato durante il Concilio di Creta, gli viene chiesta la sua opinione sull'appello del parlamento ucraino per l'autocefalia del 2016. Dice che l'indipendenza della Chiesa non dovrebbe avere nulla a che fare con la politica, che era una cosa troppo audace perché la chiedesse la Rada e, "Naturalmente, come sapete, il patriarca Bartolomeo riconosce solo il patriarca Kirill come patriarca di Tutta la Rus', che comprende l'Ucraina". Era il 2016, quindi l'ho chiamato per chiedergli cosa ne pensa ora, ma non sono riuecito a porgli la domanda. Mi ha chiesto da dove vengo e ho detto che sono della Pennsylvania, che mi sono convertito nella OCA, e che ora vivo a Mosca. Quando ho detto OCA e Mosca, non mi ha permesso di arrivare alla mia domanda. Ha detto che prima avevo bisogno di dargli una risposta su come Mosca potesse dare l'autocefalia all'OCA e tuttavia avere le proprie parrocchie e la ROCOR sul posto. Ha detto che se potevo dargli una buona risposta, potevo richiamarlo e parlare dell'Ucraina. Lei potrebbe rispondere a questo?

Penso che lei debba leggere il tomos d'autocefalia dato all'OCA. Io non l'ho studiato, ma so che afferma specificamente che quel tomos non invalida le altre Chiese che sono in Nord America e che si trattava più della speranza che alla fine le altre giurisdizioni si unissero all'OCA di loro spontanea volontà; inoltre non costringeva le parrocchie del Patriarcato di Mosca a unirsi se non lo volevano.

Se guarda a quello che stava succedendo in America in quel momento, l'OCA era un gruppo dalla canonicità discutibile al momento. La Chiesa Russa all'Estero era stata sempre considerata legittima, anche se alla fine degli anni '60 ci fu una certa repulsione quando si schierò contro il movimento ecumenico, e alcuni critici iniziarono a mettere in discussione anche lo status della ROCOR. Ma l'OCA era generalmente considerata un po' discutibile dal punto di vista canonico. Ecco perché padre Alexander Schmemann aveva scritto quel saggio sulle questioni canoniche dell'Ortodossia in America. Se lo legge nel contesto dell'OCA che si trovava in un limbo, quell'articolo ha molto senso.

Il Patriarcato di Mosca voleva riconciliarsi con loro, ma non volevano costringerli a essere totalmente soggiogati a loro, e l'OCA non era disposta a farlo comunque, così hanno escogitato un modo per dare loro uno status indipendente. Ma è chiaro dal tomos stesso che non è un'autocefalia nel pieno senso del termine. Ma rispetto al tomos che Costantinopoli ha appena dato all'Ucraina, almeno garantisce l'indipendenza, che è ciò che significa il termine autocefalia. Nel caso dell'Ucraina, non è autocefalia: è autonomia, se mai lo è. È un'autonomia minore rispetto a quella della Chiesa legittima in Ucraina. Ma penso che il Patriarcato di Mosca stesse solo cercando di trovare un modo per riconciliare queste persone e tornare in comunione con loro. Non intendeva dichiarare che questa è la Chiesa d'America e che chiunque altro sia sullo stesso suolo non è legittimo.

Questo è un parallelo interessante con l'Ucraina, perché Costantinopoli dice che stava solo cercando di riportare la gente alla Chiesa e sperando che portasse all'unità.

Qui sta la grande differenza: Il Patriarcato di Mosca non ha specificamente invalidato alcun'altra presenza in Nord America, ma il Patriarcato ecumenico l'ha fatto in Ucraina. Hanno annunciato che chiunque non si unisca alla nuova chiesa è ora non canonico.

La lettera che ha inviato al metropolita Onufrij informandolo che apparentemente non era più il metropolita canonico della Chiesa ortodossa ucraina era terrificante.

Il Patriarcato ecumenico stava mandando un diktat a persone che non volevano essere parte di quest'accordo. Anche senza di questo sarebbe stata una violazione canonica, perché sono andati in Ucraina, che avevano sempre riconosciuto come parte dei confini di una Chiesa locale, e perché erano entrati in comunione con gli scismatici. Ma hanno fatto un passo in più invalidando la Chiesa canonica nello stesso momento in cui sono entrati in comunione con gli scismatici.

Hanno fatto un voltafaccia completo.

Nessuno si è lamentato quando il Patriarcato ecumenico ha accettato sotto le proprie ali gli scismatici del Nord America, anche se erano persone ordinate dalla mano di un morto. [3] Ci sono molte ragioni per le quali i fedeli avrebbero potuto obiettare a ricezione, ma hanno capito che non siamo qui per tenere la gente fuori dalla Chiesa. Se il Patriarcato ecumenico è in grado di portare queste persone nella Chiesa e di tenerle in comunione con tutti gli altri, suppongo che sia una buona cosa. Qui stiamo parlando di una parte del mondo in cui non esiste un confine concordato. Ma per l'Ucraina, tutti erano d'accordo su dove si trovava il confine, e il Patriarcato ecumenico si è limitato a decidersi di ignorarlo. Quindi non c'è paragone.

sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di Tutta l'Ucraina. Foto: znaj.ua

È stato interessante come la Chiesa cipriota sia uscita con la sua dichiarazione e, quello stesso giorno, uno dei vescovi che avevano firmato la dichiarazione abbia inviato a Romfea la sua lettera che era molto più severa. Ha detto che il più grande errore è stato il modo in cui Costantinopoli ha trattato il metropolita Onufrij con tale disprezzo. Questo avrebbe dovuto essere ovvio. Il metropolita Onuphry ha un tale rispetto in tutto il mondo ortodosso che certamente sapevano che ci sarebbe stato un rifiuto.

Penso che il Patriarcato ecumenico credesse in parte alla propaganda degli scismatici e pensasse che ci fosse un gran numero di vescovi che si limitavano a temporeggiare un po' per unirsi a una Chiesa ucraina unita e libera dalla Russia, se il Patriarcato ecumenico fosse intervenuto offrendone l'occasione. E quando hanno avuto solo due vescovi su novanta... stiamo parlando di un numero minuscolo. Sono rimasti delusi. Non se lo aspettavano. Il problema è che hanno già investito così tanto in questo, e non sono pronti a fare marcia indietro. Anche se ci sono stati un paio di passi lungo la strada che avrebbero potuto intraprendere se il Patriarcato ecumenico avesse cercato un modo per tirarsi indietro e salvare la faccia, ma quando sono arrivati ​​al loro concilio scismatico era troppo tardi, anche se quelli del "patriarcato di Kiev" stavano recitando. E Costantinopoli non è stata felice del modo in cui le cose si sono risolte di fatto, poiché volevano uno dei vescovi legittimi eletto come metropolita, ma quelli del "patriarcato di Kiev" hanno deciso che non sarebbe andata così.

Il che non dovrebbe aver sorpreso nessuno...

Penso che non passerà troppo tempo prima che il Patriarcato ecumenico si renda conto che si sono messi con persone che faranno tutto ciò che vogliono. Pensano che faranno ciò che il Patriarcato ecumenico dirà loro di fare, ma non andrà così. A un certo punto potrebbero dichiarare Epifanij patriarca di Kiev e dire: "Siamo totalmente indipendenti, quindi potete fare a pezzi quel tomos perché stiamo dichiarando la nostra indipendenza".

Il Patriarcato ecumenico ha un modo molto strano di guardare le cose. Un suo sacerdote che conosceva personalmente almeno uno dei canonici vescovi ucraini (e in seguito ho sentito che si era focalizzato su di lui per anni), mi ha detto che la Chiesa ucraina è soggiogata alla Chiesa russa e la prova è che il metropolita di Kiev ha un seggio permanente nel Santo Sinodo russo. Sarebbe un esempio di sottomissione? Dargli una posizione di potere !?

L'ironia è che se si guarda alla disposizione che la Chiesa canonica ha avuto con la Russia rispetto a ciò che la falsa chiesa ha con il Patriarcato ecumenico, la Chiesa ucraina legittima ha molto più da dire negli affari della Chiesa russa rispetto a ciò che la Chiesa russa ha da dire negli affari della Chiesa ucraina. La Chiesa ucraina non deve assolutamente rispondere alla Russia. L'unica volta che la Russia ha la possibilità di dire qualcosa è quando eleggono un nuovo metropolita di Kiev, e non c'è motivo di credere che, a meno che non eleggano come candidato un pazzo, il Santo Sinodo non lo approvi. E se la Chiesa russa avesse iniziato a demolire candidati legittimi, ciò avrebbe solo alimentato il movimento autocefalo. Non vogliono che l'Ucraina se ne vada, quindi li tratteranno con molta considerazione e margine di manovra.

La finta chiesa ha qualche rappresentante nel Santo Sinodo di Costantinopoli? No. Ci sono un certo numero di cose per cui devono ottenere l'approvazione, incluso qualsiasi cambiamento nei loro statuti. La Chiesa russa non ha alcuna clausola del genere con la vera Chiesa ucraina. Non c'è paragone. Dire che la Chiesa russa stia maltrattando o soggiogando l'Ucraina, o, come ho sentito, che quest'ultima sia una vacca da mungere per la Chiesa russa – è ridicolo. Non ci sono soldi che fluiscono da Kiev nella Chiesa russa. Nessuno.

È come la "grande bugia". Se la ripeti abbastanza, la gente ci crederà.

Vero. La Chiesa ortodossa ucraina non deve pagare una tassa, a differenza di quando si eleggeva il patriarca ecumenico e si dovevano pagare i turchi, e non mi sorprenderebbe se fosse ancora così. Non ci sono costi. Non c'è scambio di denaro. La Chiesa ucraina ha quasi la piena autocefalia, mentre la finta chiesa ha molto meno di quella.

Per quanto ho capito, la Chiesa ucraina ha più libertà della Chiesa greca. La Chiesa greca non può consacrare il suo crisma, cosa che non può fare neanche la Chiesa ucraina canonica, ma la Chiesa greca non può nemmeno canonizzare i propri santi. Perché Costantinopoli ha bisogno di mantenere un tale controllo? La Chiesa ortodossa ucraina può canonizzare i propri santi. L' unica differenza tra la loro autonomia e l'autocefalia è che commemorano il patriarca Kirill e non fanno il proprio crisma.

Il fatto è che le Chiese russa e ucraina sono così strettamente collegate storicamente, che questo tentativo di creare un cuneo tra di loro non è spinto dai fedeli della Chiesa ortodossa in Ucraina. È spinto in gran parte da un programma in Occidente. Zbigniew Brzezinski, il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Carter, scrisse anni fa che ciò di cui abbiamo bisogno nella Chiesa ortodossa è uno scisma per indebolire l'influenza russa sul resto del mondo ortodosso. Quindi, la gente sta guardando questo da un punto di vista interamente geopolitico di ciò che avvantaggia l'Occidente, e non di ciò che è per il bene della Chiesa. Bisogna chiedersi cosa sia cambiato, perché il patriarca ecumenico aveva promesso che non avrebbe fatto quello che ha fatto fino a quando non l'ha fatto. Quindi qualcosa è cambiato, e non si tratta dei canoni.

Penso che ci siano molti fattori. È molto arrabbiato con Creta – pensa che la Chiesa russa abbia fatto pressioni sugli altri perché non partecipassero. C'è il fattore di influenza occidentale. È difficile capire fino a che punto ciascun fattore ha influito.

Quando vedi il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che elogia ciò che è stato fatto , devi iniziare a farti domande. E ho sentito persone che sostengono ciò che il Patriarcato ecumenico ha fatto in Ucraina riconoscendo apertamente che ci sono state pressioni da parte dei governi occidentali, ma non dicono esattamente quale forma abbiano preso tali pressioni. Penso che non sia davvero in discussione il fatto che ci siano state almeno delle richieste, se non delle minacce, fatte al Patriarcato ecumenico.

Makarij Maletich, il capo della "Chiesa autocefala", ha detto proprio intorno al tempo del concilio che l'intera faccenda ha avuto luogo attraverso l' intervento di ambasciatori stranieri. Non lo nascondono.

Grazie mille per il suo tempo, padre John.

Grazie, e che Dio ci benedica.

Note

[1] Ovvero, la chiesa rinnovazionista sostenuta dal governo sovietico con l'intenzione di minare la Chiesa ortodossa russa.

[2] Epifanij Dumenko, il primate della chiesa scismatica ucraina, è stato chiamato al telefono da un burlone che gli ha chiesto del suo punto di vista sull'omosessualità e su altri argomenti dell'ordine del giorno liberale. Prima che Dumenko iniziasse a sospettare che la chiamata fosse uno scherzo, ha fatto alcune affermazioni eloquenti che hanno stabilito la sua posizione liberale.

[3] Questo è un riferimento alla storia della cosiddetta Chiesa ortodossa autocefala ucraina. Non essendoci vescovi canonici disposti a consacrare qualcuno in questo gruppo che era sorto sull'onda del nazionalismo ucraino all'inizio del XX secolo, il gruppo dichiarò vescovo uno dei propri membri imponendogli sul capo la reliquia della mano di un vescovo canonico defunto.

Răspândește:
Pagina principală  >  Documente  >  Sezione 8