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  Nuova Gerusalemme e Tutta la Rus'?

dal blog del sito Orthodox England

16 gennaio 2019

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Ecco, io vengo presto: manieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona. Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo...

Apocalisse 3, 11-12

E io, Giovanni, Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio...

Apocalisse 21, 2

Riluci, riluci, nuova Gerusalemme! La gloria del Signore è sorta su di te!

Dal Mattutino di Pasqua

Il termine 'Patriarcato di Mosca' è stato in certa misura screditato nel periodo sovietico. Per alcuni anche ora suggerisce un compromesso politico con uno Stato ateo, oltre a ritualità, burocrazia e centralizzazione. In effetti, per gli estremisti, le stesse parole sono letteralmente anatema. Per esempio, l'attuale crisi ucraina è colorata dai cosiddetti "cristiani" (nominalmente cattolici o nominalmente ortodossi e in realtà atei), ora sponsorizzati dal Fanar, che cantano "morte ai moscoviti!" Ci sembra che il loro estremismo nazionalista debba essere contrastato dall'internazionalismo della Chiesa ortodossa russa. Cosa significa questo? Lasciatemi spiegare.

Possiamo vedere sia dai libri di storia che dai giornali contemporanei con i loro scandali clericali cattolici come la Prima Roma sia finita. E ora, nelle ultime settimane, dopo secoli di straordinaria decadenza culminata in Ucraina, abbiamo visto come è finita la Seconda Roma ("Nuova Roma"). Pertanto, l'appello alternativo di "Mosca Terza Roma" ci sembra meno attraente. C'è un'alternativa, ed è "Mosca la seconda Gerusalemme". E al di fuori del governo della Federazione Russa secolare e post-sovietica e della metropoli secolare che è oggi Mosca, questo è possibile in un luogo che è stato ora restaurato.

Poco dopo gli eventi storici della riunificazione della Chiesa russa nel giorno dell'Ascensione a Mosca, il 18 maggio 2007, ho tenuto un discorso all'Istituto di filosofia di Mosca intitolato "La Russia ortodossa e un Concilio mondiale dell'Ortodossia". Ciò rappresentava la possibile importanza futura del complesso del monastero di Nuova Gerusalemme fuori Mosca, dove stava per iniziare il restauro dopo le devastazioni dell'ateismo russo sovietico e nazista. Fondato dal patriarca Nikon nel XVII secolo, l'intero complesso era stato progettato per ricreare la Terra Santa nella zona di Mosca sul fiume Istra, che assume il ruolo del santo fiume Giordano.

Nella chiesa principale c'è un posto per il patriarca di ogni Chiesa locale. È stato concepito come la chiesa dell'Ortodossia internazionale. Dissi allora che questo potrebbe un giorno diventare il centro dell'Ortodossia mondiale, un luogo di concili ecclesiastici. Dissi: "In effetti, oseremmo suggerire una sede reale per questo Concilio mondiale: nel complesso di Nuova Gerusalemme, a ovest di Mosca. Costruito nel XVII secolo come contrappeso alle idee imperiali dello Stato, questo complesso, incentrato attorno al monastero della Risurrezione, fu scelto per incarnare parti di Gerusalemme e della Terra Santa, con il fiume Istra che rappresenta il fiume Giordano.

Doveva essere aperto a tutti i popoli e lì monaci di diverse nazionalità, compresi quelli convertiti dall'Occidente, si sono uniti in una vera unità cattolica. Sebbene sia ancora da restaurare, questo sito è sicuramente il più appropriato, poiché è centrato attorno a un monastero, dedicato alla Risurrezione di Cristo. Sta in netto contrasto con Chambésy nella Svizzera calvinista. Qui il protestantesimo ha finanziato un centro di conferenze fondamentalmente laico per il Patriarcato di Costantinopoli, con la sua cappella "cinematografica" pseudo-ortodossa. Quelle sono state le mie parole di allora, stampate in un opuscolo bilingue in russo e in inglese. Sono state pronunciate con preghiera e speranza.

Mentre i fascisti ucraini gridano con odio il loro slogan "morte ai moscoviti", forse è giunto il momento. Mentre la Chiesa ortodossa russa alla fine di dicembre ha istituito due nuovi esarcati missionari, "di Parigi e dell'Europa occidentale" e "di Singapore e del Sud-est asiatico", unendo Est e Ovest sotto l'aquila bicipite, forse il tempo è giunto. Di fare cosa? In questi tempi escatologici, di rinominare il Patriarcato di Mosca come "Patriarcato di Nuova Gerusalemme e di Tutta la Rus'." Ci sembra che il nazionalismo debba essere neutralizzato dall'internazionalismo. Perché "è il Signore che edifica Gerusalemme, e radunerà i dispersi d'Israele". (Salmo 146, 2).

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